di FRANCO BARTUCCI – L’Università della Calabria con il corso di laurea in Scienze Infermieristiche entra nel Centro storico di Cosenza, grazie al complesso monumentale di San Domenico, messo a disposizione dall’Amministrazione comunale. Si compie così un sogno del Sindaco di città dei Bruzi, Fausto Lio, componente del Comitato Tecnico Amministrativo, presieduto dal Rettore, prof. Beniamino Andreatta, che nel mese di novembre 1973 ne avanzò richiesta al massimo Organo amministrativo dell’Ateneo, che a maggioranza ne approvò l’appello, come riferì il quotidiano la Gazzetta del Sud del 17 novembre 1973 in un servizio dal titolo “Alloggi esterni dell’Università”.
«Altri alloggi – è riportato nel servizio – potranno essere localizzati nel polo di attrezzature che l’Università intende realizzare sulla costa tirrenica, e secondo la maggioranza del Comitato tecnico amministrativo, nel centro storico di Cosenza, per favorire l’integrazione con la città e per valorizzare con opere di restauro gli importanti valori storico- ambientali presenti».
Si tenga conto che nelle intenzioni del Rettore Beniamino Andreatta, come del Comitato Tecnico Amministrativo, la scelta d’insediare le strutture della nuova Università a Nord di Cosenza, sull’asse Rende Montalto Uffugo, tra la SS.107 e il nuovo tracciato ferroviario Cosenza/Paola/Sibari, con stazione a Settimo di Montalto Uffugo, doveva essere il punto fermo costitutivo di una nuova area urbana più estesa tanto da far sorgere la “Grande Cosenza”.
Questa era nelle intenzioni dei padri fondatori dell’Università della Calabria e, quindi, ciò che è avvenuto oggi nel complesso monumentale di San Domenico, con l’avvio del primo anno del corso di laurea in Scienze Infermieristiche, è un successo da ascrivere alla nuova “Grande Cosenza” disegnata ed auspicata dai padri fondatori dell’UniCal, che gli attuali amministratori tardano a comprendere e realizzare.
Se la scelta è avvenuta in ragione che le attività di tirocinio degli studenti verrà fatta all’Ospedale Annunziata di Cosenza, da oggi policlinico universitario, in base agli accordi sottoscritti, come anche nelle altre aziende ospedaliere della provincia di Cosenza (in base al documento d’intesa sottoscritto con l’Asp cosentina), si parte subito male (e non avrà lunga vita) in quanto la comunità studentesca per una completezza negli studi e per l’utilizzo dei servizi non può recidere il rapporto con la sede madre che rimane nell’area di Arcavacata, con l’auspicio di vederla a breve sbarcare sul restante territorio di Rende vincolato e non utilizzato, quanto sui 50 mila ettari di terreno del Comune di Montalto Uffugo in contrada Settimo, dove dovrà sorgere la nuova stazione ferroviaria in base al progetto Gregotti dell’Ateneo, richiesta dal nuovo tracciato ferroviario dell’alta velocità Salerno/Reggio Calabria.
L’insediamento del corso di laurea in Scienze Infermieristiche nel complesso monumentale di San Domenico, che apprezziamo in pieno, richiede con immediatezza l’organizzazione di un servizio trasporti veloce su gomma e rotaie in collegamento con l’Università ed il suo Campus che speriamo cresca, nonché con le varie aziende ospedaliere (utili anche per gli studenti di medicina) collocate sul territorio provinciale (Acri, Castrovillari, Sibari (nuova), Paola, Cetraro, Praia a Mare, San Marco, Rossano, San Giovanni in Fiore), avendo il rimpianto di aver fatto perdere il finanziamento destinato alla realizzazione della Metro Università/Centro storico di Cosenza, che avrebbe potuto trovare possibili allungamenti sia verso la Sila, che verso l’area dello Jonio e del Tirreno. Ma quello che va fatto subito con urgenza (domattina) è la creazione dell’area urbana più estesa dove far sorgere la nuova Cosenza con al centro il cuore palpitante dell’Università della Calabria.
