Cinque treni in più per il dopo Capodanno Rai a Reggio

Regionale, il nuovo brand di Trenitalia, in accordo con la Regione Calabria e ArtCal, ha potenziato il servizio per garantire una migliore gestione dei flussi di viaggio al termine della trasmissione “L’anno che verrà”, riducendo emissioni di CO2 e congestioni stradali.

Saranno cinque, infatti, i treni straordinari del Regionale, previsti in partenza dalla stazione di Reggio Calabria Centrale al termine del Capodanno Rai.

Fra le due e le tre della prima notte dell’anno sarà possibile partire dalla stazione di Reggio Calabria Centrale in direzione Lamezia Terme Centrale (due corse di cui una via Tropea ed una via Mileto), Cosenza (una corsa), Catanzaro Lido (due corse).
Personale di assistenza del Regionale, personale di FS Security, volontari della Protezione Civile saranno impegnati per assicurare la riuscita dell’evento
Previste inoltre due corse in partenza dalla stazione di Cosenza alle 3:00 verso Paola e alle 3:10 verso Sibari per accompagnare il rientro a casa di quanti trascorreranno il Capodanno in città.
Sarà possibile acquistare i biglietti presso tutti i canali di Trenitalia. Si consiglia la consultazione del sito trenitalia.com e l’acquisto anticipato del biglietto. (rcz)

Ponte, la minoranza di Villa S.G. contro ricorso al Tar

I Consiglieri Comunali di Forza Italia di Villa San Giovanni – Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco hanno espresso il proprio dissenso per la decisione della sindaca, Giusy Caminiti, di presentare un ricorso al TAR Lazio contro il parere positivo della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente sul progetto del Ponte sullo Stretto.

«Una scelta che, a nostro avviso, rappresenta un errore strategico e un danno per l’intera comunità», hanno detto i consiglieri, chiedendo al primo cittadino «di assumersi le proprie responsabilità e di spiegare alla comunità le ragioni di queste scelte. Villa San Giovanni merita un’amministrazione che guardi al futuro e che sia capace di cogliere le opportunità di crescita, sviluppo e progresso».

Per la minoranza, «la sindaca ha dimostrato chiaramente di non voler rappresentare l’interesse collettivo, ma di sostenere esclusivamente la posizione dei nopontisti, una minoranza contraria allo sviluppo infrastrutturale della città. Invece di lavorare per cogliere l’opportunità storica che il ponte rappresenta, continua a investire risorse e tempo in un ricorso infondato e sterile. Le argomentazioni avanzate nel ricorso, peraltro già confutate dal parere tecnico positivo del Ministero, sono le stesse tesi superate che da anni i nopontisti propongono senza successo».

«Ciò che emerge – hanno evidenziato – è una grave mancanza di trasparenza e dialogo. Né in Consiglio Comunale né in Commissione è stato mai affrontato con chiarezza il tema del ponte, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte nostra. Questa totale chiusura al confronto ha portato noi consiglieri comunali di Forza Italia a doverci recare personalmente a Roma per ottenere informazioni su un progetto che riguarda direttamente il nostro territorio. Un viaggio necessario ma simbolo della distanza tra l’amministrazione cittadina e le reali esigenze della comunità».

«Particolarmente sconcertante – hanno proseguito – è l’incipit del ricorso, che richiama riferimenti letterari da Omero a Pascoli per sostenere che il ponte comprometterebbe la grandiosità dello Stretto. Queste posizioni anacronistiche ignorano del tutto le esigenze concrete dei cittadini e il potenziale di sviluppo economico e occupazionale che l’infrastruttura potrebbe portare».

«La sindaca, con la sua opposizione al progetto – hanno evidenziato – sta condannando Villa San Giovanni alla marginalità e alla stagnazione. Non ha firmato il protocollo sugli espropri, che avrebbe garantito trasparenza e diritti per i cittadini coinvolti, né ha voluto aprire un info point per informare la popolazione sul progetto e smontare le falsità diffuse dai nopontisti».

