Il Museo della Sibaritide e il “Vito Capialbi” celebrano il “Dies Natalis di Roma”

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide di Cassano allo Ionio e il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, hanno ricordato  il Dies Natalis di Roma, il Natale di Roma.

Il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide lo ha fatto attraverso alcune immagini di Copia, nome augurale che indica abbondanza, scelto dai romani per la colonia latina dell’antica Sybaris dedotta nel 194 a.C. in una situazione territoriale di decadenza. 

La città, completamente romanizzata, vive un progressivo sviluppo, divenendo nell’84 a.C. municipium romano e vivendo un periodo di pace e prosperità. La floridezza del centro raggiunse il culmine in età Agustea: le numerose riforme in campo legislativo, amministrativo, religioso economico, inaugurano una nuova stagione per l’impero. Nelle fonti letterarie la città continua ad essere chiamata Thurii nonostante sulle monete compaia il nome Copia. Copia-Thurii divenne una tranquilla città dell’impero, ricordata da Cicerone come “luogo appartato, con una campagna ben coltivata e con uno dei pochi porti praticabili della costa Ionica”.

Il Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, invece, ha ricordato la fondazione di Roma celebrandola sui suoi canali social; la ricorrenza è stata messa in relazione ad un’altra fondazione che riguarda da vicino il territorio vibonese, ossia la deduzione della colonia latina di Valentia.

Sono trascorsi ben 2773 anni dalla fondazione dell’Urbe! Secondo la tradizione infatti, la Città fu fondata il 21 aprile del 753 a.C., sul colle Palatino; la data fu definita da Marco Terenzio Varrone, il quale la stabilì tenendo conto della lista dei consoli e degli anni di regno dei sette re di Roma. 

La città ebbe origine, secondo il mito, per volontà di Romolo che una volta presi gli auspici tracciò il “sulcus primigenius”, ossia i confini sacri della città, delimitando tutto il Palatino e dandogli il nome di Roma! 

Nel corso del tempo l’Urbe assunse sempre maggiore importanza e potenza, espandendo il suo dominio sulla penisola italica e su tutto il Mediterraneo. Livio riferisce che nel 192 a.C. venne dedotta una colonia nel territorio dei Bretti, con il nome di Valentia.  Le élite cittadine di Vibo Valentia furono legate sin da subito alle principali personalità politiche di #Roma, come dimostrano le domus del quartiere S. Aloe nei pressi del quale sono stati ritrovati anche il bellissimo ritratto marmoreo di Agrippa, genero e generale di Augusto, e la statua di palliato esposti nel Museo.

Un “ricordo” davvero suggestivo che testimonia l’antica storia (Sybaris e Hipponion) di questo straordinario lembo di Calabria. (rrm)

 

VIBO – Al via la maratona social “Io sto a casa… con un libro”

In occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, istituita dall’Unesco nel 1996 e in programma giovedì 23 aprile, il Sistema Bibliotecario Vibonese lancia l’iniziativa social Io sto a casa… con un libro.

Si tratta di una maratona social con consigli di lettura, citazioni, letture e tanto altro che andrà a scandire tutta la giornata di giovedì sui canali social di Palazzo Santa Chiara.

Per partecipare è semplicissimo: «in un video – hanno spiegato gli organizzatori dell’iniziativa – o in un commento scritto lasciateci il vostro consiglio di lettura (una citazione dal vostro libro preferito, una breve recensione di quello che state leggendo, una lettura, o anche la foto del libro che in questo momento vi incuriosisce di più…); inviateci – da oggi e fino a tutta la giornata di giovedì – i vostri contributi in un messaggio privato su Fb, in un direct di Instagram o sulla nostra mail sbvibonese.eventi@gmail.com. Sarà una grande giornata di festa…Vi aspettiamo!». (rvv)

VIBO – Al via la road map per cominciare la fase 2

A Vibo Valentia, il sindaco Maria Limardo ha convocato, per mercoledì 22 aprile, una riunione per discutere, con i rappresentanti di categorie economiche, sindacati e Associazioni, la road map della fase 2.

Partecipano il vicesindaco, Domenico Primerano, l’assessore al Commercio e Attività Produttive, del segretario Generale, della Dirigente SUAP e del Comandante della Polizia Locale f.f. Sebastiano Tramontana.

