CARIATI – Un marciapiedi al posto della tribuna del campo sportivo

Lungomare Cristoforo Colombo, dotare l’area di marciapiedi e parcheggi per migliorare la fruizione in sicurezza del borgo storico marinaro da parte di residenti e ospiti. Sarà possibile attraverso la demolizione, finalmente, del muro perimetrale e delle gradinate del campo sportivo in uno dei quartieri crocevia della nuova marina cariatese, il San Paolo. Si tratta comunque del primo step di un progetto più ampio.

È quanto fa sapere il sindaco Cataldo Minò informando con gli assessori ai lavori pubblici e all’urbanistica, Francesco Cicciù e Tommaso Critelli che la giunta municipale ha approvato ieri (mercoledì 18) il progetto esecutivo dei lavori di urbanizzazione, redatto dall’Ufficio tecnico comunale.

Attualmente le aree individuate presentano uno scarso livello di urbanizzazione, sono prive di percorsi pedonali e parcheggi che soprattutto nella stagione estiva, con l’aumento dell’utenza e con la presenza di diverse manifestazioni sportive, non garantiscono livelli standard di sicurezza e comunque sono fonte di disagi costanti. Il tratto di strada è, infatti, caratterizzato dalla presenza di un muro dell’altezza di circa 4 metri in precarie condizioni e da tempo necessitante di interventi di riqualificazione anche statica.

L’adeguamento delle opere di urbanizzazione che saranno eseguite attraverso l’accensione di un mutuo con la Cassa Deposito e Prestiti per un importo di oltre 92 mila euro, prevede, quindi, la demolizione del muro e delle gradinate del campo sportivo dove saranno realizzate posti auto e marciapiedi, senza ulteriore consumo di suolo. (rcs)

A Cosenza l’iniziativa “Da Beni confiscati a Beni comuni” di Libera

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 16, alla Cittadella del Volontariato, si terrà l’iniziativa Da Beni confiscati a Beni comuni. I beni confiscati alle mafie come opportunità di sviluppo culturale, sociale ed economico organizzato da Libera Calabria insieme ad Avviso Pubblico e patrocinato da Csv Cosenza Ets.

L’evento rientra nell’ambito delle iniziative di “Cosenza Capitale Italiana del Volontariato 2023”. 

«Nello spirito di sostenere e supportare le attività dei volontari – si legge in una nota – intendiamo proporre un momento di formazione/informazione rivolto agli enti del terzo settore del cosentino sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati; in quanto, proprio le associazioni di volontariato e le cooperative sociali hanno un ruolo fondamentale nella restituzione alla collettività degli immobili illecitamente accumulati e sottratti da parte della criminalità organizzata. La concreta restituzione alla società civile di un bene confiscato, attraverso il suo utilizzo sociale da parte delle realtà sociali, rappresenta per il territorio una potenziale risorsa dal punto di vista economico, in quanto consentono di creare opportunità di lavoro, di rispondere ai bisogni di fasce svantaggiate, di fornire servizi e attività utili per i cittadini, ma svolgono anche un ruolo fortemente simbolico».

«Prevediamo, inoltre – continua la nota – il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali della Provincia di Cosenza, in considerazione del ruolo delicatissimo e centrale che i Comuni svolgono nella fase di destinazione e assegnazione dei beni confiscati. Un momento di confronto valido che prevediamo ricco di spunti e riflessioni per i partecipanti, i quali avranno la possibilità di conoscere alcune esperienze positive di riutilizzo sociale dei beni confiscati alla ‘ndrangheta, attraverso la testimonianza diretta di soggetti gestori  che, nella nostra regione, producono un’economia sana e pulita, che non guarda solo al profitto ma, soprattutto, allo sviluppo della persona e delle sue abilità, un’economia sostenibile e con la mano tesa verso l’ambiente».

Dopo i saluti del presidente del CSV Cosenza, Gianni Romeo e di Giuseppe Di Martino della Prefettura di Cosenza, dell’arcivescovo della Diocesi di Cosenza – Bisignano, Giovanni Checchinato e del sindaco della città Franz Caruso, del referente di Libera Calabria, Giuseppe Borrello e del coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Giuseppe Politanò, interverranno due referenti di Libera: Riccardo Cristian Falcone, del settore beni confiscati, parlerà appunto della filiera dei beni confiscati e dell’impegno di Libera, e Umberto Ferrari, della segreteria regionale, farà un focus sui beni confiscati nella provincia di Cosenza. A moderare i lavori sarà Franca Ferrami, del presidio Libera Sergio Cosmai Area urbana Cosenza.

CASALI DEL MANCO (CS) – Al via la Sagra della Castagna

Prende il via domani, a Casali del Manco, in località Serra Pedace, la 31esima edizione della Sagra della Castagna.

Promossa dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione della Pro Loco di Serra Pedace e Silvana Mansio ed il contributo della Regione Calabria, la Sagra della Castagna si svolgerà sì all’insegna dell’enogastronomia ed in particolare del prelibato frutto autunnale, ma anche della cultura, con incontri tematici che spazieranno dall’agroalimentare alle opportunità di sviluppo del territorio, dalle tradizioni culturali al turismo esperienziale.

Giornata particolarmente rilevante, per la comunità casalina, sarà quella di sabato 21, con i festeggiamenti in onore del Patrono della città, Santo Giovanni Paolo II: alle 18, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo di località Pedace, si terrà la Concelebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Giovanni Checchinato, Arcivescovo metropolita di Cosenza – Bisignano. Durante la Santa Messa verrà scoperta e benedetta la statua dedicata a San Giovanni Paolo II, donata ai fedeli dal Comune di Casali del Manco. La statua sarà poi custodita ogni anno in una chiesa diversa del territorio di Casali del Manco, per essere concretamente patrimonio di tutti i cittadini del vasto comprensorio casalino.

Il primo convegno della kermesse è in programma venerdì alle 18. Nella chiesa dell’Immacolata Concezione in località Serra Pedace si discuterà dei prodotti tipici locali come volano di sviluppo delle aree rurali europee. Al dibattito interverranno Francesca Pisani, Sindaco di Casali del Manco, Gianluca Ferraro, Assessore comunale all’Agricoltura, Francesco De Vuono ed Antonio Candelise, rispettivamente direttore e presidente del Gal Sila Sviluppo, Paola Granata, presidente di Confagricoltura Cosenza, Mario Grillo, presidente di Turismo Verde CIA. Concluderà i lavori l’Onorevole Pina Picerno, Vicepresidente del Parlamento europeo. L’incontro sarà introdotto e moderato da Michele Rizzuti, Assessore comunale di Casali del Manco. A seguire, alle 20, in piazza Vittorio Veneto ci si concentrerà invece sull’enogastronomia, “sul sentiero dei vini e delle castagne”

Sabato pomeriggio, sempre alle 18 nella chiesa dell’Immacolata Concezione, sarà presentato il libro “Scavare il cielo” – Viaggio disordinato da Berlinguer ad Astori e da Mandela a Borgonovo, tra visioni e ricordi di Fiorenzo Pantusa. All’incontro, prenderanno parte, oltre all’autore che terrà le conclusioni, Enzo Leonetti, presidente della Pro Loco di Serra Pedace e Silvana Mansio per i saluti, Michele Rizzuti, assessore del Comune di Casali del Manco, Battista Bruno, laureando in Giurisprudenza, Vito Scrivano, artista e poeta. Il convegno, sarà introdotto e moderato da Donatella Pascali, giornalista di Parola di vita, e sarà arricchito dalle letture a cura di Anna Lucia Pecora.

