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Maurizio Vandelli e Shel Shapiro

A CatonaTeatro gli indimenticabili Anni Settanta, tra beat, illusioni e figli dei fiori

Chi può rinunciare a immergersi nei favolosi Anni Settanta, tra figli dei fiori, l’esplosione della musica beat, e la fine (purtroppo) delle illusioni? Con Shel Shapiro (che gli “anta” ricorderanno con i Rokes) e Maurizio Vandelli (Equipe 84) a CatonaTeatro va in scena stasera Love&Peace, uno spettacolo di musica, tra nostalgia e ricordi, che farà tornare indietro nel tempo, appunto a quegli Anni Settanta che segnarono la fine dell'”innocenza” con tutto quello che sarebbe venuto dopo: lo stragismo, il terrorismo, le brigate rosse, l’austerità e la crisi petrolifera, l’avvio di una stagione, lunghissima, di dolore e disincanto, la mancata crescita e l’economia verso il deficit perenne. Ma la musica serve anche a ricordare che bastavano quattro note a renderci felici, mano nella mano nella ragazzetta che, quasi sempre, sarebbe diventata la moglie-compagna di una vita, con un ritmo che scacciava la malinconia e induceva a prendersi tutto (anche se era poco) dalla vita.

Un’operazione nostalgia canaglia, ma soprattutto uno spettacolo di oltre due ore, capace di travolgere gli spettatori con un’inattesa energia, improntato sulla storia delle carriere dei due artisti, non solo Equipe 84 e The Rokes ma anche sui loro percorsi individuali che tanto hanno dato alla scena musicale italiana. Una produzione di altissima qualità, suggestiva ed innovativa da un punto di vista tecnologico e scenograficamente ricca, con immagini e video fortemente simbolici e rappresentativi proiettati su un grande schermo, mentre la loro proverbiale rivalità viene affrontata con molta ironia, come esempio di due identità e personalità artistiche che della loro differenza hanno fatto un punto di forza, unendosi per un progetto comune.

«Quando saliamo su un palco riusciamo ancora a sentire il brivido e l’energia di una volta. Insieme tireremo fuori una carica che per molti potrebbe essere inedita” racconta Shapiro “All’epoca non avremmo mai pensato di essere ancora qui, cinquant’anni dopo. Il momento però è quello giusto – aggiunge Vandelli, e concludono – Abbiamo un compito e un dovere, anche alla nostra età, ed è quello di emozionare il prossimo».

La musica è naturalmente al centro dello spettacolo, per regalare al pubblico le emozioni evocate dal loro vasto e storico repertorio, parte integrante ormai dell’immaginario collettivo degli italiani. I brani contenuti in “Love and Peace” hanno un ruolo centrale nella scaletta (Che colpa abbiamo noi; Tutta mia la città; Un angelo blu; Bang bang; E’ la pioggia che va; Io ho in mente te; Bisogna saper perdere; Io vivrò senza te; You raise me up, When you walk in the room; Piangi con me; Nel cuore e nell’anima; 29 settembre), insieme a tanti classici del repertorio dei due grandi artisti, e a cover di celebri hit italiane ed internazionali legate, naturalmente, alla loro storia. Sul palco, accompagna l’insolito duo una band di eccellenti musicisti: Alessio Saglia alle tastiere, David Casaril alla batteria, Gian Marco De Feo e Daniele Ivaldi alle chitarre acustiche ed elettriche, e Massimiliano Gentilini al basso. (rs)