Con questa riunione «diamo, ufficialmente – ha dichiarato il sindaco Limardo – il via alla fase della rinascita e della ripartenza, tuttavia altre misure sono allo studio della Giunta e in fase avanzata di programmazione. È necessario anticipare gli eventi, questo confronto deve dare risposte entro il 4 maggio, perché è impensabile farci trovare impreparati e ritrovarci all’inseguimento, bisogna giocare d’anticipo come sin qui fatto. Ogni allargamento delle maglie, ogni maggiore quota di libertà, devono essere controbilanciati da comportamenti sempre più virtuosi per contenere la diffusione del virus, senza mettere pressione al nostro sistema sanitario».

«È necessario, quindi – ha proseguito il sindaco Limardo – strutturare una serie di comportamenti e accorgimenti per contemperare tutte le esigenze e arrivare alla fase due assolutamente preparati, permettendo così di riaprire le attività economiche. Se andiamo verso la riapertura  dobbiamo prendere in considerazione tutti gli aspetti della vita, tutti i comportamenti che dovranno tenere conto delle nuove condizioni che si sono venute a creare. Nessuno ha ancora affrontato in modo coerente la grande quantità di comportamenti socioeconomici che dovremo mettere in pratica, sono necessari incontri sistemateci, per dare indicazioni operative chiare e condivise».

I punti su cui lavorare sono innanzitutto le regole per il contenimento dell’epidemia applicate alla vita sociale, che verranno elaborate dal Governo, usando questo mese per formare lavoratori sui comportamenti da applicare nelle varie tipologie di occupazione. Sono necessari approfondimenti sulle richieste da fare al governo nazionale e regionale, sul  funzionamento delle misure d’urgenza emanate dal Parlamento e sui vari procedimenti amministrativi da adottare. 

Il Sindaco Limardo, particolarmente attenta al contenimento dell’epidemia, ha  affermato che «oggi come non mai è  necessario riuscire a ripartire con le aziende che garantiscono un alto livello di sicurezza, attenendosi a tutte le indicazioni sanitarie necessarie e con una sostanziale modifica delle abitudini di tutti, pensando ad orari di aperture flessibili nel commercio e ad eventuali turnazioni nelle aziende». 

Il vicesindaco Domenico Primerano, con delega alla programmazione strategica, afferma che, «la ripresa economica di Vibo deve ripartire dalla governance locale, in quanto gli imprenditori non si possono isolare dal resto del governo cittadino e soprattutto bisogna andare nelle sedi istituzionali con forza per ottenere le risorse necessarie per il bene e la sopravvivenza di Vibo e dei vibonesi. La città vuole e pretende di rialzarsi». (rvv)

 

 

VIBO – Arrivano le prime donazioni al Fondo Coronavirus

Sono arrivate le prime donazioni al Fondo Coronavirus che il Comune di Vibo Valentia, con deliberazione di Giunta n 61° del 17 marzo, ha istituito per sostenere il contrasto del Covid-19.

Il sindaco e i componenti della giunta sono stati i primi a darne l’esempio devolvendo il 50% delle loro indennità del mese di marzo e proseguirà per tutta la durata dell’emergenza.

«L’emergenza sanitaria – ha spiegato il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo – sta già avendo pesanti ripercussioni sul piano economico. Già da settimane ci siamo attivati per dare una mano ai più bisognosi, agli anziani e a coloro che sono in isolamento. Ma c’è una fascia di popolazione composta da commercianti che hanno dovuto chiudere il proprio negozio, liberi professionisti che non stanno lavorando, disoccupati, dipendenti in attesa della cassintegrazione e tante altre categorie che in questo momento hanno difficoltà ad affrontare le esigenze quotidiane e l’approvvigionamento».

«Ecco perché, oltre ai buoni spesa – ha proseguito il sindaco Limardo – abbiamo creato questo Fondo che sarà gestito dal Comune, con l’obiettivo di far fronte alle emergenze causate dall’epidemia del Coronavirus. Un fondo che rimarrà aperto anche in futuro perché purtroppo emergeranno altre esigenze e altre problematiche. Faremo il possibile per non trascurare nessuno».

«Ringrazio – ha proseguito il sindaco Limardo – quanti sono stati a fianco del Comune per questa nuova e importante forma di collaborazione. Il Comune si pone come garante per le donazioni nell’ottica anche di offrire strumenti di raccolta fondi e di sostegno che non servono solo in epoca di emergenza come può essere quella attuale ma che si strutturano per essere utili anche nel futuro. Un fondo è sempre una scommessa che si fa sul domani e, in questo momento, guardare al futuro e “tenerlo acceso” è indispensabile. Siamo certi che, ancora una volta, la generosità dei vibonesi nell’aiutare la propria comunità, non si farà attendere».

