CROTONE – Al Museo e Giardini di Pitagora il concerto del maestro Maiorca

Domani pomeriggio, a Crotone, alle 18, al Museo e Giardini di Pitagora è in programma il concerto del Maestro Giuseppe Maiorca, portando in scena l’Integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven.

La conclusione di questo notevole percorso sarà dedicata alle ultime tre sonate del compositore. Capolavori assoluti, esse si presentano come un’unica arcata che diventa una metafora della vita. Dalla gioiosa spensieratezza dell’op. 109 si passerà all’espressività e al dolore dell’op. 110 per raggiungere il punto della massima tensione nel primo movimento dell’op. 111. Il tutto si risolverà nella successiva Arietta che il pianista Alfredo Casella descriveva come «la traduzione del nirvana in musica».

Il legame tra il Maestro e il museo pitagorico cittadino ebbe inizio molteplici anni fa, regalandoci capolavori insigniti nella rassegna musicale delle stagioni concertistiche degli Incontri Musicali Mediterranei, diretta dai Maestri Lodi Luca e Gianfranco Russo. Una stagione sempre di più nel segno di Pitagora, nel numero e nella bellezza.

«Il viaggio cronologico compiuto da Maiorca nella produzione per pianoforte di Beethoven rappresenta per la Calabria un vero e proprio primato da guinness. L’integrale costituisce un must per tutti gli estimatori del grande repertorio pianistico», queste le parole di Santo Vazzano, presidente del Consorzio Jobel e coordinatore della rassegna.

Portare l’integrale delle sonate per pianoforte di Beethoven è stato un progetto ambizioso, poiché ha portato per la prima volta l’esecuzione a Crotone di rari capolavori di un Beethoven poco conosciuto e sue desuete rarità.
Un vero record, se si pensi che un solo artista in un solo luogo sappia celebrare un prestigio di tale calibro che, nella storia della musica e dei concerti, quando qualcuno ci ha provato, è riuscito nell’intento realizzandolo da più musicisti e in più sale museali.

I suoi appuntamenti si sono contraddistinti per esser stati un trionfo assoluto, capace di aver raccolto grande soddisfazione nel pubblico presente. (rkr)

COSENZA – “(re)born”, il singolo d’esordio della compositrice cosentina Anna D’Elia

Nuova musica arriva dal cosentino. “(re)born”, brano interamente strumentale e prodotto da Anna D’Elia, è la necessità dell’artista di unire musica classica ed elettronica per dar vita a un viaggio di rinascita.

“(re)born”, commenta l’artista calabrese, «è il simbolo della nostra esistenza, di come la vita possa essere oggi vittoria e domani sconfitta, senza seguire uno schema ben preciso. È quell’ossimoro che lascia un nodo alla gola: sono gli ostacoli, la gioia delle piccole cose, la sofferenza e il ritornare a respirare».

Il brano, con forti tinte neoclassiche, si muove verso un climax costante, tra suoni di basso travolgenti e batterie sempre più incalzanti. Il tutto addolcito dagli archi (suonati da Sergio Tommasini e Christopher Wilkin) che rimangono protagonisti nel finale in cui avviene una distensione, simboleggiante la rinascita.

Anna D’Elia nasce a Cosenza nel 1997. Polistrumentista, compositrice e produttrice, si appassiona alla musica grazie al rock. Inizia la sua carriera come chitarrista autodidatta pubblicando video sul web e collaborando con musicisti e artisti da tutto il mondo. È proprio mediante le sue video cover che si avvicina all’ingegneria del suono, approfondendo negli anni tecniche di mix, mastering e produzione musicale. Il mondo del suono la conduce verso la scoperta della musica post-rock, ambient, neoclassica ed elettronica che fa convergere costantemente nei suoi brani.

