Il prof. Roberto Crea, in Italia in questi giorni per gli ultimi preparativi del Renato Dulbecco Institute che sta nascendo a Lamezia Terme, ha incontrato la ministra del Sud Mara Carfagna per illustrarle la rilevanza del grande progetto scientifico in preparazione alla Fondazione Terina di Lamezia Terme.
Accompagnato dal prof. Giuseppe Nisticò, già direttore generale dell’Istituto Rita Levi Montalcini, farmacologo di fama internazionale ed ex presidente della Regione Calabria, lo scienziato Roberto Crea, arrivato a Roma giovedì scorso da San Francisco, ha voluto esprimere tutta la sua gratitudine alla ministra Mara Carfagna per il ruolo straordinario che sta svolgendo per rilanciare il Meridione d’Italia con progetti sull’innovazione tecnologica che permette di valorizzare il patrimonio di giovani talenti, costretti ancora oggi, purtroppo, alla fuga in prestigiosi laboratori in Italia e all’estero.
La ministra Carfagna ha delegato il suo capo gabinetto avv. Giacomo Aiello, esperto della politica e dell’amministrazione delle risorse comunitarie del PNRR, per discutere delle potenzialità di finanziamenti per la realizzazione dell’Renato Dulbecco Institute. in Calabria, regione verso la quale la ministra Carfagna ha dimostrato grande attenzione con la sua spiccata sensibilità.
Il prof. Crea rappresenta un modello di calabrese che dopo una lunga esperienza in California ha deciso di rientrare, anche grazie alle risorse del PNRR, in Calabria e può rappresentare il prototipo di altri italiani che vivono all’estero e che finalmente potranno rientrare nel nostro Paese.
Roberto Crea, nei prossimi giorni, si recherà in Calabria dove incontrerà i vertici della Regione e cioè l’attuale presidente Nino Spirlì e l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo per definire con loro la concessione dei locali della Fondazione Mediterranea Terina da ristrutturare per il Renato Dulbecco Institute. In tale occasione, il prof. Crea ha espresso la necessità di poter avviare rapidamente la formazione di giovani diplomati tecnici e laureati ricercatori nel campo delle biotecnologie e del settore agro-alimentare.
L’originalità del progetto della Fondazione Dulbecco e la garanzia che questo sarà portato avanti dall’esperienza internazionale di Roberto Crea sono momenti di forza del progetto in quanto il modello Silicon Valley che Roberto Crea ha contribuito ad attivare come direttore della Genentech. Difatti, egli ha creato otto imprese di biotecnologie nel settore medico e agroalimentare di grande successo.
La Fondazione Dulbecco ha ottenuto in concessione 12 brevetti relativi alla sintesi di nuovi anticorpi monoclonali e di nanoanticorpi per il trattamento di malattie ancora incurabili.
Il direttore generale Aiello nella sua illustrazione ha assicurato, inoltre, che la Regione Calabria potrà agire da sponda dal momento che dispone ancora di ingenti risorse del Programma POR non ancora spese.
Inoltre, il progetto potrà essere avviato rapidamente con la formazione del personale anche attraverso stages in qualificati laboratori nazionali ed esteri.
Infine, il prof. Crea metterà a disposizione il suo know how per consentire alla Regione di disporre del cosiddetto marchio di qualità dei prodotti agroalimentari della Calabria, secondo standard statunitensi della Food & Drug Administration e dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) come richiesto convintamente dall’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.
Nell’insieme, l’incontro è risultato molto proficuo e il prof. Crea è rimasto ampiamente soddisfatto dell’illustrazione precisa che denota alta professionalità del capo gabinetto Aiello, il quale ha sottolineato che è necessario seguire un rigoroso piano di spesa che dovrà rispettare la tempistica come imposto dalla Commissione Europea. (rrm)