«Infine – ha proseguito il sindaco Limardo – ringrazio quanti hanno ritenuto lanciare proclami e fornire suggerimenti sui comportamenti da tenere ma voglio ricordare le parole di recente pronunciate da Papa Francesco ricordando che “le opere di misericordia si fanno in silenzio, di nascosto, senza vantarsi di farle. Anche nelle nostre comunità, siamo chiamati a seguire l’esempio di Maria, praticando lo stile della discrezione e del nascondimento“». (rvv)

Covid-19 – Il racconto di Giovanni, il laureando calabrese rimasto in Svezia

Giovanni De Maria è uno studente di Vibo Valentia laureando in ingegneria a Bologna e attualmente in Svezia per un Erasmus al KTH-Royal Institute of Technology di Stoccolma. Ha raccontato a PrimaPaginaNews la sua “clausura”.

«Quando è esplosa la pandemia– scrive Giovanni –  io ho scelto di restare a Stoccolma per ultimare il mio ciclo di ricerca, nonostante l’Ambasciata italiana ci avesse consigliato di tornare in Italia. Molti studenti italiani come me sono rientrati a casa immediatamente, ma molti altri insieme a me sono invece rimasti.

Il mio Erasmus è iniziato a Gennaio, quando ancora non si sapeva nulla di questo virus e tutto era nella normalità, a parte i pranzi al buio per la mancanza di luce.

Da Bologna sono stato l’unico studente Erasmus della scuola di ingegneria a partire per Stoccolma, mentre gli altri Italiani provengono soprattutto dal Politecnico di Milano. Tutti quanti abbiamo ricevuto da parte dell’università un appartamento, alcuni dentro il campus stesso, altri dentro la residenza posta a circa 40 minuti di distanza utilizzando i mezzi di trasporto.

Sono stati soprattutto questi studenti a soffrire maggiormente del pericolo imminente, in quanto costretti ad utilizzare i mezzi pubblici per poter raggiungere le aule. Il campus è una piccola cittadella universitaria, con una moltitudine di palazzine, laboratori e strade interne. Le classi sono in generale molto piccole, composte da circa 30-40 persone al massimo e dove si ha un contatto alunno-professore molto forte e collaborativo.

Entrare in contatto con gli svedesi è stato, e lo è tuttora, molto difficile essendo molto distaccati ed in generale non molto amichevoli ed inclini a stringere rapporti.

Quando bisognava fare dei lavori di gruppo le parole ed il tempo si limitavano solamente a discorsi attinenti il lavoro, mentre con gli altri membri del gruppo si è riusciti ad instaurare un rapporto di amicizia. Credo che anche questo sia uno dei fattori da tenere in considerazione in quanto in generale gli svedesi non sono un popolo caloroso, dalle strette di mano ai saluti più affettuosi.

Anche quando si passeggia nel centro città è difficile vedere gruppi di persone camminare insieme ma sono spesso da sole o al massimo in coppia. Per quanto riguarda la residenza universitaria interna al campus, nella quale mi trovo tuttora, nelle settimane scorse si è visto un gran numero di studenti rientrare nelle proprie città di residenza, alcune per scelta personale altri come gli studenti statunitensi, canadesi o australiani, forzati dai loro rispettivi governi.

La situazione in Svezia è in parte instabile, in quanto non si hanno restrizione ma soltanto raccomandazioni, che forniscono indicazioni generali ma non impongono nessun vincolo.

Ricordo che quando il 9 marzo in Italia era stata dichiarata zona rossa tutto il territorio nazionale, cosi come poi è stato anche nei paesi limitrofi, qui la massima restrizione era il divieto di assembramento di più di cinquecento persone.

Al giorno d’oggi questa restrizione si è ampliata vietando gli assembramenti con più di cinquanta persone. Bar, ristoranti, palestre e tutti gli esercizi commerciali in generale, rimangono aperti ed in centro città si vede ancora un numero abbastanza importante di persone».  [courtesy PrimaPaginaNews]

 

VIBO – La lettera aperta del sindaco ai cittadini

Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, scrive una lettera aperta ai cittadini, chiedendosi «cosa di più e meglio questa Amministrazione possa fare per venire incontro alle esigenze della città».

