Bonifica Sin Crotone, Errigo spinge per monitoraggio dati epidemiologici

Il Commissario Straordinario per la bonifica del Sin di Crotone, gen. Emilio Errigo, ha indirizzato una richiesta ufficiale all’Istituto Superiore di Sanità, ad altri enti tecnico-scientifici e alle Istituzioni interessate, richiedendo le informazioni da loro possedute concernenti i dati epidemiologici ed ogni altro dato ritenuto utile riferiti all’area Sin, per l’avvio e l’implementazione di un programma di raccolta e analisi di dati epidemiologici.

«La salute pubblica è e deve essere sempre la priorità. Su questo aspetto nessun ritardo è ammissibile»; questo è il messaggio chiaro e perentorio che emerge dalla nota. 

Nelle more delle operazioni di bonifica ambientale in corso, portate avanti in sicurezza, dai soggetti obbligati e accertate con i controlli previsti dalla legge, il Commissario ha voluto richiedere con urgenza, tutti i dati finora posseduti ma mai sistematizzati, sul monitoraggio sanitario mirato sulla popolazione residente.

Il programma mira non solo a fotografare l’attuale condizione epidemiologica dell’area ma a creare una nuova base scientifica per valutare nel tempo l’efficacia delle azioni di bonifica ambientale.

Il coinvolgimento diretto di enti come ISS, ISPRA, CNR, ARPACAL, Ministero della Salute e Regione Calabria, tra gli altri, dimostra la portata sistemica e interistituzionale della richiesta di intervento.

«Questa nota – si legge – rappresenta una prima risposta, dettata dall’ascolto delle legittime preoccupazioni e dai timori sulle possibili patologie ambientali, della cittadinanza volta a non sottovalutare gli aspetti correlati alla salute pubblica, sia nel breve che nel medio-lungo termine».

La struttura commissariale è pienamente consapevole delle preoccupazioni della cittadinanza e intende determinare l’avvio di azioni trasparenti, basate su dati oggettivi e scientificamente fondati. 

«L’obiettivo è duplice – viene rimarcato nella nota –: proteggere chi vive nel territorio contaminato e garantire che le operazioni di risanamento siano efficaci anche sotto il profilo sanitario».

In questo contesto, il monitoraggio epidemiologico rappresenta un passo imprescindibile, non accessorio, del percorso di bonifica. 

«La popolazione – ha concluso Errigo – ha il diritto di sapere e di essere tutelata: la scienza e le istituzioni sono chiamate a dare risposte concrete». (rkr)

Calabria tra le prime ad aver approvato linee per prevenzione e tutela bambini

La Calabria è tra le prime regioni ad aver approvato le Linee di indirizzo per il sistema di prevenzione e tutela delle bambine e dei bambini dal rischio di maltrattamenti, abusi e condotte inappropriate nei servizi educativi e di istruzione. Un documento strategico che rafforza la sicurezza, il benessere e la qualità dei servizi rivolti alla prima infanzia, in attuazione della Legge Regionale n. 24/2024.

«Siamo orgogliosi che la Calabria sia tra le prime Regioni in Italia ad aver emanato linee guida in un settore così delicato e strategico per lo sviluppo del territorio, ponendosi all’avanguardia nella promozione di una cultura pedagogica fondata sulla cura, sulla prevenzione e sulla corresponsabilità educativa tra istituzioni, famiglie e comunità», ha commentato l’assessore regionale all’Istruzione, Maria Stefania Caracciolo.

Con l’approvazione della legge regionale n. 24 del 2024 e, nello stesso anno, del regolamento attuativo è stato avviato un percorso virtuoso che punta, per la prima volta in Calabria, a contrastare la povertà educativa legata all’infanzia, colmando il gap esistente con le altre regioni italiane e con il resto dei Paesi europei, garantendo un’offerta educativa di qualità a tutti i bambini e le bambine.