Domenica 22 alle 18, ancora una volta nella chiesa dell’Immacolata Concezione, riflettori puntati sul turismo 4.0 e l’innovazione digitale: ci si confronterà su come preservare cultura e tradizioni, abbracciando il turismo lento, in un convegno curato dalla Cooperativa di Comunità di Casali del Manco.

Al dibattito, introdotto e moderato da Alessandra Leonetti, docente di Storia dell’arte, interverranno il primo cittadino Francesca Pisani; Annalisa Scarnati, digital marketing expert e vicepresidente della Cooperativa di Comunità casalina; Biagia Cannata, social media strategist; Simona Lo Bianco, direttore Fai I Giganti della Sila; Daniele Spadafora e Andrea Valente di CosenzApp; Daniele Donnici, destination manager e presidente di Destinazione Sila; Alessandra De Rose, presidente del Consiglio comunale di San Vincenzo La Costa. 

Il programma della tre-giorni prevede però anche musica, folklore, giochi e degustazioni, con appuntamenti pensati per adulti e bambini, oltre che escursioni per i sentieri incontaminati e impreziositi dai castagneti.  (rcs)

COSENZA – Sabato Focus sui percorsi diagnostici terapeuti assistenziali del piede diabetico

Sabato 21 ottobre, a Cosenza, alle 9, nella Sala Convegni dell’ordine dei Medici, si terrà il convegno Focus sui Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) del piede diabetico, Azienda ospedaliera di Cosenza e strategie di prevenzione.

«Il piede diabetico – dice il dottore Giuseppe Cersosimo, endocrinologo all’ospedale “Annunziata” di Cosenza e responsabile scientifico del convegno – è una delle complicanze più temibili del diabete mellito, una condizione che causa ogni anno la perdita di una gamba ad 1 milione di persone nel mondo ed ogni persona diabetica ha un rischio relativo di amputazione d’arto di 40 volte superiore rispetto ad una non diabetica».

«Oggi l’evoluzione delle terapie locali – ha continuato – la maggiore sensibilità della classe medica nel considerare la condizione diabetica di per sé una patologia cardio-nefro-vasculo-metabolica multiorgano che necessita di adeguata prevenzione, la disponibilità di trattamenti farmacologici sempre più mirati al treat to benefit ed al treat to remission, nonché l’innovazione tecnologica applicata al diabete, permettono un intervento medico sempre più puntuale, precoce, preciso ed efficace in cui l’inerzia terapeutica non deve trovare spazio».

Il PDTA del Piede Diabetico dell’Azienda ospedaliera di Cosenza viene concepito nel 2018 e parte nel 2019, proposto e coordinato dalla UOS “Malattie endocrine e del ricambio” afferente alla UOC di Medicina Interna, suggerito dalla Regione Calabria e supportato dalla Amministrazione del tempo, unico realizzato nell’ambito regionale; nasce per dare un riferimento certo e costante, nell’ambito della sanità pubblica del nostro territorio, alle persone diabetiche affette da questa condizione: il team coinvolge un elevato numero di specialisti afferenti a discipline mediche diverse, 2 infermiere (di cui una anche case-manager del PDTA) ed una OSS; tutti, con grande spirito di servizio, essendo impegnati nei propri reparti già in sofferenza, offrono un trattamento multidisciplinare completo a 360°, un facile inserimento, un accesso semplice ai servizi, un percorso agevolato ed un follow up mirato con costi sostenibili ed un concreto risparmio per l’Azienda ospedaliera in termini di riduzione dei ricoveri e degli interventi chirurgici.

«Il PDTA dell’Azienda ospedaliera di Cosenza – ha proseguito il dottore Cersosimo– è ormai una realtà in continua crescita tra le mille difficoltà legate alla cronica carenza di personale ed alle ristrettezze economiche che affliggono la nostra sanità e trova la sua linfa vitale nel programma di riduzione delle amputazioni e nel miglioramento della disabilità. La collaborazione ed il coinvolgimento del Territorio sono condizioni irrinunciabili per la crescita ed il miglioramento del PDTA e soprattutto per offrire a pazienti cronici, critici e complicati sempre maggiori opportunità di cura nell’ambito del servizio pubblico». (rcs)

COSENZA – Il consiglio comunale approva il bilancio di previsione 2023-2025 e il Documento unico di programmazione

Il consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, ha approvato, nella tarda serata di ieri, il bilancio di previsione 2023-2025 con il Documento unico di programmazione. Il documento contabile ha avuto il via libera dalla massima assemblea cittadina con 22 voti a favore e l’astensione di Bianca Rende.

Assenti dall’aula i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Giuseppe D’Ippolito, Francesco Spadafora e Ivana Lucanto che non hanno partecipato alla seduta. Al momento del voto ha abbandonato l’aula anche il consigliere comunale Michelangelo Spataro che aveva partecipato al dibattito fino alle dichiarazioni di voto nel corso delle quali aveva preannunciato il suo allontanamento dalla sala delle adunanze.

Ad ottenere il disco verde del consiglio comunale anche le pratiche, accorpate nella discussione sul bilancio, relative alla concessione di efficientamento energetico, fornitura dei vettori energetici e manutenzione degli edifici e degli impianti di pubblica illuminazione di proprietà del Comune, mediante Project financing (approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica con la nomina del soggetto promotore) e il protocollo d’intesa tra Comune di Cosenza ed Asp di cui al punto 7 dell’ordine del giorno. La votazione sulla concessione mediante Project financing ha fatto registrare 22 voti a favore e il voto contrario della consigliera Bianca Rende. Il protocollo d’intesa con l’Asp è stato, invece, approvato all’unanimità, con il voto favorevole anche della consigliera Rende. L’assemblea cittadina ha approvato, inoltre, all’unanimità, il riconoscimento di legittimità delle spese derivante da lavori di somma urgenza (il punto è stato illustrato in aula dall’Assessore al welfare Veronica Buffone) eseguiti, a tutela della pubblica incolumità, a seguito dell’evento atmosferico del 26 maggio scorso che aveva provocato frane e smottamenti nel territorio di Donnici Superiore e Donnici Inferiore. Rinviata, invece, al prossimo consiglio comunale utile, su proposta del consigliere Mimmo Frammartino, vista l’ora tarda, la discussione sul regolamento del consiglio comunale dei giovani e sul regolamento del Mab (Museo all’aperto Bilotti). Entrambi i punti erano inseriti all’ordine del giorno per l’approvazione.