«Mi sono interrogata – si legge nella lettera del sindaco Limardo – anche sulla possibilità di sospensione dei tributi quale misura straordinaria e quale elemento di sensibilità tangibile per venire incontro alle difficoltà dei cittadini. Premetto subito che al momento non è in corso nessuna riscossione dei tributi comunali per cui il problema non si pone, assumono pertanto carattere demagogico le richieste relative ad una sospensione degli stessi».

«Da sindaco di questa città – prosegue la lettera – ritengo che la sospensione generalizzata dei tributi comunali non sia improntata ad un principio di serietà, giustizia ed equità sociale come si vorrebbe far credere. Non trovo giusto, ed anzi sarebbe discriminatorio, infatti sospendere i pagamenti per esempio nei confronti di chi continua a ricevere regolarmente la retribuzione ovvero altra forma di reddito non essendo stato intaccato dalla crisi in atto».

«Sono purtroppo costretta – prosegue la lettera – a considerare le gravi condizioni delle casse comunali che, come a tutti noto, sono sull’orlo del dissesto finanziario. E’ poi evidente che il Comune, anche nell’emergenza e soprattutto in questi frangenti, deve continuare a garantire i servizi minimi essenziali, specie quelli relativi all’igiene pubblica. Servizi che vengono erogati da imprese private, hanno un costo e vanno pagati se non si vuole rischiare la loro sospensione. Solo per fare l’esempio degli ultimi quindici giorni, si consideri che il Comune ha fatto fronte a pagamenti per oltre 1 milione di euro occorsi per garantire la fornitura idropotabile, la raccolta dei rifiuti ed il loro conferimento, il funzionamento del servizio fognatura e la depurazione».

«Solo per limitarci ai servizi più elementari – prosegue la lettera –. Si badi bene che il finanziamento di questi servizi essenziali, a seguito della riforma federalista degli scorsi anni, avviene solo con fondi di bilancio comunale mediante le risorse che, per legge, vanno reperite sul territorio e sui cittadini mediante il pagamento dei tributi locali. È pertanto evidente che una indiscriminata sospensione dei pagamenti dei tributi porterebbe a sicura compromissione la regolare erogazione dei servizi». 

«Pur tuttavia – prosegue la lettera – ritengo che qualcosa vada fatta e pertanto e nello stesso tempo, assicuro la mia piena disponibilità ad esaminare la situazione di quei cittadini che più sono stati colpiti dalla crisi e che trovandosi in un momento di grave difficoltà non sono nelle condizioni di fronteggiare nell’immediato ai pur dovuti pagamenti. Al riguardo gli uffici comunali sono stati da me investiti ad approfondire le diverse situazioni che emergeranno. Purtroppo il livello statale non ci viene incontro in questo frangente e siamo dunque costretti a industriarci da soli e nel migliore dei modi possibile, per come si può». 

«Infatti le normative emergenziali dettate dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 – prosegue la lettera – non hanno previsto, almeno nei provvedimenti sin qui emanati, normative specifiche relative alla sospensione ovvero a riduzioni/esenzioni per i tributi locali in favore dei soggetti maggiormente colpiti dagli effetti economici dell’emergenza sanitaria. Il Dl 18/2020, così come il Dl esaminato dal governo il 6vbaprile scorso, dettano diverse disposizioni che prevedono la sospensione dal versamento delle ritenute fiscali, dell’Iva e dei contributi previdenziali, ma non intervengono minimamente sulla materia dei tributi locali abbandonando i Municipi ai loro destini».

«Molte amministrazioni – prosegue la lettera – si interrogano quindi sulla possibilità di operare in modo autonomo in questo senso, scontrandosi però con una serie di limiti normativi e soprattutto con la scarsa disponibilità delle risorse in bilancio che, per il Comune di Vibo Valentia, è praticamente inesistente. Purtroppo dobbiamo prendere atto che il Comune si regge sulle proprie gambe, esattamente come una famiglia».

