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Alla Bit di Milano riflettori accesi sulla Locride

Alla Bit di Milano riflettori accesi sulla Locride

di ARISTIDE BAVAAlla Bit di Milano i riflettori si sono accesi, come anticipato, sul territorio della Locride grazie alla presenza e agli interventi del Gal Terre Locridee  nel padiglione di Calabria Straordinaria dove il presidente del Gal, Francesco Macrì, il direttore Guido Mignolli e la dottoressa Maria Elena Filippone, accompagnati dal manager di Officine Delle Idee, Antonio Blandi hanno parlato a lungo delle potenzialità del territorio, con la presentazione del progetto turistico-culturale Locride 2025 – Tutta un’altra storia.

È stato ampiamente spiegato che “Locride 2025”, la cui programmazione è già in corso, è indirizzato a dare vita a un racconto corale, capace di narrare il paesaggio culturale e sociale del territorio per un turismo innovativo e inclusivo. La Locride, già candidata a Capitale italiana della Cultura, è ritenuta infatti un mosaico unico, le cui tessere sono costituite da una grande varietà di beni culturali e ambientali, legati tra loro da un patrimonio immateriale esclusivo, conservato ed espresso in comunità locali anch’esse uniche per antropologia, tradizioni, storia e ambiente.

Alla Bit si è parlato di Turismo delle radici, di Turismo religioso dell’importanza della tutela del patrimonio naturale e del turismo sostenibile e delle arre protette ma anche e soprattutto della rete dei Borghi certamente una risorsa di eccellenza per il turismo regionale  che inseriti nel grande patrimonio culturale, storico e sociologico rappresentano tante piccolo perle incastonate nel cuore dei territori e sono sinonimo di bellezza, peculiarità e tradizioni, tramandate di generazione in generazione. Alla Bit erano presenti anche gli operatori turistici della Jonica Holidays, decisamente soddisfatti per l’attenzione che i tour operator hanno prestato alle offerte della Locride.

Per quanto riguarda  “Tutta un’altra storia” ricordiamo che era lo slogan che si è accompagnato alla candidatura della Locride a Capitale della cultura 2025. Una candidatura che poi non ha superato le selezioni facendo accantonare le speranze del Gal Terre Locridee e della Città Metropolitana che avevano creduto nella possibilità che almeno l’ipotesi progettuale potesse superare la fase di selezione e consentire alal Locride di ritrovarsi tra le finaliste per avere la visibilità che il territorio, per le sue immense potenzialità, avrebbe ampiamente meritato. Così non è andata, ma il Gal Terre Locridee non accantonò l’ambizioso progetto evidenziando che quello era il punto di partenza per dare spinta al territorio e continuò l’ipotesi progettuale.

Adesso, appunto, alla Bit il Gal Terre Locridee ha trovato il momento per far accendere nuovamente i riflettori sul territorio della illustrando proprio il progetto turistico-culturale “Locride 2025 – Tutta un’altra storia”. Una vetrina di indubbia importanza per l’intero territorio. Gli obiettivi che si portava appresso la candidatura della Locride a Capitale della cultura erano quelli di consentire un contributo in termini di azioni da inserire in un  percorso sinergico  delle comunità del territorio. E più precisamente un’azione strutturale, capace di impegnare e sostenere l’intero processo attraverso la proposta del coinvolgimento permanente della gente alle decisioni tende presente che la partecipazione è considerata azione fondamentale per rafforzare la consapevolezza, ridare entusiasmo e voglia di fare, innescare processi di crescita realmente efficaci.

Quindi azioni di sistema, collegate ai settori indicati, alle relative fragilità, alla forza che ne deriva e alle finalità individuate. Azioni che mettono in campo strutture di governance territoriale e di settore, seguendo un percorso capace di produrre risultati interessanti e proficui Un sistema capace di fare della Locride un insieme di comunità molto compatte, con alto livello di progettualità intorno a indirizzi di intervento coordinati e condivisi. Tutta un’altra storia, dunque, continua. (ab)