Come annunciato, il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini non ha voluto mancare a Locri, nonostante il grave lutto che ha colpito la Calabria, al ricordo del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Fortugno ucciso dalla ‘ndrangheta 15 anni fa. Presenti alla sobria cerimonia con la vedova Maria Grazia Laganà. il prefetto di Reggio Massimo Mariani, il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Locri Giovanni Calabrese e il vicepresidente del Consiglio regionale Nicola Irto. Fortugno, 54 anni, era primario in aspettativa all’Ospedale di Locri ed era stato nominato sei mesi prima vicepresidente del Consiglio regionale con Agazio Loiero presidente della Regione. Il 16 ottobre 2005 a Palazzo Nieddu del Rio, dove si stavano svolgendo elezioni primarie, venne ucciso con cinque colpi di pistola da esponenti della ‘ndrangheta, poi individuati e condannati.
Tallini aveva detto che era anche questo un modo per onorare «l’immenso patrimonio ideale che Jole ci ha lasciato in eredità per la legalità e la lotta a qualsiasi forma di criminalità». A margine del ricordo del barbaro assassinio di Fortugno necessario per «tenere alta la fiammella del ricordo e della speranza», il Presidente Tallini ha voluto dedicare poche parole alla Santelli: «Era un governatore con le mani libere, l’unica strada per un riscatto vero della Calabria è quello che aveva intrapreso la Santelli. Jole aveva le mani libere e in Calabria non si può governare senza le mani libere e il futuro governatore dovrà avere le mani libere se vorrà continuare sulla scia lasciata da Jole».
«In una giornata durissima per la Calabria dopo la morte della Presidente Santelli – ha scritto su fb Nicola Irto –, mi sono recato a Locri per commemorare Franco Fortugno a 15 anni dalla sua barbara uccisione. Per alimentare la memoria del suo sacrificio e ribadire il no dei calabresi onesti a ogni forma di criminalità». (rrc)