«Con queste linee guida – ha spiegato l’assessore – proseguiamo nel percorso intrapreso, finalizzato non solo ad implementare i servizi educativi e di istruzione ma soprattutto a qualificarli perché la qualità dell’educazione passa anche e soprattutto dalla capacità di proteggere e promuovere ambienti sicuri, trasparenti e rispettosi; esse rappresentano un atto concreto di responsabilità verso i nostri bambini, le famiglie e gli operatori del settore».

Le linee di indirizzo per il sistema di prevenzione e tutela, frutto di un percorso di concertazione tra Regione, Anci, Usr e le associazioni maggiormente rappresentative prevedono: l’adozione di un Codice di condotta a cura dei soggetti gestori, con norme comportamentali per il personale e modalità di segnalazione efficaci; un piano di prevenzione e tutela, fondato su formazione, coordinamento pedagogico, collegialità, valutazione della qualità e partecipazione delle famiglie; misure per contrastare lo stress lavoro-correlato, a tutela della salute e il benessere degli educatori; un uso consapevole delle tecnologie digitali, con particolare attenzione all’impatto degli smartphone sui bambini più piccoli.

«Desidero, infine – ha concluso – ringraziare sentitamente il Dipartimento Istruzione e tutto il gruppo di lavoro che ha collaborato sinergicamente, con competenza, passione ed entusiasmo, con la struttura regionale per il raggiungimento di questo importante risultato». (rcz)

Il Coapi Calabria sottoscrive documento unitario per i pastori dopo incontro con la Regione

Il Coapi  Calabria ha sottoscritto, con altre realtà calabresi, un documento unitario con cui si da atto alla Regione del lavoro fatto, anche grazie al confronto con gli allevatori e le realtà sociali attive.

La firma del documento, apposta da Luana Guzzetti, olivicoltrice di Cropani e componente del Coordinamento Nazionale del Coapi in rappresentanza delle realtà Calabresi aderenti, è avvenuta dopo che nei giorni scorsi, il 18 giugno, insieme ad altre realtà imprenditoriali, movimenti e associazioni sia territoriali che regionali, si era tenuto un incontro in Regione Calabria con l’assessore Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, per verificare e sollecitare un provvedimento che consente ai pastori calabresi di poter ricostituire il patrimonio ovino falcidiato nei mesi scorsi dalla Blue Tong.

L’incontro ha sancito un accordo di merito fra gli allevatori (che nei mesi scorsi si erano mobilitati con diverse iniziative) e la Regione Calabria sul provvedimento che viene dopo mesi di confronto e che, nei fatti, potrà permettere agli allevatori calabresi di poter affrontare la prossima annata agraria potendo contare su risorse e strumenti non scontati e fondamentali.

«all’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria ed ai dirigenti della Regione, va il riconoscimento del lavoro fatto e della capacità di ascolto che hanno saputo mettere in campo. Ora si tratta di varare il provvedimento nel più breve tempo possibile, di renderlo operativo e di fare in modo che l’istruttoria sia la più celere possibile», ha sostenuto Francesco Scarpino, presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino di Crotone, nominato portavoce del documento unitario sottoscritto dalle diverse delle realtà sottoscrittrici del documento unitario.

Il Coapi, in Calabria, partecipato da alcuni presidi dell’Area del Crotonese e di Vibo Valentia attivi negli ultimi due anni contro la crisi, dal Presidio Calabrese della “Rete Salviamo l’Allevamento di Territorio” e dal Coordinamento Regionale di Altragricoltura, ha tenuto sul tema dell’Allevamento diverse iniziative nei mesi scorsi rendendosi protagonista di proposte portate al tavolo di confronto con l’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria.

Le iniziative del COAPI, avviate con una prima giornata tenuta il 25 giugno del 2024, che ha coinvolto i pescatori, gli agricoltori, i pescatori e i sindaci e le province del territorio raccogliendo delibere di adesione al documento nazionale con cui il Coapi chiede al Governo Nazionale la “Dichiarazione di Stato di Crisi della piccola e media impresa agricola e allevatrice italiana” hanno, fin da subito, puntato all’obiettivo di aprire con la Regione Calabria una interlocuzione utile per avviare un lavoro concreto sulle crisi regionali delle aree rurali e delle marinerie.

