SEDUTA "ROVENTE" DOMANI A REGGIO: IL PROGRAMMA DELLA SANTELLI E SI VOTA PER IL REGOLAMENTO;
L'aula del Consiglio regionale della Calabria

Una nuova Commissione in Consiglio regionale
Per l’opposizione si buttano via 500mila euro

Sarà un Consiglio regionale “rovente” quello di domani a Reggio, non tanto per la presentazione del programma di Governo da parte della Presidente Jole Santelli, quanto per il voto dell’aula sulla modifiche al regolamento. Per intenderci si dovrà decidere se istituire una nuova Commissione cui affidare un bel po’ di materie (Agricoltura e foreste, Consorzi di Bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili) o rinunciare. L’opposizione sta facendo ferro e fuoco contro tale scelta, motivando il proprio dissenso sulla spesa eventuale che andrebbe affrontata per i cinque anni di consiliatura: 500mila euro. Una cifra considerevole, senza dubbio, ma neanche tanto “eccezionale”: un importo che rispetto al bilancio della Regione diventa microscopico e potrebbe anche trovare una giustificazione se le argomentazioni dei consiglieri Minasi, Pietropaolo e Arruzzolo risulteranno convincenti.

A guidare la fronda anti-Commissione è il leader dell’opposizione, a capo di Io resto in Calabria, Pippo Callipo, che suggerisce, con un emendamento, di non far crescere i costi della politica. «Creare una nuova Commissione in Consiglio regionale, in un momento del genere, – dichiara Pippo Callipo, affiancato da dai consiglieri Graziano di Natale e Marcello Anastasi  – significa dare un pessimo segnale ai calabresi, che invece chiedono alla politica sobrietà e risposte concrete. Ci auguriamo che il centrodestra abbandoni questo intento e voti l’emendamento da noi presentato, che consentirebbe di assegnare a una specifica Commissione le materie che la maggioranza ha indicato nella sua proposta, cioè “Agricoltura e foreste, Consorzi di Bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili”, senza però aumentare i costi a carico delle casse pubbliche». Per questo motivo è stato presentato «un emendamento alla proposta avanzata dai capigruppo di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, prevista all’ordine del giorno della seduta di domani 26 maggio, che ha lo scopo di modificare il Regolamento del Consiglio per istituire una nuova Commissione che costerebbe circa 500mila euro in più nell’arco di cinque anni».
«L’obiettivo dell’emendamento – spiegano i consiglieri regionali di IRIC – è di mantenere invariato il numero delle Commissioni consiliari per non aggravare inutilmente gli oneri a carico del bilancio regionale. Si tratta, in sostanza, di aggiungere la materia “Riforme” alla I Commissione lasciando così libera la “casella” della V Commissione, a cui si potrebbero dunque assegnare le nuove materie indicate dalla maggioranza. Un’operazione che rispetterebbe la volontà politica dei proponenti del centrodestra ma sarebbe a costo zero».
«Esaminando i lavori delle Commissioni nelle ultime legislature, appare evidente – fanno notare Callipo, Di Natale e Anastasi – che la V Commissione “Riforme” ha prodotto esigui risultati in termini di attività e produzione legislativa, essendosi riunita solo 22 volte negli ultimi 5 anni (quindi in media circa 4 volte all’anno), ma avendo ugualmente costi notevoli per le casse pubbliche. La materia oggi affidata alla Commissione “Riforme”, per analogia ed omogeneità, si potrebbe accorpare alla I Commissione “Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale”. Così, seppure disomogenee e non appartenenti allo stesso ambito di intervento, si potrebbero attribuire alla V Commissione, rimasta libera, le materie indicate nella proposta dei capigruppo di FI, FdI e Lega».
«Accogliendo questo emendamento – concludono Callipo, Di Natale e Anastasi – i consiglieri di maggioranza hanno l’occasione di dimostrare che non vogliono creare una nuova poltrona ma far sì che ci si occupi di questi temi in un’apposita Commissione. Altrimenti il centrodestra si assumerà la responsabilità davanti ai calabresi di aumentare i costi della politica in un momento in cui tanta gente non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena».

I consiglieri Tilde Minasi, Filippo Pietropaolo e Giovanni Arruzzolo (capigruppo in Regione di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) hanno motivato la necessità dell’istituzione di una nuova Commissione «meglio organizzare e ottimizzare il lavoro delle commissioni consiliari, cuore pulsante dell’attività legislativa della Regione Calabria». La proposta di riforma del regolamento che andrà ai voti domani per consentire l’istituzione della nuova Commissione fa riferimento al «tessuto sociale ed economico della Regione, caratterizzata per larghi tratti da un’economia basata sullo sfruttamento delle risorse agricole, sull’uso, la tutela e l’impiego delle importanti risorse naturali, sulla valorizzazione dei luoghi turistico oltre che sul commercio retto da decine di realtà industriali medio/piccole che costituiscono l’ossatura produttiva e sociale dei nostri territori, necessita di una forte azione di rilancio». L’obiettivo – affermano la Minasi, Pietropaolo e Arruzzolo – «è quello di dotare la massima assise calabrese di una commissione consiliare che tratti peculiarmente le problematiche di questi settori vitali dell’economia regionale».

In Consiglio regionale sono presenti cinque commissioni permanenti attuali, tutte riconfermate: Affari istituzionali e generali, Bilancio, Programmazione economica e Attività produttive, Affari dell’Ue, Sanità e Attività sociali, culturali e formative, Assetto e utilizzazione del territorio e Protezione dell’ambiente, Riforme. L’eventuale sesta commissione – richiesta dal centro-destra – si dovrebbe occupare di Agricoltura e foreste, Consorzi di bonifica, Turismo, Commercio, Risorse naturali, Sport e Politiche giovanili. L’istituzione di questa nuova commissione era stata al centro dei lavori della conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale del 15 maggio e inserita dal Presidente Mimmo Tallini nell’ordine del giorno dell’Assemblea convocata per domani. In quella sede, il centrosinistra aveva manifestato la totale contrarietà.

Ai consiglieri era stata inviata già lo scorso 26 aprile una relazione illustrativa sulla proposta di istituzione della Sesta commissione, previa modifica del Regolamento. «L’intervento di modifica – si legge nel documento a suo tempo trasmesso all’assemblea – si rende necessario, al fine di meglio organizzare ed ottimizzare il lavoro delle Commissione consiliari, cuore pulsante dell’attività legislativa della Regione Calabria. Nello specifico, si osserva che il contesto politico istituzionale attuale prevede una sempre più incisiva partecipazione delle Regioni alla fase ascendente di formazione e partecipazione alle politiche comunitarie. Tale partecipazione deve necessariamente essere rafforzata nel contesto istituzionale che ci vede protagonisti e per questo si ritiene indispensabile che l’Assemblea legislativa regionale calabrese, proprio al fine di elevare ulteriormente il livello di partecipazione a tali processi ed allinearsi alle altre Assemblee legislative italiane, che nei propri regolamenti interni, prevedono espressamente una specifica commissione degli Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero, debba procedere all’istituzione di tale consesso consiliare».

Sembra una schermaglia di poco conto che, pur essendo al terzo punto dell’ordine del giorno di Palazzo Campanella, in realtà potrebbe persino mettere in secondo piano l’esposizione del programma di Governo della presidente Santelli, che dovrà anche riferire sulle attività e le iniziative relative alla cosiddetta Fase 2. Sarà una prima prova di forza tra maggioranza e opposizione: staremo a vedere. (s)