«Non meno grave – hanno concluso – è il totale silenzio sui costi del ricorso al Tar. Quanto stanno pagando i cittadini per questa battaglia ideologica? Mentre altri comuni lavorano per massimizzare i benefici che derivano dall’opera, Villa San Giovanni rischia di restare indietro, intrappolata in una visione miope e conservatrice». (rrc)

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Cosa sapere sulla Pensione supplementare di vecchiaia

di UGO BIANCO La pensione supplementare di vecchiaia è una prestazione economica erogata dall’Inps a chi è già titolare di una pensione principale. Viene concessa, ad esempio, a coloro che hanno versato contributi al Fondo lavoratori dipendenti privati (Ago), ma in misura insufficiente per ottenere un ulteriore assegno pensionistico autonomo.

Questa situazione è comune tra i lavoratori che, cambiando attività durante la carriera, accumulano contributi in più gestioni previdenziali. In questi casi, oltre a valutare opzioni come la ricongiunzione, la totalizzazione o il cumulo, è possibile richiedere una pensione principale nel fondo che soddisfa i requisiti minimi di pensionamento.

Una volta ottenuta questa, si può richiedere la pensione supplementare, calcolata sui contributi residui presenti in altre gestioni, che da soli non bastano per accedere a una seconda pensione autonoma. La disciplina è regolata dall’articolo 5 della legge 1338/1962, “Diritto alla pensione supplementare”, in vigore dal 1° maggio 1968. Successive modifiche sono state introdotte dall’articolo 12 del DPR 488/1968, che definisce la decorrenza, le modalità di liquidazione e gli eventuali incrementi dell’importo.

Da quando decorre?

La pensione supplementare di vecchiaia è concessa al raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni, come stabilito dalla riforma Fornero dal 2019. La decorrenza inizia dal 1° giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Quali sono le modalità di liquidazione? 

L’importo della pensione è calcolato secondo uno dei seguenti sistemi: Retributivo: se i contributi sono stati versati prima del 1° gennaio 1996; Misto: se il lavoratore possiede contributi sia antecedenti al 1° gennaio 1996 sia successivi al 31 dicembre 1995; in questo caso, una quota è calcolata con il sistema retributivo e una con il contributivo; Contributivo: se i contributi sono stati versati dopo il 31 dicembre 1995 o il 31 dicembre 2011.

Trattamento minimo?

Si ricorda inoltre che la pensione supplementare non è integrabile al trattamento minimo, ai sensi dell’articolo 7 della legge n. 155/1981.

L’ iscritto alla gestione separata?

Gli iscritti alla Gestione Separata che non soddisfano i requisiti per ottenere una pensione autonoma possono comunque ricevere una pensione supplementare di vecchiaia se percepiscono un trattamento pensionistico a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (Ago), di altre forme esclusive o sostitutive, di gestioni speciali per lavoratori autonomi (legge n. 233/1990) o delle gestioni previdenziali obbligatorie dei liberi professionisti.

Questa pensione, erogabile a partire dai 67 anni, può essere di importo inferiore al minimo richiesto per le prestazioni contributive (1,5 volte l’assegno sociale), come specificato nel messaggio Inps 219/2013.

Tabella: Combinazioni per ottenere la pensione supplementare di vecchiaia

La tabella seguente elenca i requisiti e condizioni che consentono di accedere alla pensione supplementare di vecchiaia. È stata strutturata per aiutarti a individuare facilmente se hai diritto a questa prestazione e in quali circostanze.

Ogni riga rappresenta una combinazione possibile, specificando: Tipo di trattamento pensionistico principale: AGO, gestione speciale autonomi, gestione separata, altre forme sostitutive o esclusive e casse dei liberi professionisti; Età minima: 67 anni;Tipo di fondo in cui si può chiedere la pensione supplementare: AGO, gestione speciale autonomi, gestione separata, altre forme sostitutive o esclusive e casse dei liberi professionisti.