«Su alcuni tributi poi – prosegue la lettera – lo Stato ha del tutto eliminato ogni discrezionalità comunale. Prendiamo ad esempio l’Imu, la normativa ha fissato le scadenze del versamento al 16 giugno e al 16 dicembre di ogni anno, sottraendo espressamente sul punto la potestà regolamentare agli enti locali. E’ pertanto evidente che, semmai, più che chiamare in causa il Comune come molti fanno, andrebbe invocato un esplicito intervento normativo, che consenta la possibilità di sospensione delle scadenze tributarie e un contemporaneo meccanismo a compensazione. A tal fine ho anche scritto all’ANCI per sollecitare un immediato intervento legislativo affinchè sia previsto un contributo straordinario ai Comuni per salvaguardare i livelli minimi dei servizi essenziali erogati». 

«Sul piano del rilancio dell’economia – prosegue la lettera – occorre un’inversione di rotta rispetto a politiche burocratiche che hanno finora imbrigliato fino all’inverosimile le risorse e le energie provenienti dalle realtà territoriali. Non è più tempo di “normative confuse e ridondanti, occorre ridurre all’essenziale e rendere norme e passaggi più leggibili” . Dopo le recenti decisioni europee sulla sospensione di fatto delle regole del patto di stabilità è tempo di scelte forti e coraggiose per liberare risorse a favore dei territori. I cittadini eleggono i Sindaci non perché rappresentino sentinelle con le mani legate da vincoli finanziari a migliaia di lacci e lacciuoli imposti da un bigottismo normativo e da una cultura del sospetto che rappresenta la vera palla al piede del Sistema Italia, pubblico o privato che sia». 

«Nelle more di scelte radicali inevitabili – prosegue la lettera – per il superamento di un’emergenza che si manifesta sempre più nella sua gravità, nell’annunciato decreto di aprile, si auspicano da parte del Governo interventi “seri e concreti”, a favore delle amministrazioni comunali che costituiscono la propaggine ultima dello Stato sul territorio essendo ad immediato contatto con i cittadini. È pertanto ineludibile un supporto normativo, anche per assicurare un adeguato coordinamento nazionale e l’indispensabile sostegno finanziario agli enti. Oltre a semplificazioni normative invocate da anni e per i quali non sono necessarie commissioni di studio. Chiudo ricordando a me stessa che “non c’è nulla di più ingiusto che fare parti uguali fra diseguali». (rvv)

VIBO – La Scuola di Teatro Fughe Organizzate diventa online

Fughe Organizzate, la Scuola di teatro del Sistema Bibliotecario Vibonese, dal mese di aprile diventa online.

Dopo la pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria ancora in atto, Davide Fasano, Daniela Scarlatti e Valerio Villa, insegnanti – coach della fortunata Scuola di teatro “Fughe Organizzate”, unitamente al Direttore artistico, Francesco Malorzo, hanno stabilito di proseguire la didattica tramite una piattaforma di videoconferenze.
L’offerta formativa telematica della Scuola di teatro andrà a prevedere, tra l’altro, un potenziamento delle lezioni mensili (ben 24, suddivise fra le tre classi relative ai rispettivi anni di corso, per un totale di 45 ore di lezione), mentre fra le discipline impartite figureranno, oltre a recitazione, dizione ed improvvisazione, anche lettura espressiva ed educazione della voce. (rvv)

VIBO – Prosegue il programma di igienizzazione del territorio comunale

A Vibo Valentia, continua il programma di igienizzazione delle strade dell’intero territorio comunale, iniziato nell’immediatezza dell’emergenza, che vede la ditta Dusty effettuare un servizio su strada ad inizio del turno quotidiano di lavoro dalle ore 06.00. 

Il programma, che vede questa settimana lo svolgimento del secondo ciclo, si sviluppa su più giorni, esclusa la domenica, da ripetere ciclicamente fino alla fine dell’emergenza e non verrà effettuato nelle giornate di pioggia; quando il ciclo programmato si interrompe per problemi tecnici o climatici ricomincia nel primo giorno utile e comunque dall’ultimo giorno da calendario non effettuato.

Il servizio viene svolto secondo le prescrizioni dell’ISPRA e del SNPA che hanno recepito in apposito documento tecnico le indicazioni dell’ISS a garanzia della tutela ambientale. 