La seduta era stata aperta con un minuto di raccoglimento in ricordo del fondatore dell’Officina delle Arti, Eduardo Tarsia, prematuramente scomparso nella giornata del 16 ottobre. Subito dopo ha chiesto la parola la consigliera comunale Chiara Penna che ha richiamato l’attenzione dell’aula sul conflitto tra Israele e Palestina. «Un conflitto – ha detto – che dura da 75 anni. La comunità internazionale, del resto – ha proseguito Penna – ha ignorato per anni le condizioni di vita degli abitanti della Striscia di Gaza, abbandonati a se stessi dal punto di vista umanitario e politico. Il governo israeliano ha, allo stesso modo, perseguito una politica estera nel medesimo senso: tra novembre 2020 e ottobre 2021 le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso circa 300 civili palestinesi, secondo il rapporto dell’alto commissariato delle Nazioni Unite. La scioccante azione di Hamas, d’altro canto – ha sottolineato ancora nel suo intervento Chiara Penna – ha violato tutti i Trattati e le convenzioni internazionali con il massacro di centinaia di civili israeliani. Ma niente può giustificare l’attacco indiscriminato verso altrettanti civili palestinesi la cui unica colpa è la loro nazionalità: togliere acqua, cibo, mezzi di sopravvivenza a 2 milioni di persone, che già da anni sono sottoposte alla violazione dei diritti umani è un crimine di guerra. Non esiste, dunque, sicurezza per nessuno senza diritti». La consigliera Penna ha chiesto l’intervento attivo della comunità internazionale «per interrompere questo disastro, di agire per proteggere i civili palestinesi e israeliani creando corridoi umanitari, ma soprattutto per arrivare ad una soluzione definitiva che faccia cessare le ostilità tra Palestina e Israele attraverso il rispetto degli accordi siglati».

A sostegno della posizione espressa dalla consigliera Penna, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Francesco Alimena, ha depositato alla presidenza del Consiglio, dandone lettura preventiva in aula, un ordine del giorno, che sarà discusso in una prossima seduta, nel quale il consiglio comunale chiede al sindaco e alla Giunta di promuovere nel territorio comunale la Campagna 070, sostenendo le iniziative della società civile di informazione alla cittadinanza e di sensibilizzazione che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini italiani in merito al ruolo e agli obiettivi della cooperazione internazionale, chiedendo l’adozione di una norma di legge che destini lo 0,70% del reddito nazionale lordo italiano per l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo in modo progressivo a partire già dalla prossima legge di bilancio. Nell’ordine del giorno di Alimena anche la sollecitazione a sindaco e Giunta affinché il Governo italiano adempia all’impegno nell’ottica di rafforzare la cooperazione allo sviluppo come «parte integrante e qualificante della politica estera italiana».

Il consiglio comunale è poi proseguito con la presa d’atto della variazione che ha riguardato i gruppi consiliari con la costituzione, da parte delle consigliere comunali Caterina Savastano e Alessandra Bresciani, di un nuovo gruppo che ha assunto la denominazione di “Riformisti per un nuovo polo”. Il presidente del consiglio comunale Mazzuca ha, a questo proposito, dato comunicazione che ad assumere nel nuovo gruppo le funzioni di capogruppo è la consigliera Caterina Savastano, mentre Alessandra Bresciani ha assunto quelle di vicecapogruppo.

La relazione sul bilancio di previsione 2023-2025, sul Documento unico di programmazione e sulle altre pratiche all’ordine del giorno collegate al bilancio è stata svolta dal dirigente del settore Bilancio e Risorse finanziarie, arch.Giuseppe Bruno.

«E’ un documento contabile – ha detto il dirigente Bruno – che cerca di trovare una sintesi tra l’esigenza di risanare il disavanzo di amministrazione che si è determinato in questi tre anni e quella di continuare ad essere un documento di programmazione e sviluppo per la città. Quindi da un lato abbiamo già inserito nel bilancio delle misure di contenimento della spesa e di aumento delle entrate e contemporaneamente abbiamo licenziato un bilancio che – per dare dei dati importanti – prevede, come spese di investimento per il solo 2023, qualcosa come 110 milioni di euro di opere volti ad aumentare la dotazione infrastrutturale della città. 51 milioni sono già programmate nel piano triennale delle opere pubbliche e gli altri fanno riferimento ad opere pubbliche già finanziate e già in corso. Un altro dato importante di questo bilancio – ha sottolineato ancora l’arch.Bruno – è che all’interno del documento contabile abbiamo inserito la fase attuativa del programma triennale delle assunzioni. Questo vuol dire che grazie al bilancio di previsione chiederemo alla Cosfel, la commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, l’autorizzazione ad attivare le procedure assunzionali previste dal programma triennale. Finalmente saranno rinnovati gli organici dei dipendenti comunali, oggi ridotti a poco più di 200 unità. Sarà un’iniezione di risorse umane diversificata per settori e per figure professionali: dagli operatori con la licenza media, a quelli con il diploma, con la laurea e anche a figure dirigenziali a tempo determinato. E questo è un dato molto importante sia in termini occupazionali per la città che sotto il profilo del miglioramento della erogazione delle prestazioni e dei servizi. Altro dato importante – ha aggiunto Bruno – è che i sacrifici che ci vengono chiesti rispetto al recupero di 40 milioni di euro di disavanzo sono, con questo bilancio, programmati non sulla triennalità, ma nell’arco temporale molto più dilatato di 20 anni. Questo vuol dire che sicuramente i sacrifici che saremo chiamati a fare saranno meno rilevanti».

Con riferimento alla pressione fiscale, l’architetto Bruno ha, inoltre, precisato che «il Comune non ha dato corso ad aumenti tariffari in merito ad esempio alle tariffe idriche. Il sistema idrico integrato copre interamente i costi di produzione con le attuali misure. Quindi, per fortuna, non è stato necessario incrementare la pressione nei confronti dei cittadini. Aumenta la base di accertamento. Presumibilmente stiamo già verificando un recupero progressivo della percentuale di evasione rispetto alle prestazioni tributarie ed extratributarie. Questo vuol dire che il cittadino che prima non pagava, oggi è chiamato a pagare. Non c’è un aumento della pressione nei confronti della città. Abbiamo operato pochi ritocchi rispetto alle tariffe dei servizi pubblici, qualcuna è rimasta identica, ma si tratta di ritocchi di natura percentuale e non particolarmente rilevanti. Il bilancio che stasera ci accingiamo ad approvare – ha ribadito il dirigente di settore – è una buona sintesi tra esigenze di risanamento dei conti e la necessità di assicurare prestazioni, servizi e infrastrutture alla città. E’ una visione onnicomprensiva di quello che è uno strumento di pianificazione strategica come il bilancio che non poteva che contemperare diverse esigenze: aumentare il più possibile le prestazioni verso la città e contemporaneamente far quadrare i conti. Siamo fiduciosi e abbastanza certi che la Cosfel, come anticipato dal Ministero degli Interni, abbia già una propria serie di misure. Con le proposte delle misure di contenimento della spesa e di aumento delle entrate cui daremo corso, conformemente a come ci è stato richiesto, e che sono già contenute in questo bilancio 2023-2025, credo che sia abbastanza scontata una valutazione favorevole da parte della Cosfel che sfocerà nel decreto da parte del Ministero degli Interni di riconoscimento della procedura ex art.268 comma 2. Aspettiamo la tempistica del Ministero degli Interni, ma il bilancio è già vigente dalla votazione di immediata esecutività da parte del consiglio comunale. E’ fondamentale che il Ministero degli Interni condivida questo percorso di risanamento con un proprio decreto, ma ci sono tutti i presupposti che avvenga abbastanza velocemente ance perché siamo uno dei primi comuni cui viene applicata questa procedura e abbiamo visto con gli altri comuni che le misure sono abbastanza simili a quelle che dovremo adottare anche noi».

