RENDE (CS) – Torna il Festiva della Scienza delle Curiosità

Il 25 e 26 marzo, al Parco Acquatico di Rende, è in programma la seconda edizione del Festival della Scienza e delle Curiosità, organizzato da Orizzonte degli Eventi.

Sarà possibile visitare le varie esposizioni, prendendo parte alle numerose attività per tutta la durata dell’evento. A concludere il Festival saranno due matinée dedicate alle scuole, nelle giornate di lunedì 27 e martedì 28 Marzo. Protagonista della manifestazione di quest’anno è l’Italia, a partire dal punto di vista del progresso della ricerca scientifica e tecnologica, fino ad arrivare ai fenomeni e alle peculiarità che la caratterizzano.

I seminari della prima giornata saranno a cura di Francesco Valentini del Dipartimento di Fisica Alfredo Garro del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica dell’Unical, alle 11 con Dall’Università della Calabria verso la Luna e oltre… in un dialogo sul presente e futuro dell’esplorazione spaziale.

Non mancheranno i dinosauri! Ad attendere grandi e piccini appassionati di paleontologia ci sarà anche Tito, riproduzione a grandezza naturale di un dinosauro. A parlarne nel dettaglio il paleontologo Federico Fanti durante I dinosauri che hanno invaso l’Italia, alle ore 19 in Auditorium.

Domenica 26 i visitatori potranno assistere e interagire con tre ospiti nazionali, a partire da Fjona Cakalli alle 11.00, influencer tech ed imprenditrice digitale, la quale racconterà della sua esperienza in Guyana francese, dopo aver visitato lo Spazioporto europeo di Kourou per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

A seguire nel pomeriggio, Ruggero Rollini, chimico e co-conduttore di Superquark+ su Rai Play, a partire dalle 17.00.

Ultimo intervento della manifestazione sarà affidato a Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico con IgNobel – L’utilità dell’inutilità scientifica, previsto per le 19.

Inoltre, grazie al contributo dell’Università della Calabria, i visitatori avranno modo di avvicinarsi di più l’ambiente che ci circonda grazie al SiMU, Sistema museale Università della Calabria, ma anche di confrontarsi con gli autori della mostra fotografica collettiva “Star Arts” a cura dei ricercatori di Star Infrastruttura di Ricerca e del progetto NoMaH in collaborazione con l’Associazione Fotografica “Ladri di Luce”, volta a raccontare con occhi nuovi e curiosi i laboratori Star. (rcs)

Fondo Comuni Marginali, a San Giorgio Albanese è boom di candidature

San Giorgio Albanese è il Comune ad aver ricevuto più candidature per l’Avviso per il Fondo Comuni Marginali. Lo ha reso noto il sindaco, Gianni Gabriele, con il vicesindaco con delega alla cultura, Sergio Esposito, che ha curato tutto l’iter del progetto.

«Il ritorno manageriale alla terra, la valorizzazione e tutela della sovranità alimentare ed il South working che nel 2022 ha fatto registrare dall’Osservatorio 3,6 milioni di lavoratori in remoto – ha detto il sindaco – possono e devono stimolare soprattutto i piccoli centri dell’entroterra, ad intraprendere percorsi che facilitino la riappropriazione da parte delle nuove generazioni dei territori a rischio spopolamento. L’obiettivo condiviso deve essere quello di offrire opportunità nuove e leve strategiche di sviluppo eco-sostenibile e di crescita economica a quanti sono ritornati O stanno valutando la possibilità di ritornare in Calabria».

Prodotti a km0, autentici e genuini per l’attività di ristorazione Ca de matti, progetto promosso da un aspirante giovane imprenditore che dopo aver trascorso diversi anni fuori, ha deciso di ritornare ed investire nel suo territorio di origine. In the music è il nome dell’attività di commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti che vuole presentarsi come punto di riferimento per gli operatori musicali presenti nel perimetro comunale e nell’hinterland. Mbuzati (nome albanese di San Giorgio Albanese) è, infine, il progetto di valorizzazione di prodotti tipici che si propone di promuovere l’artigianato locale e le produzioni di nicchia ed identitarie del territorio, come biscotti, taralli, dolci della tradizione, patrimonio di ricette che si tramandano di generazione in generazione.

5 mila euro per chi acquista e ristruttura un immobile con annesse agevolazioni per tre anni sulle tasse comunali (canone idrico, tasse Tari ecc.); 25 mila euro per le nuove attività economiche ubicate nel territorio di San Giorgio Albanese. Erano, queste, le due tipologie di intervento per le quali si potevano richiedere le risorse previste dal Fondo triennale che prevede un importo di circa 41 mila euro all’anno dal 2021 al 2023. (rcs)

Castrolibero “riapre la porta” del Borgo con “Castrufrancu e il cantiere della creatività”

A Castrolibero, paese alle porte di Cosenza, si vuole far rivivere l’antico e splendido centro storico che sta nel borgo.