Consulta la tabella per verificare se rientri in una delle opportunità indicate:

È utile ricordare che il versamento di ulteriori contributi nella gestione che ha originato la pensione supplementare consente di ottenere un supplemento, che andrà ad incrementare l’importo erogato. 

In caso di decesso del lavoratore o del pensionato, il superstite ha diritto, rispettivamente, alla pensione indiretta supplementare di reversibilità o alla pensione supplementare di reversibilità.(ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]

Il Prefetto di Catanzaro De Rosa in visita alla Cisl

È stata un’occasione utile per scambiare alcune idee sulla realtà calabrese, la visita del nuovo prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa alla sede di Cisl Calabria.

Ad accogliere il Prefetto, il Segretario Generale Tonino Russo, i Segretari Confederali Rosaria Miletta ed Enzo Musolino, il Segretario Generale dell’UST Magna Graecia Daniele Gualtieri

Dopo avere ringraziato il Prefetto De Rosa per la cortesia istituzionale che lo ha portato nell’organizzazione dei lavoratori, il Segretario Russo ha sottolineato «l’impegno della CISL perché le risorse europee e nazionali siano impiegate efficacemente al fine di agganciare crescita e sviluppo.

Per questo, è necessario che le istituzioni, le organizzazioni dei lavoratori e datoriali, le forze vive della società facciano argine comune contro le infiltrazioni della criminalità organizzata, sempre in agguato.

«Il dato di questi giorni che vede la Calabria unica regione in cui l’export cresce di oltre il 20% – ha aggiunto Russo – è indubbiamente incoraggiante, ma deve essere valorizzato e sostenuto con un impegno corale. Deve crescere parimenti la dignità del lavoro: troppo nero, troppo sfruttamento e precariato».

«Serve, in Calabria – ha concluso – un patto sociale che impegni gli attori principali ad affrontare prioritariamente questo tema insieme a quello dello sviluppo. In questa direzione va anche l’impegno della Cisl per una formazione realmente orientata a soddisfare le esigenze delle imprese». (rcz)

Vincenzo Nac ed Enzo Daniele, i promotori della prima Tattoo Convention di Rende

di BRUNELLA GIACOBBEVincenzo Nac ed Enzo Daniele sono i promotori della prima Tattoo Convention di Rende (CS), presso il Parco Acquatico Santa Chiara, tenutasi il 14 e 15 dicembre.

Vincenzo, già ideatore e organizzatore dell’evento Parklife del primo maggio a Cosenza e dei noti party Wish, e Enzo, tatuatore con anni di esperienza nel settore e titolare di Seven Ink tattoo studio, hanno unito le forze per dar vita a un evento unico nel suo genere.

Una due giorni organizzata con stand di tatuatori, espositori, mostre, concerti, battle di freestyle rap, laboratori, seminari, concorsi e premiazioni, esibizioni e performance, quindi ben concepita a livello qualitativo, fornendo un’esperienza davvero articolata oltre che un evento. 

Abbiamo incontrato Vincenzo per porre qualche domanda su questo evento partito alla grande e che presumibilmente, quindi, continuerà ad essere occasione attrattiva per il settore, portando nel nostro territorio professionisti e appassionati dell’universo dei tattoo, come vedremo nell’intervista anche per la prima volta in Calabria. 

– Vincenzo com’è nata l’idea della tattoo convention?
«L’idea è nata dalla nostra esperienza: da anni giriamo per le tattoo convention, io per la passione per i tatuaggi e Enzo per la sua professione. Enzo è molto più che un amico, in quanto negli ultimi dieci anni abbiamo condiviso anche casa, viaggi, gioie e dolori, quindi è per me una persona di fiducia. Qualche mese fa ho ricevuto una proposta da Enzo: “Organizziamo la prima Rende Tattoo Convention?” Ci penso un secondo, ma poi l’istinto mi precede e la risposta è stata “Sì!”.
Da quel momento è partita una macchina senza freni, anche perché amo organizzare tutto nei minimi dettagli e in largo anticipo, mentre questa volta i tempi erano un po’ stretti, ma non potevamo perdere quel momento di slancio!».

