Il Tribunale di Reggio Calabria sentenzia: pericolo amianto per i vigili del fuoco. Sindacati chiamano le istituzioni

Per i vigili del fuoco esiste un concreto rischio amianto. La sentenza emessa dalla Seconda Sezione Civile del Tribunale di Reggio Calabria che ha visto l’avvocato Pietro Frisani e l’avvocato Elisa Ferrarello, dello Studio Legale Frisani di Firenze, ottenere dal Ministero degli Interni il risarcimento di oltre un milione e duecentomila euro a vantaggio dei familiari di un vigile del Fuoco di Reggio Calabria, deceduto nel 2012 a causa dell’esposizione all’amianto (Ottobre 2023), ha spinto il Conapo (Sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco) e la Fns Cisl (Federazione Nazionale Sicurezza) a chiedere alle più alte cariche dello Stato e del Corpo, interventi urgenti a tutela dei Vigili del Fuoco.

Scrive Marco Piergallini, segretario generale del Conapo: «Sono ancora troppe le morti per cause collegate alla presenza di amianto nei dispositivi di protezione (guanti, tute, coperte) in dotazione al Corpo sino alla fine degli anni ‘90 e quelle conseguenti agli interventi effettuati presso luoghi o edifici con massicce presenze di manufatti contenenti amianto ancora oggi esistenti». Piergallini avanza perciò, intanto, una «…richiesta urgente di definizione dell’attività di mappatura degli edifici contenenti amianto su tutto il territorio nazionale» e aggiunge: «nell’apposita sezione del Mite (Ministero della Transizione Ecologica) viene precisato che la banca dati predisposta da Inali, su apposita convenzione con il ministero, afferma che tale mappatura: “…non consente ancora una copertura omogenea del territorio nazionale… e che le Regioni hanno utilizzato criteri non omogenei nella raccolta dei dati…con moltissime aree, rilevanti in termini di necessità di intervento, che non rientrano ancora tra i siti censiti». In sintesi, purtroppo, ancora troppo da fare.

Dice Massimo Vespia, segretario generale Cisl Fns: «…la nostra azione di denuncia, ora riconosciuta nella sostanza, dal citato Tribunale è sempre stata guidata dalla convinzione che i Vigili del Fuoco italiani non trovassero un’attenzione adeguata da parte dell’Amministrazione». E chiede perciò: «…un’accelerazione per il riconoscimento delle malattie professionali dei Vigili del Fuoco»; sollecita “la messa in atto di strumenti di ricerca e analisi da assegnare all’Osservatorio Bilaterale per la Salute e la Sicurezza dei Vigili del Fuoco e rinnova la richiesta dell’istituzione di un tavolo nazionale permanente tra le parti, che affronti complessivamente il tema della salute e della sicurezza.

Le missive dei due importanti sindacati di categoria, in attesa di risposta, sono state inoltrate ai ministri competenti, al Comandante del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Carlo Dall’Oppio, al Prefetto Laura Lega (capo dipartimento dei Vigili del Fuoco). La lettera del Conapo è rivolta in prima battuta all’interessamento del Presidente della Repubblica.

Commenta l’avvocato Elisa Ferrarello: «E’ chiaro che avere una mappatura certa dell’amianto è elemento basilare per risolvere il problema nei tempi più rapidi possibili su tutto il territorio nazionale. E’ certo che nella Pubblica amministrazione la coorte dei Vigili del Fuoco (VII rapporto Renam 2021) è quella più colpita come riscontriamo anche dalle richieste di tutela legale per risarcimento a familiari di scomparsi da mesotelioma che stiamo ricevendo in questo periodo come studio legale». (rrc)

Vibo premia Bruno Nardo, Maria Francesca Marino e i Vigili del Fuoco

di PINO NANOEccellenze Italiane, in questo caso è meglio dire “Eccellenze tutte calabresi”.