In apertura del suo intervento al termine del dibattito il sindaco Franz Caruso ha ringraziato tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, il presidente del collegio dei revisori dei conti, Andrea Manna, insieme agli altri componenti, per gli elementi di chiarezza che ha fornito durante il dibattito in ordine al parere dei revisori. Ringraziamenti il sindaco ha indirizzato anche al segretario generale, dottoressa Virginia Milano e ai consulenti esterni che si sono occupati, insieme agli uffici finanziari, della redazione del documento contabile.

Un ringraziamento anche all’ex Assessore al Bilancio Francesco Giordano, «amico e valido tecnico» – ha precisato Franz Caruso, anche se non ha condiviso i tempi e i modi delle sue dimissioni per motivi personali e familiari. Un particolare ringraziamento poi il primo cittadino lo ha indirizzato agli assessori della Giunta e al dirigente del settore bilancio Giuseppe Bruno «che – ha detto, nonostante la sua condizione di convalescenza per ragioni di salute, non ha fatto mancare il suo apporto nella stesura del documento definitivo e nel dibattito».

Franz Caruso ha definito «profondamente tecnico» l’intervento del dirigente Bruno, ma, contrariamente a quanto sostenuto dall’opposizione, «con tanti spunti politici». «solo chi non lo ha voluto seguire o ascoltare non ne ha colto questa essenza e i messaggi politici contenuti nel suo intervento e che si rinvengono tutti e per intero nel documento di bilancio. Bastano solo due aspetti che ha tracciato Bruno, oltre a tanti altri, a poter indicare quella che è la linea che l’Amministrazione, il Sindaco, la giunta e i consiglieri comunali hanno dato per arrivare a questo bilancio di previsione. Un primo aspetto, quello più importante – ha sottolineato Franz Caruso nel suo intervento – è la volontà dell’Amministrazione di agire su un bilancio difficile da chiudere per i conti che noi abbiamo, a favore della tutela dei posti di lavoro. Il sacrificio che è stato messo in campo per mantenere l’impegno di spesa che serve a garantire i posti di lavoro in questa città. Perché l’impegno che noi abbiamo assunto il 18 ottobre del 2021 lo rispettiamo e cerchiamo di mantenerlo anche nelle difficoltà che viviamo. Destinare l’intera somma prevista nei bilanci precedenti nonostante le difficoltà, significa dare la possibilità intanto di mantenere i livelli occupazionali così per come erano nell’anno passato, ma nello stesso tempo con il piano di manutenzione del verde che abbiamo messo in campo e al quale stasera faceva riferimento l’Assessore De Cicco, garantiremo sicuramente nuovi servizi. Si è voluti andare nella direzione della tutela sociale ed economica dei nostri lavoratori».

«L’altro aspetto – ha rimarcato ancora il sindaco Franz Caruso – è quello che traccia la linea politica di questa Amministrazione in controtendenza rispetto al passato. Lo ha detto la Corte dei conti quando, nel novembre del 2019 ha dichiarato il dissesto del nostro Comune. Lo abbiamo detto e lo hanno detto in tanti anche negli anni successivi al dissesto. Noi ci siamo insediati e non siamo stati con le mani in mano. Abbiamo approvato i bilanci delle precedenti amministrazioni che non prevedevano nulla di quello che oggi è previsto nel nostro bilancio previsionale. Abbiamo approvato il bilancio di previsione 2021-2023 che non era il nostro. Abbiamo approvato il rendiconto di gestione 2021, il bilancio di previsione 2022-2024, il rendiconto di gestione 2022, abbiamo, insomma, approvato atti che non ci appartenevano. E oggi che approviamo il primo atto di vera gestione di questa amministrazione noi partiamo dal primo punto più importante, che è quello della misura A che è la valorizzazione delle entrate. Tutto quello che noi mettiamo in campo e che trova riscontro anche nel parere del collegio dei revisori sugli equilibri e quindi sulla prevedibilità e sostenibilità delle nostre previsioni, è legato ad una politica molto chiara, già avviata e che già vede dei primi risultati che rappresentano un primo segnale di inversione di tendenza».

Franz Caruso ha a questo proposito rimarcato che «questa amministrazione non è alla ricerca di facili consensi o di facile populismo, ma sta cercando di imporre in questa città le regole che sono mancate per lunghi anni in tutti i settori della vita comunale. Noi con questa azione oggi diamo un primo segnale di quella che sarà la strada che intendiamo percorrere. La percentuale di contribuzione dei cittadini è arrivata al 26,1% che è pochissimo rispetto a quello che è necessario per garantire alla città i servizi di cui ha bisogno e che merita di avere. La nostra, come ha rimarcato stasera Francesco Alimena, è un’azione anche etica perché noi paghiamo i debiti che noi non facciamo perché ogni nostro atto deliberativo ha la copertura finanziaria, ma paghiamo i debiti di chi nel passato ha dato lavoro senza poi pagare, creando situazioni di ulteriore allarme economico all’interno della città, perché quando un’impresa effettua dei lavori, realizza delle opere e non ha i soldi per pagare i propri dipendenti alla fine fallisce e noi non siamo abituati a far fallire le aziende».

Franz Caruso ha insistito sul segnale politico di cambiamento reale che l’amministrazione intende dare alla città. «Non c’è bisogno di etichettare un intervento come politico o tecnico perché quello che è stato esposto questa sera traccia le linee programmatiche, al di là di ogni formalismo o tecnicismo che dir si voglia. Noi stiamo parlando di linee programmatiche dal primo consiglio comunale da quando ci siamo insediati, perché parlare dei bilanci altrui e del bilancio nostro significa fare quell’azione di verità che la città richiedeva e significa parlare di quella che è l’idea di sviluppo della città che noi abbiamo avuto e per la quale siamo stati premiati dall’elettorato cosentino. Domani, 18 ottobre, festeggiamo due anni dalla vittoria del 2021. Il ricordo di quella campagna elettorale è già lontano, ma, probabilmente le tossine che sono state accumulate per quelle cocenti sconfitte, non sono state ancora smaltite e non hanno ancora abbandonato chi ancora oggi si attarda a dare lezioni da una cattedra dalla quale i cittadini non l’hanno mandata giù. E’ facile propinare delle ricette, è molto più difficile preparare la pietanza e c’era la possibilità di dare un contributo alla città, non attraverso un consenso che io non ho ricercato, perché mi era stato proposto da tutte le forze politiche di fare apparentamenti per ottenere il sostegno politico. Con senso di lealtà verso gli elettori, non abbiamo fatto apparentamenti politici e chi ci ha sostenuto non ci ha dato il sostegno elettorale. Apprezzo chi, invece, il sostegno ce lo dà ogni giorno lavorando per il bene della città e per risolvere i problemi della città impegnandosi costantemente. Dalle 7,00 del mattino fino alle 24,00. Questo è il frutto di un lavoro di squadra e di una condivisione che vede i singoli consiglieri affiancarsi all’assessore competente per dare soluzioni ai problemi. La città deve essere grata a questi uomini e donne che si rimboccano le maniche e lavorano per risolvere i problemi della città, a Donnici, a Borgo Pasrtenope, a Sant’Ippolito come a via Popilia, nel centro storico e a via degli Stadi. E’ grazie al loro impegno che noi oggi possiamo elencare quelle poche o tante cose che, in meno di due anni, siamo a riusciti a fare».