Un borgo che si rigenera, riscopre la propria cultura, storia, bellezza, per poter tornare a vivere, ripopolarsi, attrarre flussi turistici. 

Un incontro virtuoso tra Istituzioni – la Regione con i suoi fondi da un lato, il Comune che intercetta questi fondi dall’altro – che rende possibile questa rigenerazione. 

Un centro storico che diventa “cantiere della creatività diffusa” attraverso l’ospitalità e l’offerta di benessere e si prepara ad accogliere nuova vita, rendendo fruibile il proprio patrimonio architettonico, storico, enogastronomico, attraverso un piano di interventi visionario.

Castrufrancu e i Bagni del Palazzotto – il borgo dei Saperi senza tempo è tutto questo e anche altro. È così che si chiama, infatti, il progetto, elaborato dall’amministrazione comunale di Castrolibero, vincitore nel 2018 del bando regionale “Progetto strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell’Offerta Turistica”, per 1.500.000 euro, che consentirà di riqualificare e rigenerare il centro storico della città immersa nelle serre cosentine attraverso il recupero di una serie di immobili pubblici finora poco usati o del tutto abbandonati, che diventeranno sede di altrettanti luoghi culturali o di ritrovo: l’infopoint slow food, per l’accoglienza del visitatore, situato nell’ex sede del forum associazioni; le botteghe d’arte; il “Cafè conciliary room”, in una delle abitazioni storiche del borgo, per godere di spazi per la lettura, lo studio, il lavoro in smart working o attività artistiche e culturali, ma anche per accogliere i bambini e intrattenerli con attività ludiche; il Teatro e il Museo esperenziale, in ciò che resta della Chiesa di Santa Maria della Stella; l’area Cinema e Meeting, nella Chiesa sconsacrata di San Giovanni; la “Scuola del gusto” e, infine, i “Bagni del palazzotto”, nell’ex Palazzo Ruffolo, cuore dell’intero intervento, che si trasformerà in una grande e moderna Spa.

Il progetto è stato presentato lunedì 20 marzo nel corso di una Conferenza stampa tenutasi presso la sala consiliare del Comune, con la partecipazione del sindaco di Castrolibero Giovanni Greco, il vicesindaco Orlandino Greco, la presidente del consiglio comunale Bruna Primicerio, l’Assessore ai Lavori pubblici Nicoletta Perrotti, il direttore dei lavori Fausto Capitano e la rappresentante del Dipartimento Sviluppo economico e attrattori culturali della Regione Calabria, Carmela Barbalace

Castrolibero ha mostrato nel tempo di essere un comune virtuoso, facendosi promotore di molte best practice e, senza dubbio, quella presentata in quest’occasione è probabilmente la più ambiziosa, che si pone un grande obiettivo: far tornare il centro storico, e quindi il proprio borgo, cuore pulsante della città che da Pandosia a Castrufrancu vuole lasciare il segno nella storia. 

Alla base, una grande operazione di marketing territoriale – l’ha definita così il sindaco Greco – che è conseguenza e principio di un lavoro costante su cui sono state investite risorse imponenti: 8 milioni di euro, capitale che l’amministrazione comunale ha inteso impegnare per ridisegnare il volto di Castrolibero come città accogliente, sostenibile, accessibile, ospitale, green, fruibile, vivibile, innovativa, attrattiva. 

Fin qui la sintesi dei vari interventi dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, a cui hanno fatto eco le parole del Direttore dei lavori, l’ing. Fausto Capitano: «Castrufrancu oggi riapre “la Porta” su un grande, prezioso spazio d’incontro e di democrazia sociale. La porta è simbolicamente un passaggio, in questo caso dalle radici al futuro. Si spalanca sulle nostre visioni e su una nuova veste costruita un passo alla volta, tra tradizioni e slanci imprenditoriali».

«Stiamo lavorando – ha aggiunto – per rilanciare l’immagine del centro storico di Castrolibero attraverso 8 angoli di storia antica e recente che diventano una leva imprenditoriale per una rigenerazione economica, sociale, culturale, di benessere: una sorta di innesco per il processo di riappropriazione dei nostri luoghi più cari, con rinnovato interesse a visitarli, a viverli, ad abitarli e che stimolerà anche le menti dei nostri compaesani, che piano piano potranno cambiare il modo di vedere il futuro delle loro proprietà, delle case, del loro Borgo». 

