Il ministro Salvini: Statale 106 una mia priorità

«Per me l’intera Statale 106 è prioritaria», così come «è «una mia priorità finire il mandato con la Statale ionica completamente finanziata e per gran parte dei tratti completata». È quanto ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel sopralluogo nel cantiere della Statale 106 a Villapiana.

Il ministro, poi, ha ribadito l’obiettivo: «arrivare su tutta la Jonica fino a Reggio Calabria perché poi il Ponte sia un tassello di un percorso unico che da Palermo arriva a Reggio, risale tutta la Calabria, arriva a Roma, Milano, Berlino e Nord Europa. Gli ingegneri e gli operai stanno andando al massimo e quindi io conto che rispetteremo tutti i tempi previsti».

Sulla Statale 106, poi, sono stati investiti 5 miliardi e più di 1 miliardo su questo cantiere: «solo nell’ultima manovra abbiamo messo 3 miliardi direttamente del nostro ministero», ha detto il vicepremier, sottolineando come la SS 1o6 «è uno dei cantieri più importanti che abbiamo in Italia, io lo seguo settimanalmente, è anche uno di quelli economicamente più importanti ed è quello sul quale il governo e il mio ministero stanno investendo miliardi e miliardi di euro. Ci sono tratte complicate che passano anche per l’interno, c’è il discorso degli espropri».

«Il tratto dove siamo oggi nel 2026 dovrà essere operativo», ha rimarcato Salvini, contando «che l’intera tratta venga finanziata e progettata e poi chi verrà dopo di me avrà la gioia di inaugurarla completamente».

Grande soddisfazione per la visita a Villapiana di Salvini è stata espressa dal commissario regionale, Giacomo Saccomanno, sottolineando come non si è trattata solo di una «formalità», ma «la conferma tangibile del suo personale coinvolgimento nel portare a termine un’opera fondamentale per la sicurezza e lo sviluppo del Sud Italia. Il suo lavoro instancabile e la sua dedizione hanno reso possibile ciò che per molti sembrava un sogno irraggiungibile».

«Nessun altro ministro prima d’ora – ha rimarcato – ha mostrato una tale determinazione nel voler risolvere le problematiche infrastrutturali che da decenni affliggono la nostra regione. Salvini ha capito che la Calabria non è solo una terra di passaggio, ma un cuore pulsante dell’Italia che merita di essere valorizzato e sostenuto con infrastrutture moderne e efficienti».

«Grazie alla sua visione – ha aggiunto – oggi possiamo assistere all’avanzamento dei lavori sulla SS106, un progetto che si preannuncia come un catalizzatore di crescita economica, capace di generare nuove opportunità di lavoro e di migliorare la qualità della vita dei calabresi».

«Salvini ha fatto della Calabria una priorità – ha detto – e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il suo impegno va oltre la semplice politica; è la passione per una terra e per la sua gente che lo spinge a lottare ogni giorno affinché la Calabria possa finalmente godere delle infrastrutture che merita. Salvini non si è limitato a promesse elettorali, ma ha agito concretamente, facendo della SS106 un simbolo di rinascita per il nostro territorio».

«L’operato di Matteo Salvini parla da sé – ha concluso – un ministro che ha messo il cuore e l’anima per il bene della Calabria, dimostrando un impegno che resterà impresso nella storia della nostra regione. È un onore avere un leader così determinato e visionario al servizio del popolo italiano». (rrc)

L’OPINIONE / Mons. Claudio Maniago: Le istituzioni scongiurino chiusura dell’Abramo Customer Care

di MONS. CLAUDIO MANIAGO – Quale vescovo della Chiesa di Catanzaro-Squillace, intendo manifestare tutta la mia solidarietà a favore dei 493 lavoratori del call center Abramo Customer Care di Catanzaro, Montalto Uffugo, Crotone e Palermo, per la loro critica situazione aziendale a rischio chiusura dopo che la Tim ha deciso di cessare i contratti commerciali con il call center. Dal primo gennaio scatterà la cassa integrazione, a zero ore, e per alcune di queste sedi, esiste il rischio di essere chiuse definitivamente.

Chiedo alle pubbliche Istituzioni competenti (Regione, Ministero delle Imprese e del Made in Italy) di adoperarsi con il massimo impegno affinché si possa scongiurare li rischio che questa situazione, considerando l’indotto, metta in crisi oltre mille lavoratori e le loro famiglie.

