Un plauso, per l’iniziativa dei sindacati – e la presenza dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, arriva da Cambiamo! La Calabria e dal consigliere regionale Giacomo Crinò, che hanno accolto con positività l’intenzione di ripartire proprio dalla Locride per discutere di lavoro nel post pandemia, «ma sicuramente anche dei problemi locali che affliggono il nostro territorio».
«Questa iniziativa del sindacato è, pertanto, un’occasione per lo sviluppo che dobbiamo sostenere con forza» ha dichiarato il consigliere regionale Giacomo Crinò, aggiungendo che «a noi altri che siamo impegnati nelle Istituzioni, chiediamo per primi passione, sacrificio, senso di responsabilità. La condanna ad un territorio così bello è cento volte ingiusta. Contano l’attenzione, la fiducia, le relazioni. Il sindacato batte un colpo e tutti dobbiamo ascoltare».
«La fiducia che saremo capaci di generare – ha concluso – servirà a tutto il circuito istituzionale. I risultati nel campo delle libertà, del lavoro, della tutela della salute, delle infrastrutture danno dignità alle comunità ed umanizzano una politica che ha tanto da recuperare. Crediamoci per davvero».
Di «giornata importante per l’intera Locride», ne ha parlato Francesco Meduri, responsabile organizzazione e Sviluppo Territoriale di Cambiamo! Calabria, che ha ribadito che «occorre sollecitare un sistema virtuoso che conduca, soprattutto, in Calabria dalla formazione all’ingresso nel mercato del lavoro, valorizzando le competenze e riconoscendo la funzione formativa svolta anche dalle imprese. Occorrono nuove regole che garantiscano i diritti di lavoratori, determinando una soglia di salario minimo, che riducano drasticamente il cuneo fiscale e che prevedano forme di flessibilità contrattuale più rispondenti alle esigenze dei diversi settori».
«A fronte degli interventi normativi degli ultimi anni – ha proseguito il Responsabile Organizzativo regionale – che, introducendo al tempo stesso eccessiva rigidità e un’eccessiva surrettizia “liquidità” contrattuale, hanno causato l’impennata della inoccupazione, la risposta non può essere il finanziamento dell’assistenzialismo “modello reddito di cittadinanza. Deve piuttosto consistere nel recupero di un sistema virtuoso che premi la produttività e lasci spazio, in un quadro di regole condivise, alla compartecipazione intra-aziendale e alla contrattazione decentrata, che consenta di adeguare i rapporti lavorativi ai contesti geografici, sociali e produttivi, incentivando la ripresa dei livelli occupazionali. Va perseguito inoltre un sistema che favorisca un effettivo rispetto delle pari opportunità: pari accesso, pari dignità, pari condizioni salariali e forme adeguate di conciliazione fra lavoro e famiglia».
«La pandemia – ha concluso Meduri – sia anche l’occasione per uscire progressivamente da questo torpore che da decenni ci affligge. Prendiamo come esempio le eccellenze del territorio e lavoriamo per farle diventare parte integrante di un progetto che possa nel tempo affermarsi come un Modello Locride per competenze ed efficienze. Questo territorio e l’intera Calabria hanno bisogno di raccontare al resto d’Italia e al mondo il loro immenso patrimonio in tutti i settori». (rrc)