Ha scritto per diversi cortometraggi di cui ha curato sound design, composizione, mix e master ed ha già prodotto brani per altri artisti. Dal 2024 si sta concentrando sul suo progetto solista con l’obiettivo di raccogliere i propri brani in un ep. (rcs)

COSENZA – Grande successo per il Festival del flauto

Uno strumento che ora i calabresi possono dire di conoscere un po’ di più. Grande partecipazione e lunghi applausi per la seconda edizione del “Festival del Flauto”. Una kermesse promossa dall’Associazione Flautisti Calabresi, sotto la magistrale direzione artistica del presidente Francesco Guido, con il patrocinio dei Comuni di Bisignano e Cosenza. Un’intera giornata dedicata alla musica tra masterclass con artisti di fama internazionale e doppio concerto presso la suggestiva Sala Quintieri del Teatro Alfonso Rendano di Cosenza.

La platea, composta da musicisti e appassionati, ha apprezzato l’iniziativa con lunghe ovazioni. Il festival ha regalato momenti indimenticabili, arricchendo gli animi degli spettatori con prestazioni di altissimo livello.

La kermesse si è aperta con le masterclass di Matteo Evangelisti, Roberta Presta, Eugenio Termine, Daniela Troiani e Gregorio Tuninetti.

A seguire, il pubblico è stato trasportato in un viaggio musicale travolgente attraverso le note di compositori illustri, eseguite magistralmente da virtuosi del flauto e del pianoforte. Ad aprire il primo concerto, Carmine Zuccarelli con la sua interpretazione di “Berceuse” di Philippe Gaubert e la celebre Sonata in E Minor, 304 di W. A. Mozart. L’emozione è cresciuta con l’esibizione di Rossana Marchese sulle note della “Sonatine” di Henri Dutilleux e della “Sonata” di Francis Poulenc. La padronanza tecnica dei due giovani artisti ha creato un’atmosfera unica nel suo genere. Il concerto ha posto le basi per una pagina musicale di straordinaria bellezza che è proseguita anche nel pomeriggio.

La suggestiva melodia di Domenico Cimarosa, eseguita con maestria da Eugenio Termine e dal piccolo flautista Riccardo Cascone, accompagnati da Francesco Silvestri al pianoforte, ha inaugurato il secondo concerto, presentato dalla giornalista Francesca Pecora coadiuvata in alcuni momenti dalla musicista Antonella Baffa Scirocco. Il maestro Eugenio Termine, noto musicista di Cosenza grazie anche all’innovativo metodo Suzuki di propedeutica musicale, ha formato il piccolo Riccardo, un talento di soli dieci anni. Simbolo di tutti i giovani ai quali l’Associazione Flautisti Calabresi rivolge la sua attenzione a dimostrazione che l’amore per la musica può essere coltivato fin dalla tenera età, aprendo le porte a un mondo di opportunità e sviluppo personale attraverso gli studi musicali.

Il brano “Andante et Rondo” di Franz A. Doppler, eseguito da Matteo Evangelisti e Roberta Presta al flauto e da Francesco Silvestri al pianoforte, ha riempito la sala con vivace energia.

A seguire, Matteo Evangelisti (flauto) e Francesco Silvestri (pianoforte) hanno incantato l’uditorio con la “Sonata Bwv 1020 in sol minore” di Johann Sebastian Bach. L’Aria di Lensky da “Eugene Onegin” di Pëtr Il’ič Čajkovskij ha regalato al pubblico emozioni profonde grazie alla sensibilità artistica di Roberta Presta al flauto e Francesco Silvestri al pianoforte.

Il palcoscenico ha ospitato il “Duo per due flauti e pianoforte” di Ferruccio Busoni, eseguito con abilità straordinaria da Gregorio Tuninetti e Daniela Troiani al flauto, accompagnati da Valentina Occhiuzzi al pianoforte. Una commistione magistrale di suoni che ha dimostrato l’ecletticità di questo ensemble di artisti.

Daniela Troiani (flauto) e Valentina Occhiuzzi (pianoforte) hanno regalato al pubblico un’interpretazione vibrante della “Sonata in Do” di Gaetano Donizetti, immergendosi nell’essenza melodica e nella complessità di questa composizione.