Obiettivo che, nei fatti, sta facilitando un clima utile di confronto fra le istituzioni di territorio e gli agricoltori e pescatori che stanno denunciando la crisi e avanzano proposte utili ad affrontare i problemi.

Interlocuzione positiva aperta fin dal 3 marzo scorso e che sta proseguendo nei fatti attorno a problemi concreti per trovare soluzioni, grazie al confronto fra gli imprenditori in mobilitazione e le istituzioni di territorio.

Per Luana Guzzetti «è il momento dell’unità fra gli allevatori, i pastori e gli agricoltori calabresi ed è il momento del confronto con le istituzioni chiamate a riconoscere quanto straordinaria sia la situazione di crisi come dimostra il fatto che, nel caso degli allevatori, basta l’effetto di una variabile esterna per rompere equilibri economici delicatissimi imposti dall’aumento dei costi e dalla crisi».

«La Regione Calabria, che ha ben operato nel confronto degli allevatori – ha concluso – ora è chiamata ad attuare il bando con celerità per evitare che l’annata agraria sia compromessa e ad estendere il confronto con i movimenti e gli agricoltori che pongono la necessità di eventi adeguati alle crisi. Se è stato possibile con la Lingua Blu, può esserlo, come chiede il Coapi, anche sugli altri temi che abbiamo sottoposto al confronto con la regione». (rcz)

Lella Golfo dedica alla Calabria il Premio Marisa Bellisario

di PINO NANOIl 27 giugno si rinnova l’appuntamento con l’Oscar delle donne, il Premio Marisa Bellisario “Donne che fanno la differenza”, giunto alla sua 37ª edizione, nella splendida cornice del Parco Archeologico del Colosseo e in onda su Raiuno, e che porta ancora la firma della “pasionaria di Bocale”, la calabrese Lella Golfo, e la dedica di questa straordinaria protagonista calabrese alla sua terra di origine.

«Nonostante i tanti baluardi espugnati e i primati raggiunti – dichiara la Presidente Lella Golfo – premiare e celebrare l’eccellenza al femminile continua a essere una priorità. Le grandi sfide del futuro, da quella ambientale a quella tecnologica fino al raggiungimento di una pace duratura, necessitano di una leadership femminile forte e riconosciuta. Questo è il senso e lo spirito con cui si muove da quasi quarant’anni il Premio Marisa Bellisario. Le Mele d’Oro 2025 rappresentano un altro passo avanti in questa direzione e ci raccontano di un’Italia che continua ad avanzare con convinzione verso un traguardo di parità». 

Un Premio targato, appunto, orgogliosamente Lella Golfo, che è la storia di una ragazza calabrese che da Reggio Calabria ha poi scalato i gradini del potere arrivando ai vertici delle istituzioni del Paese, una storia di eccellenza e soprattutto di grande successo personale, una donna che ha dedicato tutta la sua vita alle battaglie per le donne e che oggi è punto di riferimento di tutto il mondo femminile italiano e internazionale.

«Sono orgoglioso di presiedere la Commissione esaminatrice del Premio – aggiunge il Presidente della Commissione esaminatrice Gianni Letta – e ringrazio tutti i membri che condividono l’annoso compito di selezionare le ‘migliori’. In questo impegnativo e prezioso ruolo anno dopo anno siamo spettatori partecipi di un novero di eccellenze femminili sempre più nutrito. Valorizzare questa positiva potenza femminile non rappresenta solo un tributo dovuto all’impegno determinato di queste donne ma contribuisce a indicare la strada, a svelare le opportunità a chi deciderà di emularle, così contribuendo al progresso materiale e morale dell’intera nazione». 