È tutto pronto a Vibo Marina per la decima edizione del “Premio Porto Santa Venere 2023” che, per le previsioni meteo non ottimali, si terrà nell’Auditorium dell’Istituto “Amerigo Vespucci in via Stazione dalle ore 19 in poi di sabato 9 settembre, e non più al porto come previsto in un primo momento.

«Anche questa decima edizione – dice il Presidente della Pro Loco di Vibo, Enzo De Maria – sarà presentata nella piacevole formula del talk-show che comprende la testimonianza di tre belle storie legate alla Calabria, e in particolare alla realtà di Vibo Marina, alla sua identità, e a quanto di bello vi è di positivo da queste parti, dal lavoro allo sviluppo, dalla conoscenza e dalla promozione del territorio alle prospettive di questo mondo. Ci sarà anche tanta buona musica dal vivo offerta da tre giovani talenti, ed un momento di convivialità finale».

Questi i riconoscimenti assegnati: a Maria Francesca Marino tornata dopo 16 anni in Calabria per dirigere lo stabilimento di Vibo di “Baker Hugesun”, importante stabilimento che guarda allo sviluppo ed all’innovazione; a Bruno Nardo, professore universitario a cui rimarrà legata per sempre la nascita della nuova facoltà di Medicina all’università della Calabria, ma soprattutto straordinario chirurgo generale e dei trapianti, anche lui rientrato dagli Stati Uniti in Italia per servire la sua gente, al Distaccamento Portuale dei Vigili del Fuoco di Vibo Marina, un Servizio specialistico di prevenzione e soccorso di altissimo livello, vitale per l’attività del porto vibonese, attivo ormai da quasi quarant’anni, e ritenuto indispensabile dopo la tragedia della petroliera “Soreghina” (1962), dunque un presidio da salvaguardare e da promuovere al meglio.

«Il premio – aggiunge il dr. Enzo De Maria – consiste in una significativa opera d’arte legata all’identità di Vibo Marina, un bassorilievo creato in esclusiva per il Premio dal geniale artista vibonese Antonio La Gamba. La serata sarà invece condotta da una giornalista molto brava, Patrizia De Napoli, inviata speciale de La C News TV; emittente – sottolinea il Presidente della Pro Loco – sempre molto attenta alle vicende legate al territorio di Vibo Marina».

Gli spazi musicali, previsti in programma, vedranno protagonisti i giovani talenti musicali Simon Stanganello al pianoforte, Andrea Mignolo alla chitarra e violino, Rita Cannavivo, violino e pianoforte, coordinati dal prof Andrea Mamone dell’Istituto comprensivo “A. Vespucci” di Vibo Marina, scuola ad indirizzo musicale diretta dal prof. Giuseppe Sanginiti. Collabora alla manifestazione anche Ilenia Iannello del Gruppo giovane della Pro Loco.

«Speriamo – dice ancora Enzo De Maria – che vengano in molti ad applaudire queste storie di eccellenza che sono un pezzo importante della vita e della storia stessa dell’intera Calabria».

L’estate, dunque, dalle nostre parti non è ancora conclusa. (pn)

CATANZARO – Sindaco e vicesindaco incontrano i pompieri protagonisti in Emilia Romagna

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e la vicesindaco, Giusy Iemma, questa mattina nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili hanno incontrato le due squadre dei Vigili del Fuoco di Catanzaro che nei giorni scorsi, guidati dal comandante provinciale di Catanzaro Giuseppe Bennardo, hanno soccorso la popolazione emiliana tragicamente colpita dalle alluvioni. L’incontro è nato su input della vicesindaco Iemma, la quale ha voluto manifestare l’entusiasmo e le congratulazioni dell’Amministrazione comunale per l’impegno, la dedizione e la passione dei vigili del fuoco catanzaresi.

La prima squadra, composta dal Giovanni Rattà, Saverio Aloi, Antonio Boragina, Gennaro Marrazzo e Andrea Sia, si è recata a Budrio (Bologna) dal 16 al 20 maggio e si è occupata principalmente di agevolare le evacuazioni delle persone rimaste bloccate nelle abitazioni. La seconda squadra, composta da Giacinto Severino, Franco Cefalà, Antonio Fazio e Giuseppe Piscioneri, è intervenuta a Conselice (Ravenna) per consentire le evacuazioni e mettere in sicurezza gli argini dei fiumi.