Il binomio formato da Gregorio Tuninetti al flauto e Valentina Occhiuzzi al pianoforte ha eseguito impeccabilmente la “Fantaisie Op.79” di Gabriel Fauré e il “Cantabile et Presto” di George Enescu. Un’esperienza sonora avvincente che ha sfidato le capacità tecniche degli artisti.

Per il gran finale, è stato eseguito “Intermezzo Sinfonico” da “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, nell’arrangiamento di H. Kamioka. Un ensemble straordinario di flautisti, composto da Matteo Evangelisti, Francesco Guido, Gregorio Tuninetti, Roberta Presta, Daniela Troiani, Antonella Cosimina Conforti, Eugenio Termine e Claudia Pochini, ha reso omaggio a questa composizione classica, creando un climax emozionale che ha rapito il cuore del pubblico.

Con grande soddisfazione per la riuscita della kermesse, il direttore artistico Francesco Guido: «Il Festival del Flauto è il risultato di un lavoro sinergico con grandi professionisti. La nostra Regione aveva bisogno di una manifestazione del genere che ha consentito ai nostri talenti calabresi di incontrare e apprendere grandi insegnamenti da maestri di fama internazionale restando nella propria terra. Ringrazio le amministrazioni comunali che hanno sostenuto questa iniziativa, il direttore del Conservatorio di Cosenza il maestro Francesco Perri e la madrina della nostra associazione Elena Pistilli, past presidente della Fidapa di Cosenza».

Il sindaco di Bisignano Francesco Fucile: «Il nostro Comune ha stipulato una convenzione con l’Associazione Flautisti Calabresi. L’amministrazione comunale è lieta di promuovere la disciplina musicale e sostenere questa realtà che, già nel primo anno di attività, ha realizzato eventi molto partecipati coinvolgendo artisti di rilievo internazionale e giovani talenti del territorio».

La consigliera delegata alla Cultura del Comune di Cosenza Antonietta Cozza: «Siamo particolarmente felici di festeggiare il primo compleanno dell’Associazione Flautisti calabresi con questa kermesse. La finalità è dare voce ai grandi talenti di questa terra e non solo. In un anno, sono stati realizzati momenti di elevatissimo livello musicale. Continueremo a sostenere con orgoglio l’Associazione in questo cammino culturale».

La seconda edizione del Festival del Flauto si è conclusa con successo, confermandosi come un evento di rilievo nel panorama musicale. La passione, l’abilità e l’impegno degli artisti hanno reso questa giornata un’esperienza indimenticabile confermando il potere unificante della musica nel creare emozioni condivise. L’Associazione Flautisti Calabresi è pronta a regalare un’altra indimenticabile esperienza musicale con il primo concorso nazionale flautistico Franz Doppler in programma per il 26, 27 e 28 aprile.

Un’opportunità per celebrare il talento emergente, alimentare la passione per la musica e rendere omaggio a uno dei grandi maestri del flauto. (rcs)

COSENZA – Giuliano Carmagnola e i Solisti aquilani per la stagione della Quintieri

Un compleanno e una inaugurazione molto importanti. Il 2024 vede l’Associazione musicale Maurizio Quintieri Aps spegnere 45 candeline, una per ogni anno in cui l’ente ha contribuito ad arricchire culturalmente la regione Calabria, ed in particolar modo la città di Cosenza ed il Teatro Rendano.

La Stagione concertistica, come sempre, esiste grazie al partenariato istituzionale con il Comune di Cosenza e grazie al sostegno del Mibact e della Regione Calabria, oltre a quello dell’affezionato pubblico.

Il presidente Giuseppe Maiorca ed il direttore artistico Lorenzo Parisi, sono particolarmente lieti di dare l’avvio alle attività con un appuntamento tanto importante, frutto di una sinergia con altri due partner di pregio: il Cidim ed Ama Calabria.

Protagonisti della serata Giuliano Carmignola, uno dei violinisti più apprezzati al mondo, ed “I Solisti Aquilani” formazione d’archi assai pregevole con sede all’Aquila.

