IL 29 E 30 AGOSTO RITORNA "GENTE IN ASPROMONTE": ALVARO NON C'ENTRA, PAROLE TANTE, FATTI ZERO;
Gente in Aspromonte 2018

Calabria, in cerca di una nuova narrazione. Ad Africo torna l’intellighentia, è spot elettorale?

Gente in Aspromonte 2.0: ritorna l’appuntamento con le intellighentie calabresi nel cuore dell’Aspromonte, a cura della Regione Calabria. Un anno dopo, con l’idea di raccontare le buone pratiche portate avanti in Calabria e in Aspromonte con la partecipazione diretta dei protagonisti. Una bella idea, il confronto tra intellettuali, autori, scrittori, registi, ecc. all’ombra degli ulivi, ma le spinte culturali sembrano, in realtà, il pretesto per un gigantesco spot elettorale.

Difatti, la Giunta regionale, in tale occasione, presenta i risultati della programmazione nazionale e comunitaria (PAC, POR e FSC) a supporto ed oggetto di nuova narrazione di una Calabria che cambia passo. Per quanto ne sappiamo il POR Cultura sta ancora a dormire, in attesa dei decreti di attuazione, la promoziome culturale è appesa al chiodo, si parla, si chiacchiera, ma ai giovani cosa rimane di queste tante belle parole? Ai nostri giovani, che – non ci stancheremo mai di ripeterlo – si vedono rubare il futuro da sotto il naso, non vengono offerte opportunità di impiego nel campo culturale (e ci sono risorse e capacità da utilizzare per archiviare, catalogare, rieditare la produzione letteraria calabrese, per esempio). Solo il lieve alito di parole al vento per sottolineare quant’è bravo quello, quanto sono bravo io…

Una bella idea, ma dai contorni poco nitidi e obiettivi non molto chiari. Serve radunare gli intellettuali calabresi (al 90% esponenti di cultura esportata)? Certamente sì, perché favoriscono il confronto e l’arricchimento culturale, ma se i dibattiti sono finalizzati a parlarsi addosso a cosa servono? Probabilmente per confezionare un gratuito spot elettorale per la giunta uscente. A pensar male si fa peccato, diceva Andreotti, ma spesso si azzecca…

Dov’è il coinvolgimento di scuole e università, dove sono gli stimoli per i giovani calabresi? Una bella domanda, cui speriamo qualcuno fornisca una risposta.

In questa due giorni (finanziata dal PAC Piano di Azione e Coesione) ci saranno, comunque, anche cose buone: la proiezione completa del bel documentario di Marcello Villari e Mario Canale Dopo il silenzio sugli scrittori calabresi e di Federico Quaranta A Day in Aspromonte, la visione in piazza Roma a Bova del film di Mimmo Calopresti Aspromonte, la terra degli ultimi, girato appunto in Aspromonte con Marcello Fonte. E ci sarà spazio per parlare di Pasquino Crupi, autentico intellettuale del Mezzogiorno che ha speso una vita per valorizzare la letteratura meridionale e i suoi autori.

Nel comunicato stampa si evidenziano «Tra le buone pratiche, sulle quali ci saranno specifiche testimonianze, l’impegno per la valorizzazione della lingua grecanica, la valorizzazione del diritto all’istruzione primaria nei borghi aspromontani, l’impegno delle cooperative nei terreni confiscati alla mafia, il lavoro per valorizzare il Santuario di Polsi; cioè esperienze finalizzate a incentivare la propensione dei giovani e dei ragazzi per restare negli ambiti locali di formazione e lavoro».

Un evento particolare sarà dedicato – a Bova, pi piazza Roma – al contributo delle donne per una Calabria che cambia, dalle esperienze di nuova imprenditoria al recupero delle tradizioni dell’artigianato locale. Una intervista al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio (e riecco lo spot) ed al vescovo della diocesi di Locri Monsignor Francesco Oliva concluderà la due giorni. Amen. (s)