Il presidente della Varia di Palmi, Daniele Laface ha espresso soddisfazione per l’iniziativa del sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio che, al prossimo consiglio comunale, presenterò una proposta per istituire la Fondazione Varia.
«Si tratta senza dubbio – si legge in una nota – di un grande salto di qualità per questa storica festa di Palmi, che tanto lustro conferisce alla Calabria intera, soprattutto da quando, esattamente dieci anni fa, è stata riconosciuta Bene immateriale dell’umanità dall’Unesco, grazie alla tenace e sapiente attività svolta dalla rete delle cosiddette macchine a spalla italiane che, sotto la lungimirante guida tutta palmese della prof.ssa Patrizia Nardi, ha ormai proiettato la Varia in tutto il mondo. Non è da oggi che il sindaco Giuseppe Ranuccio pensa a questa soluzione».
Infatti si è voluto esprimere, per l’occasione, in questi termini: «Ho sempre desiderato e non ho mai desistito al proposito di assicurare alla nostra secolare festa della Varia, che già sul finire del XIX secolo è stata resa “meccanica” dall’illustre concittadino Giuseppe Militano, una continuità perfettamente cadenzata e regolare nel tempo».
«Oggi, grazie a diversi fattori favorevoli – ha continuato – a un generoso ed entusiastico comitato Varia e, persino, alla fortunata e stimolante ricorrenza del decimo anno dal prestigioso riconoscimento Unesco, mi pare che quel mio sogno, che non mai voluto abbandonare, si stia avverando. La nascita di questa Fondazione da un lato ci proietta nel futuro e dall’altro ci darà la dimensione di un’organizzazione e quindi di una festa radicata, stabile e quant’altro si possa facilmente prevedere».
«Quando il sindaco ha esternato il suo desiderio – ha detto il presidente del Comitato Varia di Palmi, Laface – di voler creare un organismo solido e duraturo, che si possa dedicare incessantemente e senza soluzione di continuità a quello che rappresenta il fiore all’occhiello della città di Palmi, a me è sembrato di toccare il cielo con un dito, perché anch’io ho sempre pensato che non si può continuare a tentennare su una questione così importante. Da imprenditore, oltre che da cittadino legato sentimentalmente alla mia Palmi, non riuscivo a darmi pace». (rrc)
In copertina, foto di Giancarlo Parisi