Selezionate dalla Commissione esaminatrice, ecco le vincitrici dell’Edizione 2025 del Premio Marisa Bellisario. Premio Internazionale alla Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, per le Istituzioni, il Premio va alla prima Ragioniera Generale dello Stato Daria Perrotta e per l’Informazione alla Direttrice dell’Agenzia Giornalistica Italia Rita Lofano. Per l’Imprenditoria, Laura Bertulessi, Founder e Amministratore Delegato di Italtrans, per il Management, Maria Luisa Gota, Amministratore Delegato Eurizon, prima donna alla guida di Assogestioni e Responsabile della Divisione Asset Management di Intesa Sanpaolo. Premi Speciali a Arianna Alessi, Vicepresidente OTB Foundation e Suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline. Per lo Spettacolo il Premio va a Claudia Gerini mentre il Germoglio d’Oro viene assegnato alla ginnasta Alice D’Amato.

Due i riconoscimenti riservati alle aziende che si sono distinte nel campo della parità di genere, sia con politiche di sviluppo e promozione delle carriere femminili sia con azioni innovative ed efficaci di welfare aziendale. Il primo, riservato alle Piccole e Medie Imprese è il Premio Women Value Company Intesa Sanpaolo, giunto alla sua 9ª edizione e che ha visto la candidatura di oltre 1000 aziende. Per la Media Impresa a vincere l’ambito riconoscimento è Mulan Group, azienda alimentare che collabora con le principali catene della grande distribuzione in tutta Europa; per la Piccola Impresa vince MyLime, giovane microimpresa bolognese innovativa che crea valore e trasparenza sul ciclo di vita dei prodotti attraverso il Digital Product Passport. 

Dedicato alle grandi aziende è invece il Women Empowerment Company realizzato in collaborazione con Confindustria e quest’anno conquistato dal gruppo Terna, proprietario della rete di trasmissione italiana dell’elettricità in alta e altissima tensione e il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa. 

Ingegneria Informatica, Meccanica ed Elettrica e sono i corsi di studio individuati dalla Commissione esaminatrice per concorrere all’assegnazione della Mela d’Oro 2025 a tre brillanti neolaureate. Oltre quaranta gli Atenei italiani coinvolti e tre le grandi partner – Zucchetti, Ferrovie dello Stato Italiane e Terna – associate al rigoroso processo di selezione che ha portato infine alla proclamazione di Sara Zoccheddu, Alessandra Magnabosco ed Eliana Mangiardi.

A consegnare le ambite Mele d’Oro, si alterneranno nel corso della trasmissione personalità delle istituzioni, dell’economia, della comunicazione e dello spettacolo.Come ogni anno, il Premio Marisa Bellisario si avvale del patrocinio di numerosi Ministeri e di un Comitato d’Onore composto da eminenti personalità. Un evento da non perdere, e soprattutto da non sottovalutare. (pn)

Tavernise (M5S): A San Giovanni in Fiore inaccettabile farmacia territoriale chiusa

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha denunciato una situazione «di gravità inaudita,  denunciata dal cittadino Domenico Caruso di San Giovanni in Fiore: l’assenza cronica del farmacista presso la farmacia territoriale della sua città. Questa problematica, lungi dal dover essere ignorata, deve irrompere con forza nelle stanze del potere».