La dirigente del Dipartimento Sviluppo economico e attrattori culturali della Regione Calabria, Carmela Barbalace, da parte sua ha dichiarato: «Un progetto ambizioso che si sta concretizzando passo dopo passo, con uno sforzo che ha visto una perfetta sintonia tra gli uffici regionali e il Comune».

«Non posso che esprimere – ha aggiunto – una grande soddisfazione per quanto si sta realizzando e una sentita, personale, meraviglia per ciò che siete riusciti a trasmettere con una presentazione impeccabile da ogni punto di vista. L’ambizione, la visione e l’essenza di un progetto che è venuta fuori da ogni intervento e video e che ha saputo emozionare, facendo immaginare il dopo».

«Un grande lavoro di squadra – ha concluso – che sta riportando alla luce quello che ha rappresentato nel tempo il borgo di Castrolibero ma, in generale, i nostri centri storici, che da qui a breve, attraverso la riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione, torneranno ad essere non soltanto fruibili ma attrattori di sviluppo e crescita. Credo, quindi, che questo sia la sintesi di quello che vuole essere l’approccio futuro per ridare luce e respiro anche economico alla nostra terra».

Il bando, vinto dal Comune nel 2018, si inserisce nel riparto del Programma regionale unitario 2014/2020 ed è stato finanziato con Decreto dirigenziale del 21 dicembre 2020 del Dipartimento Istruzione e cultura settore 02 – Borghi aree e Parchi archeologici. 

Ma come verranno divisi questi cantieri della creatività diffusa? Vediamoli nel dettaglio.

Nell’immobile che fu centro del forum Associazioni ed Uffici comunali, nella piazza principale del centro storico, di fronte alla Parrocchia del santissimo Salvatore, quindi all’ingresso del borgo, l’Info point Slow food è la prima tappa dell’ospitalità “castrufrancara”, il primo accesso e punto di accoglienza per il turista/visitatore. 

I locali ospitano un Info Point innovativo che offre servizi di informazione, assistenza e orientamento per promuovere il borgo. Attività svolte grazie anche a strumenti innovativi e tecnologie utili all’accessibilità e all’inclusione. Fiore all’occhiello è la sua peculiarità “gustosa”, che introduce sin da subito il visitatore in un mood di benessere attraverso un servizio di degustazione di prodotti tipici dolciari. 

Il Comune lo allestirà impiegando circa 20.000,00 euro del fondo regionale, per lavorazioni edilizie manutentive e più di 10.000,00 per apparati e attrezzature. 

Le Botteghe d’arte sono una vera e propria vetrina artistica e laboratorio creativo nell’immobile pubblico provvisoriamente occupato dagli uffici comunali, posto sotto Piazza Dionigi De Cicco, di fronte al municipio, e che il Comune ripulirà, intervenendo anche su finiture e impianti, con 20.000,00 euro di lavorazioni edilizie manutentive, per poi metterlo a disposizione di associazioni vivaci e creative. Ospitano mostre, eventi, convegni, favoriscono l’incontro tra e con artisti. Promuovono la cultura, il sapere e la conoscenza del territorio e dei suoi patrimoni. 

Con il “Cafè conciliary room” il Comune rigenera ciò che resta di una delle case più vecchie di Castrolibero, all’inizio di via Umberto I, di fianco all’ex chiesa di S. Giovanni; nei ruderi di proprietà pubblica, viene costruito uno spazio per la conciliazione tra il tempo del lavoro e quello delle gioie familiari, rendendo disponibile una piccola oasi per la socialità e la “interconnessione” emozionale, grazie a una nuova architettura che ospita spazi condivisi, dove potersi appunto soffermare per vivere il borgo o per piacere o lavoro. 

Un luogo d’intrattenimento dove è possibile fruire di servizi di supporto all’infanzia e attività ludiche in totale sicurezza, beneficiare di un “angolo” per la lettura, lo studio o lo smart working, o partecipare ad attività artistiche e culturali. Il tutto con l’accesso al centro benessere.

Più di 170.000,00 euro sono i fondi destinati a lavorazioni edilizie, più di 10.000,00 ad apparati e attrezzature. 

L’Area Teatro e Museo esperenziale aumenta le funzionalità all’aperto dell’ex Chiesa di Santa Maria della Stella, secoli XV‐XVI, uno dei luoghi più suggestivi del centro storico, esistente dal 1200, riedificata nel XV secolo sui resti del vecchio centro medievale, distrutta nel 1905 da un terremoto e ricostruita nel 1948 dal parroco De Rango. Caratteristica la navata senza copertura e il rosone decorato con simboli floreali e arcaici che sembrano rimandare ai templari. Il prezioso impegno di artigiani del luogo ha restituito, nella prima metà del secolo scorso, la facciata e il piccolo sagrato. Utilizzata da sempre come sito d’incontri e manifestazioni, oggi è resa più fruibile, diventando un vero e proprio museo esperienziale e immersivo e accoglie attività teatrali outdoor.