Ho a cuore le sorti delle famiglie, che vivono ormai da diverso tempo nel pericolo del licenziamento. Tutti immaginiamo quale sia lo stato d’animo di un padre e di una madre che devono quotidianamente assicurare la sussistenza della famiglia e il necessario perché i figli possano vedersi garantito un degno futuro.

Chi può deve fare! Ciò nel rispetto della dignità della persona umana e con particolare attenzione alle categorie più deboli.

Come pastore della Chiesa di Catanzaro-Squillace, insieme a tutta la comunità diocesana, presento al Padre le preghiere e le suppliche di coloro che soffrono per la perdita del lavoro in questo difficile momento storico e chiedo alle Istituzioni preposte che possono offrire un significativo contributo a questa vertenza, intervenendo concretamente per la risoluzione positiva di questa situazione.

Oltre alla solidarietà indispensabile in questa ulteriore vicenda di crisi nel mondo del lavoro, è auspicabile anche una riflessione approfondita per una più ampia “conversione” che porti verso un modello di sviluppo più rispettoso delle regole e della dignità della persona umana, che produca benessere per tutti e migliori la qualità della vita sociale e culturale. Solidarietà e sussidiarietà sono li binomio vincente di una società che intende puntare veramente sulla qualità della vita umana. (cm)

[Claudio Maniago è arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace]

A Catanzaro vertice tra Cgil, il Prefetto Ricci e Occhiuto sulla Vertenza Abramo: Soluzione è clausola sociale

La soluzione p una sola, per la vertenza Abramo Customer Care: la clausola sociale. È quanto emerso dall’incontro svoltosi nella Prefettura di Catanzaro, tra il prefetto Enrico Ricci, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese e le Segreterie Confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, le Segreterie Regionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Ugl Telecomunicazioni nonché le Rsu di Abramo Customer Care.

«Sia il Presidente Occhiuto che S.E. il Prefetto si sono impegnati ad attivare tutti i canali istituzionali disponibili affinché la convocazione avvenga nel più breve tempo possibile», hanno riferito le Segreterie, ringraziandoli «per la convocazione di questo tavolo in tempi così brevi in quanto le imminenti scadenze delle commesse (30 giugno) e dell’amministrazione straordinaria (8 agosto) sono due spade di Damocle che pendono sulle teste di 1000 famiglie calabresi».

«Abbiamo rimarcato al Prefetto ed alla Regione Calabria – hanno detto – che i progetti di riqualificazione di cui si è discusso non sono attuabili nel breve/medio periodo, quindi è necessario trovare una soluzione differente per mettere in sicurezza i lavoratori per poi eventualmente concentrarsi nello sviluppo delle ulteriori opportunità che la Regione dice di voler attuare».

«Bisognerebbe – hanno rilevato – riassegnare la commessa ad un’azienda solida, togliendola definitivamente ad Abramo C.C in Amministrazione Straordinaria e successivamente ragionare di progetti formativi di riqualificazione.
Per fare questo è fondamentale la convocazione del tavolo di crisi ministeriale specifico per la Vertenza Abramo Customer Care che tramite Segreterie Nazionali abbiamo richiesto, per richiamare Tim alla propria responsabilità sociale che gli deriva anche dal fatto di essere un’azienda partecipata dello Stato e che è presente in numerose strutture e commesse pubbliche».

«Li abbiamo informati – hanno concluso le Segreterie – che procederemo nelle prossime ore a convocare le assemblee in tutti i siti produttivi della Abramo CC – per definire con i lavoratori il percorso di mobilitazione e protesta da mettere in campo già dai prossimi giorni».

La riunione è terminata con l’impegno di riconvocare il tavolo non appena si avranno novità da parte del Ministero. (rcz)

Concessioni balneari, Nucera: Presa di posizione di Occhiuto può favorire l’intervento del Governo

Per Giuseppe Nucera, presidente di Assobalneari Calabria di Federturismo Confindustria, ha evidenziato come «la  presa di posizione di Occhiuto, in qualità oltre che di Governatore anche di importante dirigente nazionale di Forza Italia,  è un’azione che può favorire l’intervento del Governo».

«È fondamentale che sia stabilita la prevalenza delle leggi nazionali a discapito di organi quali il Consiglio Stato che troppo spesso fanno gli interessi delle lobby e non quelli collettivi», ha ribadito Nucera, aggiungendo come «la nostra Associazione  commenta positivamente l’intervento del Governatore Occhiuto, il quale ha rilevato una questione seria e importante, relativa all’abbondante disponibilità della risorsa spiaggia in Calabria. L’atto di giunta, che accogliamo favorevolmente, è in linea con quanto deliberato in precedenza dal Consiglio regionale».