– Quindi come vi siete organizzati?
«Dall’idea alla realizzazione non c’è mai stata differenza, ma solo un obiettivo da raggiungere. Scelta la location adatta, incartata la documentazione e le varie richieste burocratiche, creato il sito, lanciati i social e strutturata la comunicazione, abbiamo iniziato a stilare una lista di tatuatori. Partono le telefonate per invitarli ad un qualcosa che era solo nella nostra testa, e hanno accettato. Questi cento tatuatori provenienti da tutta Italia si sono innamorati della nostra idea, incentivati dai servizi messi a loro disposizione, curiosi e desiderosi di conoscere la nostra regione, perché per molti sarebbe stata la prima volta».

– Beh questo è un bel risultato collaterale.
«Senza alcun dubbio, sapevamo sarebbe andata così e siamo davvero orgogliosi di essere stati il motivo per cui alcune persone hanno visitato per la prima volta la Calabria».

– Come si è sviluppata la fase organizzativa?
«Coordinate altre mille cose, convenzionato l’albergo, dedicato un transfer che li andasse a prendere in stazione o all’aeroporto venerdì 13 dicembre, più di 100 artisti hanno raggiunto la Calabria, e il 14 e 15 dicembre sono state due giornate meravigliose, piene di arte, musica, spettacoli, talk e ovviamente inchiostro su pelle».

– Come vi siete sentiti in quei due giorni?
«La stanchezza accumulata in questi ultimi mesi svaniva di colpo ad ogni sorriso incontrato durante l’evento, ad ogni complimento ricevuto. Migliaia di persone di qualsiasi età hanno partecipato, chi per osservare, tanti per tatuarsi. Abbiamo visto addirittura gente emozionarsi mentre veniva tatuata dal proprio artista preferito! Questa sinergia con il territorio, questa passione, questa condivisione, sono quelle cose che vorrei vivere ogni giorno e soprattutto mi fanno sentire vivo. Non mi emozionavo così da quel primo indimenticabile Wish Park, del mio progetto di musica Wish in cui faccio ballare e divertire la gente promuovendo e divulgando musica di una certa ricercatezza. Non percepivo questa “umanità viva” da quei lunedì del Wish con la gente che saltava sulla consolle».

– Quale insegnamento da questa esperienza?
«Le cose cambiano con la volontà, il confronto crea dialogo, curiosità e esigenza. La società si trasforma, non si impone».

– A quanto pare avete puntato in alto e ci siete riusciti.
«Sì. Da tempo volevamo vedere l’ambiente dei tattoo pulsare nella nostra città, e finalmente ci siamo riusciti. Avendo già esperienza di eventi non potevo fare le cose senza passione, quindi hai perfettamente ragione, abbiamo subito puntato in alto per creare qualcosa di enorme e coinvolgente. Il risultato è sorprendente».

– Entusiasti del riscontro dei tatuatori invitati?
«Assolutamente! Abbiamo selezionato 100 tatuatori scegliendoli con cura, e come detto tutti si sono dimostrati entusiasti di partecipare all’evento. Vedere il loro entusiasmo e ricevere i loro apprezzamenti è stata una grande soddisfazione per noi, perché parliamo di artisti professionisti».

– E delle persone partecipanti?
«Anche il riscontro del pubblico è stato incredibile. Le persone che hanno partecipato sono rimaste colpite dalla qualità dell’evento e dalla sua articolazione, quindi per noi è stato motivo di orgoglio vedere un’adesione così calorosa e partecipata».

– Con quale spirito vi affacciate alla prossima edizione?
«Siamo già al lavoro sulla prossima edizione! A breve usciremo con le date per il prossimo anno. L’entusiasmo è alle stelle e siamo determinati a fare ancora meglio. Lo spirito è quello di continuare a crescere, mantenendo alta la qualità e coinvolgendo sempre più persone e tatuatori».

