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Chianalea di Scilla

L’OPINIONE / Emilio Errigo: «In Calabria esiste pure la buona vita»

Sembrerà ultroneo ribadire con la necessaria determinazione a chi pensa il contrario, che in Calabria, oltre la mala vita criminale, esiste la “buona vita” e la “mala vita sociale”.
Voler convincere i più eruditi e le masse inconsapevoli, che il male assoluto sia nato, cresciuto e ancora presente in Calabria, ricorrendo a tutti i mezzi possibili offerti dalle nuove tecnologie, messi a disposizione della macchina da guerra della comunicazione di parte a diffusione incontrollata è veramente inaccettabile.
Per evitare equivoci ed essere più chiaro nell’esternazione della mia libera opinione, non oso dire che al Sud il crimine non abbia la meglio sulla legalità, anzi io sono convinto che non sia così.
In Calabria, così come in tante altre realtà nazionali e non solo, la cultura dell’illecito penale, economico, bancario, valutario, tributario e amministrativo, per quanto si deduce dalla cronologia degli avvenimenti non sembra ancora sconfitta.
Non credo che sia cosa buona e giusta, insistere nel rappresentare i Cittadini nati in Calabria, sodali con chi ha deciso o è stato indotto in extrema ratio dal bisogno economico, a intraprendere la più brutta delle strade percorribili per un essere umano: quella della mala vita criminale.
Il male e la violenza contro gli esseri umani, esistono e non si deve negare, anzi parrebbe che in Calabria e nel mondo, siano in crescita e ancora molto presenti.
Sarebbe sicuramente utile ricercarne le cause, per capirne gli effetti e scoprire il nesso di causalità.
Credo che ritenere erroneamente che in Calabria non esiste la “buona vita” è alquanto fuorviante e ingiusto.
In quel territorio che il buon Dio ha voluto bello sotto ogni aspetto umano, paesaggistico e ambientale, c’è tanta buona vita e tantissima bella Gente.
Ci manco da oltre 40 anni e quando posso grazie a Google me la gusto in ogni angolo e da tutte le prospettive che la tecnologia mi consente. Attendo l’aggiornamento periodico che puntualmente il satellite transitando a migliaia di kilometri di altezza permette di registrare e visualizzare.
Quanta è bella la Calabria, quanto è poco conosciuta nell’essenza più importante:l’umanità a costo zero.
Andate quando potete a visitare la Calabria, vi accorgerete quanta buona e sana vita, viene custodita dai Calabresi con la “C” maiuscola, orgogliosamente e tradizionalmente ancora integra in quel tratto dimenticato d’Italia.
Avete mai sentito parlare del profumo intenso del Bergamotto, dei dolci di Soriano e piatti gustosi a base di pesce spada di Bagnara?
Siete stati a Scilla, la “Venezia del Sud”a visitare l’antico Borgo di Chianalea e il vicino Castello dei Ruffo di Calabria, donato al Comune?

Quanto è bella la mia Calabria, quanta buona vita sconosciuta esiste, andate girate, toccate con mano, parlate con la Gente di Calabria.
Così facendo credetemi in fede, dopo aver ammirato dallo spettacolare e unico al mondo, punto di osservazione, considerato il più bello d’Italia, il Lungomare Italo Falcomatà, potete pensare alle cose belle della vita, in diurna e notturna, come le coste della luccicante terra dello Stretto di Scilla e Cariddi, ora ridenominato ingiustamente Stretto di Messina.
Venite i Calabria dove la buona vita è tanta che occorre conoscerla, apprezzarla ed esplorarla in silenzio, tra il fascino della Sila e dell’Aspromonte e immergersi se volete nel mare più azzurro e limpido del mondo. (ee)

[Emilio Errigo, docente all’Università della Tuscia, è generale in aus. della Guardia di Finanza]