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Domenica al Teatro Rendano il concerto "Convergenze musicali"

COSENZA – Domenica al Teatro Rendano il concerto “Convergenze musicali”

Domenica 13 marzo, al Teatro “Alfonso Rendano” di Cosenza, alle 18.30, è in programma il concerto Convergenze musicali. La musica classica incontra il jazz, il pop, il rock dell’ Ensemble Orchestra diretta dal Maestro Francesco Perri, insieme al tenore e Federico Veltri e il violino solista Pasquale Allegretti Gravina.

Il concerto rientra sempre nel progetto “Il Rendano e il suo sipario storico” realizzato in sinergia dall’Associazione Culturale Polimnia con il Comune di Cosenza allo scopo di una raccolta fondi finalizzata al consolidamento materico del sipario storico e all’ottimizzazione del suo stato decorativo. A tal proposito, il maestro Perri ha dichiarato di essere felice di «contribuire al restauro del sipario storico del Rendano perché è un bene di tutti». La presidente dell’associazione culturale Polimnia Luigia Pastore ha osservato che «Il maestro Perri realizzerà un percorso musicale a dimostrazione che, probabilmente, non sarebbe esistita la musica dei Beatles e dei Queen senza Mozart, Puccini e Beethoven».

Un concerto che riuscirà a incuriosire ed entusiasmare per la qualità, l’originalità e l’unicità delle interpretazioni. Il direttore d’orchestra e compositore Francesco Perri anticipa che «In questo spettacolo, c’è un’idea che percorro ormai da diverso tempo in tutti miei concerti: utilizzare alcuni temi musicali e capire che tipo di connessione può esserci, ad esempio, tra la “Romanza in fa” di Beethoven per violino e orchestra con i Queen.

In apparenza, possono sembrare generi completamente diversi però ci sono degli elementi che fanno emergere un ponte di collegamento tra questi stili così particolari. L’aspetto interpretativo e musicale che coinvolge il nostro momento storico è superato, o superabile. Oggi, quasi tutte le interpretazioni classiche sono molto uniformi tra loro: è difficile trovare un’interpretazione originale. Il pubblico non deve percepire una sorta di massificazione dell’esecuzione. A me stuzzica sempre tanto la possibilità di fare dei voli pindarici all’interno di un’interpretazione musicale offrendo allo spettatore diversi spunti. È un periodo storico molto complicato. Speriamo di regalare al pubblico emozioni e buon umore». (rcs)