È un appello, quello lanciato dall’Associazione di promozione sociale “Radici Mediterranee” ai candidati alla presidenza della Regione Calabria: «dare voce ai soggetti del cosiddetto Terzo Settore e al territorio di cui essi sono espressione».
«La Calabria – viene spiegato in una nota – ha bisogno di uscire dagli schemi tradizionali di derivazione ideologica, per intraprendere un cammino di innovazione prima di tutto metodologica nell’analisi dei problemi e nell’individuazione di strategie di sviluppo. Per fare questo occorre dare voce a chi ogni giorno opera sul campo nei diversi settori di competenza, con impegno e dedizione. Il mondo del volontariato e del terzo settore, rivendica un ruolo attivo e propositivo nel dibattito politico che si avvierà nei prossimi mesi, dando il proprio contributo di idee e di esperienze che, certamente, non potranno che arricchire di contenuti le varie proposte che saranno messe in campo dalle diverse forze politiche».
«A prescindere dall’appartenenza politica – prosegue la nota – è il civismo quello che si vuole rappresentare, rivendicando il diritto all’ascolto da parte di tutte le parti politiche in campo. Siamo soggetti che ricevono ogni giorno le istanze dei cittadini e abbiamo un termometro di quello che vivono le nostre comunità. Sarebbe importante anche parlare di temi come questo nuovo PNRR che è in arrivo con tantissime risorse per la nostra regione. Si tratta di un treno che non tornerà mai più e pretendiamo di essere coinvolti anche in questo».
«È per questo che, nelle prossime settimane – ha dichiarato il presidente, Antonio Maida — sarà organizzato dall’Associazione un seminario tecnico scientifico per dibattere su alcuni temi fondamentali per il rilancio della nostra regione. Saranno affrontate alcune tematiche di estremo interesse da parte dei cittadini calabresi, alla presenza di esperti del settore per definire possibili strategie di sviluppo locale, che possano divenire parte integrante dei programmi elettorali dei candidati».
«Durante i lavori – conclude la nota – sarà sottoscritto un appello rivolto al modo politico regionale, per il riconoscimento politico e sociale delle Associazioni (in particolar modo quelle che operano nelle organizzazioni di volontariato), e per dare vita ad una “rete associativa” che si senta coinvolta e partecipe delle politiche del territorio». (rcz)