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Giuseppe Profiti

Chi è Giuseppe Profiti il supermanager della sanità che torna nella sua Calabria

di GIUSEPPE NISTICÒ – Non avevo alcun dubbio che il Presidente Roberto Occhiuto avesse le idee chiare e seguisse criteri di meritocrazia nella scelta del Commissario straordinario dell’Azienda Zero, centro nevralgico delle politiche di intervento nella sanità calabrese. A mio avviso, il prof. Giuseppe Profiti è il vero “Maradona” della Sanità nel nostro Paese.

Innanzitutto mi complimento con il presidente Occhiuto, perché, come promesso, fin dal suo insediamento sta realizzando step by step  il suo piano per rivoluzionare la sanità nella nostra regione. Da mesi, infatti, sta lavorando per convincere Profiti a venire in Calabria, cioè un calabrese doc che da anni fa onore alla Calabria in tutta Italia, documentando così che con le nostre risorse intellettive di calabresi (professori, universitari, medici, ricercatori, economisti) nel campo della sanità siamo in grado da soli di creare il “nucleo duro”della rete evitando di dipendere da professionisti, che vengono da altre regioni.

La Calabria se sa valorizzare le enormi energie di cui dispone può esprimere una sanità di alto profilo. E questo lo posso asserire con piena convinzione dopo 20 anni di vita politica e dopo oltre 40 anni di insegnamento in varie università (Napoli, Londra, Messina, Catanzaro, Roma). Profiti, secondo me, con la sua scelta di rientrare in Calabria ha voluto quasi farsi perdonare per la lunga assenza che è stato costretto a fare vivendo fuori e lontano dalla sua Calabria. 

Conosco il prof. Profiti già dagli anni Novanta, quando ero sottosegretario alla Sanità nel I Governo Berlusconi. In quel periodo egli era già considerato uno dei migliori manager nazionali nel campo della sanità nel nostro Paese. Per questo è stato nominato direttore amministrativo del prestigioso Istituto pediatrico Gaslini di Genova (1998), dopo aver ricoperto, in rappresentanza dell’Università di Genova, il ruolo di segretario generale del Centro di Biotecnologie Avanzate. Ricordo che il mio amico prof. Leonardo Santi, direttore dell’Istituto Tumori di Genova prima e successivamente presidente del Comitato di Biosicurezza e Biotecnologie della Presidenza del Consiglio, ma anche altri colleghi dell’Università di Genova, mi parlavano di lui come di un calabrese “eccellente” di cui erano fieri. Inoltre, nel 1993 era stato nominato dal ministro della Sanità commissario straordinario dell’Istituto dei Tumori di Genova che era un IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).

Grande, inoltre, la sua esperienza a livello regionale, avendo egli ricoperto il ruolo di direttore generale (programmazione, risorse umane, finanziarie, strumentali e patrimonio) della Sanità in Liguria. I risultati conseguiti sotto la sua guida sia in Liguria sia a Roma, dove è stato presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, sono stati di valenza internazionale in quanto nell’anno 2013 ha superato gli standard del Boston Children Hospital. E del Great Ormond Street Hospital di Londra. Per tali brillanti traguardi, il prof. Profiti è stato insignito dal ministro della Sanità della medaglia d’oro al valore della Sanità pubblica della Repubblica italiana. Profiti ha inoltre svolto il ruolo di direttore responsabile dell’operazione di salvataggio del San Raffaele di Milano (2011-2012) e successivamente (2013-2016) dell’Istituto Dermatopatico dell’Immacolata (IDI) a Roma. Pertanto, chi può essere un manager migliore di lui nel progetto di salvataggio della sanità in Calabria, dopo dodici anni di gestione disastrosa da parte di commissari straordinari incompetenti nominati dal ministro?

Il prof. Profiti ha ricoperto per tre mandati fino al 2015 il ruolo di direttore generale e di presidente dell’IRCCS Bambino Gesù di Roma, dimostrando straordinarie capacità manageriali e scientifiche.

Nel 2021 accetta di tornare in Liguria, terra cui è molto legato per l’educazione che gli ha dato, come coordinatore del settore sanitario, socio-sanitario e del bilancio dell’Azienda ligure della Sanità.

Sono sicuro, come mi ha anche confermato il presidente Occhiuto che il prof. Profiti si saprà circondare di una task force di professori universitari calabresi che vivono in Calabria o fuori regione, i quali per l’amore che li lega alla loro terra, hanno offerto di dare il loro contributo per rilanciare la qualità della sanità in Calabria, rendendola competitiva a livello nazionale, una Sanità che finalmente potrà rispondere alle emergenze del territorio nonché far fronte con competenza nella nostra regione ai bisogni della gente, arrestando l’esodo dei pazienti e dei loro parenti verso le regioni del Centro e del Nord e la conseguente emorragia di risorse finanziare di oltre 400 milioni di euro all’anno.

D’altro canto, non è difficile immaginare che con la specifica esperienza del prof. Profiti, la Calabria saprà anche dotarsi di alcuni IRCCS che di sicuro innalzeranno lo standard delle prestazioni assistenziali e contribuiranno alla formazione dei nostri giovani laureati nelle tecnologie più avanzate. (gn)

[Il prof. Giuseppe Nisticò, già Presidente della Regione Calabria, è un farmacologo di fama internazionale. È Direttore generale e coordinatore della Fondazione Renato Dulbecco che sta realizzando l’omonimo centro di Biotecnologie a Lamezia Terme]