Un incontro, in tempi ravvicinati, per avviare un gruppo di lavoro teso a sviluppare azioni e misure a dimensione di Senior ed anche di avviare l’iter per promulgare una legge che regolamenti i Centri di Aggregazione Culturali per anziani o associazioni simili. È quanto ha chiesto FederAnziani Calabria, guidato da Maria Brunella Stancato, al neo presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in una lettera aperta.
«Federanziani Calabria – ha ricordato la Stancato – ricopre un ruolo importante nella Regione, essendo una rete di associazioni ed avendo affiliati la maggior parte dei circoli e della Associazioni Culturali rivolti agli Over 60. Gli anziani rappresentano quasi il 20% della popolazione con piccoli cambiamenti percentuali tra le province, dovuto allo squilibrio tra i decessi e le natalità. Ringraziando il Signore, la maggior parte degli over 60 calabresi è in buona salute, forse perché la dieta mediterranea, i corretti stili di vita, o forse perché abbiamo l’aria più pulita d’Europa che ci tutela e ci fa vivere più a lungo».
«In questo periodo di Pandemia – prosegue la lettera – gli anziani sono quelli che hanno pagato il maggior numero di vittime, e se la Calabria si è salvata, lo dobbiamo a tutti noi calabresi che abbiamo rispettato le regole imposte. Il distanziamento sociale che è stato rispettato dalla totalità della popolazione calabrese. Gli anziani sono parte importante e determinante del sistema sociale, culturale, economico e politico del nostro Paese sono un supporto vitale per figli e nipoti, grazie alla propria disponibilità economica, fornendo così un servizio sociale importante, spesso sostituendosi alle istituzioni».
«Sono importanti – si legge nella lettera – dal punto di vista culturale, perché tante persone della cosiddetta terza età di alto livello culturale, sociale, professionale, o che provengono dal mondo dell’industria, dell’istruzione, del volontariato, sono impegnati giornalmente nei territori e fanno parte di associazioni, centri di aggregazioni culturali, centri sociali per anziani».
Anziani impegnati socialmente perché «sostituiscono le Amministrazioni Locali quasi nella loro totalità – continua la lettera – perché creano, animano, fanno vivere i Centri di Aggregazione Culturale per anziani, lo fanno fino allo sfinimento, senza alcuna risorsa economica ma solo, autotassandosi. I nonni della Calabria, gli over 60 sono persone che danno amore incondizionato, gentilezza, pazienza, comfort e lezioni di vita, sono quelli che hanno l’argento nei capelli e l’Oro nel cuore”, assicura il presidente. “Gli anziani sono quelli che hanno subito e subiranno di più tutte le difficoltà future, una categoria duramente provata dall’ emergenza sanitaria, ma completamente assente dai decreti e dalle misure che il governo ha messo in atto per sostenere la società civile».
«La categoria degli anziani – prosegue la lettera – non è inserita in nessuna forma di assistenza e supporto anzi, alcuni rappresentati dello Stato si permettono il lusso di dire che forse sono un costo in questo periodo, provo un profondo senso di sconforto e di rabbia verso queste persone che non danno alcun valore alla vita di un anziano».
«Gli anziani sono la nostra storia, la nostra enciclopedia, la nostra biblioteca – conclude la lettera – sono il nostro passato ed il nostro futuro, non possiamo permettere che le giovani generazioni mi riferisco agli adolescenti di oggi, rimangano tutti orfani dei propri Nonni, si perderebbe un passaggio importante perché i ragazzi di oggi saranno gli anziani di domani ai quali mancherebbe un pezzo importante della loro adolescenza con chissà quali strascichi o danni psicologici». (rcs)