Un patto dei Comuni per la parità di genere e contro la violenza sulle donne è stato sottoscritto dal Comune di Rende, che ne è capofila. Lo ha reso noto l’assessore alle Pari Opportunità Lisa Sorrentino, annunciando che «già da questa settimana partiremo con l’attivazione della rete territoriale antiviolenza».
Il Patto, unico nella Provincia di Cosenza, prevede negli undici punti da perseguire proprio quella di promuovere, favorire e sostenere le reti di sostegno alle donne per sviluppare una reale azione di accoglienza e messa in protezione in sinergia con tutte le realtà, istituzionali e non, presenti sul territorio.
«Abbiamo, dunque – ha spiegato l’assessore Sorrentino – colto l’appello lanciato dal Centro Lanzino, il solo nella provincia di Cosenza ad aderire alla rete nazionale D.i.Re, con il quale costituiremo un coordinamento permanente, per creare una rete di protezione per le vittime di violenza e fare in modo che tutti i soggetti coinvolti nella task force territoriale, adottino un protocollo d’intervento unico. È un’azione che, proprio in questo attuale momento storico, in cui si registra un aumento dei casi di femminicidio risulta fondamentale per il contrasto al fenomeno della violenza contro le donne».
Per il sindaco di Rende, Marcello Manna, «ci sono temi, come quello della violenza contro le donne, da affrontare non con la politica delle appartenenze ma con quella della cultura e della civiltà. Perché è soltanto attraverso l’abbattimento di pregiudizi, stereotipi e con azioni concrete che si può contrastare tale fenomeno».
Il primo cittadino, infatti, ha partecipato a due iniziative di sensibilizzazione al tema della violenza di genere patrocinate dall’amministrazione comunale dell’oltre Campagnano.
Si è partiti dalla piantumazione di un cedro libanese nel parco di Viale dei Giardini che, come deliberato dalla giunta Manna, sarà intitolato alla memoria di Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice agricola trentina barbaramente uccisa da un suo dipendente.
Al centro sociale di Saporito, poi, è stata consegnata dall’Associazione I Quartieri 2.0 la panchina rossa dedicata alla memoria di un’altra vittima di violenza, Roberta Lanzino: «questa donazione rappresenta ciò che di buono c’è nella nostra comunità: partiamo da queste iniziative dal basso per contaminare la nostra città di idee E buone pratiche. Rende è modello di civismo e rispetto della pluralità di linguaggi e identità che la compongono».
«Tale installazione – ha spiegato il presidente dell’Associazione, Dario Nicoletti – a servizio della comunità di tutti e quattro i quartieri che l’associazione rappresenta, ovvero Saporito, Surdo, Difesa e Linze, e di tutti i rendesi, non vuole unicamente configurarsi come un simbolo del femminicidio, bensì come un vero e proprio monito per la tutela e la difesa dei diritti delle donne e contro la violenza di genere».
«La scelta non è stata casuale – ha spiegato – infatti si è scelto di posizionare la panchina davanti quello che da sempre rappresenta, pur nella sua bellezza, una ferita mai rimarginata, il centro sociale dedicato all’indimenticata Roberta Lanzino, una ragazza nel fiore degli anni alla quale è stata tolta la vita nel lontano 1988». (rcs)