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All'Unical il seminario speciale del prof. Anthony Mollica per una nuova didattica della lingua arbereshe

All’Unical il seminario speciale del prof. Anthony Mollica per una nuova didattica della lingua arbereshe

di ADRIANO MAZIOTTI – Il Laboratorio di Albanologia, attivato presso il Dipartimento Culture, Educazione e Società dell’Unical, che da ormai 50 anni dedica una articolare attenzione al patrimonio linguistico, letterario e culturale della comunità minoritaria arbëreshe, ha organizzato martedì 12 marzo, al Centro Culturale “Girolamo De Rada”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di San Demetrio Corone, un seminario dedicato alle nuove tecniche di insegnamento applicate all’albanese d’Italia.

Si tratta di una esperienza nuova maturata da alcune ex-studentesse dei corsi di Lingue straniere e di Scienze dell’educazione alle lezioni tenute all’Unical da uno dei maggiori specialisti di ludolinguistica applicata alla didattica delle lingue, il prof. Anthony Mollica, emerito della Brock Università – Provincia dell’Ontario – Canada, che hanno presentato i loro testi scolastici destinati agli alunni delle scuole dell’obbligo delle comunità italo-albanesi.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco, il dr. Ernesto Madeo, anche commissario della Fondazione Regionale Minoranza Arbëreshe e del delegato comunale alla cultura, l’avv. Emanuele D’Amico, ha introdotto i lavori Giuseppe Liguori, docente della cattedra di Albanese presso il locale Liceo Classico, cattedra che si accinge a ricordare quest’anno il suo secolo di vita. È seguita la presentazione del testo Arberisht? Pse jo? Gjuha jonë, un agile e innovativo manuale scaturito dalla esperienza didattica delle autrici – le docenti Annunziata Bua, di San Cosmo Albanese, Francesca Prezzo, di San Demetrio Corone e Daniela Zanfini, di San Giorgio Albanese – incentrato sui giochi linguistici e che non trascura affatto la centralità dell’immagine, presentando contenuti sia tradizionali – e cioè filastrocche, fiabe e leggende della antica tradizione arbëreshe come la leggendaria ballata di Costantino e Jurendina, ma anche moderni, mutuati dai fumetti dei personaggi waltdisneyani, come Paperino e Topolino “çë fjasën arbërisht” (che parlano arbërisht).

Quindi è intervenuta la dr. Daniela Meringolo, docente esperta in ludolinguistica che è stata la prima studentessa Unical a cimentarsi nella sua tesi di laurea con l’applicazione di questa metodologia alla didattica dell’italo-albanese.
È seguita la presentazione da parte dell’ing. Battista Sposato, assegnista di ricerca Unical sull’impatto che i progetti nazionali di ricerca coordinati dalla cattedra di Albanologia dell’Unical, rispettivamente nell’ambito dei Prin e del Pnrr – Tech4 You, per assicurare nuovi strumenti tecnologicamente avanzati da utilizzare nella didattica dell’arbërishtja (albanese d’Italia), come il Grande Dizionario Digitale Arberesh, in progettazione.

La lezione del prof. Anthony Mollica, su La ludolinguistica nella didattica delle lingue (anche di quelle minoritarie) ha rappresentato l’evento clou del seminario, che è stato concluso dal prof. Francesco Altimari, direttore del Laboratorio di Albanologia e presidente della Fondazione Universitaria “papas Francesco Solano”, che ha illustrato il lavoro già prodotto e quello in programma in questo ambito, che coinvolge anche altre cattedre albanologiche italiane (Palermo, Lecce, Napoli L’Orientale, Venezia) nonché la Unità di ricerca sugli Arbëreshë e gli Arvaniti dell’Accademia delle Scienze di Tirana. Si tratta degli stessi soggetti istituzionali promotori della proposta avanzata alla Commissione nazionale Unesco per il riconoscimento dei riti arbëreshë della primavera tra i beni immateriali di valore universale. (am)