;
L'OPINIONE / Giovanni Pirillo: Con la Sila-Mare avremo l'entroterra competitivo, destinazione turistica e sviluppo

L’OPINIONE / Giovanni Pirillo: Con la Sila-Mare avremo l’entroterra competitivo, destinazione turistica e sviluppo

di GIOVANNI PIRILLO – Collegare in 30 minuti la costa jonica della Sibaritide con il Parco Nazionale della Sila e il Gran Bosco d’Italia, attraversando la Valle del Trionto. Era e rimane, questo, uno degli obiettivi più ambiziosi delle comunità della Sila Greca e di tutta l’area costiera di Corigliano-Rossano. Lo è ancora di più oggi perché, attraverso l’ausilio di una nuova strada moderna e sicura, questa vasta area è nelle condizioni di poter finalmente rilanciare, rafforzare e qualificare le proprie aspettative economiche e di crescita, costruendo una destinazione turistica destagionalizzata ed invertendo anzi tutto il trend dello spopolamento.

Avanzano a ritmi serrati gli interventi previsti per questa infrastruttura strategica, e ringrazio la Regione Calabria, il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore alle infrastrutture Gianluca Gallo, congiuntamente alla direzione regionale di Anas Calabria, guidata da Francesco Caporaso, per l’incessante lavoro di programmazione e pianificazione dell’opera che, nei prossimi anni, vedrà il definitivo completamento fino alla Statale 106 e che cambierà i connotati a tutta questa parte della provincia di Cosenza.

Mai come adesso, grazie alle continue interlocuzioni che l’Amministrazione Comunale ha avuto nel corso degli ultimi mesi e che continua ad avere anche con il Governo Nazionale, c’è un’attenzione massima su quello che è considerato da tutti uno strumento insostituibile per il rilancio competitivo dell’entroterra. Una volta completata almeno nel tratto vallivo, bypassando di fatto il più antico e tortuoso tracciato, la Sila-Mare sarà un corroborante per l’economia agricola e agroalimentare di pregio della Sila greca e la finestra d’ingresso in una delle destinazioni esperienziali più inedite e ad oggi inesplorate della Calabria Straordinaria.

Entro la fine del 2025 la Sibaritide sarà connessa in tempi veloci alla Sila. Infatti, già in vista del prossimo autunno sarà aperto il nuovo tratto compreso tra località Destro, nel territorio di Longobucco e il viadotto di Cropalati. Entro settembre 2025 dovrà essere completata l’opera di ricostruzione del viadotto Ortiano e di messa in sicurezza del lotto compreso tra Ortiano e Destro fortemente danneggiato a seguito della piena del 3 maggio 2023.

E sono in fase di ultimazione i lavori di messa in sicurezza e consolidamento dei viadotti che si innalzano nel tratto compreso tra Ortiano e Longobucco. Siamo di fonte ad un intervento colossale che ha visto anche il coinvolgimento del Dipartimento di Ingegneria dell’Unical e di tecnici e maestranze specializzate, restituendo valore aggiunto ad una delle opere pubbliche più salvifiche dell’ultimo mezzo secolo in Calabria.

Non solo la Sila-Mare. L’Esecutivo cittadino negli ultimi mesi ha chiesto e ottenuto anche un importante intervento di riqualificazione della strada Macrocioli tra il centro cittadino e località Fossiata e la messa in sicurezza della SS177 Silana Rossanese nel valico di Monte Altare. Anche in questo caso si tratta di un’opera strategica che si attendeva da anni soprattutto per consentire una viabilità sicura e alternativa, soprattutto nei periodi invernali, da e verso Cosenza e le altre aree interne della Provincia. (gp)

[Giovanni Pirillo è sindaco di Longobucco]