Una memoria e un impegno continuo nella lotta contro il cancro, nel segno del magistrato Lilia Gaeta. Un’azione incessante portata avanti dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, i cui risultati sono stati esposti proprio nel corso della seconda edizione del Premio Lilia Gaeta, svoltosi nella Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro infantile.
Un evento fortemente voluto dalla Garante, per non ricordare chi non c’è più, dal forte valore «scientifica, istituzionale ed educativa, come testimoniano la presenza di tante scuole», come dichiarato dal comandante della Scuola, colonnello Vittorio Carrara, nei saluti iniziali.
Rocco Bellantone, nel suo intervento in collegamento video, si è detto onorato di partecipare all’evento.
«È indubbio che dobbiamo ancora fare tanto nella lotta contro il cancro», ha esordito Bellantone.
Tantissime vittorie contro il cancro, ma la guerra continua, ha sottolineato Bellantone, ricordando l’impegno continuo e costante dell’Istituto Superiore di Sanità nella lotta contro i
«Al Gemelli abbiamo affrontato tantissime problematiche di tanti cittadini calabresi» ha detto Bellantone, auspicando che in futuro non ci siano più viaggi della speranza per curarsi, sottolineando la necessità che bisogna di colmare questo gravissimo gap.
«Le regioni del Meridione devono essere messe in condizione di poter fornire ai loro cittadini tutto ciò che la ricerca e la clinica oncologica scopre ogni giorno».
Per Bellantone, tuttavia, serve un impegno corale per sanare questo gap sanitario in cui in c’è un divario non solo a livello di strutture, ma anche a livello di prevenzione ed “età” degli strumenti.
Il presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano, ha ringraziato Stanganelli per aver organizzato una giornata in cui si parla di cancro «e per averla intitolata a Lilia Gaeta», che è stata un esempio «per il suo modo di combattere questa malattia. E penso che gli esempi siano importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica».
Veneziano, poi, ha sottolineato come la Calabria sia «indietro», perché è tra le ultime regioni che fanno prevenzione e della necessità di sollecitare i concittadini a fare prevenzione.
Il Prefetto di Reggio, Clara Vaccaro, nei suoi saluti, ha evidenziato quanto sia importante la memoria «ci consente di tenere viva l’impegno che le persone hanno profuso nella loro vita. Dobbiamo essere tutti impegnati a garantire a ciascuno di noi di garantire di usufruire di tutti i nostri diritti, e quello alla salute è un diritto fondamentale».
L’appello del Prefetto è quello di non essere indifferenti e lottare e di fare uno sforzo corale per poter vivere al meglio quel diritto fondamentale quale è la sanità.
La vicepresidente della Regione, Giusi Princi, ha portato i saluti del presidente della Regione, Roberto Occhiuto e del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. La vice, rivolgendosi ai ragazzi, li ha esortati a prendere da esempio «dal grande patrimonio di valori» di Lilia Gaeta, auspicando che «possiate fare nella quotidianità tesoro».
Princi, poi, ha parlato del divario tra Nord e Sud in termini di prevenzione, «ma queste giornate sono anche occasioni di andare a garantire una informazione che deve essere costante».
«È importante coinvolgere gli studenti affinché siano parte attiva e determinante» nella prevenzione, detto Princi.
Sono poi intervenute Olga Tarzia, presidente della Corte d’Appello di Reggio, Maria Grazia Arena, presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, direttore dell’Asp di Reggio, Giovanni Bombardieri, Procuratore del Tribunale di Reggio Calabria, e tantissime altre personalità che hanno offerto spunti di riflessione su un tema delicato quale è l’oncologia pediatrica, oltre che la situazione sanitaria nella nostra regione.
Riflessioni che sono state arricchite dagli intermezzi musicali dell’Orchestra Giovanile di Laureana di Borello, diretta dal Maestro Maurizio Managò, del Maestro tenore Aldo Iacopino e dall’Ente nazionale Sordi – Sede di Reggio Calabria. (rrc)