1° GIORNO

Piscopio:

S.p. 14 (via Varelli – Via Mesima)

Contrada Tazza 

Via Cimitero 

Contrada Contura 

Via Regina Margherita 

Via Emilia

Via San Nicola

Via San Francesco

Piazza San Michele

Via Comunale Gianpiero

2° GIORNO

Vibo Valentia:

Bitonto

Via Madre Teresa di Calcutta

Via Pablo Neruda

Via Rodari 

Via Quasimodo 

Via Cesare Pavere

Via Leonardo Sciascia 

Via Fortunato Seminara

Via Carlo Levi 

Viale Papa Giovanni Paolo II 

3° GIORNO

Vibo Valentia:

Moderata Durant 

Viale Giuseppe Saragat (Parco Urbano)

Via Giovanni Gronchi 

Via Ferruccio Parri 

Via Bitonto

Viale Sandro Pertini 

Via Enrico De Nicola

Via Nilde Iotti 

Via Giovanni Spadolini 

Via Luigi Einaudi

4° GIORNO

Vena Superiore:

Via Roma e via Campania (da ingresso due bivi fino al piazzale della Chiesa)

Via Lazio

C.da Vaccaro 

Via Levrisi

Via Malacuruna 

Via Scannapieco (o Via Cimitero)

Via Guarascio

5° GIORNO

Vibo Valentia:

Quartiere Affaccio 

Via Dante Alighieri (da incrocio via Manzoni fino al sottopasso di via Feudotto)

6° GIORNO

Vibo Valentia:

Via Lacquari

Viale Feudotto

Quartiere Feudotto

7° GIORNO

Vibo Valentia:

Via Santa Maria dell’Imperio

Via Proto (traversa scuola Don Bosco)

Via Jan Palach

Via Gobetti

Via Popilia 

8° GIORNO

Vibo Valentia:

Viale Kennedy 

Via Dante Alighieri ( da incrocio Via Manzoni fino ad incrocio via Popilia)

Isola pedonale 

Corso Umberto I

Via Enrico Gagliardi

Viale Matteotti 

Via Filanda 

Via Salvemini Piazza  

Piazza I° Maggio e traverse

9° GIORNO

Vibo Valentia:

Viale della Pace

Viale della pace II^ traversa II (zona laboratorio analisi ospedale)

Via Angelo Leone (traversa obitorio) 

Via S. Aloe 

Via Piazza d’Armi (zona stadio)

Via Paparo e traverse (zona stadio)

via Omero 

Via XXV Aprile

10° GIORNO

Vibo Valentia:

Piazza San Leoluca 

Viale Alcide de Gasperi 

Via Giosuè Macrì 

Via Monsignor O. Brindisi

Viale Accademie Vibonesi

Via Grazia Deledda 

Viale Accademie Vibonesi II^ traversa 

Via Natalia Ginsburg 

Viale Accademie Vibonesi III^ traversa 

Via Pier Paolo Pasolini

11° GIORNO

Vibo Valentia:

Via Protettì 

Via De Luca

Via Don Mellano

Via Don Bosco 

Via Monsignor Sorbilli 

Via San Domenico Savio 

Via Cavour 

Via Pio XII

Via Cancello Rrosso (da incrocio via Pio XII fino a via dei Basiliani)

Via dei Basiliani 

Viale Affaccio (da via Dante Alighieri fino al cavalcavia) 

12° GIORNO

Longobardi:

Stazione Vibo Pizzo

Via Roma (da bivio a bivio)

Via Brasca (strada che collega via Roma a Strada Provinciale)

Vibo Marina:

Via Longobardi (ingresso Vibo Marina)

via Leoluca Fedele

Via Pizzo

Via Sant’Andrea

Via Parodi

Via Santa Venere 

Via Stazione 

Via Sant’Anna trav. posta (raccordo con via Parodi)

Via delle Cooperative

13° GIORNO

Vibo Marina:

Via Cavalcavia (da SP per Briatico ad inizio Viale delle Industrie)

Viale delle Industrie

Via Roma

Via Michele Bianchi

Via Emilia

Via Cristoforo Colombo

Via Amerigo Vespucci

14° GIORNO

Bivona:

Via delle Barche

Piazza Bivona

Via del Pescatore 

Via Provinciale per Briatico 

Via Sant’Anna 

Via Roma 

Via Tomarchiello

Traverse Sant’Anna 

Traverse delle Calabrie

Triparni:

Via Provinciale strada principale

Portosalvo:

Via Roma (e traverse ove possibile come da nota su scritta contrassegnata con asterisco). (rvv)

VIBO – L’Associazione Valentia dona 5 ventilatori all’Ospedale Jazzolino

L’Associazione Valentia, grazie a una raccolta fondi, ha donato cinque ventilatori polmonari all’Ospedale Jazzolino di Vibo Valentia per contrastare l’emergenza Coronavirus.

