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Puliamo il mondo

Puliamo il mondo, a Gioia Tauro Legambiente e EcoTyre raccolgono oltre 200 pneumatici

Sono oltre 200 i pneumatici che i volontari di Legambiente CalabriaEcoTyre hanno raccolto nella prima tappa, nella spiaggia di Gioia Tauro, resa possibile grazie anche alla disponibilità e alla collaborazione della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, dell’Autorità portuale di Gioia Tauro e del Comitato 7 agosto di San Ferdinando.

Una partnership, quella tra Legambiente ed EcoTyre, che si rinnova per il decimo anno consecutivo e che ricade nel più ampio progetto di EcoTyre “PFU Zero”, che nasce con lo scopo di informare i cittadini sul funzionamento della filiera e sensibilizzare sulle corrette modalità di gestione dei PFU. In 10 anni sono stati realizzati oltre 200 interventi, eliminando dall’ambiente quasi 2,5 milioni di PFU avviati a recupero.

In occasione di Puliamo il Mondo, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del globo, infatti, Legambiente ed il consorzio EcoTyre hanno dato il via al primo di una nuova serie d’interventi straordinari per liberare diverse aree dai PFU: la sigla sta per Pneumatici Fuori Uso, rifiuti speciali, il cui abbandono nell’ambiente costituisce una questione annosa e di complessa risoluzione, sia in termini economici che operativi e logistici.

I Pfu raccolti saranno opportunamente riciclati e reimmessi in un ciclo virtuoso: non tutti sanno che come per il vetro o per la carta anche da un vecchio pneumatico può rinascere una gomma nuova. EcoTyre, il Consorzio che si occupa della gestione dei PFU in Italia, infatti, ha investito e creduto nel progetto di Ricerca & Sviluppo “Da Gomma a Gomma”, convinto che si potesse chiudere il ciclo della circolarità del pneumatico. I risultati sono stati sorprendenti: impiegando gomma devulcanizzata, direttamente derivante da PFU, si possono realizzare nuove mescole di gomma utilizzabili per la produzione di pneumatici e altri prodotti.

«L’abbandono dei pneumatici – ha dichiarato la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta – oltre a costituire un reato, comporta gravi conseguenze ambientali sotto vari aspetti : i materiali di cui si compongono  gli pneumatici non sono biodegradabili o più precisamente per la loro biodegradabilità, occorrono oltre 1000 anni. Inoltre, l’abbandono crea ingenti danni alla salute umana sia per il rischio infezioni sia perché gli pneumatici, se bruciati, sprigionano gas tossici nell’atmosfera. A ciò si aggiunge il danno economico dal momento che la loro rimozione è a carico delle casse comunali».

«Mediante il corretto smaltimento ai sensi di legge – ha aggiunto – ed il conseguente riciclo i Pfu possono diventare, da rifiuto, una nuova  risorsa.  Nel quadro della grave crisi climatica ed ecologica che stiamo attraversando, l’unico futuro possibile per la Calabria va nella direzione della tutela dell’ambiente a partire dall’enorme problema della gestione dei rifiuti. Occorre un impegno forte e concreto di tutte le Amministrazioni competenti a partire dal nuovo governo della Regione Calabria per prevenire le illegalità e controllare il territorio salvaguardando l’ambiente ed il benessere della collettività». (rrc)