A Roma l’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dal sindaco Giusi Caminiti, ha incontrato gli ingegneri della Stretto di Messina e con i tecnici dei diversi comparti di Rfi.
Al centro del dibattito il completamento dei lavori di riqualificazione del lungomare e utilizzo delle somme residue del progetto di mascheramento della variante ferroviaria di Cannitello.
Oltre alla sindaca Caminiti, presenti l’assessore all’ urbanistica Albino Rizzuto, il consigliere Franco Scicchitano e, da supporto tecnico, l’architetto Francesco Carpinelli.
Chiare le richieste che l’amministrazione ha messo sul tavolo, coerenti con quanto già annunciato il 25 giugno scorso all’atto della consegna parziale dei lavori dello stesso lungomare: la via Marina dovrà essere ultimata (pavimentazione, arredi, ringhiere e scale di accesso all’arenile) entro l’estate 2024 e dovranno essere messe in campo tutte le azioni necessarie per velocizzare tali lavori.
«A tal fine – viene spiegato in una nota – ci siamo resi disponibili alla consegna di tutta l’area ancora mancante (poco più di un km), atteso che i primi mesi saranno di verifica bellica e mano a mano che si procederà con quest’ultima sarà possibile riprendere materialmente la riqualificazione. Preso atto della richiesta e della necessità della Città anche e soprattutto nei tempi di consegna del nuovo lungomare, Rfi sta effettuando le opportune verifiche per la riapertura in tempi celeri del cantiere.
È nei nostri auspici che i lavori possano ripartire contemporaneamente da nord (Pezzo) e da sud (chiesa di Cannitello)».
«Secondo argomento trattato – si legge ancora – l’utilizzo delle somme che residueranno dalla mascheratura della variante: con la ripresa del progetto ponte, infatti, ci sarà uno stop al mascheramento dell’ecomostro che porterà al risparmio di una consistente cifra sui 7 milioni di euro stanziati».
«L’amministrazione ha chiesto a Rfi e Stretto di Messina – si legge ancora – che tali somme siamo usate dal Comune per completare il progetto del lungomare e farlo diventare il luogo di attrazione turistica e di servizi che tutti ci siamo sempre immaginati. Questo vorrà dire che la mascheratura della variante avverrà una volta definito tutto l’iter procedurale che riguarda la questione ponte. Un tema che stiamo seguendo con grande attenzione e massima serietà per tutelare gli interessi della nostra comunità».
«La mascheratura non sarà quel minimo di copertura garantito con il progetto attuale – viene spiegato – ma sarà il progetto inizialmente proposto: quel parco attrezzato a terrazze che permetterà di congiungere la nostra via marina con la sovrastante via nazionale, anche con un percorso ciclabile che darà un senso alla realizzanda pista ciclabile sul lungomare di città».
1È ovvio che in questi mesi – si legge ancora – si procederà per step fino ad ottenere le somme per un nuovo progetto di una via marina davvero riqualificata (con impianto di illuminazione, marciapiede lato monte, viabilità completa, vie di accesso alternative, aree di parcheggio) e allo stesso tempo un vero progetto di mascheratura dell’ecomostro che permetta finalmente di ricongiungere una città spaccata in due dalla cortina ferroviaria. La disponibilità già acquisita da Rfi e da stretto di Messina in tal senso apre a un nuovo e sfidante impegno dell’amministrazione».
«Come diciamo da mesi – viene ricordato – un’amministrazione non può sottrarsi al dialogo a tutela della sua città e abbiamo cominciato esattamente da quei progetti che potrebbero essere messi in discussione o, peggio ancora, subire uno stop per effetto dell’iter ponte sullo stretto: isola ecologica, riqualificazione lungomare e mascheratura della variante, forte Beleno. Nelle prossime settimane ci sarà un sopralluogo congiunto dei tecnici della Stretto di Messina con i tecnici comunali e l’amministrazione al fine di arrivare a soluzione anche per il finanziamento Pui». (rrm)