Il programma è tutto dedicato al repertorio di Vivaldi e Bach, di cui Carmignola è uno degli interpreti più autorevoli in assoluto.

Con il primo appuntamento è possibile sottoscrivere anche l’abbonamento a tutti i concerti ed approfittare delle promozioni. Per prenotazioni e prevendita: www.associazionequintieri.com, oppure www.liveticket.it/associazionequintieri. Biglietteria presso Agenzia InPrimafila, oppure in Teatro la sera del concerto (apertura botteghino ore 18:00). (rcs)

RENDE (CS) – All’Unical riparte JazzAmore con il Nick Smith Trio

Arriva in Calabria il Nick Smith Trio. Non c’è due senza tre: ritorna con una nuova imperdibile stagione JazzAmore, rassegna divenuta punto di riferimento in Calabria per la musica di qualità.

Si riparte con il concerto di Nick Smith accompagnato da Dennis Chambers e Edwin Livingston il prossimo 30 gennaio al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria, consolidato partner del progetto promosso da Mk Live e cofinanziato dal Ministero della Cultura.

«Anche in questa terza edizione proporremo ospiti internazionali con lo sguardo sempre rivolto alle nostre latitudini e al nostro patrimonio identitario», ha spiegato il direttore artistico Marco Verteramo che, tracciando un bilancio della stagione appena conclusa con il gospel dell’Anthony Morgan’s Inspirational Choir of Harlem e il Come Shine Gospel Choir di Elisa Brown, ha poi affermato: «Aldilà dei numeri in crescita, ciò che più ci soddisfa è la consapevolezza di aver avuto riscontri più che positivi da parte di un pubblico fidelizzato, conscio che JazzAmore sia divenuto in questi anni un punto di riferimento per la musica Jazz e non solo. Risultato non affatto scontato: il jazz, genere che ancora oggi viene considerato di nicchia, ha invece appassionato sempre più uditori che hanno trovato nella nostra rassegna un appuntamento fisso».

Dal Mark Sherman Quintet insieme a Fabrizio Bosso, passando per i live di Frank Gambale e Jeff Berlin, Matteo Mancuso, Alain Caron con George Whitty, Manuel Trabucco e Dave Weckl, fino a Mario Rosini Quartet, Robert Bonisolo Elusive Quartet, Tony Levin, Pat Mastelotto, Markus Reuter e, infine, Eugenio Finardi tanti sono stati gli artisti ad aver calcato il palco di JazzAmore nel 2023: «ciò che più ci preme è far sì che questo progetto culturale di respiro internazionale si intrecci ai luoghi e al patrimonio identitario e musicale della nostra regione. Il jazz è da sempre votato alle contaminazioni, aperto ai nuovi linguaggi, senza perdere le proprie radici, la propria essenza», ha proseguito il direttore artistico di JazzAmore.

Il nuovo cartellone di eventi previsti per il 2024 parte con un artista, Nick Smith, che vanta collaborazioni con vari artisti, tra cui Stanley Clarke, Stevie Wonder, Queen Latifah e tanti altri. Ad accompagnare il pianista ci saranno Edwin Livingston al basso e Denis Chambers alla batteria.

Una formazione composta da solisti di pregio, che hanno messo il proprio talento a disposizione dei musicisti più importanti in ambito internazionale e che trasporteranno in un viaggio musicale unico e coinvolgente il pubblico in sala: «sarà un evento imperdibile con una line-up davvero eccezionale. Sarà una serata con tre tra le icone più acclamate e influenti nel mondo della musica jazz contemporanea», ha concluso il direttore artistico Marco Verteramo. (rcs)

ROCCELLA (RC) – Nick Mason al Teatro il Castello, partiti i sopralluoghi

Mancano ancora diversi mesi ma l’attesa per il grande evento è tanta. Sono già partiti, infatti, i preparativi tecnici per lo storico live del prossimo 24 luglio al Teatro Il Castello di Roccella Jonica di Nick Mason con il suo Nick Mason’s Saurceful of Secrets, il super gruppo con cui il leggendario musicista e cofondatore dei Pink Floyd riporta dal vivo la musica del mitico gruppo rock britannico.

