di GIUSY CAMINITI – Presidente, è in discussione e approvazione alla Camera il disegno di legge di conversione in legge del decreto 35/2023 recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, quel Ponte sullo Stretto che cambierà per sempre il volto e il cuore della Città che solo un anno fa sono stata chiamata ad amministrare, il primo sindaco donna al pari di Lei, primo Presidente donna di questa meravigliosa Italia.
Anche la mia Città Presidente è meravigliosa: magari non adesso, agli occhi di chi la vede solo come luogo di attraversamento da e per la Sicilia, che la rende unicum mondiale per il traffico gommato e ferroviario; ma è meravigliosa perché è la Città bagnata dallo Stretto (luogo dei miti di Omero e della leggenda della Fata Morgana) con le sue correnti, i suoi fondali, i suoi pesci abissali, le rotte migratorie dell’avifauna, l’incontro dei due mari Ionio e Tirreno, i suoi sette chilometri di costa che noi vogliamo valorizzare per la loro vocazione turistica, il suo naturale essere già oggi il luogo deputato al diportismo nautico quale baricentro tra Taormina, Tropea e le Isole Eolie.
Le dico questo perché io l’ho sentita parlare a Roma, ero lì di persona al Nuvola, in occasione della manifestazione di Poste Italiane: mi sono emozionata quando Lei ha riconosciuto il valore e l’importanza del lavoro quotidiano dei sindaci, “silenzioso e creativo” ha detto; ho sorriso quando ci ha detto che le resta il rimpianto, pur essendo Presidente del Consiglio, di non aver fatto il sindaco di Roma.
Da qui voglio partire Presidente Meloni: io amo Villa San Giovanni e fino ad ora ho rappresentato in ogni dove, anche in commissione parlamentare, le ragioni di una Città che vuole essere preparata ad accogliere la più grande opera ingegneristica di tutti i tempi, per non diventare la Città sotto il Ponte dello Stretto ma essere una Città trasportistica all’avanguardia e turistica di eccellenza, che guarda al Ponte.
A Lei mi permetto di chiedere questo Presidente: aiuti Villa San Giovanni a vivere questo momento di profondo cambiamento (che la impatterà oltre ogni misura sotto il profilo urbanistico, sociale e anche economico) con serenità, permettendo a questa Comunità di essere responsabile e coraggiosa, ma al contempo protagonista del proprio futuro.
Non vogliamo essere snaturati della nostra identità di “Strettesi” che per noi, Presidente, è cuore, habitat, cultura, continuità territoriale, vincolo viscerale con questo angolo di paradiso.
Non ci servono sette milioni di euro per la comunicazione sul Ponte: servono opere preliminari utili alla Città secondo la sua vocazione trasportistica ed eco-turistica; serve che nessun inizio lavori avvenga senza che siano certi i tempi di realizzazione, le risorse destinate alla costruzione del Ponte e senza che sia certo il collegamento sia stradale sia ferroviario. La cosiddetta “variante ferroviaria di Cannitello”, prima pietra del Ponte posta a Villa nel 2021, è lì a testimoniare la ferita già inferta!
Per questo chiedo a Lei di prendere a cuore e trasformare in azione e impegno politico tutte le richieste fatte fin qui dalla Città di Villa San Giovanni (per mio tramite ma anche con un deliberato unanime del consiglio comunale che Le invio integralmente): la presenza della Città (assieme a Messina), nelle forme giuridicamente possibili, al CdA della riattivanda società Stretto di Messina SpA, non come precedente per le grandi opere ma come segnale preciso rispetto a un’opera unica al Mondo; un accordo di programma quadro “decreto Villa San Giovanni” che promuova la nostra Città come Città innovativa per i trasporti, la salvaguardia delle risorse culturali e ambientali e lo sviluppo turistico, programmando grandi interventi: approdi a sud, aree di stoccaggio, servizi di mobilità-intermodalità ed interscambio, viabilità congruente con le opere di collegamento stabile e di mobilità dinamica – porto turistico e riqualificazione fronte mare – riqualificazione e valorizzazione delle aree collinari cittadine – interventi primari connessi alle reti di servizi alla Città – arredo e viabilità urbana, parchi urbani e assi verdi, attività commerciali, fieristiche, centri di studio e/o ricerca (a titolo esemplificativo biodiversità, correnti e maree, sismologia e vulcanologia), musei tematici sull’identità dello Stretto e sul Ponte; l’approvazione di una legge sulla continuità territoriale, attesa da sempre da tutta l’Area Integrata dello Stretto; la rimodulazione della Zes al fine di estendere le superfici già individuate a ridosso del porto di Villa San Giovanni alla contigua area industriale di Campo Calabro, Villa S. Giovanni e Reggio Calabria.
Presidente venga a visitare lo Stretto e la Città di Villa San Giovanni per farla entrare nella sua già ricca agenda politica.
Mi appello al suo amore di mamma per ogni angolo di questa Italia, una mamma che concede a ciascuno dei suoi figli l’opportunità di realizzarsi secondo la propria inclinazione e vivere consapevolmente le scelte della vita: Presidente conceda alla mia Città l’opportunità di essere protagonista di questa fase, per potersi preparare ad accogliere (se sarà!), quale unica Città sul versante calabrese, il Ponte sullo Stretto.
Presidente, noi la aspettiamo! (gc)
[Giusy Caminiti è sindaca di Villa San Giovanni]