«Vogliamo esprimere un plauso al Corpo dei Vigili del Fuoco, in particolare al gruppo di Catanzaro di cui siamo fieri per lo straordinario impegno nel fronteggiare l’emergenza incuranti del pericolo, mettendo a rischio la propria incolumità. Questi ragazzi hanno portato in Emilia-Romagna un supporto umano e professionale importante che ha consentito di mettere in salvo decine e decine di persone. Spesso le istituzioni dimenticano il valore del copro dei Vigili del Fuoco, noi invece vogliamo che si prende atto del prezioso lavoro svolto anche in maniera silenziosa. E’ la Calabria più bella e più buona», hanno commentato il sindaco Fiorita e la vicesindaco Iemma.

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Vigili del Fuoco, onore e merito al rischio del dovere

di EMILIO ERRIGO – Quanti sono coloro che tra noi non hanno provato una vampata di orgoglio e forti brividi dentro il corpo, al solo passaggio a sirene spiegate e lampeggianti accesi , di un mezzo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco?

Questi veri nostri Eroi dell’Italia, di tutti i giorni, sempre pronti e veloci a intervenire dopo pochi minuti dalla ricezione della chiamata al loro numero di emergenza 115. Che si tratti di un incendio, di un incidente automobilistico, un blocco di ascensore all’ultimo piano, di una persona in pericolo di vita, loro sono sempre pronti a prestare l’immediato soccorso e salvataggio, non solo sul territorio, ma anche in mare e sotto acqua, nelle acque interne, laghi, fiumi, canali, con i loro specializzati Nuclei Sommozzatori presenti generalmente, in ogni Comando Provinciale.

Il rischio del dovere è per loro una costante, il coraggio nell’affrontare rischi e pericoli di ogni genere, la regola. Così è stato pure per uno di loro, l’ing. Andrea Gattuso, un Vigile del Fuoco di tutto rispetto, nato a Reggio Calabria e in giro per Italia e ovunque è stato e viene chiamato, a prestare il suo contributo di pensiero tecnico ingegneristico risolutivo, da Reggio Calabria, Roma, Bergamo, poi in Calabria, per adempiere ai suoi doveri, quando si è presentata una o tante emergenze che hanno richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco.

Per l’ing. Gattuso, (Andrea per tutti), l’innato senso del dovere, dell’altruismo, solidarietà umana e della sicurezza pubblica, lo hanno portato a prestare la sua opera da Ingegnere civile, anche a favore dei Comuni in crisi di legalità, originata da accertare infiltrazioni criminali nella Pubblica Amministrazione.

Dopo tanto peregrinare e lavorare sodo, giorno e notte, instancabilmente, con dedizione e notevolissimo impegno psicofisico, per lui è arrivato il giusto e meritatissimo riconoscimento morale alla carriera. Il Dipartimento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno, gli conferito l’avanzamento più atteso alla sua esemplare carriera, “onore al merito”, come si dice in questi casi.
Infatti il nostro Ingegnere Andrea Gattuso, è stato promosso Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, tanto che il giorno 29 agosto, inizierà a Roma, la frequenza il del previsto Corso di Alta Formazione per Dirigenti, del nobile Corpo Nazionale della Protezione e Difesa Civile Italiana.

Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, diretto dall’ing. Maria Cavaliere, ha diramato un meritatissimo e ricco di contenuti, comunicato stampa, nel quale vengono sintetizzati i prestigiosi traguardi professionali, le azioni e risultati conseguiti nel corso di una esemplare, brillante e prestigiosa carriera da Ingegnere dei Vigili del Fuoco.

