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Michele Morrone

RENDE – Morrone: tutelare l’importantissimo patrimonio arboreo

Rende è una città dotata di un importante patrimonio arboreo che richiede però la massima cura, soprattutto per i pini che caratterizzano le principali strade cittadine. Secondo il capogruppo di Innova Rende al Consiglio comunale Michel Morrone «Per via della natura biologica del pino e a seguito dell’età adulta degli stessi, registriamo marciapiedi, asfalto e sanpietrini dilaniati e divelti, data la naturale crescita delle radici, oltre alla caduta a seguito dell’occlusione del manto stradale sulle radici.

«Ritengo – afferma Morrone – che sia, ormai, improcrastinabile la risoluzione di questa importante questione, che non pochi disagi crea ai cittadini e che sta aggravando, di gran lunga, l’incolumità del nostra patrimonio arboreo, per il quale, di certo, la soluzione non può essere rappresentata dal taglio selvaggio ed indiscriminato degli alberi, a cui stiamo assistendo negli ultimi anni. È necessario adottare misure e soluzioni tecniche che vadano a tutelare l’incolumità dei nostri meravigliosi pini, ad esempio, prendendo spunto da una pratica spesso utilizzata al nord Italia, si possono creare dei substrati artificiali o isole vegetative, che vanno a simulare la conformazione delle radici “corda” frutto dell’evoluzione dell’albero, prestando attenzione a non sovraccaricarle ulteriormente.

«Oppure per i pini più vecchi, si può procedere con la stabilizzazione del piano intorno all’albero attraverso l’uso di barriere, riempiendole di inerti e ghiaia o con materiale tecnico specifico calpestabile, permettendo alle radici di assorbire tutto ciò di cui necessita, coprire le radici “corda”, limitando la fughe delle radici orizzontali e realizzando nuovi e sicuri marciapiedi o piste ciclabili. Per ultimo vi può essere l’opzione del trapianto dell’albero in altro luogo, più dispendiosa sia economicamente che logisticamente e che spesso rischia di portare la pianta alla morte, vista l’importanza delle radici e vista la grandezza degli alberi.
In ogni caso, la soluzione più rapida e meno dispendiosa è quella di limitare i danni, attraverso una potatura programmata annuale e la cura delle radici da parte di professionisti del settore. Per concludere con semplici accorgimenti andremmo ad evitare danni all’ecosistema urbano, salvaguardandolo da politiche scellerate selvagge o peggio ancora affaristiche». (rcs)