VIBO – Antonella Grillo e Antonio Carchedi eletti presidenti delle Commissioni consiliari

Sono i consiglieri provinciali Antonella GrilloAntonio Carchedi ad essere stati eletti presidenti della Prima e della Seconda Commissione consiliare della Provincia di Vibo Valentia.

La prima Commissione, presieduta da Antonella Grillo, lavora su Affari generali, Personale, Pari Opportunità, Bilancio, Servizi Finanziari, Avvocatura e Informazione Pubblica; la seconda, invece, presieduta da Antonio Carchedi, si occupa di Pubblica Istruzione, Edilizia Scolastica, Lavori Pubblici, Viabilità, Urbanistica, Gestione del  Patrimonio, Trasporti Pubblici e Ambiente.

I due consiglieri sono stati eletti con il voto unanime dei componenti delle due rispettive Commissioni, nel corso di una seduta a cui hanno partecipato i consiglieri Domenico AnelloMaria Condello, Antonella GrilloDaniele Vasinton, Antonio ZinnàAntonio Carchedi e Gregorio Profiti. Inoltre, nel corso delle due apposite Commissioni elettive, sempre all’unanimità, sono stati eletti anche i due vice presidente: la consigliera, Maria Condello (Prima Commissione) e il consigliere Daniele Vasinton (Seconda Commissione).

L’insediamento dei due organismi istituzionali di “analisi, controllo e proposta amministrativa” si è tenuto alla presenza del presidente della Provincia, Salvatore Solano.

«Con l’elezione dei due presidenti di Commissione, ai quali rivolgo i miei auguri di buon lavoro – ha dichiarato il presidente Solano – si rendono operativi due importanti organismi istituzionali. Organismi con i quali mi rapporterò in una logica di proficua concertazione e sinergia istituzionale».

«È mia intenzione coinvolgere, fattivamente – ha aggiunto Solano – le Commissioni nella redazione del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo della Provincia di Vibo Valentia. CIS che prevede investimenti per oltre 500milioni di euro su tutto il territorio provinciale. Un’idea omogenea e armoniosa di sviluppo dell’intera realtà provinciale vibonese che presenteremo ufficialmente nel prossimo mese di giugno».

Le Commissioni consiliari si avvarranno del supporto tecnico- giuridico del segretario generale, Mario Ientile, il quale ha già provveduto ad attivare una serie di ausili digitali e multimediali che consentiranno ai consiglieri di poter riunirsi in video conferenza in forma ufficiale, rispettando i canoni istituzionali e le normative vigenti.

«Ringrazio il presidente Solano e i colleghi consiglieri – ha affermato il neo presidente Carchedi – per la fiducia riposta nella mia persona. Da oggi, inizia una nuova fase amministrativa. Partiremo subito, insieme ai componenti della Commissione, per analizzare le diverse criticità del territorio, cercando di trovare le migliori soluzioni possibili, ai fini del rilancio della realtà provinciale».

Sulla stessa lunghezza d’onda le prime dichiarazioni della presidente Grillo: «Ricoprire un ruolo così importante mi lusinga ma nel contempo mi carica di responsabilità. Insieme ai consiglieri, che ringrazio per la fiducia espressa nei miei riguardi, faremo del nostro meglio per coadiuvare il presidente Solano nella sua attività amministrativa. Opereremo, quindi, con trasparenza e spirito di abnegazione nell’esclusivo interesse dei cittadini del Vibonese».

La prima commissione, dunque, è presieduta da Antonella Grillo e composta da Maria Condello (Vice presidente), Gregorio Profiti, Antonio Carchedi, Matteo Umbro e Antonio Zinnà; la seconda, presieduta da Antonio Carchedi, è composta da Maria Condello (Vice presidente), Gregorio Profiti, Antonio Carchedi, Matteo Umbro e Antonio Zinnà(rvv)

 

VIBO – Prosegue il progetto “Tutti uguali, tutti diversi con la lettura”

Nonostante il lockdown, che ha imposto la chiusura di tutte le Biblioteche d’Italia dall’8 marzo, il Sistema Bibliotecario Vibonese ha portato avanti, virtualmente, i propri progetti. Tra questi, c’è quello dedicato alla promozione della lettura nella Prima Infanzia, dal titolo Tutti uguali, tutti diversi con la lettura e realizzato con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura (Cepell).

