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Scuola, prevenire la criminalità minorile attraverso la ricerca e la promozione del talento

Scuola, prevenire la criminalità minorile attraverso la ricerca e la promozione del talento

Valorizzare il ruolo dei docenti e del personale specializzato nell’orientare le scelte degli studenti, favorire il successo scolastico e professionale nel prevenire situazioni di disagio sociale e criminalità minorile, ed attuare strategie di inclusione finalizzate a contrastare la dispersione scolastica e sviluppare il talento di tutti. Questi i temi al centro dell’incontro: Orientamento scolastico per la formazione dei talenti. Favorire lo sviluppo professionale e il benessere valorizzando l’unicità di ciascuno studente.

Nella meravigliosa cornice della sala capitolare del Senato della Repubblica, si è svolto mercoledì 10 maggio il seminario formativo e informativo sulla ricerca del talento negli individui in età evolutiva, per contrastare e prevenire la devianza giovanile. L’incontro, in collaborazione con il consiglio regionale della Calabria – Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Centro italiano Gestalt, la Scuola simbiosofia e l’associazione Orien.ta.re aps., si è aperto con i saluti del senatore Ernesto Rapani, membro della II commissione permanente – Giustizia e promotore dell’evento.

A seguito, il dott. Giuseppe Bruno – criminologo, giurista, formatore ed esperto in sistemi di prevenzione e contrasto del crimine – ha introdotto i lavori in quanto consulente scientifico dell’evento.

Sono intervenuti la prof.ssa Diana Olivieri, psicologa, scrittrice e docente universitaria di Pedagogia speciale – Università Niccolò Cusano; la prof.ssa Rita Minello, presidente del corso di Laurea in Scienze pedagogiche – Università Niccolò Cusano; il dott. Paolo Greco, psicologo, psicoterapeuta e direttore del Centro italiano Gestalt; il dott. Stefano Catini, scrittore e sceneggiatore; il dott. Cristian Flaiani, presidente dell’associazione Orien.ta.re e direttore di Simbiosofia formazione; la dott.ssa Emanuela Tranquilli, dirigente della società T&P consulting.

Ha Moderato il dott. Piero Valesio, giornalista e scrittore. Presente all’evento anche il presidente nazionale dell’Epas, Mario Smurra, che ha sempre patrocinato iniziative mirate all’inclusione e al perseguimento della legalità.

Il dibattito ha affrontato le recenti riforme normative che prevedono la formazione di personale specializzato dedicato alle attività di orientamento. Saranno infatti illustrate le nuove figure che il Ministero dell’Istruzione e del merito ha introdotto a partire dall’anno scolastico 2023/24 che saranno inserite nelle scuole di II grado, dando così attuazione alla riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per aiutare docenti, studenti e famiglie a contribuire alla costruzione di una scuola capace di contrastare la crisi educativa del Paese e dare avvio a un percorso virtuoso volto a favorire il superamento delle disuguaglianze esistenti di natura sociale e territoriale.

È stato inoltre analizzato il decreto ministeriale n. 63 del 5 aprile 2023, che definisce i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo delle risorse finanziarie destinate alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione articolo 1, comma 561, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 ai fini della valorizzazione dei docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor e di orientamento.

«In tale ottica, possiamo finalmente parlare di prevenzione primaria, poiché interventi mirati sullo sviluppo delle singole attitudini dell’individuo favoriranno il contrasto al fenomeno della devianza giovanile, quale estrema deriva della dispersione scolastica, che potrebbe esasperare in atti di criminalità minorile». Così ha commentato il senatore Rapani, che ha voluto fortemente la realizzazione dell’evento, ribadendo che «è necessario favorire quello che è lo sviluppo professionale dell’individuo, che potrà ricevere un orientamento in uscita e così intraprendere la strada professionale più congrua alle sue capacità, in ossequio all’art. 3 della Costituzione, che impone a noi, rappresentanti di questa nostra Repubblica, il dovere di favorire il contrasto degli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana».

«Gli obiettivi dell’intervento di orientamento sono essenzialmente quelli di rafforzare il raccordo tra il primo e il secondo ciclo di istruzione e formazione, per una scelta consapevole e ponderata che valorizzi le potenzialità e i talenti degli studenti e, inoltre, di contribuire alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico e favorire l’accesso alle opportunità formative dell’istruzione terziaria». Così ha commentato il dott. Paolo Greco, direttore scientifico della Cig (Centro italiano Gestalt), ente di formazione nazionale e patrocinatore dell’evento.

Nel parlare di formazione dei talenti, la Scuola pedagogica veneziana – di cui gli esperti del settore pedagogico coinvolti fanno parte, tra i quali le prof.sse Rita Minello e Diana Olivieri – ripercorrerà il pensiero di Umberto Margiotta, già professore ordinario di Pedagogia generale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e massimo esperto italiano sul tema del talento, il quale teorizzò che tutti possono sviluppare i propri talenti, siano essi artistici, scientifici o di altro tipo, attraverso una proposta educativa definita “multialfabetica”. Un’idea profondamente democratica, che supera le semplicistiche interpretazioni genetiche sull’essere o meno “dotati”. Ovvero, il talento non è un dono. La trasformazione del dono in talento rende necessario un atto intenzionale, che richiede training, coaching e tantissima pratica. Formare il talento è dunque un atto consapevole.

«Dal talento naturale in attesa di sviluppo, alla capacità di sfruttare le situazioni di vita con successo, i fattori comuni che definiscono la comparsa del talento sono, ai nostri occhi, il potenziale e l’opportunità, dove il polo del potenziale corrisponde allo studente che si vede chiamato a scoprire le sue attitudini, mentre il polo dell’opportunità è rappresentato dalla nuova figura professionale del docente orientatore». Così ha commentato il dott. Giuseppe Bruno, criminologo e organizzatore dell’evento.

«Questo seminario – ha infine concluso il senatore Rapani – rappresenta solo l’inizio di un lungo percorso di formazione e sensibilizzazione che intendiamo portare avanti a livello nazionale. Nell’ottica di agire in maniera trasversale, ovvero da una parte vogliamo fornire ai docenti gli strumenti per ricercare, promuovere e valorizzare ‘l’unicità dell’individuo’; dall’altra, aiuteremo gli studenti a conoscere il proprio talento così da poter effettuare scelte consapevoli dopo la maturità, così forniremo loro una prospettiva professionale positiva che, ricordiamo, rappresenta un fattore di protezione dalla devianza giovanile». (rrm)