In attesa di un ormai prossimo recupero totale con fondi ministeriali, Il Comune userà circa 30.000,00 euro a lavorazioni manutentive, circa 6.000,00 ad apparati “outdoor”, per abbattere le barriere architettoniche e installate nuove attrezzature. 

L’Area Cinema e workshop si inserisce nell’ex chiesa di San Giovanni, secoli XVI ‐ XVIII, luogo di culto sconsacrato e della dipartita di Valerio Telesio, ampliata dal parroco De Rango negli anni ’40 dello scorso secolo.

La Chiesa ha mantenuto il suo decoro architettonico, con una navata centrale caratteristica. È composta da una ampia sala e da alcuni locali di servizio sottostanti. La sala è arredata con poltroncine e può ospitare fino a 100/120 persone e gode di un’ottima acustica. Il Comune dedica circa 20.000,00 euro a lavorazioni edilizie manutentive e qualche migliaio di euro a nuove attrezzature.

La struttura è adibita ad area convegni e sala cinematografica. Ricco il calendario di eventi che ospita, di carattere sia culturale che scientifico (workshop, convegni, competizioni). Ospita, inoltre, laboratori creativi (di teatro, di pittura, di recitazione, di scultura) promossi e organizzati da associazioni territoriali, scuole d’arte, mondo accademico, comunità slow food e amministrazioni gemellate. 

La “Scuola del gusto” è un piccolo laboratorio di cucina “castrufrancara”, allestito nell’immobile pubblico adiacente le vecchie Poste del paese, in via Umberto I, alle spalle del Municipio. Si pone come sostegno allo sviluppo di una creatività diffusa in varie forme, dalla valorizzazione delle tradizioni gastronomiche alla promozione della “lentezza” intesa come benessere e qualità della vita, in armonia tra passato, presente e futuro, tra l’essere e il territorio. 

Il Comune la realizzerà destinando 70.000 euro ad apparati, attrezzature e mobilio.

Definito come un “nido del relax”, è nel cuore del centro storico.  L’ex casa Ruffolo, ora immobile pubblico, si trova infatti su un ingresso urbano cardine dell’agglomerato storico, che consente di arrivare velocemente nel cuore dell’edificato, ed è la “porta” che apre sulla località “Palazzotto”.

Il manufatto risale all’epoca fascista, forse proprietà di commercianti locali, disabitato da trent’anni, negli anni ‘60 dello scorso secolo ha subito una ristrutturazione interna importante che ne ha cambiato i solai, gli infissi, le finiture parietali; negli anni ’90 dello scorso secolo gli ambienti interni sono stati gravemente depauperati per operazioni di riassetto mai terminati. L’edificio si sviluppa su tre livelli per una superficie complessiva di circa 250 mq. L’ampia area di pertinenza (a sud), con piccolo uliveto maturo, è inclusa tra le strade che perimetrano il borgo storico di Castrolibero. 

L’opera pionieristica di “rebuilding” restituisce nella sua grandezza il palazzo alla comunità castroliberese, trasformandolo nel primo centro benessere in edificio storico di tutto l’hinterland cosentino, una SPA, cioè, in cui bellezza, wellness, salute, sociale s’incontrano in un ambiente che ha come “mission” il benessere fisico e psichico. Dove è possibile immergersi nella cultura del buon vivere e assaporare attraverso l’identità, le peculiarità, le tradizioni, la storia del luogo, l’accoglienza e i prodotti tipici legati a quel grande patrimonio che è la Dieta Mediterranea. 

I Bagni del palazzotto racchiudono la visione di una città accogliente, fruibile, sostenibile, inclusiva, dove convivono estetica ed etica del vivere.

Il Comune impiega più di 450.000,00 euro per lavorazioni edilizie e unità funzionali e più di 20.000,00 per apparati e attrezzature accessorie. 

Attiva nel piccolo centro sportivo “Patitucci-Pellicori”, in via Castelfranco, sotto la Parrocchia del SS. Salvatore, dove è possibile organizzare attività di sport e all’aria aperta, manifestazioni a corredo degli eventi che interessano il centro storico. 

