Ornella Cuzzupi, segretario generale di Ugl Calabria, ha ribadito che bisogna «stabilizzare i precari è necessario per il Paese. Serve più stabilizzare che dilapidare risorse in azioni meramente assistenziali».
«Il lavoro precario, così come oggi inteso – ha aggiunto – è un’anomalia di portata enorme che se da un lato limita i guasti d’interi segmenti produttivi compensando la mancanza delle necessarie risorse umane, dall’altro porta a veri e propri sfruttamenti lasciando immaginare percorsi di stabilizzazione che troppo spesso rimangono chimere».
Queste le parole del Segretario Generale dell’Ugl Calabria, Ornella Cuzzupi, a seguito dell’incontro avuto con una delegazione di lavoratori tirocinanti in servizio presso le Autonomie Locali, la Sanità, la Giustizia e i Ministeri più in generale.
«È inconcepibile – ha proseguito Cuzzupi – che a queste persone, in situazione di precariato da oltre un decennio, vengano disconosciuti diritti basilari quali le tutele riferibili alla malattia, i riposi spettanti, la normale sequenza dei turni di lavoro sino ad arrivare alla mancata retribuzione, di per sé già del tutto iniqua. Nel caso specifico, il quadro risulta drammaticamente paradossale considerando che parliamo di Sanità e servizi destinati ai cittadini».
Sulla questione relativa al settore dei tirocinanti storici della Sanità, Ornella Cuzzupi, ha delineato, unitamente al segretario nazionale Ugl Salute, Gianluca Giuliano, una serie di azioni da mettere in campo.
«Quella del precariato – ha detto ancora – è una questione da risolvere con urgenza. L’esecutivo deve prendere atto che la soluzione del problema, e mi riferisco a tutti i settori, dalla Sanità alla Scuola, è un investimento d’assoluta importanza che oltre a produrre ricchezza economica e tranquillità sociale, comporta un miglioramento sistematico dei servizi. Serve più stabilizzare che dilapidare risorse in azioni improduttive e meramente assistenziali».
«Tra l’altro – ha concluso – stabilizzando si limitano anche le discriminazioni sui posti di lavoro, altro problema per il quale abbiamo allo studio importanti iniziative che presto intraprenderemo con forza». (rcz)