Come evidenziato dal Governatore Roberto Occhiuto, la Calabria è abbracciata dal mare a est, a ovest e a sud, ed ha quasi 800 chilometri di coste. Dai dati aggiornati a dicembre 2023 emerge che solo il 13% delle spiagge calabresi è dato in concessione dai Comuni e almeno l’87% delle spiagge è dunque al momento libero.

«C’è spazio in abbondanza lungo i nostri 800 chilometri di costa calabrese per chiunque desideri investire e aprire nuovi stabilimenti balneari. È mortificante – ha proseguito – vedere la volontà di distruggere realtà costruite dal nulla da imprenditori coraggiosi che hanno creato imprese e occupazione». 

«Gli stabilimenti balneari sono ostaggio di interessi e mettono seriamente a rischio l’occupazione di un settore trainante del turismo. Le massime istituzioni regionali sono a fianco degli imprenditori balneari e ciò – ha concluso – ci stimola ancor di più a proseguire nella nostra battaglia contro le multinazionali che vogliono impadronirsi delle nostre aziende, spesso a carattere familiare». (rcz)

Il Comitato “Crotone ci mette la faccia” incontra i commissari Errigo e Brambilla

Si è parlato di salute e, in particolare sui numeri, sull’incidenza e sulle conseguenze, delle gravi patologie oncologiche derivanti dalla contaminazione storico ambientale del territorio, nel corso dell’incontro svoltosi nel Palazzo della Provincia di Crotone, tra il commissario straordinario per la Bonifica del Sin di Crotone, gen. Emilio Errigo, il commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla e una delegazione del comitato Crotone ci mette la faccia, accompagnati e sostenuti nelle avversità della vita, dalla presidente, Tina de Raffele.

Un confronto rispettoso, sincero e partecipato, richiesto ai due Commissari Straordinari dalla presidente Tina De Raffele, la quale, insieme alle altre rappresentanti del comitato presenti all’incontro, si batte da anni per la difesa dell’ambiente salubre e della salute dei cittadini, che hanno patito sofferenze immaginabili e ancora oggi, soffrono di malattie dovute alle pressioni ambientali presenti nell’area SIN.

Il Generale Errigo ha evidenziato l’urgenza della bonifica delle aree contaminate da rifiuti pericolosi e non, per limitare e rimediare ai problemi sanitari e ambientali di Crotone.

Durante il dialogo costruttivo è stato sottolineato che questa problematica è di fondamentale importanza per la città e che è necessario agire tempestivamente, nei tempi tecnici più brevi consentiti, per ridurre l’alto grado l’alto di “esposoma” a cui sono sottoposti gli abitanti di Crotone. 

Il Commissario Brambilla, noto per la sua sensibilità e attenzione verso queste problematiche, per la sua specifica alta formazione medico – sanitaria e la lunga attività professionale, ha ribadito piena disponibilità da parte dell’Asp della Provincia di Crotone, a collaborare in iniziative comuni per giungere, nella massima trasparenza e nel minor tempo possibile, ad una lettura obiettiva e comparata dei dati attualmente in via di elaborazione sui malati oncologici con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise per una duratura e reale diminuzione dell’incidenza tumorale nella popolazione della città e della provincia di Crotone. (rkr)

Una giornata gioiosa per i ragazzi del Coro “San Vincenzo Martire” con Papa Francesco

di FRANCO BARTUCCIUna giornata particolare per i ragazzi del Coro “San Vincenzo Martire” del Comune di San Vincenzo La Costa (Cosenza), costituito nel 1978 e composto da ragazzi di età tra 4 e 14 anni, che sono stati invitati dalla “Galassia” dei cori dell’ Antoniano di Bologna per partecipare a Roma il 25 e 26 maggio alla prima Giornata Mondiale dei Bambini, “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”, voluta da Papa Francesco e organizzata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal coordinatore della GMB, padre Enzo Fortunato

Alcuni ragazzi del coro “San Vincenzo Martire” hanno avuto l’opportunità, insieme a tanti bambini appartenenti ad altri cori del territorio nazionale, di manifestare la loro gioia attorno a Papa Francesco in Piazza San Pietro e stringergli la mano con tanta allegria festosa. 

