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Sit in lavoratori Terme Luigiane

Terme Luigiane, sit-in dei lavoratori in Cittadella, ma non ci sono Spirlì e Orsomarso

di FRANCO BARTUCCI – Assenti sia il presidente f.f. Nino Spirlì che l’Assessore alle attività produttive Fausto Orsomarso, i lavoratori delle Terme Luigiane, presentatisi stamani alla cittadella regionale, su organizzazione del sindacato provinciale della Cisl di Cosenza, sono stati ricevuti in delegazione dal dirigente Cosentino dell’assessorato, al quale è stato rappresentato quanto i due sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese hanno perpetrato, a loro danno, con la prelazione unilaterale di quei beni ubicati all’interno del compendio termale, necessari allo svolgimento delle attività dei servizi  termali, la cui stagione è ormai prossima alla fase organizzativa con la messa a punto degli impianti e della lavorazione dei fanghi e, contestualmente, delle alghe derivanti dall’uscita delle acque termali.

Con l’intervento effettuato in modo forzoso ed unilaterale da parte dei due sindaci, tutto questo è stato messo a rischio chiusura immediata, tranne se la Regione mostri, quale proprietaria delle acque e della stessa sorgente, violata con l’apertura del cancello d’ingresso durante la fase di prelevamento dei beni, la sua autorevolezza nel gestire la materia, abbastanza delicata creatasi con quanto predisposto dai primi cittadini dei due comuni  durante questa fase a scusa dell’indizione del bando di concorso per la ricerca del sub concessionario o più  sub concessionari che fa intravedere il Regolamento distribuzione delle acque termali.

Sebbene tale regolamento è stato impugnato dalla Sateca presso la Procura della Repubblica di Paola, ed approvato dalla maggioranza dei due Consigli comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese, non è detto che trovi accoglienza anche da parte della Regione Calabria, alla quale, a norma di legge, prima ancora di indire il bando di ricerca del sub concessionario,  le deve essere notificato per la relativa approvazione o meno.

A maggior ragione, questo deve essere fatto alla luce della impugnazione che la Sateca ha presentato avverso tale regolamento presso la Procura della Repubblica di Paola. Spetta, quindi, alla Regione Calabria il suo intervento di  pronunciamento in merito, trattandosi che il tutto dovrà essere esaminato e giudicato da un magistrato in fase di esame e dibattimento del ricorso.

Un argomento al centro dell’attenzione a tutela della difesa dei 240 posti di lavoro effettivi che il segretario del sindacato Cisl, Gerardo Calabria, ha posto all’attenzione del dirigente regionale Cosentino dell’assessorato alle attività produttive, il quale si è impegnato nella prossima settimana a riferire il tutto sia al presidente f.f. Spirlì , che all’assessore Orsomarso, anche in funzione di una convocazione dei due sindaci presso la Regione per un chiarimento su come procedere nella gestione della materia. (rcs)