Gilberto Floriani, direttore scientifico del Sistema Bibliotecario Vibonese, ha spiegato in una nota come intendono proseguire con il progetto dedicato ai più piccoli, in quanto «la concessione, da parte del Cepell, di una proroga nei tempi di attuazione del progetto, vista l’emergenza sanitaria in atto, ci ha consentito di ragionare un po’ più a lungo termine, di fare il punto e di ripartire con delle nuove modalità, in attesa di poter tornare alla normalità».

«Non siamo ancora in grado – prosegue la nota del direttore scientifico – di stabilire quando ci sarà di nuovo possibile incontrare i bambini, andare nelle scuole, nelle biblioteche, continuare nella realizzazione dei nostri Punti Lettura; proprio per questo abbiamo stabilito di proseguire con il lavoro da remoto per potenziare alcuni aspetti del Progetto, uno fra tutti la formalizzazione di una Rete tra enti (Asp di Vibo Valentia, Comuni e istituzioni scolastiche della provincia, Casa Circondariale, ecc.) attraverso un protocollo d’intesa, che regolerà i rapporti tra i diversi partner del progetto stesso; parte della bibliografia destinata ai Punti Lettura (ne sorgeranno oltre 50 in tutta la provincia di Vibo Valentia) è già stata acquistata, ma abbiamo scelto di costituire un ulteriore elenco bibliografico sospeso, che ci consenta di essere incrementato nel tempo, tenendo in considerazione le nuove uscite e le diverse tipologie di lettura inclusiva».

«Ci stiamo organizzando – prosegue la nota di Gilberto Floriani – anche grazie alla collaborazione della Cooperativa Tuttestorie di Cagliari, per assicurare lo svolgimento dell’ultimo corso di formazione previsto dal nostro cronoprogramma: valuteremo la possibilità di implementarlo telematicamente, qualora tale modalità non andasse ad intaccare la qualità della formazione. In caso contrario, vaglieremo la possibilità di posticiparlo in autunno; come progetto di promozione della lettura nella prima infanzia anche Tutti uguali, tutti diversi con la lettura aderisce a Il Maggio dei libri: sul portale ufficiale della campagna nazionale promossa dal Cepell (www.ilmaggiodeilibri.it) é già disponibile l’elenco, in continuo aggiornamento, delle iniziative per i più piccoli che proporremo da qui ad ottobre 2020; abbiamo trasferito tutte le nostre attività più seguite, una fra tutte le letture ad alta voce – che si svolgevano ogni venerdì pomeriggio al SBV – sulla nostra pagina Fb (www.facebook.com/leggimivv), implementando la programmazione con numerose “rubriche” che terranno compagnia ai bambini tutti i giorni».

«Stiamo lavorando – prosegue la nota – alla messa online del sito ufficiale del progetto, e ristrutturando la nostra newsletter: tutto questo per consentire alla nostra utenza di essere costantemente aggiornato/a sulle nostre attività, e di godere anche di piccoli “regali digitali”». (rvv)

 

 

 

In Calabria il primo Parco dei Nonni nasce a Vibo

Sarà il Parco delle Rimembranze di Vibo Valentia ad ospitare il primo Parco dei Nonni.

Patrocinato da FederAnziani Calabria, l’idea del Parco è nato nel 2017 durante il Senior Junior e Baby Expo, progetto finanziato dalla Regione Calabria rientrando negli eventi Culturali Storicizzati tenutosi a Cosenza presso il Castello Svevo,  ed è stata riproposta nella lettera aperta fatta nei giorni scorsi da Federanziani Calabria alla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

Il delegato provinciale di Vibo Valentia, Vincenzo Neri, insieme al  gruppo Associazioni O.a.s.i. hanno protocollato la richiesta di ristrutturazione del Parco delle Rimembranze sito in Vibo Valentia  riprendendo l’idea al fine di realizzare un Parco dei Nonni proponendolo al sindaco Paola Limardo.