«Lasciate che i bambini vengano a me», era l’invito che Gesù in persona faceva nelle ricorrenze, come si racconta nei Vangeli, indicando agli adulti la beatitudine dei ragazzi trasmessa attraverso la loro innocenza. L’innocenza acquisiva con Gesù un valore essenziale anche per la vita sana degli adulti.

Le due giornate mondiali organizzate a Roma con i bambini allo stadio e poi in Piazza San Pietro, con la presenza di tanti artisti noti ed atleti dello sport hanno rappresentato un’occasione unica da ripetere negli anni per costruire un mondo migliore concorrendo intanto a far crescere in modo sano la formazione dei ragazzi e perché no dare agli adulti un esempio per come vivere con gioia  e serenità una esistenza umana in cui soprattutto i conflitti vengano messi al bando e la concordia porti a generare tanto, tanto, tanto amore.

Per i ragazzi del coro “San Vincenzo Martire” del Comune di San Vincenzo La Costa, che hanno vissuto quei pochi momenti attorno a Papa Francesco saranno certamente indimenticabili e di sprone nel dare agli altri il “tesoro” acquisito, rendendo felici i loro genitori che li hanno accompagnati, quanto la referente organizzativa e direttrice del coro, Antonietta Leonetti, che ci ha messo nell’iniziativa tanta passione, sensibilità e competenza. Facevano parte del gruppo come accompagnatrice il presidente del Consiglio comunale, Alessandra De Rose, ed il consigliere comunale, Rosalba Aceto.

Il coro “San Vincenzo Martire” nel 2018 è entrato a parte della Galassia dei cori dell’Antoniano di Bologna. La Galassia dell’Antoniano è una rete di cori di bambini, distribuiti sul territorio italiano ed estero che si riconoscono nel lavoro educativo e artistico che fece nascere il Piccolo Coro “Mariele Ventre ” dell’Antoniano di Bologna, Non ha scopo di lucro, è indipendente ed è libera da qualsiasi condizionamento politico-economico.

Nasce per amore della musica, per l’interesse pedagogico nella formazione artistica dell’infanzia e si attiene ai principi della fratellanza e della solidarietà secondo un modello che esalta il confronto, il dialogo e il sostegno reciproco da non intendersi di natura economica.  Il fine principale della Galassia dell’Antoniano di Bologna è quello di creare una rete sempre attiva di comunicazione e scambio tra le realtà che ne fanno parte.

Per quanto riguarda il coro “San Vincenzo Martire” al momento è costituito da 24 bambini e bambine, tra 4 e 14 anni, istituito nel 1978 attraverso un “Minifestival” locale ispirato allo Zecchino d’Oro.

Gli obiettivi – ci dice la referente organizzativa, Antonietta Leonetti – sono: 1) Risvegliare nei bambini l’interesse per la musica e il canto; 2) Stimolare e sostenere l’esercizio personale diretto, avviando alla musica d’insieme; 3) Condividere la gioia dello stare insieme.

Il repertorio è costituito da brani dello Zecchino d’Oro, ma anche da canzoni della cultura calabrese e brani per bambini e ragazzi.

Il 25 maggio i bambini del coro, accompagnati dai rispettivi genitori, hanno vissuto la loro esperienza nello Stadio Olimpico, alla presenza di Papa Francesco e tantissimi ospiti: il Piccolo Coro dell’Antoniano diretto da Sabrina Simoni, Carlo Conti, Renato Zero, Albano, Lino Banfi, Orietta Berti, Carolina Benvenga, Ninna e Matti, oltre a migliaia di bambine e bambini da oltre 100 Paesi.  È stata l’occasione per cantare insieme e anche per giocare, nel momento in cui sono apparsi nello stadio una delegazione di calciatori: Gigi Buffon, Alex Del Piero, Cafù, Roberto Carlos e tanti altri. Tra le canzoni, è stato cantato l’inno scritto per l’occasione da mons. Marco Frisina, “Siamo Noi”, che racconta di come siano proprio i bambini la speranza per un futuro migliore, la vera “novità del mondo”.

Il 26 maggio, invece, dalle 10 tutti in Piazza San Pietro per la Celebrazione eucaristica e l’Angelus del Santo Padre che nell’occasione salutato le bimbe e i bimbi di tutto il mondo. Ospite speciale Roberto Benigni, che ha lanciato i suoi messaggi raccontando se stesso: «Quando la piccolo mi chiedevano cosa volevo fare da grande, rispondevo serio: il Papa. E tutti si sbellicavano dal ridere».