Andrea Gattuso, si è laureato in ingegneria presso la prestigiosa Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha partecipato e superato tutte le prove concorsuali, entrando a pieno titolo, a far parte dello storico e pluri decorato, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nel 1989.
Dopo il previsto periodo di formazione specialistica a Roma, ha vissuto anni operativamente a Bergamo, poi nel 1995, trasferito in Calabria, ha fatto emergere il carattere tosto e invincibile del Calabrese, forte e coraggioso tipico dei Vigili del Fuoco, in tutti gli eventi di emergenza contro gli incendi, terremoti, alluvioni, interventi di Protezione Civile e dove l’inclemenza delle avverse condizioni meteorologiche hanno richiesto la sua qualificata è specializzata presenza, assieme alle diverse Squadre di Pronto Intervento, per fronteggiare le Emergenze del Comando di Reggio Calabria.

Notevole è stato l’apporto assicurato dall’ing. Gattuso, presso il Porto Commercia di rilevanza internazionale di Gioia Tauro e l’Aeroporto di Reggio Calabria. Le gratificazioni morali e professionali non arrivano a caso, costituiscono il giusto e meritato riconoscimento, verso coloro i quali svolgono nel corso di una lunga carriera, il proprio lavoro con serietà, determinazione e impegno, a favore della collettività nazionale ed estera.

I Vigili del Fuoco sono l’esempio più concreto del senso del dovere e concreto spirito di sacrificio, di servizio verso il prossimo.
Tutti noi abbiamo fissati nella mente, il loro instancabile impegno in ogni terremoto, alluvioni, come quella che li hanno visti in azione nel fronteggiare l’alluvione di Scilla e del Borgo Storico di Chianalea, nevicate eccezionali, disastri ferroviari, marittimi, stradali, incendi boschivi, emergenze sanitarie nazionali quali la pandemia da Covid-19 e varianti del virus, interventi ed esercitazioni NBCR, con ogni mezzo possibile dall’elicottero sempre velocissimi ad arrivare in ogni luogo anche il più impossibile, al mezzo navale con il potente cannone lancia acqua e materiale estinguente

Bravissimi tutti, carissimi Vigili del Fuoco, e veramente grazie di cuore per quello che fate per il bene e la sicurezza della collettività.
Auguri ing. Andrea Gattuso Ad Maiora!

Il momento è sicuramente favorevole, per far giungere a tutto il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a partire dal loro Comandante Generale, l’Ing. Guido Parisi, (geneticamente e nel cuore figlio della Calabria), la gratitudine dei Calabresi nel Mondo. (er)

Giancarlo Silipo (USB Vigili del Fuoco Calabria): I Vigili del Fuoco precari non sono in vendita

Giancarlo Silipo, di Usb Calabria, ha denunciato che «mentre la nostra Calabria e l’Italia intera brucia, il personale permanente dei Vigili del Fuoco è soggetto ad un surplus di lavoro; oltre all’ordinario i Vigili sono impegnati in una quantità di lavoro straordinario eccezionale».

Un altro fatto grave, per Silipo, è che i dirigenti «si arrogano dell’arbitrio di organizzare il tempo libero degli stessi operatori del soccorso, impegnandoli in missione e qualora il Vigile osasse respingere per impegni familiari o personali, viene redarguito e minacciato; per questa evenienza, sempre USB VV.F. Calabria si è attivata presso alcuni Dirigenti diffidandoli dal proseguire con tali abusi!».

«Peraltro, le ore lavorate in eccedenza all’ordinario – ha spiegato Silipo – vengono accumulate nella cosiddetta “Banca delle ore” che i Vigili non potranno mai utilizzare per le note carenze e croniche di personale; carenze che molto spesso non consentono nemmeno di usufruire delle ferie o di altri permessi riconosciuti da Leggi dello Stato; è il caso ad esempio dei permessi di cui alla Legge 104, per dedicarsi qualche ora al mese ai familiari bisognosi ed in stato di grave malattia e disagio! Spesso tale banca delle ore viene azzerata con atto d’imperio del dirigente com’è avvenuto da parte del Dirigente Rizzo Giampiero a Vibo Valentia».