La funzione sociale ed educativa dello sport rappresenta la chiave per promuovere uno sviluppo armonioso della personalità dei giovani e dei cittadini, per costruire modelli di aggregazione e identificazione, per fornire spunti emotivi ed affettivi uniti a simboli di appartenenza. Le attività sono rivolte, quindi, a stimolare una serie di iniziative per «radicarsi» sul territorio e favorire l’incontro tra la comunità e gli ospiti, viaggiatori e turisti. (rcs)

CORIGLIANO ROSSANO – Giovedì il libro “La scalata dell’Everest in ciabatte”

Giovedì 23 marzo, a Corigliano Rossano, alle 17.30, sarà presnetato il libro La scalata dell’Everest in ciabatte di Primo Sacchetti.

L’evento è stato organizzato dal Cgil Pollino Sibaritide Tirreno e Fiom Cgil Calabria.

Ad introdurre i lavori sarà Massimo Covello (Cgil Calabria), a seguire gli interventi di Umberto Calabrone, Segretario Generale Fiom Calabria, Angelo Sposato, Segretario Generale CGIL Calabria, Giuseppe Guido, Segretario Generale CGIL comprensoriale e Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano. Concluderà l’autore.

La presentazione si terrà a Corigliano Rossano, Sala Convegni Parrocchia SS Nicola e Leone. A moderare i lavori Francesca Marino (Responsabile Comunicazione CGIL comprensoriale).

Il libro racconta i cento giorni di resistenza di una comunità di 220 persone, vissuti davanti ai cancelli di una fabbrica, la SaGa. È la storia emblematica di una lotta per la sopravvivenza, contro la decisione di chiudere lo stabilimento e portare altrove macchinari e produzioni, che coinvolge tutto il territorio e trascina con sé anche le istituzioni civili e religiose. Alla fine, le operaie e gli operai della SaGa vinceranno e conquisteranno un futuro produttivo per la loro fabbrica. (rcs)

TREBISACCE (CS) – Giovedì la fiaccolata in ricordo dei migranti vittime dei naufragi

Giovedì 23 marzo, a Trebisacce, è in programma una fiaccolata in ricordo dei migranti vittime dei naufragi, promossa dall’Associazione Volontari Protezione Civile.

Alla fiaccolata, che partirà alle 18.30 da Piazza San Francesco sul Lungomare, ha aderito anche l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alex Aurelio.

«Non si può pensare – ha detto il primo cittadino – che stragi come quella consumatasi nelle acque delle Jonio crotonese o che, in generale, il flusso migratorio già registrato in questi primi mesi del 2023 con oltre 20 mila arrivi (più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 e 323 morti e dispersi lungo la rotta del Mediterraneo centrale) possano essere affrontati da territori come i nostri, già carenti da ogni punto di vista, di uomini, risorse e mezzi».

«Neppure l’Italia da sola può essere in grado, purtroppo – ha aggiunto – di governare questa emergenza epocale. Ecco perché, insieme alla nostra umana ed immancabile solidarietà, è necessario che l’Unione Europea garantisca, come ha più volte ricordato anche il Presidente Roberto Occhiuto, quel necessario ed insostituibile controllo nei e dai paesi d’origine di queste vere e proprie tratte, purtroppo gestite da organizzazioni criminali di fatto indisturbate».

«L’auspicio – è questo l’appello del sindaco – è che l’intera comunità di Trebisacce risponda e sia presente e protagonista a questo momento di condivisione per far arrivare anche da questo territorio un messaggio indispensabile di vicinanza a quanti per sfuggire da guerre e disperazione, scappano dalla loro terra affrontando un mare – conclude Aurelio – che si è ormai trasformato nel più grande cimitero della nostra civiltà». (rcs)

CALOVETO (CS) – Successo per la Festa dell’Albero

Grande successo, a Caloveto, per la Festa dell’Albero, organizzata dal Comune, guidato dal sindaco Umberto Mazza in collaborazione con Legambiente all’Istituto Comprensivo “B. Bennardo”.

Protagonisti della bella e divertente iniziativa di formazione, educazione civica di promozione della eco-sostenibilità sono stati i bambini della scuola dell’infanzia che insieme ai volontari hanno piantato un albero di ulivo nel cortile della scuola.

«Sollecitare, sensibilizzare e promuovere ogni giorno educazione civica, qualità della vita, tutela della salute, dell’identità e dell’ambiente – ha detto il sindaco Mazza – rappresentano per le istituzioni locali dovere e funzione tra le più delicate e le sole che possono davvero lasciare il segno nelle nostre comunità, soprattutto nelle nuove generazioni».

«Siamo orgogliosi di aver contribuito – ha spiegato il primo cittadino – a questa speciale edizione della storica campagna Pianta un amico che ha visto Legambiente impegnata con eventi analoghi in 16 regioni, nelle quale vengono messi a dimora cinquemila alberi e arbusti insieme a migliaia di volontari, studenti, cittadini, associazioni, comuni ed enti territoriali».