Si è svolto ieri, infatti, il sopralluogo presso la struttura che ospiterà l’evento da parte del promoter Ruggero Pegna accompagnato da alcuni suoi tecnici, insieme al consigliere comunale delegato Domenico Cartolano. Constatate le ottime condizioni di camerini, spalti e servizi, sono stati confermati alcuni lavori di adeguamento del palcoscenico che saranno eseguiti dal Comune proprio per ottemperare ai requisiti richiesti da alcuni grandi eventi. Con Nick Mason, ci saranno l’altro Pink Floyd Guy Pratt al basso, Gary Kemp, chitarrista degli Spandau Ballet, Lee Harris, chitarrista dei Blockheads e Dom Beken, pianista dei Transit Kings.

Dopo i concerti di stelle come Carlos Santana, Tina Turner, Sting, Elton John, James Taylor, Simple Minds e moltissimi altri organizzati in Calabria, tra cui numerosi eventi televisivi originali, il promoter lametino continua a sorprendere gli amanti calabresi della grande musica.

«E’ un Teatro suggestivo e prestigioso per la sua storia, grazie anche agli eventi del Festival Jazz che legano la sua immagine a grandi musicisti – afferma Pegna – Qui ho effettuato, tra gli altri, l’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè nel ‘98, di cui ancora si parla, e non c’è alcun dubbio che l’evento Nick Mason resterà tra quelli storici per tutta la Calabria. Ringrazio il sindaco Vittorio Zito per la collaborazione, la Città Metropolitana di Reggio per il Patrocinio e il Presidente Roberto Occhiuto per aver condiviso l’importanza di questo concerto nella linea dei Grandi Eventi di promozione della Regione. La risposta degli appassionati dei Pink Floyd e del grande rock è stata entusiasta e mi auguro – conclude Pegna – che possa essere una serata davvero indimenticabile, foriera di altri eventi dello stesso massimo livello».

L’evento farà parte di “Fatti di Musica 2024”, la 38° edizione del Festival-Premio del Miglior Live d’Autore nazionale e internazionale da lui ideato e diretto.

In questo concerto-evento, Nick Mason, l’unico Pink Floyd sempre presente nel gruppo, ripercorrerà alcune pagine straordinarie di quella che è considerata una delle massime rock band della storia. Dopo aver pubblicato il libro “A personal history of Pink Floyd”, Mason ha deciso di riportare in tutto il mondo alcune delle perle che hanno segnato il rock e la cultura musicale a livello planetario, consacrando i Pink Floyd tra le band cult più influenti di tutti i tempi. In scaletta una ventina di brani mitici, alcuni del periodo iconico segnato dalla “leggenda” di Syd Barrett, da “Insterstrellar Overdrive” e “Astronomy Domine” del primo album “The Piper at the Gates of Dawn”, a “One of These days” tratto da “Meddle”, da “Saurceful of Secrets” a “Point Me at the Sky” di David Gilmour e Roger Waters. Ed ancora brani di altri album unici come Ummagumma e Atom Heart Mother. Con i Nick Mason’s Saurceful of Secrets, nel 2020 Mason ha anche pubblicato l’album Live at Roundhouse. Imponente l’allestimento scenico.

La prevendita die biglietti prosegue su Ticketone e nei punti autorizzati. Per informazioni tel. 0968441888, www.ruggeropegna.it. (rrc)

I Castrum si aggiudicano il premio nazionale Folk & World

Un altro grande successo per la musica calabrese. I Castrum sono i vincitori del Premio Nazionale Folk & World e salgono sul podio di questa settima edizione insieme alla cantante salentina Consuelo Alfieri e il duo formato da Beppe Dettori e Raoul Moretti.

