Di ritorno da un paio di giorni, i ragazzi hanno ancora l’adrenalina a mille. E già, perché Francesco, Domenico e Lorenzo, in arte i “The Toones”, tre ragazzi lametini di appena 20, 17 e 10 anni, accomunati dalla stessa grande passione per la musica, sono stati i protagonisti della finale “Cantagiro Band 2023”, svoltasi a Roma domenica sera, 5 novembre, che li ha visti salire sul podio tra gli applausi e l’ovazione di tutti i presenti, vincendo il “Premio Opportunità” con il brano edito “Feeling good” ed il brano inedito “Gioco di ruolo”.
La serata, parte della più importante manifestazione musicale che dal 1962 ad oggi dà voce e spazio alla musica emergente, portando alla ribalta artisti sconosciuti dal grande potenziale artistico, tra cui ricordiamo alcuni dei più grandi nomi della musica italiana come Morandi, Celentano, Modugno, Rita Pavone, è stata diretta da Giulia Carla De Carlo, figlia del Patron Enzo De Carlo, in giuria per l’occasione insieme al Direttore Generale Elvino Echeoni, e al Presidente di Giuria di quest’anno Ricky Portera, il noto chitarrista fondatore con Gaetano Curreri degli Stadio e storico collaboratore di Lucio Dalla e di altri artisti come Ron, Eugenio Finardi, Luca Carboni, Loredana Bertè.
I ragazzi, con la loro band The Toones, sono spiccati in una gara, che si è rivelata un vero show, in cui si sono esibite con straordinaria bravura altre 11 band provenienti da tutta Italia e con generi musicali diversi tra loro. Francesco Pileggi, 20 anni, al basso, Domenico Mantovano, 17, voce e chitarra, e Lorenzo Ammendola, di appena 10 anni, alla batteria, hanno sbalordito il pubblico e i giurati per le loro capacità artistiche, già così marcate, nonostante la giovanissima età.
Amici da sempre, band per caso da meno di un anno, come loro stessi hanno raccontato nel video di presentazione, questi ragazzi hanno iniziato a condividere in un sano spazio parrocchiale il loro amore per la musica, e hanno sentito che gli piaceva proprio mettersi insieme e suonare, e che ne usciva qualcosa di bello. Ragazzi semplici, di sani principi, impegnati attivamente nella loro parrocchia, San Raffaele Arcangelo di Lamezia Terme, hanno da subito trovato nel garage di casa delle suore, salesiane e da sempre loro grandi sostenitrici, il posto dove vedersi per provare, e l’idea di essere un gruppo è andata sempre più a concretizzarsi, soprattutto dopo l’arrivo del primo invito da parte di suor Ausilia De Siena, Consigliera Generale per la Comunicazione Sociale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, a partecipare come band al talent show, “Giovani Talenti”, da lei fondato, che si organizza ogni anno all’Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato. Classificatisi secondi, quel 9 giugno, i The Toones non passarono inosservati alla giuria, cui faceva capo proprio il Patron del Cantagiro, Enzo De Carlo, che li invitò giusto in quell’occasione ad andare a Roma il 5 novembre per partecipare alla finale del Cantagiro Band.
Con un genere musicale ispirato al rock, ma rivisitato completamente dall’espressione di loro stessi e dalla loro originalità, i The Toones parlano con la loro musica di quello che sono, che vivono, e come loro, anche gli altri ragazzi della loro età. Il loro primo inedito, “Gioco di Ruolo”, trasmette infatti, incalzando con voce e strumenti fino ad esplodere, come denuncia, la paura per il futuro, che accomuna tutti i giovani, generando ansia, ma anche voglia di combattere per non lasciarsi sovrastare dalla minaccia che incombe.
Ed è proprio con questa audacia e determinazione che i nostri piccoli artisti calabresi hanno dominato il palco della Stazione Birra, location di Roma in cui si è svolto domenica sera lo spettacolo musicale, lasciando tutti senza fiato e guadagnandosi il posto nell’Albo d’oro del Cantagiro, motivo per noi lametini, e per la Calabria, di grande orgoglio.
Così, in attesa di vederli nuovamente esibirsi, e di ascoltare nuovi loro brani, già in cantiere, gli auguriamo di poter continuare a coltivare e curare questa loro passione musicale con impegno e dedizione, e che il loro entusiasmo e il loro fervore possano davvero suonare, per loro, e per quanti credono in ciò che di bello fanno, sempre e instancabilmente note di opportunità. (rcz)