di FILOMENA SCARPATI – Nel pomeriggio di domenica scorsa, 8 dicembre, si è svolto un incontro organizzato dall’Associazione culturale Mesogaia, presso i locali della sede della società operaia di mutuo soccorso di Oppido Mamertina.
A parlare diffusamente di giornalismo in Calabria, dalle sue radici storiche, è stato Raffaele Leuzzi di Delianuova, scrittore, collezionista, in possesso di una collezione di “Prime Pagine … 1838 – 1970 – Giornali d’Epoca in Calabria” da cui ha preso il titolo la manifestazione che ha suscitato non poco interesse tra i presenti in sala.
Oltre al convegno, ci sarà l’esposizione negli stessi locali, delle testate giornalistiche storiche dal 13 dicembre c.a. al 4 Gennaio 2025 dalle 17 alle 19, mentre le scolaresche possono effettuare visita all’esposizione in orario antimeridiano, previa prenotazione ai numeri a tergo riportati. A porgere il saluto a nome della Soms e ad evidenziare l’importanza del giornalismo in Calabria e della cultura dell’informazione come necessità primaria per l’evoluzione sociale, è stato il presidente Giuseppe De Giorgio, seguito dalla già presidente dell’associazione culturale Mesogaia, Antonietta Bonarrigo, che si è espressa positivamente sul giornalismo calabrese dalla sua nascita ai tempi attuali, non trascurando l’importanza delle ripercussioni del giornalismo sugli studenti, essendo l’ex dirigente scolastico di uno dei due Istituti scolastici di Oppido Mamertina.
Non sono mancati nell’excursus della dirigente, i riferimenti a due importanti uomini di cultura e giornalisti di origini oppidesi, Rocco De Zerbi e Domenico Carbone Grio, anche fondatori di testate giornalistiche e i riferimenti ai giornalisti Domenico e Gaetano Zerbi.
«Quasi incredibile per una Calabria che all’epoca riportava un analfabetismo al 75% della popolazione presente nel territorio», ha commentato Leuzzi nel suo discorso. Questo fa sperare in una proficua evoluzione culturale e sociale a largo raggio nel prossimo futuro, per un paese che per circa un cinquantennio non ha vissuto tempi felici, stando ai fatti di cronaca che non è possibile ignorare se si vuole costruire un futuro al passo con i tempi e in piena legalità.
Il compiacimento, infatti, del Sindaco di Oppido M., Giuseppe Morizzi, espresso nel suo discorso per l’iniziativa intrapresa dall’associazione Mesogaia, evidenzia la consapevolezza che Oppido M. ha bisogno di questo tipo di manifestazioni di cultura elevata, per il bene della comunità civile che conduce dall’inizio del suo recente mandato a sindaco.
Il ritorno al passato e alle radici storiche per la costruzione di un futuro solido che coinvolga le nuove generazioni, è di vitale importanza per la riscoperta delle potenzialità del nostro territorio che ha bisogno di confrontarsi con altre realtà e mettersi in gioco per la ripresa dell’economia che può basarsi sostanzialmente sull’archeologia, la storia, la cultura e le bellezze naturali che possono dar vita ad un turismo sostenibile di tipo culturale. Gli interventi sia della Bonarrigo che di Leuzzi, hanno avuto anche lo scopo di evidenziare come i fermenti culturali di Oppido M., forti e intensi, abbiano portato attraverso uomini come Domenico Carbone Grio, Rocco De Zerbi, Domenico e Gaetano Zerbi, alla nascita del giornalismo sia in Oppido M. che in altri luoghi della Calabria e che abbiano portato alla fondazione di testate anche altrove, come Il Piccolo, giornale di Napoli fondato da Rocco De Zerbi nel 1868, dopo essersi congedato dall’esercito col grado di luogotenente e aver partecipato alle spedizioni garibaldine per essersi arruolato come volontario con l’esercito di Garibaldi nel 1860 e partecipato alla spedizione in Sicilia e all’assedio di Capua, come lui stesso raccontò in Il Primo passo. Il Piccolo, giornale di Napoli, cambiò poi titolo nel 1871 divenendo Il Giornale della sera di cui fu il direttore fino al 1888 e sul quale scrisse anche Matilde Serao, oltre a Vincenzo Morello, Edoardo Scarfoglio, Roberto Bracco, Giorgio Arcoleo, Vincenzo Riccio, Achille Torelli ed altri. Nel 1877 fondò Il Novelliere, dedicato interamente alla pubblicazione di Racconti e Novelle.
Furono anche tante le collaborazioni ad altri giornali. Si evidenzia anche la capacità di inserirsi in ambienti culturali di grandi città a pieni titoli, così come il suo percorso militare, denota l’indole patriotico con forte attaccamento alla patria e allo Stato, valore che si va perdendo, ma di grande importanza, oggi, per sancire, nelle comunità, soprattutto più turbolenti, le identità civiche che stimolano l’attaccamento ai valori e ai principi della Costituzione.
In Calabria le prime testate nacquero a Reggio, Monteleone oggi Vibo Valentia, nel 1808 e successivamente a Cosenza, come giornali delle intendenze che riportavano notizie del governo, allargate poi ad altri argomenti. Per la prima testata a Monteleone oggi Vibo V. fu chiamato ad impiantare la tipografia dell’Intendenza Giuseppe Varriente. In seguito nacquero altri giornali periodici e quotidiani di tipo culturale e pubblicitario per coloro che intendevano candidarsi in politica, ma sempre di vita breve per le difficoltà a stampare delle tipografie. Mentre nel 1876 a Milano Eugenio Torelli Viollier fondava il Corriere della Sera, in Calabria Domenico Carbone Grio fondava L’Eco dell’Aspromonte, con pagine riferite al dibattito politico post-unitario che non durò a lungo e successivamente fondò Il Commercio con corrispondenti a Roma a Napoli e a Berlino che fu sia quotidiano che settimanale che riportava notizie della camera di commercio di Reggio, da lui fondata, ma era aperto anche alla cultura e alla politica e agli inizi del ‘900 la direzione passò ad Orazio Cipriani, così successivamente, Il Sole 24 Ore che inizialmente trattava di politica, attualità e cultura, sull’esperienza del giornale Il Commercio, cominciò a trasformarsi in giornale di economia.
Furono, quindi, Domenico Carbone Grio ed Orazio Cipriani con le loro testate quotidiane e periodiche a segnare l’inizio del giornalismo professionale in Calabria. Inoltre, va ricordato, che il primo quotidiano in Calabria di cui vi è traccia nella biblioteca civica di Cosenza è L’Avvenire di Calabria fondato nel 1882 e il primo duraturo è stato il Corriere di Calabria di Orazio Cipriani protagonista del giornalismo locale dei primi del novecento.
L’invito a visitare la mostra della collezione privata di Raffaele Leuzzi che si terrà ad Oppido M. dal 13 dicembre al 4 gennaio 2025, può definirsi una delle poche occasioni che ci consentirà di osservare i primi giornali fondati in Calabria, appartenenti alla storia del giornalismo della nostra regione. (fs)