Nata nel 2015, la manifestazione dedicata a band ed esperienze italiane attive nel folk e nella world music, è promossa e ideata dall’Aps Sud Ethnic in collaborazione con Li Ucci Festival di Cutrofiano, Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli e in partenariato con il magazine online BlogFoolk.

I Castrum ottengono un altro importante riconoscimento per la loro musica e la loro carriera. Un premio fuori Regione che arriva dopo il meritato successo durante il Gran Premio Manente 2023 con il primo premio assoluto con il brano e il video di “Scrucchi Castruviddari”.

Giovani del cosentino nascono nel settembre del 2015 dopo la militanza all’interno del gruppo folcloristico del loro paese d’origine, Castrovillari, un paese ai piedi del Pollino ricco di tradizioni e canti d’origine popolare.

Varie vicende segnano il percorso della band, tanto da avere una vera e propria evoluzione a livello musicale durante questi anni. Tradizione e Innovazione sono le due parole chiave da tenere a mente durante le serate dei Castrum. Toccando vari punti dell’Italia con i loro concerti, si sono distinti nel 2016, partecipando al concorso di musica popolare organizzato dalla Fitp a Ravenna nel Teatro Rasi classificandosi al secondo posto e partecipando a vari festival, uno tra i più importanti riconosciuto in tutto il mondo il Festival Internazionale del Folklore (per ben 2 volte) che si tiene a Castrovillari da oltre 30 anni. Vincitori del contest “Sila music fest” edizione 2019 hanno partecipato al concerto di Clementino, mentre il 31 dicembre 2019 il gruppo ha aperto il concerto della Notte di Capodanno a Cassano all’Ionio a Stash e i The Kolors.

Il premio Folk & World vedrà il suo momento pubblico a settembre 2024 durante la quattordicesima edizione de Li Ucci Festival che quest’anno quindi accoglierà anche i Castrum come ambasciatori della cultura musicale del sud Italia attraverso l’attenta “rivisitazione” di canti e balli della tradizione ma anche con brani inediti scritti dal leader del gruppo Carmine Mazzotta.

Gli artisti calabresi saranno in ottima compagnia con i vincitori delle altre categorie del premio e cioè Consuelo Alfieri che conquista il “Premio Nazionale Folk & World – Nuove Generazioni“, dedicato agli under 35 mentre il “Premio Scuola musica popolare” è stato assegnato al duo formato dal cantante e chitarrista sardo Beppe Dettori, già voce dei Tanzenda, e dall’arpista italo svizzero Raoul Moretti.

Nel corso delle precedenti edizioni il Folk & World è stato vinto da Armonauti, Canusìa e Tramas (2015), Sleego, Hosteria di Giò, N. Espiral e, con premi extra, Sancto Ianne e La Sornette (2016), Mi Linda Dama, Luigi Palumbo & Aquarata, DiaDuit (2017), Behike Moro, Lamorivostri, Soballera (2018), Dahlia, Saber System, I Trillanti e Civico 22 (2019). Manutsa, Ensemble Terra Mater, Amakorà e Coro Farthan (2022).

I Castrum con Carmine Mazzotta alla voce e alle chitarre, Camillo Maffia alla fisarmonica, Fabiano Perrupato al basso, Fabio Malomo alle percussioni e Raffaella Maritato alle danze popolari lavorano intanto all’uscita di nuovi brani inediti e a loro spettacolo dal vivo che li porterà in giro per l’Italia durante tutto il 2024. (rcs)

E’ uscito il 10 gennaio “Mediterranean Secrets” di Daniele Fabio

È uscito il 10 gennaio il nuovo lavoro discografico di Daniele Fabio, “Mediterranean Secrets”, realizzato con il contributo di Nuovo imaie, all’interno della programmazione “Nuove Produzioni Discografiche 2022 – 2023” con l’etichetta “Movimental Classical” per gli editori “Fuori Rotta”.