«Dall’altra parte della medaglia  – ha spiegato ancora – abbiamo il personale Precario VV.F. chiamato a lavorare con il contagocce, salvo poi a fine anno, quando l’amministrazione si accorge di avere disponibilità in esubero, chiamare personale a valanga senza effettivamente dare un carico lavorativo adeguato. Aggiungiamo che il personale Precario VV.F. viene chiamato a lavorare nel Corpo Nazionale quotidianamente al fianco dei permanenti, ma è da anni ed anni che subiscono continue umiliazioni da parte dell’amministrazione quando c’è da rivendicare un diritto ed elogiarli e pregandoli quando devono rientrare in servizio precarizzato».

«Certamente la linea per sopperire a questi deficit di risorse non è certamente quella invocata da certi sindacati (ancora vengono definiti tali!) che chiedono al Ministero e al Dipartimento di utilizzare “un fondo speciale” per precarizzare e/o precarizzarli ancora di più; la soluzione è solo una: il potenziamento reale, effettivo e tempestivo del corpo nazionale VV.F. mediante assorbimento di tutte le graduatorie aperte in essere (Procedura Speciale di Stabilizzazione dei Precari VV.F. e Idonei Concorso Pubblico 250), la stabilizzazione di tutti i Precari VV.F. e la rivalutazione della proposta RdB (ora USB) di re-internalizzazione di tutti i servizi (pulizie, mensa, officine, ecc.), perché il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è un Corpo speciale che lavora in emergenza e deve essere reso autonomo di operare in qualsiasi situazione; oggi un automezzo che va in avaria per essere riparato, deve seguire un procedura di mercato che lo tiene fermo anche per mesi; il personale a lavoro in un bosco per 12 ore di fila non riesce ad usufruire di un pasto, ma è costretto a mangiare un “buono pasto”, oppure si ritrova a dover portare i DPI sporchi e contaminati presso la propria abitazione o in lavanderie pubbliche anziché consegnarli al “servizio lavanderia” che riporta il pulito dopo 15 giorni!».

«In merito al personale Precario (di Stato!) – ha evidenziato – vogliamo evidenziare che è lo stesso personale presente nella graduatoria di Stabilizzazione in essere e che è in attesa della chiamata definitiva; personale che si trova in tale situazione “pendente” anche da decenni e per il quale è stata lanciata una petizione on-line dalla USB VV.F. Calabria che ha raccolto oltre 120.000 firme. Come unici difensori e tutelatori dei Precari VV.F. pubblicamente riportiamo una serie di interrogativi posti dall’intera classe lavoratrice da porre appunto a quei sindacati “del fondo speciale” amici dei padroni e nemici dei Precari VV.F. da sempre, in quanto, se gli stessi sindacati tengono davvero al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e ai loro iscritti, che quotidianamente sono stremati dai turni massacranti, raddoppi dei turni, non riposi, ecc… come mai non chiedono agli organi competenti del Ministero e del Governo di attingere al “fondo speciale” per assumere tempestivamente dalla graduatoria di Stabilizzazione e dalla graduatoria del Concorso pubblico del 250, in quanto gli stessi sono a casa a guardare la Calabria e l’Italia bruciare senza poter far nulla per impedire tutto ciò?».

«Inoltre – ha detto – come mai non chiedono un “fondo speciale” per adempiere in toto a quanto è stato deciso da tutto il popolo italiano attraverso la petizione lanciata on-line da USB VV.F. Calabria? Ora i Precari VV.F. non hanno età elevata per operare e/o giochiamo con il lessico solo quando conviene? Evidenziamo ancora che l’Italia deve adeguarsi agli Standard Europei del Soccorso Tecnico Urgente (come è in tutti i paesi facenti parte dell’UE) che prevede 1 Vigile del Fuoco ogni 1.500 (in Calabria il rapporto è 1 Vigile del Fuoco ogni 11.000 abitanti ed in Italia 1 Vigile del Fuoco ogni 16.000 abitanti)».  

