Il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro, ha riferito di aver chiesto, tramite missiva, al presidente ff. della Regione Calabria, Nino Spirlì, di intervenire per tutelare il patrimonio delle Terme Luigiane.
«Caro Nino – si legge – la recente vicenda delle Terme Luigiane ti è certamente nota, e credo che stia evolvendo in modo negativo per tutti, compresa la Regione Calabria che è proprietaria delle acque termali. Purtroppo, nel corso dell’ultima riunione convocata dal Prefetto di Cosenza per il 29 dicembre, la Regione Calabria, pur convocata, non si è presentata al tavolo di discussione per svolgere il suo doveroso ruolo istituzionale di interlocuzione tra le parti attualmente contrapposte: comuni da un lato e società sub-concessionaria dall’altra (Sateca Spa)».
«Tutto ciò – continua la nota –ha determinato preoccupazione nei lavoratori interessati, che vedono a rischio la continuità del proprio lavoro, e lascia sbigottita l’opinione pubblica che non trova spiegazione al disinteresse manifestato dalla Regione Calabria. Essendo andata a vuoto la riunione del 29 dicembre, il contrasto è proseguito e preannuncia sviluppi drammatici ed assurdi. Da un lato i Comuni hanno annunciato un’azione di forza per il prossimo 8 gennaio per rientrare in possesso degli immobili comunali utilizzati dalla sub-concessionaria e dall’altro Sateca Spa ha denunciato a tutte le istituzioni civili e giudiziarie che i comuni non avrebbero titolo per pretendere la restituzione immediata degli immobili».
«È – conclude la missiva – chiaro che questa situazione rischia di pregiudicare il prezioso valore delle Terme Luigiane: tutto ciò la Regione Calabria non può consentirlo, perché verrebbe meno ai propri doveri istituzionali, in quanto proprietaria delle acque termali». (rcz)