Atmosfere antiche e innovazione per una sinergia di musica e voce che lascia i brividi sulla pelle. L’intera idea musicale del lavoro si forma nella composizione strumentale in cui alla chitarra si uniscono man mano sia strumenti appartenenti alla tradizione classica che a quella popolare, come archi, voci, percussioni, bouzuky, chitarra arpa fino ad elementi di elettronica. Il linguaggio compositivo parte da sonorità diatoniche, modali e man mano si spinge verso armonie e forme più complesse realizzando l’immagine del mondo in musica, ovvero l’immagine del mondo mediterraneo.

«Continuo a raccontare il Mediterraneo – spiega Daniele Fabio – perché è un mondo di esperienze musicali e sinestetiche, dove la natura ha generato cultura e la musica si è evoluta in espressioni uniche, da cui traggo oggi la mia ispirazione. Il Mediterraneo è sonoro, multiculturalità, coloristico, come la tavolozza armonica su cui ho potuto giocare. La mia ricerca musicale va di pari passo con la ricerca dei valori che l’antichità di questa regione di terra e mare mi ha raccontato da quando ero bambino».

Abbracciato alla sua chitarra, Daniele Fabio ci trasporta dunque in una dimensione di sconfinata bellezza. Nel titolo il termine “segreto” assume diversi significati: da una parte il legame con le radici mediterranee, dall’altra la predilezione per la piccola forma, lo strumento solista o la piccola formazione cameristica, perché i “segreti” sono qualcosa da custodire, che devono conservare una piccola forma pur rivelando tesori immensi.

Le “piccole cose” possono essere salvaguardate, così la musica di questo album si pone come strada da scoprire. Dalle sensazioni dell’alba di fronte al mare all’epilogo sperimentale dove violoncello ed elettronica si incontrano, “Mediterranean Secrets” è come le onde del mare un movimento continuo di musica e armonia capace di coinvolgere pienamente l’ascoltatore in una struttura inedita e preziosa.

A prendere parte alla registrazione dell’album diversi musicisti: Francesco Magarò (percussioni in “Fattoush Sympathy”), Pasquale Allegretti Gravina (violino in “D’improvviso”), Giorgio Casati (violoncello in “Tre moti mediterranei senz’arco e un epilogo”), Matilde Pesenti (violoncello in “Nenia Calabra”), Ludovico Matteo Carangi (viola in “Nenia Calabra”), Roberto Noferini (violino in “Onirico”), Andrea Nocerino (violoncello in “Onirico”). Grande l’impegno degli editori Adriano Madera, Christian Borgoni e del Producer Raffaele Cacciola. (rcz)

SIDERNO (RC) – Esce il nuovo videoclip di Marco De Leo, “Troppe domande”

Il talento musicale non si può arrestare ed ecco che arriva un nuovo lavoro musicale. Dopo l’esordio con il brano, poetico e romantico, “Il tempo delle carezze”, Marco De Leo sta lavorando in questi giorni al videoclip della nuova canzone, “Troppe domande”, in uscita per il mese prossimo. Alla regia, ancora Bernardo Migliaccio Spina che, insieme a Marco De Leo, ha scelto le location, nella Locride, dove si stanno girando le ultime scene prima del montaggio.

Sempre nel solco dei sentimenti e del ripiegamento interiore, Marco De Leo, incline a un cantautorato intimista, racconta in musica quanto la solitudine possa essere pesante nel silenzio di una stanza e come possa trasformarsi nella paura di amare e, alla fine, di essere felici; mentre cantare diventa quasi un rifugio, una dimensione che lenisce il dolore.