«La denuncia del signor Caruso non può e non deve cadere nel silenzio assordante delle istituzioni, né rimbalzarci addosso come un mero fatto di cronaca. Deve farsi largo e diventare la chiave di volta per una risoluzione dei tanti problemi che la sanità in Calabria porta con sé», ha rimarcato Tavernise, facendo un appello al presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, «affinché faccia tutto il possibile per ricucire questo strappo territoriale e garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini di San Giovanni in Fiore e, di conseguenza, dell’intera Calabria» e alla sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, «di prendere tutti i provvedimenti del caso per risolvere immediatamente questo problema».
«Il caso specifico di San Giovanni in Fiore, area interna e montana – ha proseguito – è a mio avviso, un emblema lampante di un sistema al collasso. La farmacia territoriale non è un semplice presidio; è un punto nevralgico per un numero elevatissimo di malati che solo lì possono reperire i farmaci salvavita, indispensabili per la cura delle loro patologie. E non solo: essa rappresenta l’unica fonte di rifornimento in zona per le farmacie ordinarie, che dipendono da essa per l’approvvigionamento di medicinali erogabili esclusivamente dal Servizio Sanitario Nazionale».
«L’alternativa, ovvero l’altra farmacia di zona situata a Rende – ha detto ancora – impone un viaggio di quasi 45 minuti. Questo si traduce in un ulteriore, insopportabile disagio per pazienti e familiari, persone già provate dalla malattia. È impensabile, a mio modo di vedere, che la farmacia territoriale rimanga priva di un farmacista e, ancor più grave, che rimanga chiusa anche per interi fine settimana. È inconcepibile tagliare e pensare di risparmiare sulla pelle delle persone. Mentre si assiste a tanti sprechi in altri settori, si arriva a far cassa sulla vita delle persone. Tutto ciò è vergognoso, al pari del silenzio delle istituzioni».
«Questo mio intervento – ha concluso – non è solo un appello alla risoluzione di una specifica emergenza, ma un monito a riconsiderare le priorità in un settore vitale come la sanità, dove i tagli indiscriminati e la burocrazia non possono e non devono compromettere la salute e la dignità dei nostri concittadini». (rcs)

Enogastronomia e turismo, binomio vincente per dare spinta alla qualificazione e allo sviluppo della Locride e della Calabria

di ARISTIDE BAVAEnogastronomia e turismo, binomio vincente per dare spinta alla qualificazione e allo sviluppo della Locride e della Calabria. Un messaggio chiaro quello partito dal Porto delle Grazie di Roccella, dove si è tenuto un incontro tra i rappresentanti della Associazione Italiana della cucina “Costa dei Gelsomini”, della Locride,  e quelli di “Gallura” della Sardegna.

Il tutto, proprio, nella stupenda cornice del Porto roccellese dove le due delegazioni dell’Aic si ritrovati presso la struttura la “SciabaKa”, presenti, tra gli altri, anche il sindaco della città Vittorio Zito e il consigliere regionale Antonello Talerico, che si sono appunto soffermati sull’importanza che riveste l’enogastronomia per lo sviluppo del settore turistico auspicando una doverosa promozione del settore. Assieme a loro anche Vasco De Cet, Amministratore Unico del Porto, che ha parlato dei successi che si stanno riscontrando grazie alla politica innovativa che si sta perseguendo e che vede la struttura di Roccella anche tra le mete più ambite dei vacanzieri da diporto. 

Per l’occasione sono stati presenti nella Locride, con il delegato della locale Aic, Giuseppe Ventra, che ha organizzato l’incontro, e il delegato di Gallura, Massimo Putzu, anche il delegato regionale, Rosario Branda, e tutti i delegati della provincia reggina ovvero Sandro Borruto, delegato A.I.C. area dello Stretto Costa Viola; Ettore Tigani, delegato A.I.C. Gioia Tauro – Piana degli Ulivi; Giuseppe Alvaro, delegato A.I.C. Reggio Calabria e Franco Prampolini, delegato A.I.C Area grecanica che, con brevi interventi, si sono alternati per condividere gli aspetti sociali della manifestazione. 

Sono intervenuti anche il giornalista Marco Bittau, coordinatore regionale del Centro studi regionale della Sardegna e il presidente del Consiglio di amministrazione della fondazione distrettuale Lions, Franco Scarpino. L’incontro è stato introdotto dal segretario dell’ Aic della Locride, Luciano Tornese.

La conviviale è stata imperniata su specifiche pietanze gastronomiche della tradizione locale, preparate dallo chef Vincenzo Forgione e illustrate nei particolari dall’imprenditore Salvatore Agostino che, proprio nei giorni, scorsi è stato insignito del “Premio Eccellenza Lions” per il suo importante e fattivo contributo nel campo della gastronomia e per le sue riconosciute capacità di promuovere i prodotti locali in Itali e nel mondo. Agostino è stato presentato dal simposiarca della giornata Paolo Commisso. La degustazione è stata preceduta con una significativa appendice a cura di Simone Ventra, noto medico specialista in cardiologia che si è soffermato, con dovizia di particolari, sul tema “fattori di rischio e malattie cardiovascolari”.

