Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, ha denunciato l’intenzione, da parte del Governo Conte, di destinare al Sud solo 68 miliardi, di cui 23 recuperati dal Fondo Sviluppo e Coesione, del Recovery Fund, quando la Commissione Europea, dei 209 miliardi destinati all’Italia, 111 erano stati assegnati per la ripartenza del Mezzogiorno.
«Nella gazzarra parlamentare e nella mancanza di trasparenza da parte del Governo – ha detto Biondo – aspetti che stanno caratterizzando l’assurda discussione che la politica sta portando avanti sul Recovery plan, a farne le spese probabilmente sarà la ripresa, post pandemia, del Mezzogiorno e della Calabria. A causa di questo trambusto mediatico, che in parte sta andato in scena in Parlamento, sta sfuggendo l’attenzione sul fatto che, nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza, oltre a mancare i progetti e una visione di Paese, mancano anche le risorse economiche per spingere la convergenza del Sud».
«Si continua, quindi – ha detto ancora – a sacrificare il Sud e la Calabria, nella distribuzione della spesa pubblica nazionale. La deputazione parlamentare e la politica calabrese, battano un colpo, per provare a dare alla discussione sul Recovery plan, idee e proposte e, soprattutto, una direzione che aiuti a costruire nella nostra regione l’uscita da una crisi che ormai è divenuta strutturale». (rrm)