«E’ facile parlare – ha detto ancora il sindaco – come se Cosenza fosse un Comune in bonis. E’ in bonis sulla carta, ma il dissesto è profondo e non riguarda solo il fatto finanziario e le casse del Comune. Se andate a leggere attentamente la relazione dei revisori dei conti sul bilancio e rispetto al piano presentato ai sensi dell’art.268 comma 2°, significa prendere atto della verità dei fatti, senza toni trionfalistici. Una cosa è sfuggita ai disattenti oppositori. Eravamo sul baratro, sul punto di dover dichiarare il secondo dissesto che per legge non si poteva dichiarare. E l’intuizione dell’Assessore Giordano di procedere in una direzione sapendo che c’era già la vicenda di Vibo Valentia, è servito per sollecitare con la dichiarazione di inammissibilità o di irricevibilità della Corte dei conti quella dichiarazione della Corte dei conti. Quella è l’intuizione tecnica che ha portato oggi alla procedura ex art.268. Da quel deliberato della Corte dei conti c’è stata la sollecitazione al Ministero dell’Interno che era restio ad indicare la strada del 268. Il bilancio di previsione nasce da una discussione politica profonda verificatasi il 18 ottobre 2022 quando in questo consiglio comunale siamo venuti a discutere politicamente della procedura di riequilibrio ai sensi dell’articolo 243 bis. Ci fu un ampio dibattito consiliare – ha ricordato il Sindaco – e in quel contesto il piano di riequilibrio venne approvato con 18 favorevoli, nessuno contrario e 7 astenuti. L’astensione politica si è avuta già allora. Oggi si dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dire che quel voto di astensione, di vigile attesa, ha prodotto una elaborazione di un pensiero che tiene conto delle cose realizzate e che si dovrebbe trasformare in un voto favorevole».

Con riferimento al parere del collegio dei revisori, il sindaco Franz Caruso ha sottolineato che «il collegio ha fatto una valutazione rispetto alla situazione che ci è stata consegnata quando ci siamo insediati e che ha subìto un ulteriore pesante decremento rispetto alla dotazione organica del nostro ente».

Franz Caruso ha richiamato un passaggio del parere dei revisori dove è scritto che «criticità sono rappresentate anche dalla carenza di personale, tale da rendere quasi impossibile il rispetto degli adempimenti con puntualità e assoluta precisione».

«Quel che emerge – ha sottolineato Franz Caruso – è che l’organo di revisione che controlla tutto, collabora con l’amministrazione quando si tocca con mano l’onestà di un percorso che porta a un bilancio di assoluta trasparenza. E quell’organo di revisione ha scritto queste cose, puntando il dito sulla carenza di personale. Dal 2020 al 2022 sono venute meno 195 unità su meno di 400 unità. Abbiamo perso quasi il 50% del personale. Come si può pretendere di rispettare le scadenze – si è chiesto il sindaco – o di fare di più rispetto a quello che si è fatto. In questo poco tempo abbiamo perso? Non era una dotazione organica eccessiva con 9 dirigenti. Da 9 siamo scesi a 6 dirigenti».

E su questo punto il sindaco ha ringraziato ulteriormente l’architetto Bruno che si è sobbarcato notevoli sacrifici cumulando per necessità più incarichi. «Il lavoro che lei ha svolto – ha detto Franz Caruso – ha consentito di raggiungere questi obiettivi».

«Da qui, da questo bilancio, parte l’azione vera della nostra amministrazione perché oggi si vede il lavoro che noi abbiamo fatto. I primi cinque anni dell’amministrazione Occhiuto non sono stati negativi. Ma le condizioni date a lui nel 2011 sono state ben diverse da quelle che io ho trovato nel 2021. Lui ha trovato pronti già progetti finanziati per intero con la necessità di mettere le transenne e affidare i lavori e si sono realizzate idee non sue. Si sono realizzati il Ponta di Calatrava, Piazza Bilotti, il Planetario, tutte opere incomplete, inaugurate e non completate. Oggi a noi tocca non solo realizzare le opere messe in cantiere da noi, ma anche completare le opere che altri hanno avviato, inaugurato, e che oggi non sono complete. L’unica cosa completata è Piazza Bilotti, purtroppo è completata a metà, per l’intervento di forze istituzionali esterne per tacere del Museo di Alarico e di qualche altra opera che, nelle pur difficoltà cercheremo di completare. Queste cose io non le ho trovate, Ho aperto i cassetti della scrivania e ho trovato il vuoto, non solo nelle casse comunali. Abbiamo dovuto recuperare i finanziamenti. Ci siamo insediati il 4 novembre del 2021 e siamo andati immediatamente a Roma, perché il 15 dicembre scadevano i termini per l’approvazione del CIS. Abbiamo chiesto una proroga del termine per presentare le schede per poter accedere al finanziamento del CIS. Siamo riusciti a presentarli ma il termine che ci è stato concesso è stato appena di un mese: dal 15 dicembre al 15 gennaio. Questo noi abbiamo trovato e siamo riusciti a mettere in campo tutta questa opera che oggi fa dire che il centro storico può rinascere. Perché insieme al Cis abbiamo portato avanti il progetto di Agenda Urbana e abbiamo dato una prospettiva di crescita e di cambiamento del nostro centro storico con un investimento che va oltre i 100 milioni di euro. Se oggi sono stati già avviati 13 cantieri e altri 9 partiranno da qui ai primi di gennaio, con le opere di Agenda Urbana che termineranno il 31 dicembre 2023, e accanto a questo mettiamo anche gli interventi di tutela del territorio che abbiamo recuperato come finanziamento e avviando a soluzione aprendo già i cantieri, possiamo ben dire che queste sono le linee programmatiche. Noi siamo partiti da dove gli altri non sono mai arrivati. Abbiamo dato dignità a queste parti dimenticate del nostro territorio. La nostra politica è la politica della verità, dei fatti concreti e che veramente vuole cambiare innovando la politica. A Sant’Ippolito abbiamo recuperato a costo zero una struttura chiusa e ne abbiamo ricavato un Caffè Alzheimer per fare un’azione sociale. Il Caffè Alzheimer è oggi diventato punto di riferimento certo per chi soffre ed è solo, grazie alla cocciutaggine dell’assessore De Marco che ha portato in giunta il progetto. E’ autoritarismo o democrazia il confronto che in giunta abbiamo costantemente. Non si approvano le pratiche perché si portano. Le pratiche si approvano perché si discutono, si approfondiscono e si condividono. Se non si condivide la politica è un’altra cosa e se non la si condivide e chi non condivide deve avere l’onestà intellettuale di andarsene, non di essere cacciato. Nessuno di noi deve stare attaccato alla sedia. Certo non se ne può andare il sindaco se qualcuno non condivide. Il Sindaco è stato eletto direttamente dal popolo. Purtroppo – ha aggiunto Franz Caruso – si devono rispettare queste regole che sono regole democratiche. Non ho indossato i panni, come ho sentito in questi giorni, del novello podestà. Mi reputo un democratico, libertario, profondamente socialista che rispetta e pratica la legalità e se a me, come Sindaco, la legge mi dà la possibilità di intervenire per sanare dei contrasti di natura politica e personale, utilizzo gli strumenti che la legge mi assegna. E non è un problema di galateo quanto meno istituzionale, come quello che ho con le altre istituzioni, con la Prefettura, con la Questura, il Comando dei Carabinieri, con l’Arcivescovo, la Guardia di finanza. E se oggi nessuna delle istituzioni della città diserta le manifestazioni della nostra Amministrazione non è certo solo per galateo istituzionale, ma per un’azione di trasparenza, di onestà e legalità di cui andiamo tutti fieri, noi che portiamo avanti questa battaglia politica e questa azione di rinnovamento della città. La nostra maggioranza fa paura perché oggi ha il consenso non tanto e non solo fuori dalla città, perché basta andare fuori dalla città per comprendere in quale considerazione è tenuta la nostra Amministrazione, ma oggi quel consenso lo sta avendo nella città perché oltre all’azione di risanamento, di chiarezza e trasparenza, noi abbiamo diffuso quello che è il nostro principale valore che è la legalità. Abbiamo deciso la rotazione degli incarichi professionali, degli incarichi alle imprese a ai progettisti. Al di fuori degli interventi di emergenza, procediamo sempre con manifestazioni di interesse. Questo è il messaggio di legalità che la città ha recepito».