– Grazie Vincenzo per il tuo tempo.
«Grazie a voi per aver notato questo grande movimento avvenuto in città e per aver colto il potenziale decidendo di approfondire con me. Un abbraccio virtuale ad Enzo, ad Angela e a nostra figlia, grazie di esistere. Un saluto a tutti i partecipanti, ci rivediamo presto!». (bg)

Alecci (PD): È il momento di accelerare per creare presidi specializzati in fibromialgia

Il consigliere regionale del PD, Ernesto Alecci, ha ribadito la necessità di accelerare nel processo di istituzione e allestimento di presidi sanitari moderni e attrezzati, specializzati nella fibromialgia, «al fine di raggiungere il livello avanzato già presente in altre regioni d’Italia, così da ridurre in disagi e le spese dei pazienti calabresi, fino ad ora costretti a visite e trattamenti fuori regione».

«Finalmente una buona, e spero definitiva – ha spiegato – notizia per i tanti malati di fibromialgia in Calabria. La recentissima sentenza della Corte Costituzionale (numero 201 del 2024), infatti, ha riconosciuto come non incostituzionali i dettami della legge della Regione Calabria numero 8 del 2024 volti a promuovere l’istituzione, a livello sia ospedaliero che territoriale, di ambulatori, anche multidisciplinari, dedicati all’attività gratuita di screening, trattamento e gestione degli esiti della fibromialgia».

«Già nel marzo del 2022, più di 2 anni e mezzo fa – ha ricordato – avevo portato all’attenzione del Consiglio Regionale la questione, affinchè la Regione Calabria, come già successo in altre regioni italiane, si impegnasse a inserire questa patologia (insieme ad altre malattie invalidanti) nel proprio elenco delle malattie croniche e invalidanti riconosciute nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). All’epoca presentai una mozione votata all’unanimità dal Consiglio e poi, successivamente, fui tra i firmatari della sopracitata legge dedicata alla trattazione della materia, poi impugnata dal Governo».

«La sentenza dona un po’ di speranze ai tanti ammalati – ha concluso – che convivono quotidianamente con questa patologia che si presenta in maniera subdola, con dolori muscolari diffusi e colpisce in particolare le donne, ma anche tantissimi uomini. Nelle forme più acute, questa patologia arriva ad impedire a chi ne soffre di lavorare, studiare o svolgere le normali attività quotidiane. Ma questa sentenza deve essere solo un punto di partenza, uno sprone, per la nostra Sanità in modo da dare finalmente le risposte adeguate a questi pazienti». (rrc)

Legge bilancio regionale, il consigliere Lo Schiavo presenta emendamenti per il Porto di Vibo

Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha presentato tre emendamenti alla Legge di Stabilità 2025 della Regione, in discussione in Consiglio regionale.

Le integrazioni proposte riguardano vari ambiti d’intervento e, in particolare, interventi di riqualificazione del porto di Vibo Marina; la definizione di interventi di welfare in favore delle famiglie calabresi per sopperire al taglio del “bonus affitti” e, infine, una misura, definita “welfare di civiltà”, per l’introduzione di un contributo di solidarietà regionale volto a sostenere le famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro, nelle quali sia presente un portatore di handicap.

Nel dettaglio, il primo emendamento, prende le mosse dal Contratto istituzionale di sviluppo presentato dal Comune di Vibo Valentia, nell’agosto 2020, per la riqualificazione infrastrutturale e funzionale del muro paraonde del Molo Generale Malta e della Banchina Cortese del porto di Vibo Marina per lo sviluppo economico di servizi per la nautica da diporto, il settore crocieristico ed il settore turistico-ricreativo. Il progetto infrastrutturale prevede, nello specifico, la realizzazione di un camminamento attrezzato sopraelevato; la realizzazione di locali ad uso commerciale; la possibilità di accesso e di sosta breve per mezzi di trasporto collettivi; un anfiteatro; la prefigurazione per un terminal per la clientela delle navi da crociera e per il charter nautico. Secondo il quadro tecnico-economico allegato dal Comune di Vibo Valentia alla scheda progetto, le somme attualmente a disposizione corrispondono a 4 milioni e 389mila euro, mentre l’intervento ammonta a 21 milioni e 174mila euro. Sono quindi necessari altri 16 milioni e 875mila euro. Nonostante l’intervento sia stato inserito nei Contratti istituzionali di sviluppo, dell’esito non si ha notizia da tre anni, il che rende incerti i tempi di finanziamento, anche in considerazione del fatto che il Governo sta continuamente rimodulando la quota del Fondo Sviluppo e Coesione destinata alle Regione.