La soddisfazione del Rettore Leone e del sindaco Caruso
Intanto con il Rettore Leone e con il Sindaco Caruso godiamoci – come è riportato nella nota dell’Università – la presenza nello storico edificio quattrocentesco di San Domenico, nel quale sono stati ricavati spazi destinati ad aule, uffici e servizi, le prime 119 matricole, pionieri di questo storico “sbarco” dell’UniCal nella parte più antica del capoluogo.
«In questo modo – ha affermato il rettore Nicola Leone – dopo la partenza del corso di Medicina e chirurgia e Tecnologie digitali, offriamo un’ulteriore risposta alla fortissima domanda di formazione sanitaria che arriva dai giovani calabresi e, in aggiunta, andiamo in soccorso del territorio che, in questo campo, vive da anni una grave emergenza».
«Aumenteremo i posti nei prossimi anni – ha aggiunto – ed a regime saranno più di 500 gli iscritti che svolgeranno la formazione “sul campo” nelle strutture ospedaliere del territorio in supporto al personale sanitario”».
Il Rettore si è poi soffermato sul contributo che l’Università della Calabria sta offrendo per il rilancio del centro storico di Cosenza.
«Il corso di laurea in Infermieristica – ha evidenziato – non è un’iniziativa isolata, ma segue di qualche settimana quella relativa al progetto Open Incubator che ha consentito di selezionare dieci start up a vocazione turistica e culturale che vengono ospitate a Palazzo Spadafora, nel rione Santa Lucia».
«Inoltre, non appena otterremo la disponibilità di una sala convegni – ha aggiunto – il complesso di San Domenico potrà diventare la sede di eventi scientifici e culturali organizzati dall’Università, quali seminari, corsi di alta formazione o Summer School».
«Riteniamo che l’attivazione di nuove iniziative e la presenza di giovani universitari – ha proseguito – possa contribuire ad innescare dei meccanismi virtuosi per animare e rivitalizzare la parte storica della città».
Dopo l’intervento del rettore, quello del sindaco, Franz Caruso che ha definito questo «un momento epocale per la città e per la nostra comunità».
Nella seconda parte della mattinata, dopo i saluti della Direttrice del dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, Maria Luisa Panno, dai docenti del corso di laurea Vincenzo Pezzi, Andrea Corsonello e Nicola Ramacciati, sono state fornite alle matricole una serie di informazioni utili relative al percorso di studi, ai tirocini, alla mobilità, al diritto allo studio e alle attività sportive da parte dei delegati del Rettore Gianpaolo Iazzolino e Giuseppe Guido. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, il comandante della legione carabinieri Calabria Pietro Salsano, il nuovo questore Giuseppe Cannizzaro, l’arcivescovo monsignor Giovanni Checchinato, il commissario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Vitaliano De Salazar e il presidente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Antonio Graziano.
Nel comunicato stampa dell’UniCal viene reso noto che mentre in tutte le altre regioni d’Italia le iscrizioni al corso di laurea in Infermieristica sono in calo, la Calabria fa eccezione e va controcorrente registrando un vero e proprio boom di richieste, trainata dal primo anno del nuovo corso istituito dall’Università della Calabria.
L’attivazione del nuovo corso presso l’Università della Calabria ha destato un enorme interesse: le domande arrivate sono state più del triplo dei posti disponibili. Così, mentre in tutte le altre regioni d’Italia la laurea in infermieristica è in calo di richieste, la Calabria è l’unica in crescita del Paese, grazie alle 401 domande ricevute all’Unical e ad una sostanziale tenuta della Università Magna Graecia, che perde solo 40 domande rispetto allo scorso anno. Complessivamente la Calabria aumenta del 46%; mentre la media nazionale scende del 10% . (fb)