È stato effettuato, rispettando le  misure di sicurezza in merito  alle Ordinanze di prevenzione Covid 19, il primo sopralluogo per stabilire gli spazi da dedicare alla realizzazione del Parco

«Siamo lieti – si legge in una nota di Maria Brunella Stancato, presidente di FederAnziani Calabria – che il comune di Vibo Valentia, nella persona del Sindaco, abbia accolto la nostra idea per realizzare uno spazio dedicato agli over 65 e non solo».

«Speriamo di poter collaborare con tutti gli altri Comuni – conclude la nota – e insieme ai nostri Partner storici tra cui l’OPI e le società Scientifiche che si occupano di riabilitazione e demenze per attuare dei percorsi specifici di riabilitazione e cura».

E mentre FederAnziani annuncia il Parco a Vibo, anche a Rende si è a lavoro per realizzare lo stesso progetto: il sindaco Marcello Manna, insieme all’assessore alle Politiche Sociali, Annamaria Artese e i ragazzi de La Terra di Piero, hanno incontrato al Parco Robinson gli architetti Sergio De LucaMassimo Cuconato, che hanno illustrato il loro progetto per il Parco dei Nonni.

«Poniamo oggi – ha dichiarato il sindaco Manna – la prima pietra di uno spazio pubblico, unico in Italia, simbolo di socialità e civismo che alimenterà il nostro welfare resiliente».

Per l’assessore Artese, invece, «prosegue il percorso sinergico intrapreso con l’associazione di volontariato con cui in questi mesi abbiamo costruito una rete solidale capace di sostenere le famiglie più bisognose della nostra città e dell’intera area urbana. Questa ulteriore iniziativa ci vede ancora insieme a promuovere una socialità altra che dona rilievo alle radici della nostra storia, ponendo il rapporto tra bambini e anziani in un unicum affettivo fatto di tradizioni familiari, condivisione e crescita. Sarà un progetto finalizzato ad integrare e sostenere bisogni e necessità creando una rete di nonni sociali a sostegno della comunità e dei genitori in difficoltà. Nonni, dunque, non solo per i propri nipoti, ma anche per tutti quei bimbi che i nonni non li hanno, perché lontani o perché non presenti».

«L’idea  –ha spiegato Sergio Crocco, presidente de La Terra di Piero – è quella di dare la possibilità agli anziani di usufruire del diritto al gioco e di farlo assieme ai loro nipotini in un’area attrezzata sia con giochi ideati apposta per persone mature che con i classici giochi per bambini. L’immagine che abbiamo in testa è quella del nonno che gioca con il nipotino nello stesso posto e possibilmente addirittura nello stesso gioco».

Il parco sorgerà nello spazio adiacente l’anfiteatro e sarà dotato di giochi pensati per le attività motorie di anziani e bambini

«Il benessere psicofisico, il preservare la nostra memoria storica in un rapporto inclusivo di continuità  –ha concluso il sindaco Manna –renderanno questa area patrimonio dell’intera area urbana». (rrm)

Floriani e Marzano: Il Festival Leggere&Scrivere 2020 sarà eccezionale

Gilberto FlorianiMaria Teresa Marzano, direttori artistici del Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, annunciano che «quella del Leggere & Scrivere 2020 dovrà essere un’edizione eccezionale sotto tutti i punti di vista».

Con questa consapevolezza i direttori artistici, con l’indispensabile ausilio delle professionalità del Sistema Bibliotecario Vibonese e della cerchia stretta di importanti collaboratori, che vedono in prima fila Cristiano Montesanto, Lionella Morano, Antonio La Gamba, Giovanni Puddu, e molti altri, hanno iniziato a riflettere sulla sua fattibilità e a interloquire con i partner e gli enti finanziatori, in primo luogo la presidenza della Regione Calabria e l’Assessorato alla Cultura, le Amministrazioni comunali, sulle forme dell’iniziativa per il 2020.