Il secondo emendamento ha l’obiettivo di definire la destinazione delle economie derivanti dalla riduzione delle spese di funzionamento del Consiglio Regionale (previsto dalle Legge di stabilità che si vuole emendare) per destinare le stesse ad interventi di welfare in favore delle famiglie calabresi e sopperire così al sostanziale azzeramento del “bonus affitti” deciso dal Governo nazionale, che ha comportato la riduzione dello stanziamento del contributo statale dalla somma di 6 milioni e 299mila euro ad appena 176mila euro.

Il terzo emendamento mira ad inserire una misura regionale di sostegno, definibile “welfare di civiltà”, mediante l’introduzione di un contributo di solidarietà regionale volto a sostenere le famiglie con Isee inferiore a 15.000 euro, nelle quali sia presente un portatore di handicap ai sensi della L. 104/1992, con connotazioni di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3. Tali nuclei familiari – si spiega nella relazione illustrativa – vivono quotidianamente una limitazione della libertà e non avendo fondi a cui attingere che consentano di affrontare una riorganizzazione della vita familiare, spesso sopportano gravi rischi psicologici e sono costretti a reprimere esigenze primarie, per far fronte ai bisogni del familiare portatore di handicap. (rrc)

Varì: Avviate procedure per attuare interventi per beni culturali

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha reso noto che sono state avviate  le procedure per l’attuazione degli interventi relativi ai beni culturali, ai piccoli centri storici e al patrimonio ecclesiastico della Calabria, previsti nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027.

L’approvazione dei decreti che sanciscono le convenzioni tra la Regione e gli enti attuatori rappresenta un passaggio cruciale per l’avvio delle attività di progettazione e la successiva realizzazione degli interventi sul territorio.

Questi interventi si inseriscono nell’ambito delle iniziative strategiche dell’Accordo di Coesione sottoscritto il 16 febbraio 2024 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

«Questi interventi, voluti dal Governo regionale guidato dal Presidente Occhiuto – ha spiegato – rappresentano un passo fondamentale per la valorizzazione del patrimonio culturale della Calabria, un asset strategico per lo sviluppo sociale ed economico della nostra Regione. Ringrazio le strutture del Dipartimento e tutti gli enti beneficiari per il lavoro finora svolto e per l’impegno che continueranno a mettere in questa importante sfida. La cultura è una chiave fondamentale per la crescita delle nostre comunità e per il futuro del territorio».

«Nei primi mesi del prossimo anno – ha concluso Varì – verrà promossa una manifestazione di interesse rivolta agli enti locali e a tutti i soggetti potenzialmente interessati per l’individuazione di nuovi interventi sulla base degli indirizzi strategici previsti nella DGR n. 493 del 13 settembre 2024».

I progetti oggetto delle convenzioni riguardano:
Palazzo Giffone a Tropea, un intervento attuato dal Comune di Tropea, che ha un costo totale di euro 5.627.909,00 e prevede il recupero e la valorizzazione di questo edificio storico, destinato a ospitare eventi culturali e iniziative per la promozione turistica. L’obiettivo è trasformare il palazzo in un centro di riferimento per attività culturali e turistiche, rafforzando l’attrattività del borgo.

