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Il presidente Occhiuto: Al lavoro per riaprire alcuni ospedali e più assunzioni per migliorare sanità

Il presidente Occhiuto: Al lavoro per riaprire alcuni ospedali e più assunzioni per migliorare sanità

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha reso noto che «stiamo tentando di riaprire alcuni ospedali, e di dotare tutti i comprensori della nostra Regione di presidi di assistenza territoriale».

«Si tratta – ha dichiarato – di un compito molto complesso e difficile perché tutto questo lo dobbiamo fare mentre fronteggiamo questa nuova ondata della pandemia. Ma sono convinto che ci riusciremo e che già tra qualche settimana renderemo visibili i risultati di questo duro lavoro, che si sta facendo anche grazie a Iole Fantozzi, il nuovo capo del Dipartimento regionale alla Salute, al colonnello Bortoletti, e a tutti questi straordinari operatori della sanità calabrese».

«Non è vero che nulla funziona in questo settore – ha concluso – ci sono tanti bravi medici e infermieri, ma non sono molti. Bisogna quindi procedere a un nuovo piano di assunzioni per avere una dotazione di personale che ci consenta di aprire gli ospedali, le case della salute, le case di comunità, e di dare ai calabresi il diritto a curarsi».

Il presidente, poi, si appella ai calabresi, affinché si vaccinino: « È importante per tutti, nel Paese e soprattutto in Calabria, dove c’è una rete ospedaliera più fragile che non potrebbe reggere la pressione relativa all’aumento dei ricoveri, nell’area medica e di terapia intensiva».

«Sto riunendo l’unità di crisi una volta ogni due giorni – ha informato –. L’ultima riunione è stata il 24 dicembre, e domani ci vedremo nuovamente: stiamo lavorando per aumentare i posti letto dedicati al Covid. La zona arancione l’abbiamo finora in qualche modo scongiurata anche grazie all’aumento delle vaccinazioni».

«Il generale Figliuolo ci ha dato dei target – ha concluso ancora – e, nonostante le difficoltà della nostra sanità, li abbiamo addirittura superati, vaccinando tantissimi calabresi. Penso che se continuiamo così, avremo ancora più possibilità di evitare la zona arancione. Intanto dobbiamo trovare più posti in area medica e in terapia intensiva». (rcz)