«Fortunatamente – si legge in una nota di Floriani e Marzano – nonostante una forma e una serie di leit motiv che lo rendono immediatamente riconoscibile, la struttura non irrigidita della manifestazione consente di adeguarsi a scenari in continuo mutamento come quelli che la tempesta del Covid 19 ci stanno prospettando».

«Le manifestazioni culturali come il Leggere & Scrivere – affermano i direttori artistici – che hanno la pretesa e la voglia di raccontare la realtà e anticipare scenari non possono impigrirsi sugli allori dei risultati raggiunti né cullarsi nel lusso dell’immutabilità e tuttavia queste potenzialità mimetiche e trasformazionali, per non risultare vaghe o aleatorie devono fare affidamento, oltre che sulle capacità organizzative e progettuali di chi ci lavora, sulle radici solide delle idee fondanti che le definiscono. Nel caso del Leggere & Scrivere, queste idee sono date da una serie di suggestioni apparentemente conflittuali che danno luogo a mescolanze feconde: l’incontro tra identità territoriali e confronto con altre realtà, quello tra le tradizioni culturali e innovazioni tecnologiche, l’unicità delle esperienze individuali e le imprese che rendono quelle unicità replicabili e esportabili, e in ultima analisi la capacità di essere indipendenti insieme con la ricerca di una relazione paritaria tra le esperienze».

«Anche in previsione di ciò – proseguono Floriani e Marzano – stiamo immaginando un Festival diffuso nel quale le location all’aperto offerte dalla città di Vibo Valentia (pensiamo al Complesso Monumentale di Santa Chiara, sede del Sistema Bibliotecario Vibonese, alla corte del Castello Normanno Svevo o al parco di Villa Gagliardi ) rappresentino solo alcuni tra i tanti scenari dove potrebbero svolgersi gli incontri che verrebbero perciò distribuiti nella città senza rinunciare alla ricchezza quantitativa e qualitativa dell’offerta culturale e garantendo anzi ancora di più un’esperienza ampia, integrata e partecipata».

«Il Festival Leggere & Scrivere – proseguono i direttori artistici del Festival  – è cresciuto in maniera costante negli anni facendosi forte del successo di pubblico che ha contribuito ad ampliare il ventaglio della proposta consentendo di alzare ogni volta l’asticella della qualità senza abdicare alla necessità di divulgazione e attraverso questo mix di qualità e accessibilità si è attestato stabilmente tra i migliori festival culturali del Meridione per numero di spettatori coinvolti (molte migliaia ogni anno) e qualità dei personaggi invitati (l’elenco dei nomi illustri che hanno impreziosito le otto edizioni precedenti sarebbe davvero troppo lungo, basterà consultare il sito del festival per rendersene conto ) e come uno dei pochi in grado di dialogare da pari coi maggiori festival letterari nazionali (Festivaletteratura di Mantova e Pordenonelegge sopra gli altri) riuscendo a conquistarsi un palcoscenico privilegiato anche all’interno del Salone di Torino che rappresenta di sicuro la maggiore fiera del Libro italiana».

«L’attenzione dei media nazionali (spesso paradossalmente anche maggiore di quella dedicata dalle testate regionali) – proseguono Floriani e Marzano – è solo l’ennesima testimonianza del giudizio lusinghiero che questa manifestazione, realizzata da una squadra ormai affiatata e con risorse molto limitate e che impongono spesso dei veri e propri salti mortali per fare quadrare i conti, suscita. Come già detto più volte l’edizione 2020 del Leggere & Scrivere dovrà, necessariamente, tenere conto delle condizioni di emergenza sanitaria nelle quali si trova il mondo e per questo motivo alle parole chiave che ne caratterizzeranno la progettazione si aggiungono quelle di sicurezza e sostenibilità: si tratta di due fondamenti che sono stati sempre necessari ma oggi diventano, se possibile, ancora più imprescindibili, ed è alla luce di quei concetti che si è immaginato un Festival diffuso che faccia di necessità virtù e sia anche l’occasione per promuovere il territorio e le sue culture oltre che la Cultura».