«Ci rendiamo conto – ha concluso – che per far “vincere” una proposta del genere sarebbe necessario un coro di voci, ma evidentemente altre OO.SS. sono attratte al momento da altri interessi ed il soccorso del paese, le condizioni lavorative dei vigili del fuoco, passano… inosservate! Infine la verità per risolvere tale cosa per il diritto al soccorso di ogni singolo cittadino è molto semplice, basta che il Ministero dell’Interno faccia richiesta alla Funzione Pubblica per l’assorbimento totale da attingere da queste due graduatorie esistenti e finire con questa commedia fatta solo di rimpalli inutili burocratici e/o discriminazioni». (rcz)

 

Vigili del Fuoco: al comando nazionale il calabrese Guido Parisi

di EMILIO ERRIGO – Se il Generale dell’Esercito Italiano Mauro Del Vecchio, di origini calabresi, avesse saputo che il figlio di Domenico (Micu) Parisi, Maestro di Pittura, nato a Polia in Calabria nel 1922 ,  l’ing. Guido Parisi, un giorno, il primo agosto del 2021, sarebbe stato nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Comandante “Generale” del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in Italia, non solo gli avrebbe detto alla moglie “U purtasti u caffè a Micu”, ma sono convinto che da Generale di altri tempi e autentico calabrese, l’avrebbe abbracciato forte a se, dicendogli: bravo Micu!

Anche se la bravura di aver cresciuto sani, onesti, colti e forti dentro, i propri figli va sempre divisa con la mamma.

Ho voluto fare questa breve introduzione al mio dire, non solo per onorare la memoria del calabrese, artista, gran lavoratore, onesto, altruista, solidale e poi affermato imprenditore Domenico Parisi, ma anche per riaffermare che il “buon sangue non mente”, anche se ad onor del vero, dobbiamo subito dire che Nella Cappelli, la moglie di papà Domenico, la mamma di Guido, era nata a Roma, così come Roma, la Città eterna, Capitale d’Italia,  ha dato i natali al figlio oggi ing. Guido Parisi.

Non potete immaginare quanta emozione provi nel  partecipare ai lettori di Calabria.Live, sparsi in ogni dove nel mondo, che il nuovo Comandante del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è figlio di un emigrato nato in Calabria e accolto con affetto dalla seconda Calabria chiamata Roma.

Sì, Roma  è stata e rimarrà per noi Calabresi e non solo, la Città che ha dato i natali a tanti figli di  emigrati dalla Calabria, partiti dal Sud con tanta determinazione e buona volontà, per  trovare lavoro onesto e alla ricerca di  migliori condizioni di vita per i loro figli. 

L’ing. Guido Parisi, il nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco, rappresenta invero il risultato, più nobile, più significativo, vero e tangibile, della forza della cultura e dell’orgoglio di tutti noi  Calabresi. Siamo fieri di sapere che un figlio di Calabria e di Roma, sia oggi il Comandante del Corpo più amato dagli italiani: i cari Vigili del Fuoco!

Anche se il destino e della vita unito all’amore del papà Domenico per la sua mamma Nella, l’ha fatto nascere a Roma, la Calabria gli ha riconosciuto i meriti acquisiti in operoso silenzio in giro per l’Italia a dirigere e coordinare l’impiego di uomini e mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco, conferendogli il titolo  onorifico di “Cittadino Illustre” del Comune di Polia, Comune che ha dato i natali al padre Domenico.

Il Curriculum Vitae dell’ing. Guido Parisi, non ha bisogno di alcun commento, parla da solo di chi è e del perché ha meritato questo importante incarico di vertice nella  importante Istituzione nazionale del Ministero dell’Interno. In estrema sintesi: il 1° agosto scorso è stato nominato Capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, dopo aver svolto  per 3 anni l’incarico di Direttore centrale per l’Emergenza, Soccorso Tecnico e Antincendio Boschivo, e per 4 anni il Direttore Centrale per le risorse logistiche e strumentali, del Ministero dell’Interno-Dipartimento dei Vigili del fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile. È stato Direttore regionale in Calabria e in Campania. Ha partecipato a tutte le emergenze nazionali dal 1986 (Valtellina) a quelle più recenti (sisma Italia centrale) e coordinato le missioni all’estero Albania e Beirut. È stato componente dei comitati di sicurezza dei Trafori internazionali del Frejus e del Monte Bianco. ′