Ed ancora: “Amate la vita. Qualsiasi cosa facciate amatela, fatela al meglio, come Michelangelo che ha fatto questa cupola. Cercate di fare cose belle”. Ed è in quei momenti che i bambini del coro “San Vincenzo Martire” hanno vissuto una grande emozione, poiché sono stati chiamati per raggiungere Papa Francesco e sono riusciti a salutarlo con il gesto che simboleggia la pace e la buona volontà, la stretta di mano. E’ stata la seconda volta che il coro di San Vincenzo La Costa ha incontrato Papa Francesco. (fb)

Elly Schlein: No al Ponte, è opera anacronistica

Il Ponte sullo Stretto «è un’opera anacronistica, dispendiosa e pericolosa». È quanto ha ribadito la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel corso del suo viaggio in Sicilia, in cui ha illustrato alcuni dati riguardanti l’opera.

«I calabresi e i siciliani – ha spiegato Schlein su Facebook – sono stufi di propaganda elettorale e di cantieri incompiuti, hanno bisogno di una rete viaria adeguata, di una sanità migliore, di un lavoro dignitoso».

Sulle parole della segretaria dem è intervenuto Roberto Marti, presidente della commissione cultura del Senato e candidato per la Lega alle Europee, sottolineando come «anche solo immaginare che l’attraversamento dello Stretto fra Reggio e Messina possa essere più conveniente in traghetto, in termini di costo e di tempo, appare delirante».

«Si potrebbe comprendere una obiezione ideologica a quella che sarà l’opera più grande, imponente e – soprattutto – funzionale mai realizzata in Italia, ma contestare la oggettiva utilità del futuro Ponte tra Calabria e Sicilia – ha sottolineato – appare davvero incredibile. Si ridicolizzano così i disagi che i cittadini vivono ogni giorno e, soprattutto, si vogliono negare le straordinarie ricadute sociali, turistiche ed economiche che deriveranno dalla realizzazione di questa infrastrutture epocale per il Mediterraneo e per l’Europa».

«Farsi un giro in traghetto da escursionista è un conto – ha evidenziato – vivere i problemi quotidiani di pendolari, malati e lavoratori che ogni giorno sono costretti a passare buona parte della propria giornata in mare tra Calabria e Sicilia è un’altra cosa. Sostenere che il Ponte sia un’opera totalmente inutile solo perché il viaggio solitario della segretaria PD è durato venti minuti (dall’imbarco allo sbarco del traghetto) lascia disarmati non tanto per una legittima contrapposizione tout-court ad una buona idea del Governo, ma perché evidentemente, non si ha davvero nulla da dire contro questa opera. I dati dicono altro».

«Lo studio della Società Ponte sullo Stretto – ha ricordato – ha mostrato che la realizzazione dell’opera è in grado di contribuire in maniera molto significativa al miglioramento del benessere collettivo, apportando benefici netti alla collettività nazionale, migliorando sia gli aspetti economici sia quelli ambientali».

«In particolare – ha proseguito – i principali indicatori sintetici rappresentano un Valore Attuale Netto Economico (Vane) di 3,9 miliardi di euro (attualizzati 2023) e un Tasso interno di rendimento economico (Tire) del 4,51%».

«Non solo – ha aggiunto –. Nel quadro della riduzione dei tempi di attraversamento, il Ponte – si legge sempre nel Report – rappresenta lo strumento che ha il compito di dare continuità a strade e ferrovie e al tempo stesso di valorizzare la portualità. Il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, aperto a treni e auto 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, è la migliore risposta alla domanda di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, la Calabria e il resto del Continente – evidenzia la Stretto di Messina».

«Inoltre, in quanto parte della Rete transeuropea dei trasporti (Ten-T) – ha detto ancora – nell’ambito del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, esso rappresenta – conclude Marti – una tessera del mosaico trasportistico nazionale ed europeo, che rende sostenibile il prolungamento del sistema di alta velocità/capacità ferroviaria nazionale ed europeo in Calabria e in Sicilia». (rrm)

LAMEZIA – Il Comune aderisce alla Giornata mondiale della Sclerosi multipla

Il Comune di Lamezia Terme illuminerà di rosso la Cattedrale di Nicastro,Piazza Fiorentino di Sambiase, Piazza Italia di Sant’Eufemia Nicastro in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, che si celebra domani.

Una campagna di conoscenza e sensibilizzazione organizzata da Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), che prevede una densa roadmap per far conoscere una delle malattie più gravi del sistema nervoso centrale. 

