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Natuzza Evolo e l'Università della Calabria

Natuzza Evolo e l’Università della Calabria

di FRANCO BARTUCCI La figura di Natuzza Evolo, la mistica di Paravati in attesa del riconoscimento delle virtù eroiche, è stata oggetto di una profonda analisi all’Università della Calabria, grazie a un seminario promosso dall’Accademia dei Fiumi, con presidente il professore emerito di Chimica Giuseppe Chidichimo, e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale della stessa Università.

A parlare sul tema Ai confini della Scienza nel cuore della fede con Natuzza Evolo è stato chiamato il prof. Valerio Marinelli, che fin dal 1975 ha fatto parte dell’organico dei docenti della Facoltà di Ingegneria assumendo anche la funzione di direttore del dipartimento promotore dell’evento e che ha studiato per tantissimi anni da vicino la figura di Natuzza Evolo scrivendo su di lei numerosi libri.

Ad introdurre la lezione magistrale del prof. Marinelli è stato il prof. Mario Maiolo del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente che ha raccontato gli effetti e i sentimenti provati nell’incontrare Natuzza Evolo nella circostanza di un incontro istituzionale avuto a Paravati, in qualità di assessore regionale.

«Una donna semplice, che sapeva esprimere la sua fede nella innocenza e purezza di sentimenti calorosi riservati verso la Divina Madre e il suo diletto figlio, che davano agli interlocutori altrettanta serenità e speranza nel vivere le proprie esperienze personali di vita».

È toccato poi al vice direttore del Dipartimento Dimeg, prof Angelo Algieri ad illustrare l’aspetto organizzativo tecnico e scientifico dello stesso Dipartimento, dove il prof. Valerio Marinelli ha esercitato in qualità di docente di Fisica Tecnica la sua funzione educativa e formativa di numerosi studenti e laureati UniCal; nonché di  ricercatore scientifico di chiara fama nazionale fino al suo pensionamento avvenuto nel 2012, in qualità di professore Ordinario, ottenendo subito dopo il riconoscimento di “Professore Emerito”.

Per l’Accademia dei Fiumi di Cosenza, ha ricordato il  suo Presidente prof. Giuseppe Chidichimo, il seminario promosso su Natuzza Evolo si prefigge, come gli altri che lo hanno preceduto su altri temi, l’obiettivo di favorire e consolidare nella nostra società i valori cristiani, attraverso la cultura e la diffusione di un pensiero che possa alimentarsi da uno stretto connubio tra fede e ragione, o per  meglio dire dalla possibile sinergia del pensiero scientifico con il mistero della fede.

«Il seminario su Natuzza – ha precisato il professore Emerito Giuseppe Chidichimo – riguarda la possibilità  di trovare ispirazione e forza morale, da  vita e  miracoli dei mistici moderni, di cui Natuzza è senza dubbio espressione elevatissima, ed esserne confortati ed ulteriormente motivati nel nostro  vivere  ed operare in senso autenticamente cristiano».

Dopo la presentazione e l’introduzione di cui sopra il prof. Valerio Marinelli ha raccontato come, trasferitosi alla fine del 1975 dal Centro Studi Nucleari della Casaccia del Cnen all’Università della Calabria, sentì il desiderio di approfondire la conoscenza di Natuzza Evolo di Paravati, paese sito a soli 15 km da Rosarno, il suo paese natale, dove risiedevano allora i suoi genitori. 

«La sua curiosità – ha detto – era quella di capire il fenomeno della bilocazione, che pensava di poter indagare in modo scientifico, osservando assieme a dei colleghi dell’Università una bilocazione di Natuzza nel luogo e tempo concordato. Natuzza gli spiegò che questo non era consentito e allora Marinelli incominciò a farsi spiegare da numerosi testimoni della bilocazione (alcune centinaia) cosa era loro accaduto e perché erano convinti della realtà del fenomeno».

Andando spesso a trovare Natuzza nella sua opera quotidiana di accoglienza delle persone, Marinelli si accorse ben presto dell’importanza umana e sociale, nonché religiosa, dell’attività dell’umile donna di Paravati, che, in tutta la sua vita, svolse una vera e propria missione di aiuto, conforto e conversione del prossimo. Cominciò allora a studiarla a tutto campo, scoprendo a poco a poco i suoi vari carismi e molteplici aspetti della sua personalità.

I risultati delle sue ricerche furono pubblicati nel 1980 in un primo libro “Natuzza di Paravati”, a cui a poco a poco, nel tempo, seguirono altri nove volumi con lo stesso titolo, editi dalla Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime.

Negli ultimi anni, l’autore ha pubblicato i libri: “Natuzza tra scienza e fede (2017)”, “Le Bilocazioni di Natuzza Evolo (2021)”, “Emografie della Serva di Dio Natuzza Evolo (2022)” e “Natuzza Evolo e l’aldilà (2022).”

Nel seminario, il prof. Valerio Marinelli si è soffermato particolarmente sui fenomeni della bilocazione, dell’emografia, e della visione dei defunti da parte di Natuzza, illustrando alcuni esami scientifici ed alcune prove di autenticità a riguardo. (fb)