Nella parte conclusiva del suo intervento, Franz Caruso ha sottolineato ancora di «aver ereditato la sciagura del Parco del benessere che ha distrutto la viabilità, ammannendoci la chimera della metropolitana leggera, ma nessuno ha ricordato lo scippo della metropolitana leggera alla città come non sento nessuno parlare dello scippo dell’Ospedale regionale che non si realizzerà da nessuna parte. Allo stesso modo nessuno ha parlato dei mancati interventi a sostegno della propria città, quando sono state avanzate richieste formali e anche personali di intervento per risolvere il problema di Amaco e a ridare a Cosenza uno stadio degno di questo nome. Evidentemente Cosenza non lo merita! Dobbiamo essere orgogliosi perché siamo una famiglia, un gruppo di 24 persone che lavora nell’interesse della città. Dobbiamo essere orgogliosi di questo, ma soprattutto del fatto che quello che stiamo facendo e faremo, lo faremo da soli perché non abbiamo una Regione che aiuta Cosenza. E chi è attento alle questioni politiche della città queste cose non le può non vedere. Quando si parla della città non devono esistere maggioranze o minoranze. Quando si parla della città esiste solo Cosenza».

Franz Caruso ha ricordato infine di avere «a costo zero ridato dignità alla città, mettendo in campo qualcosa che non si vedeva da anni». Ha fatto riferimento anche ai risultati raggiunti nel settore della Cultura, con il recupero della stagione lirica del Rendano che ha visto aumentare anche il suo finanziamento ministeriale, ma anche con la appena presentata stagione di prosa di qualità grazie alla partnership pubblico-privata avviata con imprenditori dello spettacolo della città. Un riferimento anche alla nascita e al consolidamento dell’Orchestra Sinfonica Brutia, vanto e fiore all’occhiello della programmazione culturale «he ha dato prospettive di lavoro e di gratificazione per tanti giovani».

Orgoglio Franz Caruso ha mostrato per aver portato in città l’Università a Palazzo Spadafora con il progetto Open Incubator e al Complesso di San Domenico con l’avvio del corso di laurea in scienze infermieristiche. «Dobbiamo – ha aggiunto – stringere sempre di più i rapporti con la più importante impresa culturale della regione che è appunto l’Università, portando Cosenza verso l’Unical e l’Unical verso Cosenza. Abbiamo realizzato il sogno di un grande cosentino che aveva una enorme visione politica: Riccardo Misasi. Noi lo abbiamo fatto. C’è stata la volontà ferma e ferrea di questo sindaco di arrivare a questo risultato. Non abbiamo messo in piedi una boutade, quelle le lasciamo ai derelitti della città. Siamo arrivati a presentare la candidatura di Cosenza a capitale italiana della cultura per il 2026. A me piace vincere, anche se non ho mai vinto facile. Oggi c’è una maggioranza forte e coesa che può coltivare questo sogno di partecipare per vincere il titolo. Vogliamo consegnare a chi verrà dopo di noi, un ente avviato sulla via del risanamento.Abbiamo ereditato una nave alla deriva, siamo saliti su una nave che stava inabissandosi. Non siamo comandanti Schettino, siamo un equipaggio e un comandante che tutto è tranne che Schettino. Quella nave l’abbiamo portata a galla e vogliamo condurla in un porto sicuro per farla salpare per una nuova navigazione in acque tranquille». L’intervento del Sindaco Franz Caruso è stato accolto in aula da una vera e propria standing ovation. (rcs)

CASALI DEL MANCO (CS) – Sabato 21 si festeggia il santo patrono Giovanni Paolo II

La pace può essere soltanto il frutto di un cambiamento spirituale, che inizia nel cuore di ogni essere umano e che si diffonde attraverso le comunità» diceva San Giovanni Paolo II.

Il Santo Patrono della comunità di Casali del Manco quest’anno verrà celebrato, in via eccezionale, sabato 21, anziché il 22, il giorno a Lui dedicato, perché i parroci locali sono impegnati in ritiri spirituali. Le varie comunità parrocchiali del comprensorio si prepareranno alla festa del 21 per mezzo di un triduo, ossia di un ciclo di preghiere e di riti della durata di tre giorni, che si svolgeranno da mercoledì 18 a venerdì 20.
Sabato 21 ottobre alle 18, presso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di località Pedace, si terrà invece la Concelebrazione Eucaristica presieduta da Monsignor Giovanni Cecchinato, Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano.

Durante la Santa Messa verrà benedetta la statua dedicata a San Giovanni Paolo II, donata dall’amministrazione comunale.

«La statua che il Comune offrirà in dono alla comunità – ha spiegato il primo cittadino di Casali del Manco Francesca Pisani – sarà “pellegrina”, nel senso che ogni anno sarà custodita in una chiesa diversa della nostra città, in modo da poter essere a disposizione dei fedeli di tutte le parrocchie casaline e da poter offrire ad ognuno l’occasione di vivere un’esperienza spirituale unica al cospetto del nostro Patrono. Nonostante le nostre parrocchie mantengano la devozione al proprio Patrono originario – ha proseguito il sindaco – Casali del Manco è stata sin dall’inizio unita e d’accordo sulla figura di Santo Giovanni Paolo II come Patrono della nuova comunità. La nostra città è fiera di avere come protettore il Papa umile che conquistò il cuore di persone di tutte le nazionalità e di tutte le religioni, il Papa sempre impegnato attivamente per la pace e per il dialogo, il Papa dei giovani e della speranza. Esempio per noi di grande spiritualità e al tempo stesso di grande umanità».

