«L’Europa valorizzi il potenziale Sud». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, nel corso del seminario dell’Ammi sull’area Mediterranea, sottolineando come «se il Sud ha bisogno del Paese, per abbattere i divari di sviluppo, e dell’Europa, per affrontare il fenomeno migratorio che lo coinvolge direttamente, il Paese e l’Europa hanno bisogno di valorizzare il potenziale del Sud, quale ponte strategico dell’Europa con l’Africa e l’Asia, e per dotarsi di una politica per il Mediterraneo che non è soltanto un mare carico di problematiche, ma un mare di cerniera che offre grandi opportunità».
«La tutela degli ecosistemi terrestri e marini nel Mediterraneo – ha detto ancora – culla della biodiversità, è un tema centrale nella società contemporanea alle prese con continui cambiamenti climatici».
«L’attenzione straordinaria, da parte del Consiglio regionale della Calabria – ha proseguito – riservata al tema dell’ambiente, in linea con le nuove sensibilità che si registrano in tutto l’Occidente e coerenti con l’obiettivo della transizione ecologica, è testimoniata dalla legge-quadro in materia di aree protette e biodiversità che abbiamo approvato di recente».
«Una legge-quadro innovativa, quella sulle aree protette e la biodiversità, che consentirà alla Calabria di agire – ha proseguito – con una visione di sistema e il cui obiettivo è la protezione dei beni ambientali di una regione che per patrimonio boschivo è la quarta d’Italia».
«Per promuovere sviluppo bisogna coniugare la protezione dell’ambiente con la realizzazione di nuove infrastrutture materiali come il Ponte sullo Stretto – ha concluso – l’Alta velocità ferroviaria e la modernizzazione della 106. Soprattutto dobbiamo tutti impegnarci per fare del Sud dell’Italia la piattaforma logistica del Mediterraneo». (rcz)