Casino Mollo nei Giganti della Sila: la riqualificazione della struttura storica, attuata dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), prevede la creazione di uno spazio dedicato all’accoglienza e ai servizi per i visitatori del celebre bosco monumentale. Con un costo totale di euro 2.445.598,72, di cui 1.603.250,45 euro cui a valere su FSC 2021 – 2027, il progetto mira a valorizzare il patrimonio naturalistico della Sila in chiave sostenibile.

Polo Museale dell’Alto Pollino: il progetto prevede un investimento totale di euro 8.517.443,00 per la realizzazione di un museo diffuso, integrando percorsi espositivi di alto valore culturale e paesaggistico. A Laino Borgo, l’intervento prevede un rafforzato programma di scavi archeologici in corso di esecuzione, sarà inoltre realizzato un Museo che potrà ospitare i reperti che saranno prodotti durante l’esecuzione. A Papasidero, l’intervento si concentrerà sulla valorizzazione del sito archeologico delle grotte del Romito, con la realizzazione di un Museo che consentirà di migliorare la fruizione storica e culturale del sito.

Borgo di Tiriolo: gli interventi, attuati dal Comune di Tiriolo, prevedono un investimento totale di euro 2.673.257,00 per la valorizzazione delle aree e delle strutture storiche del borgo. L’obiettivo è quello di creare un circuito turistico e culturale che promuova le specificità del territorio, incentivando la crescita economica e culturale della comunità.

Santuario di San Francesco di Paola: l’intervento, attuato dall’Ente Ecclesiastico “Provincia di San Francesco di Paola – Ordine dei Minimi”, prevede un investimento di euro 9.818.000,00 per il restauro e la valorizzazione del complesso storico-artistico dedicato al santo patrono della Calabria.

Alla ripresa delle attività dopo la pausa natalizia, saranno avviate le procedure per l’attuazione degli ulteriori interventi già individuati nell’ambito dell’Accordo di Coesione: la valorizzazione area e pertinenze Santuario Madonna dello Scoglio nel comune di Placanica e il completamento del palazzo Miceli nel Comune di Longobardi. (rcz)

 

Rugna (Ance): Tema della sostenibilità priorità da approfondire

«Il tema della sostenibilità, in particolare l’efficienza energetica e la certificazione energetica, resta una priorità da approfondire guardando al futuro del nostro settore e del mercato immobiliare». È quanto ha detto Roberto Rugna, presidente di Ance Calabria nel corso del convegno L’Edilizia sostenibile in Calabria e la Certificazione Energetica Europea di nuova generazione”, svoltosi in Cittadella regionale.

La certificazione energetica, come sottolineato durante il convegno, è un parametro essenziale per garantire la qualità dell’abitare e la sostenibilità degli edifici. Il progetto Eub Superhub, che vede la Calabria protagonista in Europa, è un esempio tangibile di come la nostra regione stia diventando un punto di riferimento internazionale per l’edilizia sostenibile.

«Ringrazio per l’invito a partecipare a questo importante evento, che si inserisce perfettamente nel percorso che la Regione Calabria ha avviato da tempo, e che Ance Calabria condivide pienamente. Questo progetto ci inorgoglisce e ci fa guardare con ottimismo al futuro – ha proseguito Rugna –. La nostra regione sta diventando parte integrante di un’azione sistemica che si inserisce in un’idea più grande: una Calabria più europea, unita dalla politica della casa e dal green, orientata alla sostenibilità».

«La condivisione, molti anni fa, del protocollo Itaca con l’Assessorato ai Lavori Pubblici – ha aggiunto – è stata un passo fondamentale, e oggi questo protocollo è una realtà consolidata, divenuta parte integrante dei bandi regionali e del nostro Prezzario».

Rugna ha poi sottolineato l’importanza dell’intervento della Calabria sui temi della transizione ecologica e dell’economia circolare, che costituiscono un’opportunità fondamentale per il settore delle costruzioni: «Le recenti analisi condotte da gruppi di studio come Enea e Cnr, nell’ambito del Piano Regionale Integrato per l’Energia (PRIEC), ci evidenziano come il settore abitativo e i trasporti siano tra le principali cause di emissione di CO2. Intervenire su questi temi significa non solo migliorare la qualità delle abitazioni, ma anche agire positivamente sull’ambiente e sul clima».

