«Promozione turistica delle tradizioni gastronomiche e delle ricchezze naturali di Praia a Mare partecipando a un momento di formazione professionale estremamente prestigioso».
Fabio Macrì, consigliere comunale della città dell’Isola Dino delegato allo Sviluppo e promozione integrata della destinazione turistica, inquadra così un’azione recentemente messa in campo con l’Istituto Alberghiero cittadino. Dal 13 al 19 novembre 2023, alcuni studenti hanno partecipato alla VIII edizione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”, in Francia.
La rassegna, su iniziativa del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci), vede l’intera rete diplomatico-consolare impegnata nella promozione dei prodotti agroalimentari italiani e della dieta mediterranea. L’edizione di quest’anno è stata intitolata “A tavola con la cucina italiana: il benessere con gusto”.
Il momento clou della settimana parigina si è concretizzato giovedì 16 novembre 2023, in occasione della cena di Gala organizzata dal Consolato generale d’Italia a Parigi con Accademia italiana della cucina presso il prestigioso lycée Hôtelier Guillaume Tirel della capitale, riconosciuto ampiamente come il più importante istituto alberghiero di Francia, in forza di un partenariato stabilito da 8 anni con il Maeci.
Le pietanze sono state cucinate e servite da una brigata di 14 studenti dell’istituto alberghiero di Praia a Mare, accompagnati dagli insegnanti Olimpia Di Vito, Nunzia Russo e Antonio De Luca, con la consulenza esterna dello chef Daniele Biscaccianti del ristorante C’ama fà di Praia a Mare.
Al Gala, tra i circa 250 ospiti, erano presenti il console generale d’Italia in Francia, Irene Castagnoli, il direttore dell’Agenzia ICE Italian Trade & Investment Agency, Luigi Ferrelli, la referente Enit Agenzia Nazionale Turismo per il mercato francese, Federica Galbesi, il preside del Guillaume Tirel, Roberto Ghin, e la delegata di Parigi Montparnasse della Accademia della Cucina Italiana, Laura Giovenco Garrone.
«I ragazzi – racconta Fabio Macrì – si sono comportati benissimo sotto il profilo comportamentale e professionale, come hanno riconosciuto gli stessi ospiti e i responsabili dell’organizzazione. Con gli insegnanti si è deciso di proporre un menu incentrato interamente sulla cucina tipica del “pranzo domenicale calabrese”, caratterizzato da piatti ottenuti con prodotti tipici, dalla pasta in casa, ai secondi di carne o pesce arricchiti da condimenti come olio, peperoncino, zafarana e altro. Inoltre, in questa settimana – ha aggiunto al racconto il consigliere Macrì – gli studenti hanno potuto partecipare anche ad altri momenti formativi, tra cui attività di scambi culturali e masterclass».
L’esperienza è stata resa possibile dai contatti maturati negli anni tanto con il Guillaume Tirel quanto con l’Accademia: così è stata creata l’opportunità di candidare Praia a Mare, e per estensione la Calabria, a rappresentare l’Italia nell’edizione 2023 della Settimana della cucina italiana nel mondo, ben accolta dalla console italiana in Francia.
«Questa operazione – ha precisato Macrì – non va inquadrata come un semplice stage o una gita per i ragazzi, ma va collocata adeguatamente in un disegno più ampio, svolto nell’ambito della delega che esercito per promuovere Praia a Mare come destinazione turistica, oltre che come opportunità per incrementare l’appetibilità dell’istituto alberghiero praiese».
Dal lato della promozione turistica, il consigliere comunale pone l’attenzione su un aspetto fondamentale. «Ogni anno – spiega Fabio Macrì – il ministero sceglie un ‘pezzo’ di Italia da rappresentare in occasione della Settimana della cucina italiana. E solitamente si tratta di una intera regione. Nel 2023 è stata selezionata Praia a Mare. Ed è di Praia a Mare che si è parlato. Prima, nel corso della conferenza stampa aperta dalla console Castagnoli con un sonante “Benvenuti a Praia a Mare”. Poi, durante la cena di gala, ‘gustata’ con il palato – specifica Macrì -, ma anche con gli occhi grazie alla proiezione per tutto il tempo di immagini delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche praiesi, grazie a un video realizzato da Giuseppe Russo. I commensali hanno vissuto l’esperienza di un pranzo della domenica calabrese, che è stato servito ma anche raccontato: invogliando così a vistare Praia a Mare».
Un’esperienza nuova, dunque, di altissimo livello e frutto di una azione ampia, ispirata dalla necessità di raccontare Praia a Mare in una nuova luce. Macrì approfondisce il concetto: «Stiamo parlando di una politica promozional-turistica realizzata con manifattura umana, quella degli studenti, e che si pone in alternativa alle azioni convenzionali rappresentate dal “portare un depliant in fiera”. Se a questo abbineremo un’ospitalità turistica fatta nel giusto modo, riusciremo ad attirare il tipo di clientela che Praia a Mare merita. Non avremo strutture ricettive mega galattiche – conclude Macrì -, ma con quelle esistenti e la preparazione nell’accoglienza, con i prodotti enogastronomici naturali, artigianali, di qualità e gli attrattori naturali, possiamo offrire un tipo di vacanza che in altri luoghi non si trova». (rcs)