«Le presentazioni di libri, i dibattiti e tutte le espressioni artistiche che sono la colonna vertebrale del Festival – proseguono i direttori artistici – si terranno in luoghi dove potranno essere garantite le distanze e la rarefazione necessarie ma saranno allo stesso tempo luoghi di assoluta suggestione come, per fare qualche esempio, il Polo Museale di San Domenico a SorianoVilla Berto a Capo Vaticano o le grotte di Zungri insieme ai siti già citati di Vibo Valentia, perché gli eventi sono importanti, la qualità degli ospiti è un ingrediente fondamentale, ma altrettanta importanza viene dedicata ai luoghi da valorizzare che non fanno solo da cornice ma diventano responsabili essi stessi della riuscita della manifestazione. Inoltre, agendo in sinergia con il progetto ambizioso di promozione di Tropea come Capitale della cultura italiana, durante il Festival ci piacerebbe organizzare, proprio a Tropea, un grande evento di carattere internazionale».

«In occasione del Festival – concludono Floriani e Marzano  – vorremmo produrre un documentario per racconterà i fermenti culturali calabresi ripercorrendo alcune tappe fondamentali e luoghi importanti della storia calabrese attraversata dalla costa all’entroterra, tra arte, natura, letteratura e musica. Ci piacerebbe anche, In accordo con una importante casa editrice calabrese, istituire un concorso letterario che sulla falsariga del “Viaggio in Calabria” si proponga come una opportunità per raccontare una Calabria lontana dagli stereotipi che troppo a lungo sono stati coltivati dentro e fuori dalla regione». (rvv)

VIBO – Al via l’iniziativa “In campo con gli chef”

Nella giornata di domani, venerdì 8 maggio, all’Istituto Alberghiero IPSEOA “Enrico Gagliardi” di Vibo Valentia, alle 11.00, s’inaugura l’evento In campo con gli chef: La solidarietà è servita, l’iniziativa promossa dall’U.S. Vibonese Calcio insieme a diversi chef calabresi.

Grazie al contributo di Enti ed aziende coinvolte dalla società rossoblu, che ha prodotto una straordinaria raccolta di generi alimentari per un importo pari a 70mila euro, i Maestri della cucina prepareranno, nelle 4 sedi indicate di seguito, 7000 pasti da distribuire, attraverso il Banco Alimentare Calabria dimostrando, ancora una volta, cosa significa essere volontari e quanto l’impegno di ognuno di noi sia fondamentale per il benessere della collettività.

Partecipano all’evento Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Solano, presidente Provincia di Vibo Valentia, Vitaliano Papillo, presidente Gal Terre Vibonesi, Giovanni Romeo, direttore Banco Alimentare Calabria, Pippo Caffo, presidente Vibonese Calcio e Simone Lo Schiavo, direttore sportivo US Vibonese Calcio.

In video conferenza, invece, presenti: Daniele Cipollina, direttore Commerciale e Marketing US Vibonese Calcio (PA), lo chef Michele Rizzo, dal Ristorante Agorà di Rende, lo chef Filippo Cogliandro, del Ristorante L’A Gourmet L’Accademia di Reggio Calabria, lo chef Antonio Abbruzzino, del Ristorante Abbruzzino. (rvv)

VIBO – Il Sistema Bibliotecario Vibonese si prepara alla parziale riapertura

Il Sistema Bibliotecario Vibonese ha avviato le attività propedeutiche alla riapertura dei servizi di prestito agli utenti, prevista per lunedì 18 maggio.

«Le prossime settimane – si legge in una nota – serviranno per mettere a punto e completare i protocolli igienico sanitari necessari per svolgere il servizio in sicurezza, per gli utenti e per il personale. Dal 18 maggio quindi la Biblioteca riaprirà al pubblico con il servizio di restituzione e prestito, che potrà avvenire su prenotazione».

