di PINO NANO – Dopo 52 anni la classe Terza del Liceo Classico Michele Morelli di Vibo Valentia, decide di ritrovarsi insieme per rinfrescare vecchi ricordi e emozioni mai rimosse. L’appuntamento è per il 26 agosto a Serra San Bruno davanti alla Grande Certosa di Clausura che ancora “vive” in Calabria, e al laghetto di Santa Maria.
La foto che vi propongo qui in testa è stata scattata il 24 aprile 1970, tra le 11 e le 12, che era l’ora di lezione di filosofia, al primo piano del liceo classico Michele Morelli di Vibo Valentia, in fondo al corridoio, ultima aula a destra salendo le scale.Il professore di filosofia che quel giorno era in classe con noi era il prof. Francesco Gallo che è il primo a sinistra nella foto.Il Preside dell’Istituto era il prof. Giuseppe Sconda, poi avevamo il prof.Russo di latino e greco, Giacinto Namia che aveva sostituito il prof. Russo per quasi un anno, Michele Aiello di italiano, Meli di Matematica, la Attinà di francese, don Rimedio di religione, Francesco Gallo appunto di filosofia, e il prof.Grande di educazione fisica…..
Proviamo a fare l’appello come si faceva allora, in ordine rigorosamente alfabetico, seguendo le indicazioni di un vecchio registro scolastico.
1 Accoti Andrea, 2 Aracri Romeo, 3 Baldari Sergio, 4 Bruni Gianfranco, 5 Carè Davide, 6 Chiaravalloti Giuseppe, 7 Condoleo Renato, 8 D’Agostino Antonio, 9 De Maria Enzo, 10 Eramo Alberto, 11 Facciolo Francesco, 12 Gaglianone Pasquale, 13 Galloro Vito, 14 La Grotteria Nicola, 15 Lavorato Michele, 16 Lo Giacco Giorgio, 17 Nano Pino, 18 Natale Domenico, 19 Papa Domenico, 20 Pitimada Francesco, 21 Policaro Antonio, 22 Riso Saverio, 23 Sangiorgio Angelo, 24 Scoleri Giuseppe Antonio, 25 Sposaro Gaetano,26 Stillitani Francescantonio. Nella foto mancano soltanto Gianfranco Bruni e Michele Lavorato, che quel giorno erano sfortunatamente assenti.
A rimettere in piedi il gruppo è stato Enzo De Maria, ma in realtà solo lui poteva farlo perché credo che di tutti noi lui sia rimasto il più visceralmente legato a quegli anni e alla stagione trascorsa al nostro vecchio Liceo Morelli. Grazie ai social Enzo ha ricostituito la classe, ha recuperato i numeri telefonici di tutti noi, ha utilizzato Totò Scoleri a rimettere ordine nella foto storica che vedete qui in altro, sistemando sotto ognuno di noi un numero per una migliore individuazione del soggetto presente nella foto, e alla fine ha lanciato la provocazione più bella che si potesse immaginare. “Perché non ci rivediamo?”.
In realtà lo avevamo già fatto tantissimi anni fa, ma ognuno di noi allora era ancora nel pieno del proprio lavoro, quindi in parte distratto dai propri impegni professionali e da questi maledetti telefoni che ormai squillano nei momenti più impensati. Oggi sarà invece completamente diverso. La maggior parte di noi siamo ormai già quasi tutti in pensione, e quindi meno occupati e meno inseguiti dal lavoro di un tempo. Questo – commenta Enzo De Maria – ci ridarà la giusta serenità e i tempi necessari per godere di questo nuovo “ritorno a casa”.
L’appuntamento è per venerdì 26 agosto a Serra San Bruno, il ristorante è quello storico di Santa Maria, se non ricordo male costruito in legno e con la brace dietro, proprio di fronte al laghetto con dentro la statua di San Bruno. Un eremo vero e proprio, il posto ideale per trascorrere una giornata di silenzio insieme e di ricordi comuni.
Per il suo lavoro di ricostruzione storica della classe Enzo De Maria, che di quella “Terza A” era se non il più bravo in assoluto certamente uno dei primissimi del gruppo, ha fatto molto di più dimostrando con i numeri come la “nostra Terza A” alla fine abbia dato alla società calabrese risorse, qualità, innovazione, esperienze e soprattutto curriculum di grande valore.
Enzo De Maria non ha nessun dubbio: “Tutti loro hanno contribuito grazie alla loro formazione familiare-scolastica ed alla competenza professionale acquisita – dice- a dare un contributo importante alla crescita sociale e culturale dell’ Italia e della nostra Calabria. 9 medici, di cui due anche illustri professori universitari, 5 avvocati, di cui uno almeno giudice di pace, un veterinario, 1 istitutore, 3 funzionari di banca, un alto ufficiale dei carabinieri, il segretario del Conservatorio musicale di Vibo Valentia, un imprenditore prestato per lungo tempo alla politica, ma anche tra i medici troviamo un protagonista della vecchia DC, e infine un cronista”.
Anni meravigliosi per tutti noi, ricordi indimenticabili, momenti di vita irripetibili, amicizie cementate nel tempo, rapporti sfilacciati dalla vita, molti di noi eterni e instancabili emigranti, come se la vita fosse eterna, poi un giorno Enzo ci chiama e ci convoca, e ognuno di noi scopre che nel frattempo sono volati via 50 anni esatti da quella foto scattata durante l’ora di filosofia.
Non vedo l’ora di rivederli tutti i miei vecchi compagni di scuola, ma non so ancora se riuscirò ad esserci a Serra San Bruno quel giorno, sono fisicamente molto lontano da laggiù. Ma so anche perfettamente bene però che se non ci sarò avrò perso forse l’ultima vera grande occasione per rivederli e ritrovarli finalmente tutti insieme, e per rifare con tutti loro la stessa foto, questa volta 52 anni più tardi.
Solo l’idea di poterlo fare mi crea grande emozione, e confesso anche qualche timore intimo, perché il rischio, lo so bene, è di riincontrare qualcuno di loro e non riconoscerlo per via dell’età e dei capelli bianchi, e questo mi provocherebbe anche un grande dolore.
52 anni dopo, è come se la vita si fosse improvvisamente fermata, riavvolta su se stessa come un nastro magnetico, e tutto profumi ancora di quell’incenso sacro che ogni scuola e ogni classe emanava per chi c’era dentro.
Grazie Enzo, non potevi organizzare per tutti noi cosa più bella di questa.