«L’albero di ulivo scelto dall’Amministrazione Comunale e piantato oggi nel nostro comune dai bambini – ha continuato – e non è solo un piccolo gesto per combattere gli effetti della crisi climatica; esso rappresenta anche un simbolo di pace, di speranza e di rinascita e prosperità contro tutte le guerre e anche un inno alla nostra identità agroalimentare che dovremmo tutelare e promuovere tutti sempre di più e meglio di quanti non facciamo».

Oltre alla presenza del corpo docenti, della Dirigente Cinzia D’Amico e della vicaria Vittoria De Luca, del presidente del Nicola Abbruzzese, alla manifestazione son intervenuti il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Cropalati Gianluca Perrone ed i sindaci di Cropalati Luigi Lettieri e di Paludi Stefano Graziano.

Nel corso dell’iniziativa, al sindaco è stato consegnato da Legambiente l’attestato di Comune Rifiuti Free 2021, tra i riconoscimenti più importanti confermati da Caloveto nella cornice del suo consolidato impegno sulla eco-sostenibilità e sulla differenziata.

«Ringraziamo Legambiente – ha aggiunto – per averci scelto come tappa per questa riuscitissima Giornata dell’Albero ed i docenti del Comprensivo B. Bennardo per la capacità organizzativa e di coinvolgimento in un percorso di ribadita, virtuosa e proficua sinergia pedagogica scuola-istituzione pubblica e chiesa». (rcs)

COSENZA – Si presenta il libro “Haiti un grande amore”

Domani pomeriggio, a Cosenza, alle 18.30, nella Sala Telesio dell’Hotel Royal, si presenta il libro Haiti un grande amore. Diari dei miei cinque viaggi (2012-2018) di suor Gabriella Arcangeli.

Da anni suor Gabriella va ad Haiti e sostiene alcune realtà nate dalla “Rete Radiè Resch”, nei suoi viaggi ha sempre incontrato suor Luisa Dell’Orto (anch’ella piccola sorella) missionaria italiana ad Haiti dal 2002, responsabile di Kay Chal (la casa di Carlo) nel sobborgo di Port au Prince, uccisa lo scorso 25 giugno 2022 vittima di un’aggressione.
Come in tutti gli incontri il coordinamento è dell’editore cosentino Demetrio Guzzardi; durante la manifestazione la giovane allieva dell’Accademia musicale calabrese “F.S. Salfi” di Cosenza, Elenì Pisani, eseguirà alcuni brani con l’arpa. I proventi del libro saranno devoluti per sostenere una scuola in un villaggio rurale ad Haiti.
Gabriella Arcangeli, nei primi anni 70 del Novecento, si imbatte con la figura di Charles de Foucauld; la spiritualità di questo innamorato della vita di Gesù a Nazareth, la conquista. Gabriella, come quasi tutti i giovani dell’epoca, ha un desiderio dentro il cuore, cambiare il mondo. Ma da dove partire? Cosa fare? In quegli anni alcuni ragazzi pensavano che per cambiare il mondo occorreva eliminare quelli che avevano il potere e questa visione della vita porterà lutti e sangue. C’è invece chi intuisce che ci può essere un’altra strada: iniziare a cambiare sé stessi, per poi mettersi al servizio degli altri, in particolare di chi sta più indietro.
Gabriella si mette in cammino sulla stessa strada di questo appassionato cercatore di Dio e, dopo un percorso nelle fraternità in Francia e il noviziato sui Pirenei, il 4 aprile 1974, nell’oasi di Béni-Abbès (Algeria), nel deserto del Sahara, dove de Foucauld ha vissuto, fa i primi voti come piccola sorella.
Papa Francesco, a conclusione dell’enciclica Fratelli tutti, ricorda il carisma di fra’ Charles: «Egli andò orientando il suo ideale di una dedizione totale a Dio verso un’identificazione con gli ultimi… Voleva essere, in definitiva, il fratello universale. Ma solo identificandosi con gli ultimi arrivò ad essere il fratello di tutti» (287).
Gabriella individua nella Calabria, lontana oltre mille chilometri dalla sua Verona, il luogo dove vivere la radicalità del Vangelo, con chi il Signore le mette davanti. Nel 1982 mons. Giuseppe Agostino, vescovo di Crotone, la invia a Verzino (KR), un paese della pre-Sila. Poi accoglie l’invito ad andare a Foligno (PG), dove vive in fraternità per 9 anni e celebra i voti perpetui nell’abbazia di Sassovivo. Nel 1993 riparte per la Calabria e viene mandata a Perticaro (KR), dove rimane fino al 1997. Gli eventi poi la portano a Bonifati (CS), sul Tirreno. La sua diventa una presenza, sia in paese che nelle scuole dove insegna; ma chi è abituata a conoscere situazioni, luoghi e persone significative, non si ferma mai e Gabriella si coinvolge nelle attività e nello spirito della Rete Radié Resch, dove scopre la realtà di Haiti. Non solo vuole aiutare chi ha perso tutto nel terremoto del 2010, ma desidera vedere de visu quel luogo, quel popolo, quelle situazioni.
Nelle schede vengono presentate alcune delle realtà incontrate da suor Gabriella. Ci sono delle persone che cambiano il corso della storia, perché prendono sul serio i carismi che ricevono: per Haiti una di queste è Dadoue Elane Printemps, infermiera e laica consacrata nell’Istituto secolare domenicano, la donna conosce la dura condizione delle contadine haitiane, che debbono sgobbare per guadagnare qualche spicciolo e sfamare i propri figli, molte volte avuti da uomini violenti, che poi li abbandonano. Per Dadoue il primo problema per le donne haitiane è l’istruzione, se le bambine del suo paese non frequenteranno le scuole, niente cambierà. Dadoue, a 56 anni, il 24 aprile 2010, viene uccisa, ma il seme che ha piantato porta già buoni frutti. Suor Gabriella Arcangeli ha avuto modo di conoscerla in Italia, ma vuole andare a vedere (vieni e vedi è il metodo del Vangelo) le realizzazioni continuate nel nome di Dadoue.
Ad Haiti c’è un altro straordinario personaggio, frère Francklin Armand, anche lui innamorato del carisma di de Foucauld, tanto che dà inizio nell’isola caraibica a una nuova Fraternità di piccoli fratelli e sorelle dell’Incarnazione, una delle 20 comunità nate da questa spiritualità, composte da più di 13.000 membri. La sua comunità nasce per condividere la vita dei contadini, ma da contadini; darà inizio, tra l’altro, a un progetto unico: realizzare laghi collinari, ne sono stati già scavati 218 (i primi 15 addirittura a mano).
Questa straordinaria storia haitiana mi ha ricordato la vicenda di un prete del Sud, don Carlo De Cardona, che sulla scia della Rerum novarum costruì all’inizio del Novecento un importante movimento popolare in Calabria, progettò e realizzò le prime centrali idroelettriche, per riscattare dal feudalesimo i contadini che erano ancora sotto le grinfie dei padroni. De Cardona, come frère Armand, amava dire che «il cristianesimo non solo salva l’anima dell’uomo, ma gli fa riacquistare il dominio sulle cose, sulle forze della natura, sugli animali, su tutto». (rcs)