In questi giorni restano comunque attivi i servizi di prestito on line attraverso www.bibliotechecalabria.it e su Rete Indaco.

Inoltre il personale della Biblioteca resta a disposizione per la consulenza telefonica. (rvv)

La US Vibonese e gli chef stellati calabresi in campo con “la solidarietà è servita”

Si chiama In campo con gli Chef: la solidarietà è servita l’iniziativa lanciata dalla U.S. Vibonese, che vede il club accompagnato dai più importanti chef calabresi.

A fianco della Vibonese Luca Abbruzzino, stella Michelin; Riccardo Sculli, stella Michelin; Antonio Biafora, menzione buona cucina Michelin; Giuseppe Romano, menzione buona cucina Michelin; Filippo Cogliandro, menzione buona cucina Michelin; Gaetano Alia, menzione buona cucina Michelin; Pier Luigi Vacca, menzione buona cucina Michelin; Agostino Bilotta, menzione buona cucina Michelin; Michele Rizzo, menzione buona cucina Michelin; Francesco Mastroianni, maestro gelatiere tra i cinque migliori al mondo, Paolo Caridi, Maestro Pasticciere ; Luigi Longo; Luigi Ammirati; Ercole Villirillo; Luigi Quintieri; Antonio Fuoco; Salvatore Murano; Enzo Grasso; Michele Monteleone; Giuseppe Rombolà; Daniele Crigna; Alessio Argento, Valerio Laino, Giuseppe Mandaradoni, Abdou Dibbasey e Salihu Barrow, Arrigo Sebastiano; Pietro De Grazia; Veneruci Emanuele.

Per una settimana, dall’8 al 15 maggio, gli chef e le loro brigate si renderanno protagonisti, attraverso la loro cucina, di un ulteriore momento di grande solidarietà. Grazie al contributo di Enti ed aziende coinvolte dalla società rossoblu, che ha prodotto una straordinaria raccolta di generi alimentari per un importo pari a 67mila euro, i maestri della cucina prepareranno, nelle 4 sedi indicate di seguito, 7000 pasti da distribuire, attraverso il Banco Alimentare Calabria, alle famiglie calabresi in difficoltà.

La condivisione è oggi considerata fattore strategico, valoriale e al tempo stesso funzionale al volontariato, parola identitaria per eccellenza a sostegno della solidarietà. Oggi più che mai la parola  «condivisione», fa riferimento all’inevitabile dimensione della relazione con l’altro, sia nella dinamiche associative che nel rapporto di reciprocità con chi riceve aiuto, ed è per questo motivo che nasce l’idea di condividere con voi attraverso il calcio Calabrese una progettualità sociale concreta ed incisiva a sostegno delle migliaia di famiglie calabresi in un momento di grave crisi economica e sanitaria dovuta all’espandersi della pandemia Coronavirus.

Il Ristoratore della solidarietà: La solidarietà è una partita che potrai giocare anche tu dall’8 al 15 Maggio.

«Tutti i ristoratori – si legge in una nota – potranno aderire con una donazione di pasti caldi che verranno distribuiti attraverso l’Associazione Banco Alimentare della Calabria e la loro rete di volontari. Per avere maggiori informazioni scrivi a: pastosolidale@gmail.com indicando il nome del ristorante, la località è il numero di pasti, attraverso il numero di telefono 3468895143 potrai ricevere tutte le info necessarie per partecipare anche tu. L’augurio è che tutti siano incoraggiati a partecipare a questa partita di solidarietà». (rvv)

VIBO – Incontro del Coc per la fase 2

Nella giornata di oggi, a Vibo, si è riunito il Centro Operativo Comunale per parlare della fase 2 dell’emergenza coronavirus (Dpcm del 26 aprile, all’Art 1 comma 1 lettera e) prevede l’accesso del pubblico a parchi, ville e giardini pubblici, condizionato al rigoroso rispetto delle norme.