A cornice dell’incontro anche le esposizioni artistiche della pittrice Maria Grenci che ha offerto interessanti scorci del territorio. La giornata è stata arricchita dall’ingresso nell’ Aic “ Costa dei Gelsomini”, di ben cinque nuovi soci, ovvero Paolo Commisso, Francesca Costantino, Vincenzo Ursino, Raffaele Niceforo e Cesare Laruffa. A conclusione dell’incontro la delegazione della Locride ha donata agli ospiti la raffigurazione della Dea Persefone curata dall’artista  Alberto Trifoglio come ricordo e segno distintivo del territorio della Locride. (ab)

L’OPINIONE / Candeloro Imbalzano: Parco del Vento solo uno slogan

di CANDEROLO IMBALZANOAvevo sinceramente sperato di poter esprimere, al termine dei lavori avviati da pochi mesi dall’attuale Amministrazione,  un giudizio complessivamente  positivo, a prescindere dalla diversità di schieramento politico. Avevo sperato che venisse valorizzata l’area che, dal torrente Fiumarella, conduce a Punta Pellaro, realizzando un progetto capace di  rendere fruibile la straordinaria risorsa del  “Vento” del comprensorio pellarese.

Troppi ricordi della nostra infanzia ci legano a questo tratto di mare e di spiaggia, per noi di una bellezza unica, e fin qui tutelati soltanto dalla locale Proloco, con l’infaticabile presidente Concetta Romeo e dalle Associazioni ambientaliste. Avendo frequentato per decenni  l’Alto Garda, in particolare Riva e Torbole, vere capitali europee degli sport del vento, avevo immaginato la realizzazione di un progetto che avviasse  anche alle nostre latitudini lo sviluppo di quell’area Trentina, capace di attrarre da almeno 50 anni  molte decine di migliaia di appassionati di Surf e Kite. Purtroppo, la ricognizione da noi effettuata nella mattinata di ieri ci ha prodotto un grande scoramento, visto il risultato constatato: il solito clichè di una mini pista ciclabile, che riduce pericolosamente l’asse stradale, l’immancabile area giochi per bambini, (a duecento metri da un’altra simile e sempre vuota per la presenza di un ulteriore  parco giochi nei pressi del vicino  campo sportivo), ed una colata  di catrame stradale  per qualche centinaio di metri, con tanto di alberi ai lati di quel breve tratto.  

Il tutto preceduto dallo “spettacolo” ambientale  offerto soprattutto sul lato sinistro della  strada a partire  dal torrente Fiumarella e che ha  fatto pomposamente coniare a qualche dotto amministratore lo slogan di “Parco del Vento!”.

Confesso che mi sarei aspettato almeno  dai consiglieri che oggi risiedono a Pellaro, prima che il progetto venisse approvato in Giunta, uno studio più accurato dell’elaborato tecnico, per comprenderne  la sua funzione e la capacità reale di questo cospicuo investimento di contribuire allo sviluppo turistico dell’area. Io avrei consigliato, a loro e al progettista, una puntata di qualche giorno nelle due località trentine per  rendersi conto di cosa necessitava veramente per creare un  “Parco degli Sport del Vento”, con un occhio soprattutto  attento al contesto ed alla possibilità di  creare  servizi ed attrattori per trascorrere  le serate a mare.