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – La città si mobilita contro il dimensionamento scolastico

Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, a seguito della approvazione del dimensionamento scolastico da parte della Provincia di Cosenza, ha convocato una riunione urgente con tutti i dirigenti scolastici della città, sia degli Istituti comprensivi che degli istituti superiori, per confrontarci rispetto alla proposta approvata dalla Provincia e condividere le iniziative da intraprendete.

Tutti i dirigenti, insieme al sindaco, hanno espresso un parere unanime rispetto alla inaccettabilità del provvedimento, che prevede la soppressione di sei autonomie scolastiche a Corigliano-Rossano, mortificando la storia degli Istituti, la funzione stessa della scuola in alcune aree cittadine e quindi della città.

È stato sottolineato come la proposta, oltre alla cancellazione della storia di alcuni istituti che nulla hanno da invidiare ad altri del capoluogo, prevede la realizzazione di mega-istituti totalmente ingestibili per le scuole superiori, in un contesto già difficile e su un territorio ben più esteso rispetto ad altri.

È stato condiviso più volte come la rigidità dei parametri messa in campo per Corigliano-Rossano non si evince in tantissimi altri Comuni della Provincia, laddove invece è stata adottata una straordinaria flessibilità anche senza alcun parametro che ne consentisse la deroga, con Istituti “salvati” con poche centinaia di iscritti.

Si è inoltre evidenziato come alcune proposte non rispettino nemmeno il criterio della verticalizzazione dell’istruzione scolastica, cioè della presenza di tutte le fasi dei cicli di istruzione in un istituto.

Infine non vi è stata alcuna forma di concertazione vera rispetto ad un tema tanto delicato, nonostante da mesi fosse noto che tale dimensionamento avrebbe dovuto essere affrontato, adottando lunedì un provvedimento i cui contenuti sono stati resi noti all’intera comunità soltanto sabato.

Una presa di posizione netta, dunque, da parte del tavolo istituzionale convocato dal sindaco, che parte da un giudizio negativo della norma nazionale che certamente risulta profondamente inadeguata per la Calabria, e che è stata, finora, declinata, se possibile, peggio.

Sulla scorta di questa discussione, gli Istituti scolastici hanno manifestato la loro volontà di accompagnare l’amministrazione comunale in tutte le attività che intenderà intraprendere, sia sotto il profilo amministrativo che sotto il profilo della mobilitazione, a partire dal prossimo venerdì, con l’obiettivo di far comprendere alle istituzioni competenti che per Corigliano-Rossano questo tipo di dimensionamento è inaccettabile.

Nel corso delle prossime ore saranno comunicati i dettagli della manifestazione del prossimo venerdì, che rappresenterà la prima tappa di un percorso di mobilitazione trasversale nel quale coinvolgere tutte le forze sane della città. (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Dimensionamento scolastico, prevista mobilitazione per il 20

di FLAVIO STASI – Si è tenuto ieri mattina il Consiglio Provinciale sul dimensionamento scolastico, durante il quale è stata approvata una proposta di rimodulazione molto simile a quella annunciata due giorni fa in Conferenza dei Sindaci.

In questo contesto di tempi inconciliabili con l’importanza e la delicatezza dell’argomento ed anche di una certa confusione, in attesa di documenti chiari, sembra sia stato fatto uno sforzo – a seguito dei miei appelli istituzionali dei giorni scorsi – per diminuire i danni, ma la proposta – che dovrebbe prevedere la soppressione di 3 Istituti Comprensivi e 3 Istituti Superiori per la nostra città – resta chiaramente insostenibile.

Ancora una volta non voglio farne una questione politica, perché credo che nessun sindaco e nessun presidente della Provincia – di qualsiasi colore politico – la pensi in maniera diversa da me: questo dimensionamento è totalmente sbagliato per una terra come la Calabria, caratterizzata da grande dispersione scolastica, da dati sconfortanti, da sedi distanti e mal collegate.

Per questa ragione, al fine di chiedere alle istituzioni superiori ed in particolare al Governo di correggere questa stortura per la Calabria, certo di poter contare anche sulla collaborazione delle nostre rappresentanze, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗱 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗼, 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗼𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗲 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝗺𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗮, 𝟮𝟬 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲.

Da ieri pomeriggio ci siamo messi al lavoro in questa direzione, ovviamente senza trascurare il resto delle attività amministrative ed istituzionali, e concordando luoghi e modalità con gli organi preposti, certi del fatto che alla mobilitazione non parteciperanno soltanto tutti i soggetti della nostra città, ma fiducioso che possano partecipare anche dall’intero territorio di cui Corigliano-Rossano è riferimento scolastico e, perché no, anche da altre aree.

Quello della Scuola calabrese non è una questione che può riguardare gli schieramenti, ma proprio per questo è necessario l’impegno di tutti: per questo ribadisco il mio appello ad una alleanza istituzionale di tutta la Regione per chiedere un intervento correttivo prima che sia troppo tardi. (fs)

(Flavio Stasi è sindaco di Corigliano-Rossano)

COSENZA – Dimensionamento scolastico, Penna: «Caruso ha salvato due scuole»

«Grazie alla tempestiva denuncia pubblica da parte del sindaco Franz Caruso abbiamo evitato l’ennesimo pateracchio portato avanti da enti sovracomunali contro la città di Cosenza. Ed, infatti, oggi il Consiglio provinciale di Cosenza approva la delibera sul dimensionamento scolastico senza “toccare” né il Convitto Nazionale, né l’Ic via Roma-Spirito Santo, i cui assetti rimangono, quindi, immutati».

Lo dichiara la presidente della commissione pubblica istruzione di Palazzo dei Bruzi, Chiara Penna che prosegue: «Poteva fare a meno la presidente Succurro di rispondere al sindaco Franz Caruso, evitando di dire inesattezze».

«Ed, invero – sottolinea la presidente Chiara Penna – la presidente Succurro solo ieri aveva affermato, rispondendo “attonita” al sindaco Franz Caruso, che in realtà viene soltanto unito il Convitto Nazionale con lo Spirito Santo, trattandosi di scuole di pari grado, ma soprattutto per la vicinanza fra i due Istituti che in linea d’aria si trovano l’uno di fronte all’altro, non rendendosi neppure conto che affermava qualcosa di illogico ed inopportuno. Seppur il termine “unito” poteva essere soggetto a due interpretazioni: si univa la scuola Media Fratelli Bandiera al Convitto Nazionale, quindi si smembrava l’Ic Spirito Santo-Via Roma per come denunciato dal sindaco Franz Caruso e per come da indiscrezione apparsa sulla stampa mai smentita dalla Provincia di Cosenza, oppure si accorpava il Convitto Nazionale, cosa improbabile per via del Regio Decreto che disciplina i convitti nazionali. In entrambi i casi si sarebbe, comunque, contravvenuto alla normativa vigente. Tant’è che oggi non si fa né l’una né l’altra operazione».

