E’ stata ufficialmente presentata l’etichetta Dea Carolea. La presentazione è avvenuta in occasione della conferenza stampa alla Cittadella regionale J. Santelli di Catanzaro dove, il Consorzio Dop Lametia, è stato protagonista di un evento rivolto a giornalisti, operatori ed esperti del settore, attori del comparto olivicolo, associazioni di categoria e rappresentanze dei comuni appartenenti all’area della Dop Lametia.
Di vera e propria svolta culturale si può parlare oggi con le aziende del Consorzio Dop Lametia che hanno deciso di mettere insieme il loro prezioso Extravergine di Oliva certificato Dop per proporre al consumatore finale un unico prodotto nella elegante veste del nuovo packaging e sotto l’evocativo brand Dea Carolea.
«Le donne sono protagoniste sin dall’inizio, negli anni 70, con Mary Cefaly» ha ricordato il oresidente del Consorzio Lametia Dop Pierluigi Taccone – È la prima volta che in Calabria 17 aziende lavorano insieme con un unico programma di sviluppo. L’olio di questa cultivar ha caratteristiche di gradevolezza e di equilibrio tali da renderlo particolarmente apprezzato dai consumatori.
«Si tratta di un lungo lavoro di squadra di noi soci e di valide collaborazioni che ci hanno affiancato e ricevuto il sostegno della Regione Calabria – ha aggiunto la Vicepresidente del Consorzio Lametia Dop Mariangela Costantino – Abbiamo studiato minuziosamente le procedure per il conferimento dell’olio, per la creazione del blend, l’unione dei migliori oli Dop Lamezia, per arrivare ad un lotto unico di prodotto, ma non era sufficiente, alla sostanza andava data una forma adeguata, una veste elegante. È nato così il concetto dello “svelamento”. Lo svelamento di un tesoro nascosto, come una dea che cerca di portare alla luce un antico segreto. Lo svelamento si traduce attraverso lo “strappo” e si completa lasciando scoperto il volto di una donna, la sirena Calipso. Questa etichetta racconterà al mondo la Calabria. Tra pochi giorni sarà protagonista alla sedicesima edizione di Olio Capitale, l’importante fiera interamente dedicata all’olio extravergine d’oliva che si tiene a Trieste. Ma non solo. Il Consorzio è pronto ad accogliere nuovi produttori: amiamo stare insieme e guardiamo lontano».
«Finalmente capacità e imprenditoria si mettono insieme. La cooperazione è fondamentale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e allo sviluppo alimentare Gianluca Gallo intervenuto alla conferenza moderata dal giornalista Danilo Monteleone – Il buono della terra, intelligenze che si uniscono, identità territoriale. Sono gli ingredienti di Dea Carole, il brand che unifica la produzione olivicola di 17 aziende del Consorzio Lametia Dop. Un esempio di rete e di innovazione che segna una strada nuova per l’olio e l’olivicoltura di Calabria».
«Un ruolo fondamentale, nella prospettiva dello sviluppo del settore, è legato proprio al ruolo dei consorzi – ha spiegato Il direttore generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria Giacomo Giovinazzo – anche in relazione alle straordinarie potenzialità dell’olivicoltura come più grande e strutturata filiera agricola della Calabria».
Presenti alla conferenza stampa, tra gli altri: il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, e le altre rappresentanze comunali dell’area Dop Lametia, il presidente del Consorzio Igp Olio di Calabria Massimino Magliocchi, il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti, il direttore della Coldiretti Interprovinciale di Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia Pietro Bozzo, Antonello Anastasi nella duplice veste di rappresentante di Copagri e di presidente del Consorzio Movimento Turismo dell’Olio Calabria e altre rappresentanze di categorie quali Apolc Op e Acoprol e Cvo, il Capo panel e docente formatore Funzionario Arsac Calabria Antonio G. Lauro, il presidente di Slow Food Calabria Michelangelo D’Ambrosio, Giovanni Muraca per la Condotta Slow Food di Lamezia Terme, il presidente dell’Olioteca regionale Rocco Zappia, il presidente di Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali della Calabria Antonino Sgrò.
Dea Carolea non è solo un olio extravergine d’oliva di alta qualità, prodotto con rigore da olive Carolea, ma incarna l’impegno del Consorzio Lametia Dop nel promuovere la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze gastronomiche e l’armoniosa convivenza tra passato e presente radicata nelle tradizioni. Un’unione di intenti tra i produttori che hanno avuto l’ardire di fare dell’olio l’elemento culturale di traino per l’economia e il turismo.
Qualità, tracciabilità e territorialità sono i tre pilastri su cui il Consorzio Dop Lametia basa la sua azione.
Espressione di una cultura millenaria e di un’identità predominante, il Consorzio custodisce, tutela e valorizza l’olio extra vergine di oliva Dop Lametia che, da rigoroso disciplinare di qualità, prevede inoltre che il 90% sia di Cultivar Carolea. I soci condividono un importante investimento per la promozione finalizzato alla comunicazione delle sue peculiari caratteristiche e qualità ed alla sua conseguente diffusione commerciale.
Ogni confezione di Dea Carolea è tracciabile in quanto dotata di un numero progressivo ed è fortemente identitaria del suo territorio di appartenenza in quanto prodotta e confezionata esclusivamente nei nove comuni della piana di Lamezia Terme (Curinga, Filadelfia, Francavilla Angitola, Lamezia Terme, Maida, San Pietro a Maida, Gizzeria, Feroleto Antico e Pianopoli) che ricadono per l’appunto nell’area riconosciuta dal prestigioso marchio comunitario Dop Lametia. Molti degli uliveti di questa area geografica, inoltre, sono un vero patrimonio paesaggistico in quanto ultracentenari e sono riconosciuti dal Presidio Slow Food.
Dea Carolea si propone così di restituire pienamente al territorio di origine, tutto il valore economico del prodotto. Valorizzando e promuovendo il prodotto olio, infatti, il Consorzio costituisce una leva per la crescita socioeconomica, per la capacità di attrarre turismo e dare maggiore impulso all’economia locale.
Con lo sguardo rivolto al futuro, le aziende del Consorzio si muovono nella direzione della sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica e sociale. Sostenibilità tradotta in termini di utilizzo di risorse rinnovabili ed economia circolare con la valorizzazione degli scarti agricoli, di tutela e valorizzazione della biodiversità, di inclusione sociale. (rcz)