Rugna ha infine ricordato che il settore dell’edilizia sostenibile è stato inserito tra i settori prioritari per gli investimenti regionali attraverso i Fondi comunitari, all’interno della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3): «Questo è un segnale importante e un’opportunità per il nostro futuro, che va supportata con impegno e perseveranza».

«La nostra associazione, da tempo impegnata in questo processo di adeguamento alle sfide del futuro, continuerà a lavorare in questa direzione, perché crediamo che preservare l’ambiente, sostenere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2 siano essenziali per la qualità della vita delle generazioni future».

La parola d’ordine, come ribadito da Roberto Rugna, non può che essere rigenerare l’esistente dove possibile, e costruire il nuovo secondo principi che siano innanzitutto di qualità della vita e rispetto dell’ambiente. (rcz)

FP Cgil Calabria: Insufficienti le risorse di Arpal

L’Agenzia Regionale Politiche Attive per il Lavoro (Arpal) «in ragione delle risorse finanziarie ancora insufficienti, non è nelle condizioni di poter assolvere a pieno regime alla propria “mission”, quella di supportare i Centri per l’impiego nell’erogazione dei servizi per il lavoro e nelle misure di politica attiva connesse alle funzioni e ai compiti della Regione». È quanto emerso dall’assemblea dei dipendenti iscritti alla Fp Cgil dell’Arpal, alla presenza della segretaria generale della Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari e del segretario Fp Cgil Calabria Ferdinando Bruno Schipano, in cui si è discusso dello stato di attuazione del nuovo Ente.

L’ Azienda Calabria Lavoro, “ente pubblico economico”, è stato trasformato in Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (Arpal), “ente pubblico non economico” a valle di una lunghissima vertenza il cui esito positivo ha conferito all’Ente stabilità e norme certe di riferimento per l’esercizio e il rilancio di funzioni fondamentali relative al mercato del lavoro.

La dotazione organica dell’Agenzia è composta interamente da dipendenti part time, dieci dei quali con contratto di lavoro a tempo determinato. Tale condizione, oltre a rendere difficile l’attuazione delle finalità previste, desta profondo disagio tra i lavoratori, i quali aspettano da tempo la trasformazione del contratto di lavoro in full time per tutti, la modifica del rapporto di lavoro in tempo indeterminato, con l’avvio della procedura di stabilizzazione, per i dipendenti provenienti dal bacino della Legge Regionale 54 e l’obbligatoria previsione in bilancio delle risorse per la costituzione del fondo per il salario accessorio.

In questi giorni, sia il Commissario dell’Agenzia Manna, che l’assessore regionale al Lavoro  Calabrese, su sollecito della Fp Cgil, si sono favorevolmente espressi in merito alla volontà di risolvere le problematiche relative al personale. Il compito di questa O.S. è quello di vigilare affinché in tempi rapidi le promesse e gli impegni possano diventare realtà.

Alla fine della appassionata e utile discussione, al fine di strutturare le attività sindacali della Fp Cgil all’interno dell’Agenzia, è stato costituito il Comitato degli Iscritti del quale fanno parte: Paola Palermo, Daniela Rabia, Eleonora Albanese, Michela Caiafa, Antonella Pirrotta, Antonio Pileggi, Francesco Lo Bello, Maria Citraro, Rossana Renda, Francesco Zicarelli, Francesco Buni, Nunzio Zinnà, Elisa Lo Bianco, Marco Petrolo, Francesco Varì; lo stesso comitato ha stabilito di individuare quali membri Coordinatori: Francesco Lo Bello, Paola Palermo, Francesco Zicarelli, Daniela Rabia, Eleonora Albanese.

I Segretari Baldari e Schipano nel ringraziare i componenti per la disponibilità, augurano a tutti un buon e proficuo lavoro volto alla risoluzione delle tante problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori della Agenzia.  (rcz)