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Sposato (Cgil) e Biondo (Uil): La legge di bilancio non dà risposte significative per i lavoratori

Sposato (Cgil) e Biondo (Uil): La legge di bilancio non dà risposte significative per i lavoratori

Il giudizio sulla manovra di bilancio, da parte dei segretari generali di Cgil Calabria e Uil Calabria, rispettivamente Angelo SposatoSanto Biondo, è negativa.

Questo perché «la legge di bilancio, intanto – hanno spiegato i sindacalisti – non dà risposte significative per sostenere i redditi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati, non prevede un taglio del cuneo fisale, la detassazione delle tredicesime, la detassazione degli aumenti contrattuali e la detassazione degli accordi di secondo livello».

«Nella Legge di bilancio poco, ancora – hanno spiegato ancora – c’è sulle future pensioni dei giovani, mentre sbagliata appare la modifica di opzione donna. Sbagliata è anche l’idea di abolire il Reddito di cittadinanza, così come quella di bocciare l’ipotesi di adottare anche in Italia, dopo il via libera dell’Unione europea, il salario minimo, due scelte che finiscono per penalizzare il Sud. Mancano risorse per investimenti nella scuola, nella ricerca e nella sanità, che sono settori strategici per lo sviluppo del Paese. Ma, soprattutto, la legge di bilancio non destina al Mezzogiorno quelle risorse necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese».

«In particolare, poi – hanno proseguito Sposato e Biondo – per quanto attiene alla Calabria sono diverse le dimenticanze del Governo Meloni. Nella Manovra di bilancio, infatti, non si affronta il tema del fondo nazionale della forestazione, mancano interventi per la cura del suolo e per la lotta al dissesto idrogeologico. Non ci convince la scelta di reintrodurre i voucher ed il loro aumento a 10 mila euro. Non è presente, ancora, il finanziamento del fondo nazionale per le assunzioni nel settore sanitario, si introduce con l’articolo 143 una norma che, spingendo l’acceleratore sul federalismo fiscale e l’autonomia differenziata, finirebbe per allargare i divari di cittadinanza per il Nord ed il Sud del Paese».

«È del tutto assente, infine – hanno concluso – una traccia di politiche industriali per il Mezzogiorno e per la Calabria che prestino attenzione al rilancio della Zona economica speciale e al potenziamento produttivo del porto di Gioia Tauro. Per chiedere al Governo di modificare le scelte in corso di discussione in Parlamento, quindi, Cgil e Uil Calabria sono pronte ad avviare un percorso di mobilitazione regionale che prenderà le mosse nella giornata di lunedì 12 dicembre 2022 a Catanzaro, con la proclamazione di quattro ore di sciopero generale». (rrm)