«Senza spirito polemico, comunque – conclude la presidente della commissione pubblica istruzione di Palazzo dei Bruzi – quanto accaduto nella seduta odierna del Consiglio provinciale conferma la valutazione espressa dal sindaco Franz Caruso sull’operato della Presidente Succurro volto evidentemente ad altro e non certo a perseguire il bene comune, quale è, in questo caso, il diritto allo studio dei nostri giovani». (rcs)

ROSETO CAPO SPULICO (CS) – Ecco gli ospiti di Innesti di futuro

Da giovedì 19 a domenica 22 ottobre Roseto Capo Spulico ospiterà il festival «che ancora non c’è mai stato», nato dal basso, co-progettato dai suoi cittadini, unico nella sua offerta, che si pone l’obiettivo di raccontare, astrattamente e concretamente, i paesi com’erano, come sono e soprattutto come saranno.

Innesti di Futuro – Paesi che erano, paesi che saranno racconterà una visione inedita della ruralità, della dimensione “Paese” intesa come risorsa, cornucopia traboccante di opportunità e possibilità.

Per affrontare questi temi Netural Coop e il Comune di Roseto Capo Spulico hanno selezionato un parterre di ospiti innovativo e irriverente, che con la loro partecipazione dará vita al ricco programma di attività del festival, in un elenco esemplificativo e non certo esaustivo, di esperienze, tra cui passeggiate esperienziali, tavole rotonde, cene di comunità, laboratori di artigianato futuristico e sessioni di scrittura digital-dialettale, tutte iniziative che contribuiranno a rendere l’evento un’esperienza capace di donare infiniti stimoli di interesse, riflessione ed emozione.

Peppone Calabrese, conduttore, giornalista, presentatore di Linea Verde e dello spin-off Linea Verde Estate, è un grande appassionato e conoscitore di gastronomia e tradizioni legate al territorio e sarà uno degli ospiti speciali del Festival Innesti di Futuro unendosi alla comunità locale in varie attività come il talk “Indovina chi viene a Cena” in programma per sabato 21 ottobre alle ore 18.30. Il talk sarà preceduto dalle 15.30 alle 18.00 dall’appuntamento Inventiamo la pasta di Roseto!, un laboratorio speciale per creare insieme alla comunità locale un inedito formato di pasta che rappresenti simbolicamente il paese di Roseto Capo Spulico.

Chef Federico Valicenti, depositario di preziose conoscenze culinarie e di una cultura del cibo che attraversa antichità e contemporaneità, è anche autore di diversi libri tra cui “dalla Tavola lucana al Paradiso”, e pubblicazioni di settore. Ha collaborato alla divulgazione della cultura alimentare lucana tramite rubriche online e partecipazioni a numerosi programmi televisivi. Il suo impegno gli ha portato molteplici premi e riconoscimenti, tra cui giudice di finale nella terza edizione di Masterchef Italia, il premio “Buona Cucina” Touring Club, il premio “Bib Gourmand” della Guida Michelin, il premio “Tre gamberi” del Gambero Rosso, la Chiocciola di Slow Food e numerosi premi, attestati e riconoscimenti da paesi e associazioni della Basilicata e del Sud Italia. Venerdì 20 ottobre dalle 20.00 alle 23.00 lo Chef Valicenti sarà protagonista di un incontro di cibosofia dedicato alla cucina federiciana, tra tradizione e innovazioni, con una speciale degustazione.

Massimiliano Capalbo è un giardinosofo, imprenditore e scrittore eretico calabrese.
Interprete motivazionale e ambientale, è stato prima ideatore e poi socio e product manager di GH Calabria srl, impresa turistica con la quale ha realizzato e gestito, dal 2008 al 2019, il primo parco eco-esperienziale in Calabria e tra i più visitati in Italia: Orme nel Parco.
Appassionato di comunicazione si occupa di relazionare gli uomini con la natura attraverso la conduzione di esperienze eco-sensoriali e motivazionali in ambienti naturali. Dal 2014 si ispira al mondo vegetale per progettare e condurre esperienze in natura e creare innovazione sociale.
Sabato 21 ottobre dalle 16.00 alle 18.00, con lui andremo a Scuola da Madre Natura: una passeggiata-laboratorio alla scoperta della campagna rosetana, tra erbe spontanee e antiche tradizioni.
Partendo dal borgo, i camminatori scopriranno la magia delle erbe spontanee, dei loro utilizzi e delle antiche tradizioni ad esse collegate grazie a guide locali. Al termine della passeggiata, sarà possibile degustare una merenda con le erbe e le spezie raccolte e raccontate durante la passeggiata.

E ancora: La stilista Betty Concept, che nel laboratorio Non dirlo alla Nonna, venerdì 20 ottobre dalle 16.30 alle 19.30 ci insegnerà come ripensare abiti vintage e corredi attraverso innesti sartoriali in chiave etica ed inclusiva.

Lo scrittore poeta, fotografo e cercatore di luoghi perduti Emiliano Cribari, che venerdì 20 ottobre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00 ci accompagnerà in un innovativo laboratorio di poesia per scrivere ispirati dalle atmosfere, dai suoni, dal dialetto e dalla vita di paese, mentre dalle 19.30 alle 20.30, sempre nel borgo, si terrà la presentazione dell’ultimo libro dell’autore: “La cura della pioggia. Piccolo omaggio alla malinconia che allieta”.

Nicola Barbuto, videomaker con la passione per le esplorazioni umane, e Laura Cantarella, storyteller, fotografa, ricercatrice indipendente, docente ci condurranno sabato 21 dalle 11.00 alle 12.30 in talk per riflettere su nuovi modi di raccontare i paesi per immagini, oltre le retoriche dell’abbandono e della solitudine. Nel pomeriggio i due ospiti ci accompagneranno in un reportage fotografico a piedi per il borgo.

Ivan Iosca, architetto e presidente dell’associazione La Capagrossa che sperimenta processi culturali di riattivazione di spazi abbandonati o sottoutilizzati con il coinvolgimento delle comunità e l’auto-costruzione partecipata. Ivan Iosca darà vita Sabato 21 ottobre dalle 11.00 alle 13.00 a Plastica fantastica! Dallo scarto al coppapasta attraverso la stampante 3D, un laboratorio che informa e sensibilizza sul riuso delle plastiche e della materia seconda. A partire dalla plastica riciclata, e guidati da Ivan Iosca del progetto La Capagrossa Coworking, i partecipanti avranno la possibilità di conoscere il processo di trasformazione delle plastiche e di interagire con stampanti 3d.

Angelica, Rossana e Rosita del Collettivo More dell’associazione “More – Azioni di rigenerazione”, tre creative tornate alle origini per resistere e ri-esistere attraverso l’arte. Mettendo in campo le proprie competenze mirano a riscoprire, rivalorizzare e rivitalizzare i luoghi attraverso azioni di recupero che coinvolgano la comunità locale, generando consapevolezza attraverso laboratori di arte, cinema, sostenibilità e design, Giovedì 19 e venerdì 20 ottobre, dalle 15.00 alle 18.00, creeranno insieme a tutti i partecipanti degli addobbi originali e colorati per vestire a festa il borgo in un laboratorio dedicato. (rcs)