In particolare, per questa malattia, un ruolo determinante è stato svolto dalla ricerca ed appare oggi nevralgica, la conoscenza da parte di tutti, quale strada per ascoltare il proprio corpo e poter così, tempestivamente intervenire.

La consapevolezza e dunque, una conoscenza più dettagliata, risulta anche essere un’arma per rompere alcune tabù sociali per guardare alla malattia, quale problematica da affrontare e non problema al quale sottostare.

Concludiamo con l’auspicio che questa luce rossa, simbolo di speranza e solidarietà, possa accendere non solo i monumenti, ma anche i cuori di tutti noi, unendo la comunità in un abbraccio collettivo verso un futuro senza sclerosi multipla. (rcz)

Wanda Ferro a Reggio per sostenere i candidati di Fratelli d’Italia

Accolta a Reggio da Giovanna Cusumano, responsabile giustizia FdI per la Regione Calabria la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro ha voluto incontrare a Reggio gli elettori e i simpatizzanti per le prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Nell’incantevole cornice del terrazzo di Accademia Gourmet di Filippo Cogliandro, la Ferro ha esposto i 15 punti del programma “europeo” di Fratelli d’Italia. È stato un incontro particolarmente ricco di spunti e idee sull’Europa immaginata da Giorgia Meloni che ha interessato non solo i temi di politica estera, ma anche quelli del fenomeno migratorio e della difesa.

Entrambe le esponenti di Fratelli d’Italia hanno tenuto a sottolineare l’impegno degli eurodeputati a contrastare le iniziative e le proposte di legge che risultano lesive degli interessi nazionali.  L’Europa immaginata dalla Meloni – è stato detto – è quella confederale, deori  popoli, dove è dato ampio margine alle esigenze degli agricoltori che non sono un problema – come qualcuno in Europa vorrebbe far pensare – bensì rappresentano un’occasione di crescita e sviluppo del territorio. Occorre introdurre una moratoria sui debiti in agricoltura e vanno eliminate le norme che retsringono le superfici destinate alla coltivazione. Analogo discoros riguarda tutta la filiera agroalimentare che l’Europa vuole penalizzare a danno dell’Italia: occorre fermare la produzione di carne sintetica e l’etichettatura che non valorizza i prodotti originali del made in Italy.

Nel dibattito ha trovato anche spazio il tema delle case green e della sostenibilità ambientale, e da parte delle due esponenti di Fratelli d’Italia si è messo in evidenza come il loro partito si sia sempre schierato contro la deriva ideologica ambientalista, mentre bisogna incrementare le voci di bilancio detsinate alla prevenzione e e la riqualificazione del territorio. Da ultimo, anche il tema della natalità ha trovato ampia eco nell’esigenza che l’Europa possa dare il via a una politica demografica che rispetti le decisioni dei singoli Stati ma sia coerente con gli obiettivi di sviluppo. (rrc)

Si celebrano i 50 anni del Corso di Laurea in Matematica dell’Unical

Domani mattina, alle 10, nella Sala University Club dell’Unical, è in programma la lectio magistralis del prof. Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale di Pisa.

L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Matematica in occasione dei 50 anni del Corso di Laura in Matematica all’Università della Calabria. Sarà l’occasione per discutere dell’impatto che il Corso di Laurea ha avuto sul territorio, portando in evidenza le testimonianze delle prime laureate e dei primi laureati e, in una simbolica staffetta, premiando alcune giovani studentesse e studenti di scuole secondarie che si sono distinti in una competizione matematica organizzata dal Dipartimento.

L’evento sarà aperto da Nicola Leone, Rettore dell’Unical, Gianluigi Greco, direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica e Bernardino Sciunzi, coordinatore del Cdl in Matematica.

Dopo la lectio del direttore Ambrosio, matematico tra i più apprezzati in Italia e nel mondo, riconosciuto non solo per i suoi importanti risultati scientifici ma anche per aver saputo formare una generazione di eccellenti matematici, si terrà la premiazione Unical Mathematical Contest a cura di Laura Paladino, professoressa di Algebra. Seguiranno testimonianze e interventi.

Nel lontano anno accademico 1973/1974 muoveva i primi passi all’Unical il Corso di Laurea in Matematica. L’anno accademico 2023/2024 marca, dunque, la soglia dei primi cinquant’anni della storia di questo Corso, una storia che ha idealmente contribuito a ricongiungere la Calabria – terra di Pitagora e della sua Scuola – alla proprie radici, interpretandole in una chiave di sviluppo culturale e sociale proiettata verso il futuro. (rcs)