L’osservazione di  questi  luoghi avrebbe evitato qualche intervento dal palco in chiave quasi macchiettistica, diciamo una semplice offesa all’intelligenza dei  presenti, abituati a viaggiare e dotati di capacità critica e di valutazione. Naturalmente, spetterà alla più che probabile ormai prossima amministrazione di centrodestra di riflettere sulle enormi potenzialità di sviluppo turistico di Punta Pellaro e dell’intero comprensorio pellarese, rivisitando, con una visione ben diversa, quanto realizzato e che si è voluto enfatizzare in questi giorni senza alcun accostamento con la realtà. (ci)

[Candeloro Imbalzano, già più volte assessore comunale, consigliere regionale ed attuale  esponente di “Forza Italia”]

 

L’OPINIONE / Giacomo Saccomanno: Ripensare al rigassificatore di Gioia Tauro

di GIACOMO SACCOMANNO – I tanti conflitti attuali e il pericolo di blocco o aumento delle materie prime energetiche stanno allarmando l’economia globale. I certi rialzi dei prezzi dell’energia e le incertezze sui mercati potrebbero portare ad ulteriori freni per la crescita. L’Italia ha una sua debolezza evidente per le scellerate scelte del passato che hanno bloccato l’uso dei pozzi di gas e lo smantellamento del sistema di produzione di energia nucleare.

La dipendenza da altre nazioni e, in particolare, da quelle che oggi sono interessate da pericolosi conflitti possono aggravare la già difficile condizione esistente. Ecco la necessità di guardare alle possibili strategie future e alle iniziative di prudenza e di acquisizione di sistemi che possano alleviare eventuali aumenti di prezzi o bloccare le importazioni. Ed allora è fondamentale rivedere la progettualità del rigassificatore e riprendere quel cammino che, inspiegabilmente, è stato interrotto.

Una visione futura per evitare che l’Italia possa subire altri pregiudizi da aumenti dei costi energetici che metterebbero ulteriormente in ginocchio le famiglie e le imprese. Questo è il momento di programmare seriamente il futuro dell’energia italiana senza alcun rinvio che potrebbe essere, veramente, letale. Ed, allora, appare fondamentale che si ripensi al rigassificatore nell’area portuale di Gioia Tauro che potrebbe, da una parte, sostenere eventuali criticità nella fornitura del gas, visti i conflitti attuali che potrebbero anche allargarsi, e, dall’altra, realizzare una piastra del freddo che potrebbe rilanciare la commercializzazione dell’agroalimentare e sostenere le eccellenze della regione e dare linfa vitale al sistema agricolo.

La politica vera e le istituzioni devono guardare al futuro ed anticipare, per quanto possibile, scenari negativi e nubi che si addensano all’orizzonte. Non bisogna attendere che la situazione si aggravi ancor più e, poi, far ricadere sugli italiani possibili aumenti del costo dell’energia che hanno già messo in ginocchio imprese e famiglie. Guardiamo con attenzione alla possibile realizzazione del rigassificatore a Gioia Tauro che potrebbe, appunto, avere delle ricadute più che positive per l’Italia e la Calabria. Stare fermi a guardare non serve a nessuno e, anzi, aggrava la già difficile situazione attuale. Oggi il rigassificatore e domani il nucleare per coprire il divario esistente ed evidente che ci separa dalle altre nazioni industrializzate.  La vera politica pensa prima e non attende i terremoti che i conflitti potrebbero scatenare. (gs)

[Giacomo Francesco Saccomanno, già Commissario regionale Lega Calabria]

Domani lo speciale di Rai Cultura su Saverio Strati

era, su Rai Storia, alle 21.10, in prima visione, andrà in onda lo speciale “Ritorno perché. Vita di Saverio Strati”, firmato da Vanessa Roghi e Massimo Latini.

Lo speciale racconta la lunga e prolifica attività letteraria di Saverio Strati, nato a Sant’Agata del Bianco nel reggino nel 1924, la vita di Strati assomiglia a quella di tanti giovani di umili origini della sua generazione. La scuola, la scoperta del meridionalismo, il talento, il trasferimento negli anni Sessanta a Scandicci, ma anche la situazione di indigenza da cui riuscirà a uscire solo grazie al supporto della legge Bacchelli a lui assegnata nel 2009.

Lo speciale, realizzato nell’ambito della convenzione tra Rai Com, Regione Calabria, e Fondazione Calabria Film Commission, ricostruisce una storia singolare e paradigmatica anche grazie alla ricchezza delle Teche Rai che dagli anni Cinquanta in poi non hanno mai smesso di raccontare il Sud.