[Emilio Errigo è docente universitario e Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza]

L’opinione/ Emilio Errigo: Fuoco, terremoti, alluvioni e vigili del fuoco in Italia

di EMILIO ERRIGO – Scriveva Albert Einstein:  «La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. In questo caso abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c’è niente che funziona e nessuno sa il perché».

Quando nel 1981, dopo aver sostenuto con esito favorevole gli esami volti al conseguimento del titolo abilitativo necessario per poter assumere il Comando di Unità Navali Militari della Guardia di Finanza, sono stato inviato in missione addestrativa e formativa, presso la Base Navale della Marina Militare Italiana a Taranto, (Maricensicur) per la frequenza del previsto corso di alta formazione antincendio, antifalla e Nbc, non potevo certo immaginare che un giorno avrei dovuto dirigere le operazioni antifalla e antincendio in teatro operativo marittimo complesso.

L’esperienza rende l’essere umano più consapevole delle proprie presenti e future responsabilità. Da allora ad oggi, corsi di specializzazione, qualificazione e abilitazione, formazione e gestione delle emergenze, ne ho frequentati tanti al punto tale che sono stato per circa 5 anni, il Comandante( Capo) della sezione situazione, gestione emergenze, soccorso, ordine e sicurezza pubblica, presso la Centrale Operativa – III Reparto Operazioni del Comando Generale del Corpo della Guardia di Finanza.
In tale impegnativo incarico ho maturato notevoli esperienze di gestioni delle emergenze e crisi nazionali ed europee, Protezione e Difesa Civile, interventi di soccorso e salvataggio in mare, in alta montagna e sul territorio.

Credo che le tre esperienze operative, umane e professionali che più di altre mi hanno segnato positivamente la vita, siano state quelle vissute senza risparmiare energie e con tutto il mio coinvolgimento psicofisico in quel di Roma. La prima, quale Ufficiale superiore esperto, in rappresentanza del Comando Generale del Corpo, presso l’Ufficio Ordine e Sicurezza Pubblica del Ministero dell’Interno, allora diretto dall’allora Dirigente Superiore di PS Feliciano Marruzzo, la seconda mi ha visto cooperare quale componente della Commissione Interministeriale Tecnica di Difesa Civile (Citdc), allora incardinata presso la Direzione Centrale per la Difesa Civile, del dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e difesa civile, presieduta e diretta dal caro Pref. Carlo Boffi.

Altra esperienza incomparabile e indimenticabile, mi ha visto coinvolto (in ogni ora del giorno e della notte) quale componente designato, presso il Comitato Nazionale Operativo della Protezione Civile, con a Capo l’instancabile Pref. Franco Gabrielli, con a suo fianco l’onnipresente Ing. dei Vigili del Fuoco, Fabrizio Curcio. Ho fatto questa descrittiva premessa, per evidenziare ai lettori, che per gestire le emergenze, le crisi, le operazioni di soccorso e salvataggio, gli interventi di protezione e difesa civile Nbcr , ordine e sicurezza pubblica, occorre tanta e tanta formazione, tenuto conto e considerato, che in tali ambiti operativi, l’ esperienza umane e professionale non è e non si rivelerà mai troppa.

I miei eroi da bambino erano i Vigili del Fuoco e i loro mezzi.  Oggi li considero miei carissimi amici, in quanto a ragione del vero, sono stati e rimarranno, una costante positiva e formativa nella mia vita professionale.
Credo di poter affermare con cognizione di causa e presunzione di conoscenza, che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, oggi rappresenti la vera Eccellenza della nostra amata Italia, Vigili del Fuoco italiani dei quali dobbiamo essere orgogliosi e fieri. Sempre reattivi a ogni chiamata di emergenza, h 24 notte e giorno, pronti a intervenire coraggiosamente ovunque da veri professionisti dell’emergenza, capaci ed esperti nel fronteggiare calamità naturali, disastri dolosi o colposi.

