Il sindaco, la giunta, il gruppo consiliare “Città in movimento” di Villa San Giovanni all’attacco dell’opposizione sull’interlocuzione con Stretto di Messina e Rfi e questione Ponte.
«Un’altra occasione persa per la minoranza consiliare – dicono dalla maggioranza – che manda alla stampa un comunicato ad orologeria con cui lamenta mancata condivisione e mancata informazione sulle dinamiche relazioni tra questa amministrazione comunale e le società Stretto di Messina e Rfi, sapendo bene che proprio questa questione è stata oggetto di discussione nella seduta del 19 ottobre».
La maggioranza riassume gli avvenimenti. «Ecco i fatti – è scritto ancora nel documento – dopo interlocuzioni con il capogruppo Marco Santoro e i due consiglieri componenti della commissione territorio Domenico De Marco e Filippo Lucisano, la presidente del consiglio Caterina Trecroci ha convocato per il 19 ottobre l’ufficio di presidenza e conferenza capigruppo per discutere i punti all’odg del prossimo consiglio comunale, anticipando tra i vari temi quello relativo alla costituzione della commissione studio che affiancherà la commissione territorio sulla questione ponte sullo Stretto. Ancora più puntuale, poi, l’ordine del giorno della commissione territorio convocata sempre per oggi dal presidente Pietro Idone: “Discussione su evoluzione dell’opera Ponte sullo Stretto – collegamento stabile tra Calabria e Sicilia; discussione su commissione studio come da deliberazione n.36 del 16.12.2022”».
«La minoranza, dunque – aggiungono le forze di maggioranza – convocata e informata per le vie brevi dei temi oggetto di discussione, pensa bene di mentire. E basta comunicare questo alla città perché ciascuno possa trarre le debite conclusioni! Come basta che ciascuno riveda le posizioni assunte in consiglio comunale e nelle decine di interviste e comunicati che questo gruppo consiliare ha rilasciato in questi mesi, per non avere dubbi sulla posizione assunta rispetto al Ponte: nessun sì e nessun no ideologico ma restano ferme tutte le obiezioni da sempre manifestate sull’utilità dell’opera, sulla sua fattibilità strutturale, sostenibilità ambientale e oggi (dopo l’esiguo e “incerto” stanziamento di un miliardo in finanziaria) anche sulla copertura economica; l’aggiornamento del definitivo sarà oggetto di attenta valutazione tecnico scientifica tale da poter assumere in conferenza dei servizi una netta posizione nell’interesse della città. Nessuna questione interna di “vedute” tra noi, ma la conoscenza delle dinamiche dettate dalla legge obiettivo da coniugare con la necessità di far valere la voce di Villa San Giovanni. Nessuno può immaginarsi un nostro sì che equivalga a una “consegna” della città al Governo o alla Stretto di Messina: siamo stati chiamati ad amministrare e non tentenniamo. Nessuna difficoltà se non quella di salvare i progetti in essere e tutelare i cittadini che se dovesse essere saranno colpiti dagli espropri. A questo stiamo lavorando senza soluzione di continuità con i progettisti; stiamo ricevendo i villesi; stiamo accelerando sulla pianificazione del territorio».
«Per noi ad oggi il ponte resta un se e non un quando – conclude la nota – al futuro noi opponiamo il condizionale: noi continuiamo a volere uno sviluppo del territorio che passi dal turismo e dall’ecosostenibilità e non da un’infrastruttura impattante per la nostra città. Responsabilmente stiamo facendo i conti con una fase storica di grande incertezza, anteponendo l’istituzione che rappresentiamo alle nostre univoche posizioni personali. Per noi anche questo è il cambiamento nell’azione amministrativa su cui abbiamo ottenuto il voto degli elettori». (rrc)