Il programma, realizzato in occasione delle celebrazioni per il Centenario dalla nascita di Strati, arricchisce il calendario delle iniziative promosse da Regione Calabria – Dipartimento Cultura, “100 Strati” e Calabria Film Commission, con il coinvolgimento anche del comune di Sant’Agata del Bianco, paese natale di Strati.

Lo Speciale è arricchito dalle interviste a Goffredo Fofi, Palma Comandé, Gioacchino Criaco, Vito Teti, Giancarlo Cauteruccio, Piero Pananti, Luigi Franco, Domenico Stranieri, Giuseppe Polimeni.

La produttrice esecutiva è Annalisa Annalisa Vasselli. Ricerche di Francesco Russo. (rrm)

Alla Mediterranea di Reggio la Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration

Al via oggi all’Università Mediterranea di Reggio Calabria ospiterà la Euro-Mediterranean Conference for Environmental Integration (EMCEI-2025).

L’importante conferenza internazionale, in corso al Dipartimento DICEAM dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, segue l’edizione del 2024 di Emcei, tenutasi in Marocco, dove è stato molto apprezzato il contributo della Città Metropolitana di Reggio Calabria, attraverso l’intervento della Dirigente Domenica Catalfamo.

Si tratta di un convegno internazionale di alto profilo che è giunto oramai alla sua settima edizione. Le passate edizioni si sono svolte in diversi paesi del Mediterraneo ed hanno avuto un notevole successo sia in termini di partecipazione che di produzione scientifica. Infatti, ad ogni edizione hanno partecipato svariate centinaia di docenti e ricercatori provenienti non solo dal bacino del Mediterraneo ma da tutto il mondo, con migliaia di abstract.

Il Convegno è organizzato in sinergia e col patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria, della Protezione Civile della Regione Calabria. Inoltre, faranno parte del Comitato Scientifico ed Organizzatore del Convegno il Magnifico Rettore dell’Università Mediterranea Prof. Giuseppe Zimbalatti, il Direttore del Diceam, prof. Giuseppe Barbaro in qualità di Local Chairman, la Dirigente del Settore 10 Tutela del Territorio e dell’Ambiente della Città Metropolitana Ing. Domenica Catalfamo in qualità di EMCEI Organising Committee Member, il Direttore Generale di ISPRA Dott.ssa Maria Siclari in qualità di Keynote Speaker & EMCEI Organising Committee Member, l’Ing. Francesca Minniti Assegnista di Ricerca presso l’Università Mediterranea in qualità di EMCEI Coordinator e l’Ing. Giandomenico Foti Tecnologo di Ricerca presso l’Università Mediterranea in qualità di EMCEI Organising Committee Member.

Gli obiettivi principali della conferenza sono il sostegno alla ricerca e all’innovazione, promuovendo lo scambio di conoscenze scientifiche e la collaborazione tra le comunità che operano nell’area del Mediterraneo e i loro partner in tutto il mondo. I partecipanti alla conferenza avranno un’opportunità per assistere a diverse presentazioni sui nuovi indicatori e orientamenti per la ricerca, lo sviluppo e le innovazioni nei campi multidisciplinari delle scienze ambientali. Le tematiche affrontate nella conferenza sono quelle tipiche dell’area Euro-Mediterranea, e quindi caratteristiche anche e soprattutto dei nostri territori, quali ad esempio cambiamenti climatici, gestione e pianificazione sostenibile di aree costiere e aree urbane, agricoltura e ambiente, impatto del cambiamento climatico su economia e società.

Inoltre, il Direttore del Dipartimento DICEAM della Mediterranea ha promosso una sessione speciale in cui si relazionerà sulle tematiche più importanti che affliggono il nostro territorio, in particolare rischi naturali che interessano il continuum coste-bacini idrografici per considerare la necessità di adottare un approccio integrato alle dinamiche e ai rapporti causa-effetto che si verificano in questo sistema unitario. (rrc)