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A Catanzaro Armonie d'Arte incontra il Premio Nobel Nadia Murad

A Catanzaro Armonie d’Arte incontra il Premio Nobel Nadia Murad

Domani, giovedì 22 e venerdì 23 agosto ad Armonie d’Arte festival la cultura, l’arte, la musica di respiro internazionale si incontrano per un doppio appuntamento con la storia: Il festival diretto da Chiara Giordano, infatti, nel corso del Gala del Mediterraneo – Blu Femmina, incontrerà il premio Nobel per la Pace, Nadia Murad, che sarà insignita dello Scolacium Award assieme all’artista Noa.

Quest’ultima interverrà da remoto poiché impossibilitata a lasciare Israele a causa della  crisi politica in Medio Oriente e della conseguente sospensione dei voli di tutte le compagnie aeree, ad eccezione di quella di bandiera che, però, è in overbooking per la richiesta massiccia di lasciare il Paese da parte della popolazione che teme un imminente attacco bellico.

“Scolacium award” è un progetto speciale del Festival dedicato al valore dirimente, etico e sociale, della speranza nel tempo contemporaneo: una volta all’anno, nel cuore del Mediterraneo, il Festival incontra grandi personalità che si sono spese per la salute della persona o del pianeta o delle società.

L’intento è che loro offrano una testimonianza, mentre il Festival restituisce un riconoscimento di amicizia e gratitudine. Medici, scienziati, politici, intellettuali, giornalisti, attivisti, e poi, sempre, anche gli artisti. Nel difficile tempo contemporaneo, segnato da antiche e nuove barbarie, il concetto di speranza e di impegno etico è quanto mai indispensabile. Il valore della Pace, in Calabria, terra di transiti e approdi millenari, permanenze complesse e sbarchi contemporanei, ma anche crocevia di destini e di nuove opportunità per il mare nostrum, ha un significato forte e forse più ampio che altrove, in Italia. 

«Un’eccezionale opportunità per la Calabria – ha commentato  Chiara Giordano – il progetto Scolacium Award è un unicum a livello internazionale perché mette insieme un luogo del patrimonio, rappresentativo della grande storia mediterranea, fondamentale per lo sviluppo della civiltà occidentale, e la coscienza etica contemporanea per un futuro sostenibile».

«D’altra parte – ha concluso – il Gala del Mediterraneo intende essere proprio un grande focus narrativo attraverso la più alta musica internazionale sulle antiche e nuove rotte mediterranee».

Nel corso del Gala del Mediterraneo, in programma venerdì 23 agosto al Parco Archeologico di Scolacium, si parte con il fado con Dulce Pontes, il flamenco con Estrella Morente, il rebetiko greco con Eletheria Arvanitakī, la canzone napoletana antica con Maria Nazionale. Dopo il collegamento con Noa, l’esibizione, in prima assoluta, dell’Orchestra Sinfonica Brutia, diretta da Francesco Perri in una produzione originale di Armonie d’Arte, con idea e testi di Chiara Giordano.

Uno spettacolo con grandi voci internazionali per parlare di Mediterraneo attraverso la sua musica e il suo femminino.

Cinque straordinarie artiste del palcoscenico globale, autentiche star nei loro generi, le proprie radici attraverso i relativi repertori musicali, intensi, poetici, appassionanti, connotativi dei vari territori, diversi ma accomunabili, in coerenza al macro tema di Armonie d’Arte Festival ovvero “nuove rotte mediterranee” e alla sua declinazione annuale 2024 “permanenze”.

Uno spettacolo artistico che, nel mondo valoriale più tipicamente femminile ed espressione di antropologie diverse del mediterraneo, trova sia motivazione che obiettivo.

In questo momento storico, peraltro, alcuni tratti fondamentali di cui la femminilità è particolarmente portatrice – come il dialogo, l’inclusività, la disponibilità, la passione, la dedizione, l’amore – ci sembrano più che mai necessari e da valorizzare.
Raccontare il mediterraneo, anche attraverso questi mondi femminili, profondi, complessi ma densi e potenti, empatici, creativi ed emozionali espressi dalla musica di queste terre, è quindi un’esigenza urgente, per essere così partecipi di un nuovo umanesimo del Mare Nostrum, che sia via di civiltà, di opportunità, d’arte e cultura, oltre le antiche e nuove barbarie a cui pure siamo costretti ad assistere ancora. (rcz)