Cresce la polemica sulla scelta del Presidente occhiuto di far arrivare 497 medici cubani a supporto della sanità calabrese, vista la cronica mancanza di medici e l’impossibilità di reperire personale medico in tempi brevi. Gli ordini dei medici calabresi hanno espresso forte perplessità per la decisione (che peraltro ricalca quanto fatto dalla Regione Lombardia al primo scoppio della pandemia), ma appare più che evidente che la finalità delle polemiche sia squisitamente elettorale: siamo in piena campagna per le elezioni del 25 settembre e ogni pretesto per demonizzare l’avversario risulta (anche si in modo discutibile) sempre utile.
Si pensi che, invece, da Santo Gioffrè, medico-scrittore, ginecologo nonché ex commissario ASP di Reggio Calabria, che è notoriamente un uomo di sinistra, per nulla tenero con l’attuale giunta regionale, è arrivato, via Facebook un endorsement al presidente Occhiutoper l’a decisione di chiedere aiuto ai medici cubani.
«La Calabria – scrive Gioffrè su FB – è l’unica Regione, in Italia, che è rimasta dentro i rigori del Piano di Rientro dal debito dopo 13 anni. Sapete cosa significa e quale sfacelo, questo fatto, ha comportato e comporta? Tutti questi sciacalli di rinculo, a stipendio, che per difendere miserabili e ricattatorie posizioni corporativistiche, come qualche ordine che non ha mai dato nulla alla Calabria, ma solo alle proprie tasche, stanno facendo un lavoro sporco solo per miserabili calcoli personali e di bottega. La decisione di Occhiuto di far arrivare Medici Cubani, professionisti di altissimo livello, è l’unica, immediata, via per arginare l’imminente collasso del residuale Sistema Sanitario Pubblico Calabrese. Ben vengano i Medici Cubani. Vedendo, però, i numerosi attacchi a questa decisione, compresa la stampa nazionale ed estera, che sparano sul mucchio solo per destabilizzare, non vorrei che dietro ci fossero i soliti gruppi di potere, già visti in azione quando io ricoprivo la carica di Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Cal. Gruppi nazionali e locali che hanno, tutti, l’interesse ad affondare quei residui di Santità pubblica rimasti, a favore del privato e delle altre Regioni. In Calabria, a causa del permanere dentro il Piano di rientro, si muore il 5% in più rispetto alle altre Regioni per malattie facilmente curabili. Sono saltate 2 generazioni di turnover di Medici e Operatori Sanitari. Nessuno vuole venire in Calabria. Stiamo precipitando verso il collasso…Sì salverà chi ha i soldi. E questo, da Comunista, lo rifiuto totalmente e lo combatto con qualsiasi mezzo». (rrm)