La raccolta fondi, avviata in collaborazione con CalabriafoodWelcome to Favelas Vibo, ha visto la partecipazione di decine di imprese del territorio e centinaia di donatori di Vibo e non.

Tale donazione è stata effettuata direttamente nelle mani dei direttore Sanitario dott. Michelangelo Miceli, che dall’inizio dell’emergenza si è dimostrato disponibile e vicino ai ragazzi dell’Associazione, per le varie donazioni effettuate, quasi a cadenza quotidiana.

«Si tratta – si legge in una nota – di strumenti all’avanguardia che potrebbero risultare cruciali al fine di fronteggiare un eventuale picco nella nostra provincia. Ci teniamo a ringraziare nuovamente i vari donatori, imprese ed istituzioni aderenti all’iniziativa; al termine dell’emergenza informeremo in modo dettagliato la popolazione sui grandi aiuti ricevuti da alcuni imprenditori: senza il loro aiuto e supporto, tutto questo non sarebbe stato possibile».

«Il nostro pensiero – prosegue la nota – va principalmente a Pippo Callipo, re del tonno, che insieme alla sua famiglia ha aderito a tale nostra raccolta fondi, per il bene del territorio, dimostrando notevole vicinanza e attaccamento alle sorti della nostra provincia». (rvv)

VIBO – Attivato il Fondo di Solidarietà Alimentare

A Vibo Valentia, il Comune ha attivato il Fondo di Solidarietà Alimentare.

Alla data odierna sono state già acquisite quasi 600 istanze che sono ora al vaglio degli uffici dei servizi sociali a cui compete l’istruttoria, così come disposto dall’Ordinanza della protezione civile nazionale. Si è proceduto anche alla stampa dei buoni d’acquisto che saranno consegnati, nelle prossime ore , agli aventi diritto la cui posizione è stata verificata.

Tale cifra verrà distribuita con buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o di prodotti di prima necessità presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale.

Per il Comune di Vibo Valentia è in fase di pubblicazione sul sito comunale l’elenco degli esercenti che hanno sede operativa sul territorio comunale e che si renderanno disponibili a sostenere il progetto. Al momento sono pervenute 10 istanze ed una è stata già definita e sottoscritta la relativa convenzione. Tutta la documentazione (domanda, bando e criteri) per accedere al fondo, è disponibile sui social e sul sito istituzionale del Comune.

«L’Ufficio Servizi Sociali – ha spiegato Franca Falduto, assessore ai Servizi Sociali – procederà a raccogliere le domande dei cittadini e procederà ad erogare il contributo nei prossimi giorni. Al momento sono a lavoro ben   15 unità che si stanno occupando di raccogliere le istanze, fornire informazioni e supporto nella compilazione del modello di domanda, registrazione ed istruttoria».

Sotto la guida della dirigente Adriana Teti, il team predisposto dal Comune di Vibo Valentia sta alacremente lavorando per assicurare un’immediata verifica della sussistenza dei requisiti richiesti al fine di  ridurre i tempi di rilascio dei voucher di acquisto.

«Sono già circa 600  – ha dichiarato il sindaco Maria Limardo -le famiglie che nelle ultime 48 ore hanno chiesto di accedere al sistema di assistenza alimentare che il Comune sta approntando .Immediatamente, mentre proseguirà la possibilità di richiedere di accedere a questa forma di assistenza, sono iniziate le verifiche per accertarsi che gli stessi nuclei familiari non siano già fruitori di assistenza o che la domanda non sia stata presentata più volte. Tutta l’Italia sta affrontando una prova durissima ma come sempre a pagare di più sono quelle persone e famiglie più fragili e più esposte».

«Oggi – ha proseguito il sindaco Limardo – è evidente che la crisi sanitaria si sta velocemente tramutando in crisi sociale ed economica e così come si è risposto con provvedimenti eccezionali all’emergenza sanitaria si deve rispondere con provvedimenti eccezionali all’emergenza sociale ed economica che oggi colpisce centinaia di famiglie ma presto potrebbe colpirne migliaia. Per questo oggi sonno stata a fianco con chi sta lavorando affinché in tempi brevi siano assicurati strumenti e risorse per garantire un contributo a tutte le famiglie che devono poter affrontare l’emergenza con maggiore serenità e dignità». (rvv)