Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, rispettivamente segretari generali di Cgil Calabria, Cisl Calabria e Uil Calabria, hanno sottolineato come «la campagna elettorale, fino a oggi, non ci ha convinto, contrassegnata come è stata dalla presenza ingombrante della pandemia da Coronavirus» e che «sarebbe utile e costruttivo incontrare i candidati governatori, per entrare nel vivo delle problematiche ancora aperte in Calabria».
«Vorremmo farlo senza indugio alcuno per recuperare il tempo perso e sanare il deficit di discussione che, sino ad oggi, ha contrassegnato la storia di questa terra» hanno aggiunto i segretari, che hanno sottolineato come «l’appuntamento di ottobre riveste una importanza determinante per il futuro di questa regione ed è nostra convinzione, ormai maturata da tempo, che sia necessario riannodare i fili di un confronto serio, aperto, informato, di merito e costruttivo fra le istituzioni e le forze sociali e produttive calabresi».
Occasione migliore, per discutere con i candidati, è la giornata di sabato, giorno in cui saranno presentate, ufficialmente, le liste elettorali.
«Cgil Cisl Uil Calabria – hanno evidenziato – già da tempo hanno gettato le basi del confronto. Lo scorso Primo maggio, unitariamente, abbiamo presentato un documento approfondito, aperto ed inclusivo su quello che serve alla Calabria per agganciare il treno della ripartenza. Su quello che necessita a questa regione per avere un mondo del lavoro giusto, rispettoso delle leggi, dove il precariato e la prevaricazione non trovino casa. Su questo atto concreto, ad oggi, non abbiamo registrato riscontri dal parte del mondo politico e oggi, ad un mese di distanza dal ritorno alle urne, vorremmo capire quale sia il pensiero dei candidati alla guida della cosa pubblica calabrese sulle proposte avanzate dal sindacato in uno sforzo di analisi unitario».
«La Calabria, questo è bene ricordarlo – hanno proseguito – si appresta alle urne per il rinnovo inatteso del Consiglio regionale in un contesto difficile, contrassegnato dalla contingente crescita dei contagi da Covid-19 e, nell’imminente futuro, con la programmazione degli interventi sostenuti finanziariamente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e, soprattutto, con la necessaria riprogrammazione dei fondi europei, operazione indispensabile quest’ultima per evitare di vanificare gli sforzi del passato e perdere definitivamente l’ingente dote messa a disposizione dall’Europa per la ricostruzione e il rilancio di questa terra».
«In questo contesto così drammatico, quindi – hanno concluso – appare necessario imprimere una forte accelerazione al confronto istituzionale. La Calabria, infatti, ha bisogno di partecipazione e discussione perché la situazione è tale che nessuno può pensare di andare avanti da solo, discriminando la logica partenariale per affrontare e risolvere i problemi di questa terra». (rcz)