Nel corso della riunione è stato sottolineato che è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici; che il sindaco può disporre chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare il rispetto previsto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro mentre le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse per decisione del governo e che a tal fine sono state interdette.

Quindi la ratio è consentire l’apertura e l’accesso in modo che le persone possano fare attività sportiva o motoria; ma se i comportamenti delle persone complessivamente travalicano le norme e le prescrizioni, il sindaco può chiudere gli spazi.

Lo stesso decreto alla lettera f) recita: «non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto, è consentito svolgere individualmente o con accompagnatori per minori o persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività».

Nella città non sono stati aperti tutti gli spazi verdi e, nei parchi, è stato stabilito l’accesso non contingentato, preferibilmente con mascherina e con il rispetto della distanza fra le persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o congiunti; i bambini accompagnati da una persona adulta (familiare o baby sitter, autocertficazione), la quale curerà la loro attività ed il rispetto delle distanze;  nei parchi sono consentite: passeggio, attività o utilizzo della bicicletta, attività fisiche, motorie, ginniche, pattinaggio etc.; vietate le attività sportive e ludiche che prevedono contatti e non rispettino le distanze di sicurezza intra-personale; non sono ammessi assembramenti e comunque non più di due persone insieme, alla distanza di sicurezza, a meno che non siano dello stesso nucleo familiare o conviventi.

E ancora: altre attività o manifestazioni di iniziativa di gruppi o di associazioni o altro sono vietate; le aree per cani possono essere utilizzate con rispetto delle distanze tra le persone ( le aree sono di norma recintate e le persone possono auto disciplinarsi nell’utilizzo per il rispetto della distanza); le aree per gioco bambini o attività fisiche dotate di attrezzi sono chiuse; si consiglia una persona per panchina, a meno che non siano familiari; le attività commerciali esistenti nel parco seguano la disciplina generale della riapertura delle medesime; sarà esercitata un’attività di controllo da parte della polizia municipale, delle forze dell’ordine con l’ ausilio delle associazioni di Protezione civile.

Invece, per quanto riguarda i cimiteri, si è stabilito che sono chiusi con circolare del Ministero della Salute dall’8 aprile. Ma considerato il lungo periodo di chiusura e la necessità per molte persone di poter visitare i loro defunti, tuttavia è stata disposta la loro riapertura quale momento di sensibilità e vicinanza ai defunti; nel caso dei cimiteri è stata  effettuata la normale apertura, disciplinando l’orario degli ingressi. (rvv)

VIBO – È tornato il busto femminile in basanite al Museo

Al Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia è tornato, dopo otto anni, il busto femminile in basanite, un’importante testimonianza del passato romano della Calabria.

Risalente all’Età Claudia (41-54 d.C.) e rinvenuto nelle vicinanze di Vibo Marina nel corso di uno scavo nella villa suburbana – avvenuto, a più riprese, tra il 1894 e metà del ’900 – durante la realizzazione della ferrovia e la costruzione di limitrofe abitazioni di campagna, la statua era stata concessa in prestito al Princeton Art Museum dal 2012.

Ad oggi, grazie all’impegno della Direzione Generale Musei, della DG Abap e del Segretariato Generale del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, sarà restituita al Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi”, dove sarà esposta nella sezione romana, accanto al busto di Marco Vipsanio Agrippa.

Ai tempi, la scoperta della statua fece scalpore, nonostante la bocca e il naso fossero danneggiate, in quanto sia il materiale (basalto nero), che la tecnica di esecuzione, erano di pregevole fattura. Grazie all’ottima resa della capigliatura, acconciata come prevedeva la moda dell’epoca si è potuto datare con precisione la statua al principato di Claudio, imperatore dal 41 d.C. al 54 d.C.