COSENZA – Il Rotary Sette Colli all’iniziativa sulla prevenzione dell’osteoporosi

Il Rotary Club Cosenza Sette Colli ha partecipato, nei giorni scorsi, alla Giornata Giornata di Prevenzione dell’Osteoporosi, organizzata come parte del progetto distrettuale con capofila il RC Acri presso il Centro di Salute Mentale (Csm) di Cosenza.

Oltre al RC Cosenza Sette Colli, hanno partecipato anche i RC Sibari Magna Grecia di Cassano allo Jonio, “Rossano Bisantium”Cariati Terra BrettiaCorigliano Rossano Sybaris e Trebisacce Alto Jonio Cosentino, tutti del Distretto 2102 Calabria. Sono state coinvolte direttamente alcune pazienti psichiatriche, molte delle quali portatrici anche di patologia neoplastica, le quali hanno potuto sottoporsi a esame MOC gratuito ad opera del personale medico presente, tra cui diversi soci del RC Cosenza Sette Colli. Ha partecipato anche un gruppo di utenti del Centro Diurno psichiatrico “La Ghironda” che segue i percorsi riabilitativi. Soddisfatti i responsabili del CSM.

Secondo Luigina Volpentesta, Direttrice ff del Centro, «l’iniziativa è riuscita a svolgere non solo la mission sanitaria prefissata, ma anche di inclusione sociale, in quanto le persone intervenute, più volte contattate telefonicamente dal personale del CSM nei giorni precedenti, si sono sentite pensate e accolte».

L’iniziativa, assieme al progetto “Il Rotary per la salute” avviato già lo scorso anno dal Club, si pone in coerenza con le linee guida poste in essere dai vertici rotariani internazionali. Gordon Mclnally, Presidente eletto per l’anno 2023-2024, ha infatti invitato i soci a «dare speranza al mondo, e soprattutto a coloro che sono stati colpiti da problemi di salute mentale, una crisi esacerbata dalla pandemia Covid 19».

