Si continua ancora a parlare di covid, ma questa volta dal punto di vista della prevenzione. Ed il corso di aggiornamento su “Prevenzione vaccinale e assistenza ai malati affetti da Sars-Cov-2”, organizzato dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria e svoltosi nella sala “Chiesa di San Francesco d’Assisi” di Gerace, ha, infatti, evidenziato la necessità di non abbassare la guardia rispetto a quella che è stata una vera e propria pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero.
«È importante ricordare che il covid, anche se meno pericoloso rispetto al passato, non è stato completamente debellato – ha evidenziato nel corso del suo intervento il presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano – occorre sempre porre molta attenzione sulla prevenzione vaccinale e nel seguire tutti quei pazienti che, a distanza di tempo continuano ad avere delle sequele che debbono essere curate ancora per molto tempo. La presenza dell’Ordine dei Medici a Gerace rappresenta un ringraziamento a tutti coloro che proprio in questi luoghi e quindi in tutta la fascia ionica hanno operato con grande professionalità e spirito di sacrificio».
All’incontro erano presenti, oltre ai tantissimi medici che operano in zona, diversi studenti del Liceo Scientifico di Locri, proprio perché, come ha rimarcato lo stesso Presidente, «il messaggio di prevenzione vada diffuso anche ai ragazzi delle varie scuole».
Il presidente Veneziano ha inoltre ricordato come l’ospedale di Locri da qualche mese è diventato molto più sicuro perché al suo interno è stato istituito un vero e proprio servizio di Polizia, attivo 12 ore al giorno. «Questa decisione rende più sicura l’attività dei medici che, come si sa, lavorano in una situazione ad alto rischio, basta solo ricordare i numerosi episodi di violenza accaduti di recente. Diamo merito, quindi, alla direzione sanitaria per essersi impegnata a trovare una soluzione a questo grave problema».
Tornando al Corso di aggiornamento, il presidente Veneziano ha poi ricordato la divisione di Pneumologia dell’ospedale di Locri, diretta dal dottore Domenico Calabrò, che nel periodo del covid si è distinta riuscendo a fronteggiare la pandemia in tutto il territorio della ionica, tanto che la dottoressa Anna Maria Stanganelli, garante regionale della Salute, ha voluto dare un riconoscimento all’Ordine e, quindi, indirettamente a tutti coloro che hanno prestato servizio in quel periodo.
È stata poi la volta del direttore Soc di Pneumologia P.o. di Locri, dottore Domenico Calabrò, il quale ha ricordato non soltanto l’intensa collaborazione con l’Ordine dei medici nei quasi tre anni di pandemia ma anche con le diverse strutture italiane di pneumologia, allestendo, tra l’altro, nell’ospedale di Melito Porto Salvo, un reparto dedicato interamente alle problematiche conseguenti al covid.
«Abbiamo assistito i malati usando gli antivirali e con risultati davvero eccezionali – afferma il dottore Calabrò – perché agiscono all’interno del virus bloccando la replicazione, facendo si che tutti i pazienti a rischio di progressione di malattia potessero migliorare sensibilmente, allontanando i pericoli maggiori». Rispetto al Corso di aggiornamento, per il dottore Domenico Calabrò è stato molto utile perché tutti i medici coinvolti nell’assistenza a questo tipo di pazienti, nell’illustrare la propria esperienza acquisita durante la pandemia, «sono adesso pronti ad affrontare qualsiasi evenienza rispetto al covid».
Per il dottore Antonino Zema, libero professionista in Neurochirurgia e componente della Commissione regionale per la formazione e l’aggiornamento, la speranza è che non si verifichi mai più, in modo così eclatante, un problema di salute così grave.
«Nonostante la fine ufficiale della pandemia, certificata dalla Oms, occorre rispettare quelle regole basiche del vivere sociale, senza dimenticare quanto successo. Chiudiamo con il passato ma con un bagaglio d’esperienza enorme, una esperienza dal punto di vista medico-scientifica che servirà per curare altre patologie, compresi i tumori».
Infine la riflessione del vicepresidente dell’Ordine dei medici, dottore Giuseppe Zampogna, sintetica ma molto efficace.
«Questo convegno è utile per gli insegnamenti acquisiti nel corso della pandemia e dagli errori, quindi come concetto di “risk management”, possiamo prepararci ad eventuali insorgenze di future pandemie con l’augurio che non si manifestino». (rrc)