Già dal momento del ritrovamento si propose l’identificazione con Messalina, moglie dell’imperatore Claudio, tuttavia tale ipotesi venne accantonata nei decenni successivi per la mancanza di confronti iconografici convincenti. (rvv)

 

VIBO – L’impegno della Camera di Commercio per le imprese

La Camera di Commercio di Vibo Valentia, guidata da Nuccio Caffo, ha preso importanti provvedimenti per lo stanziamento di fondi alle imprese, secondo tre precise linee d’azione: alleggerimento pressione fiscale, contributi a fondo perduto, contributi in conto interessi.

Il primo beneficio riguarda la rinuncia dell’Ente, per il triennio 2020/2022, all’aumento del 20% di quel diritto annuale che le imprese ogni anno sono tenute a versare alla Camera di Commercio e che praticamente costituisce l’unica sua risorsa di finanziamento. L’aumento era stato proposto a livello nazionale da Unioncamere e poi autorizzato dal Ministero dello Sviluppo economico per finanziare progetti condivisi.

«Abbiamo ritenuto – ha dichiarato il presidente Caffo – che in una situazione in cui è in gioco la sopravvivenza delle imprese sarebbero stato inopportuno gravarle di ulteriori oneri, pur se finalizzati a promuovere iniziative a loro favore. È un piccolo aiuto che abbassa il livello di imposizione fiscale e che di fatto restituisce direttamente alle nostre imprese, 550.000 euro in tre anni».

A rafforzare questa azione, la Giunta camerale ha poi previsto, previa ratifica del Consiglio, altre due misure con uno stanziamento complessivo di fondi propri per 500 mila euro per dare liquidità immediata alle imprese, così ripartiti: a) 350.000 euro per contributi a fondo perduto per i codici Ateco ora operativamente bloccati, qualificati come microimprese e con fatturati limitati; b) 150.000 euro per contributi in conto interessi, agganciati alle linee di credito statali, per tutte le imprese. Le modalità di concessione di questi benefici verranno a breve definite e rese operative attraverso appositi bandi.

«Queste ulteriori due misure – ha proseguito il presidente Caffo – rese possibili grazie agli accantonamenti operati dall’Ente in questi anni per effetto di una gestione virtuosa e ad una rimodulazione della programmazione 2020, vogliono essere non solo un segnale di vicinanza ma un sostegno concreto e immediatamente produttivo per le nostre imprese. I provvedimenti dello Stato, ad oggi, sono di fatto insufficienti e inefficaci, e portano le aziende a contrarre nuovi debiti, seppur garantiti, invece che sostenere governance e programmazione. È assolutamente necessario aiutare innanzitutto le imprese commerciali, la ristorazione, i bar, il turismo in generale, perché sono settori trainanti dell’economia locale, come di quella nazionale. Se si ferma ulteriormente il commercio, rischia una crisi irreversibile anche l’intero comparto industriale».

«Per superare i due mesi di fermo servono, in prima battuta – ha proseguito il presidente Caffo – contributi a fondo perduto e non, invece e solo, garanzie per nuovi debiti. Questo vale in ambito nazionale, e, a cascata, anche in ambito locale. Nel Vibonese operano circa 14.000 imprese che con coraggio e speranza vivono una situazione di estremo disagio e di grande preoccupazione. A questo abbiamo pensato nell’adottare, in sede di Giunta camerale, provvedimenti che non risultassero vuoti proclami -tanti se ne sono già sentiti- ma seri e sostanziali aiuti ad un sistema produttivo che costituisce presupposto e risorsa della nostra economia e del nostro sviluppo sociale ed occupazionale, presente e futuro».

Nel complesso, la Giunta camerale ha deliberato la destinazione, in un triennio, di 1.050.000 euro al sistema imprenditoriale vibonese, pari ad oltre l’80% di tutte le sue entrate annuali.
A questo si aggiunge la collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di San Calogero e di Maierato e con gli altri istituti di credito della provincia a cui la Camera di Commercio di Vibo Valentia ha scritto per proporre convenzioni in relazione ai prestiti fino a 25.000 garantiti dallo Stato e previsti dal Decreto Legge Liquidità da poco operativo. (rvv)