«Non solo un service medico – ha dichiarato Marcella Giulia Lorenzi, Presidente del RC Cosenza Sette Colli,– ma un’esperienza di inclusione, secondo le linee guida DEI, che di fatto è stato arricchimento anche per tutti noi. Ringrazio la Dirigente, Dott.ssa Luigina Volpentesta, che ci ha accolti con squisita ospitalità, e ringrazio tutti per la partecipazione, in particolar modo gli amici del club di Acri, promotori di questa iniziativa».

«Abbiamo aderito – ha dichiarato Rita Stifani, psichiatra presso il CSM e socia del RC Cosenza Sette Colli – con la precisa volontà di dedicare questa azione di service all’inclusione di soggetti portatori di disabilità ed in particolare alle persone che soffrono di un disturbo mentale, che combattono su due fronti: da un lato, l’esperienza di malattia con tutto ciò che questo comporta in termini di sofferenza e di disabilità, dall’altro con le reazioni dell’ambiente sociale e lo stigma che circonda il disturbo mentale e che in molti casi rappresenta una vera e propria ‘seconda malattia». (rcs)

COSENZA – Venerdì il seminario “Mamma e papà guardatemi, lo sguardo che fa crescere”

Venerdì 24 marzo, a Cosenza, alle 18, nella Sala Teatro della Città dei Ragazzi, è in programma il seminario Mamma e papà guardatemi, lo sguardo che fa crescere.

L’evento è il primo incontro della Scuola genitori Crescere con i figli che crescono a cura dell’Associazione Tagesmutter – I nidi delle Mamme e realizzata con Consultorio La Famiglia e La cooperativa delle donne nell’ambito del progetto “Edu-factoring” promosso dalla cooperativa Don Bosco e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Partecipano Giuseppe Nicolodi, psicologo e psicomotricista dell’età evolutiva e Anna Colombo, docente associazione nazionale Domus.

Il giorno successivo, il 25 marzo, alle ore 10, Nicolodi e Colombo si sposteranno alla scuola Gullo per un incontro rivolto ad insegnanti e genitori incentrato sul tema Come far saper fare l’adulto perché il bambino possa fare il bambino.

Tutti gli altri incontri si svolgeranno alla Città dei Ragazzi. Il 31 marzo, alle 18 ci sarà Margherita Fortebraccio, consulente pedagogica che relazionerà su Indicami la strada … non avere timore, regole ed emozioni saranno le nostre alleate!.

Il 13 aprile, alle 18, sarà la volta di Mimma Ciambrone, educatrice ed esperta in animazione della lettura che tratterà il tema Me lo leggi? Ascolto, contatto, cura. Il valore educativo della lettura condivisa. La questione dell’utilizzo dei dispositivi digitali sarà affrontata da Franco La Gaccia, docente di sociologia della comunicazione il 21 aprile alle 18. Infine, l’ultimo incontro si svolgerà il 28 aprile e sarà dedicato alla crescita dei figli con un’attenzione alla preadolescenza e adolescenza con la presenza di Margherita Fortebraccio

Tutti i seminari sono gratuiti. Per informazioni si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica edufactoringcs@gmail.com. Sulla pagina Facebook Edu-factoring è possibile iscriversi, tramite modulo online, ad uno o più incontri. (rcs)

 

SIBARI – Venerdì l’incontro-dibattito su “La Piana di Sibari e le nuove Politiche Agricole”

Venerdì 24 marzo, a Sibari, alle 18.30, è in programma nella sezione in Via Jacobi, l’incontro dibattito su Quale ruolo della Piana di Sibari nell’agricoltura che cambia, promosso dalla sezione sibarita di Forza Italia.

Prenderanno parte – in veste di relatori – i consiglieri comunali azzurri Sofia Maimone e Stefano Pesce, l’imprenditore agricolo Matteo Perciaccante, la responsabile del Dipartimento nazionale Sicurezza Alimentare di FI, Fulvia Caligiuri.  Le conclusioni saranno invece tratte dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

«La riforma della Politica Agricola Comune – hanno spiegato Maimone e Pesce – apre la strada a politiche fondate su risultati e prestazioni, imprimendo dunque un’accelerazione in fatto di competitività per perseguire con maggior efficienza gli obiettivi comuni dell’UE in materia di sostenibilità sociale, ambientale ed economica nell’agricoltura e nelle zone rurali».

Aggiungono Maimone e Pesce: «Siamo dunque di fronte ad un rilevante cambio di scenario: da qui l’iniziativa di FI, per favorire un confronto a più voci, con l’obiettivo di preservare ed anzi rilanciare la centralità della Piana di Sibari nel contesto agricolo calabrese e meridionale, nel solco di una programmazione regionale finalmente attenta e vicina ai territori ed alla valorizzazione delle loro potenzialità, ad iniziare da quelle agroalimentari di qualità». (rcs)