Le loro specialità operative permettono di poter intervenire in ogni parte del territorio nazionale ed estero, da terra, da mare o via aerea. Li abbiamo visti presenti in tutte le alluvioni, terremoti, guerre, nevicate, sommosse popolari, disastri ambientali, attentati terroristici, naufragi, incidenti stradali, ferroviari, marittimi, aerei, gravi collassamenti di funivie e idrovie, spegnere incendi piccoli o estesi e indomabili, come quelli che hanno visto bruciare migliaia di ettari di foreste e boschi nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino.

Se non ci fossero stati i nostri eroi Vigili del Fuoco, chissà quanti morti e distruzioni avremmo dovuto registrare in Calabria, Sicilia, Sardegna e in ogni dove.  Sono sempre loro i veri nemici del male e del fuoco, veri protettori dalla forza distruttiva dei terremoti e alluvioni. Sono i Vigili del Fuoco, uomini e donne, grandi e fedeli servitori dello Stato, che rischiano e tantissime volte perdono la loro stessa vita, nel tentativo di salvare quella degli altri, italiani o stranieri a loro poco o nulla importa delle loro origini e specie.

Meriterebbero maggiore riconoscenza pubblica, un potenziamento della forza organica, più dotazione di mezzi terrestri, marittimi e soprattutto aerei. Se dovessi essere chiamato dal Legislatore, dalla Presidenza del Consiglio o da uno dei ministri in carica, a dire la mia quale Consigliere Giuridico nelle Forze Armate e docente universitario esperto in sicurezza e gestione delle emergenze nazionali, direi di affidare al Corpo Nazionale di Vigili del Fuoco, la gestione di tutta la flotta aerea antincendio, destinando maggiori risorse economiche alla Protezione Civile e Difesa Civile e ricompensare economicamente l’attività meritoriamente svolta da tutto il personale dei Vigili del Fuoco. Onore e Merito ai Vigili del Fuoco !

(Emilio Errigo è nato in Calabria, docente universitario e Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza)

CROTONE – Francesco Lavigna nuovo coordinatore provinciale dei Vigili del Fuoco

Prestigioso incarico per Francesco Lavigna, che è il nuovo coordinatore provinciale dei Vigili del Fuoco di Crotone.

Lo rendono noto Bruno Talarico, della segreteria regionale della Fp Cgil Calabria, e Giuseppe Cilione Coordinatore regionale del comparto Vvf.

La nomina assume ulteriore importanza dato che nelle prossime settimane, in Calabria, sarà presente il coordinatore nazionale dei Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella. L’occasione sarà utile per visitare e prendere atto delle situazioni di tutti i comandi dei vigili del fuoco calabresi.

«Al comando di Crotone la Fp Cgil – ha spiegato Talarico – si re-insedia in un momento assai particolare per la categoria. Infatti, è noto a tutti che il Corpo Nazionale Vvf sta attraversando un particolare momento storico dovuto alle ricadute negative della Pubblicizzazione del rapporto di lavoro ed alla riorganizzazione rimasta appannaggio solo della politica, perdendo completamente di vista il rapporto con le parti sociali».

«Ebbene – ha aggiunto – la Fp Cgil, sia a livello Nazionale che periferico, non solo ribadisce che il rapporto di lavoro di tipo pubblicistico non può e non può funzionare per lavoratori insostituibili come i Vigili del Fuoco»

«A dimostrazione di ciò – ha concluso Talaricoa Francesco Lavigna vanno i più sinceri auguri di un buon lavoro, con l’impegno che la Cgil, nella sua più ampia articolazione sindacale sarà sempre al suo fianco, coscienti che anche il comando di Crotone sta attraversando un periodo buio sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro sia per gravi carenze di organico nelle varie qualifiche delle articolazioni del Comando».