E per il videoclip, il giovane cantautore di Siderno, con significative esperienze come attore al cinema e in teatro, annuncia la partecipazione speciale di una star di livello internazionale: «Una collaborazione di cui sono onorato e che mi riempie di gioia, ma non posso aggiungere altro. È tutto top secret fino all’uscita. Comunque manca davvero poco e spero che questo lavoro in cui credo tanto possa piacere ed emozionare come è accaduto a me scrivendo questa canzone». (rrc)

COSENZA – Arriva la seconda edizione del Festival del flauto

Un evento dedicato agli amanti della musica e, più in particolare, del flauto sta per arrivare. L’Associazione flautisti calabresi, guidata dal maestro Francesco Guido, apre le porte al nuovo anno con una programmazione che promette di trasportare il pubblico in un viaggio emozionale unico, celebrando il primo anniversario di attività dalla sua fondazione avvenuta con grande splendore il 14 gennaio 2023 presso la Casa della Musica di Cosenza. Un percorso artistico intenso, ricco di manifestazioni e di successi che hanno contribuito in modo significativo alla crescita culturale della nostra amata Regione.

Il fiore all’occhiello di questa nuova stagione è la seconda edizione del “Festival del Flauto”, sotto la magistrale direzione artistica del maestro Francesco Guido, con il patrocinio dei Comuni di Bisignano e Cosenza. Un evento imperdibile che si svolgerà il 15 gennaio presso la suggestiva Sala Quintieri del Teatro Alfonso Rendano, a partire dalle ore 9.00. La giornata sarà impreziosita da masterclass gratuite, tenute da autentici maestri del flauto di fama internazionale come Matteo Evangelisti, Roberta Presta, Eugenio Termine, Daniela Troiani e Gregorio Tuninetti. Un’opportunità unica per gli allievi selezionati e per gli appassionati che potranno seguirli come uditori.

Il culmine del Festival sarà coronato da due emozionanti concerti ad ingresso libero. Alle 12.30, il palco sarà dominato dai maestri Carmine Zuccarelli e Rossana Marchese. Alle 18.30, il concerto conclusivo chiuderà la giornata in bellezza, con i maestri protagonisti e la conduzione della giornalista Francesca Pecora. Un’occasione unica per immergersi nella magia della musica e celebrare insieme un anno di straordinari successi.

Il direttore artistico Francesco Guido: «L’Associazione è nata con l’intento di valorizzare questo strumento nel nostro territorio cercando di garantire, specialmente ai giovani flautisti, la possibilità di studiare, perfezionarsi e crescere nella nostra Regione portando alto il nome della Calabria anche oltre i confini territoriali. Abbiamo competenze musicali e culturali che non hanno nulla da invidiare ad altre realtà ed è per questo che la nostra associazione si impegna nella promozione di masterclass e iniziative che possano valorizzare i talenti calabresi. Lo spirito “rivoluzionario” dell’associazione consiste nel dar voce al nostro flauto creando un movimento senza precedenti che, nella sua autenticità e semplicità, si pone come obiettivi il confronto e l’unione delle idee».

Il 2023 è stato un anno trionfale per l’Associazione Flautisti Calabresi, che ha presentato la stagione concertistica “Castello in Musica” in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bisignano. Questa partnership ha portato sul palco musicisti di fama internazionale, consolidando l’associazione come punto di riferimento nel panorama musicale. I corsi e le masterclass, con maestri del calibro di Davide Formisano, Alberto Navarra e Roberta Presta, hanno coinvolto allievi provenienti anche dall’estero.

«Il successo delle attività – osserva il maestro Guido – è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione dell’amministrazione comunale di Bisignano, al dirigente dell’Ic “G. Pucciano” per l’uso dell’auditorium della scuola media e al generoso contributo della Bcc – Banca Mediocrati di Bisignano. La sinergia con altre associazioni, come l’Accademia Musicale “Gustav Mahler” di Trebisacce e Ama Calabria di Lamezia Terme, ha contribuito a creare un network solido e appassionato, rendendo possibili iniziative culturali di grande spessore».

Il Festival del Flauto 2024 si preannuncia come un momento imperdibile per gli amanti della musica. L’Associazione flautisti calabresi, con la sua dedizione e il suo spirito innovativo, dimostra che la bellezza della musica può davvero trasformare e arricchire la vita di tutti. Il Festival del Flauto è solo l’inizio di un nuovo capitolo destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia artistica della Calabria. (rcs)